I giovani e la scuola verso il mondo del lavoro Massimo OttaviBologna, H.R. Manager IMA SpA Rotary Bologna Ovest
2 L’ esperienza di IMA per i giovani (Un’azienda industriale del settore packaging) IMA attiva mediamente circa 30 collaborazioni con Università, Master, Istituti tecnici. Tali collaborazioni hanno luogo in occasione di tesi di laurea, post laurea, master, alternanza scuola-lavoro. In particolare è molto proficua la collaborazione con la Fondazione Aldini Valeriani (18 tirocinii formativi e di orientamento negli ultimi 4 anni) IMA assume il 20 % dei giovani che ospita in occasione di stage
3 Alcune considerazioni I giovani, ogni volta che si avvicinano al mondo del lavoro, dovrebbero tenere in considerazione i seguenti elementi, al fine di meglio esprimere una valutazione : -comunicazione -concretezza -quadro di riferimento/comprensione della realtà
4 Comunicazione Definire in modo chiaro chi sono e che cosa desidero. Non esitare ad essere critici esponendo le proprie ragioni
5 Concretezza Definire in modo chiaro gli OBIETTIVI, in termini di misurabilità. Abituarsi a dare una valutazione di ciò che si è fatto e fare tesoro degli errori. Comunicare ciò che si è studiato e le esperienze di lavoro e/o di vita.
6 Quadro di riferimento/comprensione della realtà Valorizzare la propria cultura, know-how, specializzazione, Paese Imparare a conoscere il “tessuto connettivo”, per prevedere e pilotare il proprio percorso professionale (sbagliare la 1.a mossa è rimediabile, la 2.a forse no) Essere consapevoli che qualunque esperienza, seppur breve, è inquadrabile in una dimensione definita. Senza la comprensione del contesto si rischia di sprecare il proprio tempo, esponendosi a frustrazioni.
7 Conclusioni Infine, riflettiamo insieme su -lealtà/etica -flessibilità -frustrazione
8 Lealtà/etica Vivere ogni esperienza come fosse definitiva (trasporto ed abnegazione).
9 Flessibilità Non essere mai rigidi. Nulla è davvero banale.
10 Frustrazione Prendere atto che non si può sempre vivere sulle ali dell’esaltazione e della gioia. E’ necessario talvolta “battere il naso”. Un pizzico di “sana” frustrazione serve per rilanciarsi e per auto-valutarsi.