“macchina da scrivere” !

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Transcript della presentazione:

“macchina da scrivere” ! Il Monumento nazionale a Vittorio Emanuele II, altrimenti chiamato Vittoriano, oppure Altare della Patria, oppure Milite Ignoto, si trova a Roma in Piazza Venezia. Alla morte di Vittorio Emanuele II, nel 1878, fu deciso di innalzare un monumento che celebrasse il Padre della Patria e il Risorgimento Italiano. Fra i 98 progetti presentati fu scelto quello di Giuseppe Sacconi. Il progetto originale prevedeva l’uso del travertino romano, ma il monumento venne poi realizzato in marmo botticino, pietra di provenienza bresciana. Per la sua forma particolare, i romani lo hanno ironicamente ribattezzato: “macchina da scrivere” ! Avanzamento manuale

La vecchia piazza Venezia.

Piazza Venezia... che fu... con Palazzetto Venezia e la Torre di Paolo III sullo sfondo. La bella Gigogin Fu scritta nel 1858 dal compositore milanese Paolo Giorza che si ispirò ad alcuni canti popolari lombardo-piemontesi. Poiché il tema principale del canto era evidentemente l'invito a Vittorio Emanuele II a fare avanti un passo, diventò quasi subito una canzone patriottica. Alludeva al fatto che le truppe italiane dovevano scacciare via quelle austriache e viene usato il termine polenta perché la bandiera austriaca è gialla come la polenta. Venne scritta in dialetto perché gli austriaci non ne capissero il significato. La Bella Gigogin è eseguita dal Coro degli Alpini.

1890 - un altra inquadratura della piazza Venezia vista dall'imboccatura del Corso. 1860 - l'antica piazza Venezia vista dalla torre di Paolo III . Saranno demoliti i palazzi Paracciani-Nepoti, Del Nero-Bolognetti-Torlonia e Frangipane-Vincenzi, situati sull'asse di Via del Corso. La prima pietra per la costruzione del Vittoriano venne posta il 22 marzo 1885. Nel 1890, durante la sistemazione dell'area intorno al monumento, fu rinvenuto il fossile di un elefante preistorico con mascella ed occhi pietrificati. Non tutto l'elefante venne estratto, i due terzi dello scheletro rimasero nei muri del monumento.

1900 - Altra inquadratura del palazzetto Venezia prima del suo spostamento . (notare l'archetto che immetteva sulla piazza). 1900 - Piazza Montanara, oggi scomparsa. Era situata tra il Teatro di Marcello e il Campidoglio.

1900 ? P.zza S. Marco (vicino Palazzo Venezia) prima che il palazzetto fosse smontato e spostato dietro Palazzo Venezia per consentire la costruzione del Vittoriano. 1900 ? Questa zona, compresa tra i rioni Pigna e Campitelli, ha cambiato il suo aspetto drasticamente. Il tessuto urbano non è stato solo lacerato, ma è scomparso definitivamente.

Cartolina inizio '900 con panorama dal costruendo Vittoriano (è ancora presente il palazzetto Venezia che sarà smontato e ricostruito nei paraggi di lì a poco). Lo spostamento del palazzetto aldilà della Basilica di S. Marco è stato effettuato, nel 1910, per far spazio al Vittoriano e allargare piazza Venezia.

Vittoriano in costruzione. 1905-6 Vittoriano in costruzione. Il monumento è largo 135 metri, alto 70 metri quadrighe escluse. Considerando le quadrighe, si arriva ad una altezza di 81 metri. Il marmo usato, il botticino, è refrattario ad ogni patina del tempo, grazie al quale il monumento conserverà il suo biancore in eterno.

1909 - Tasporto del busto della statua. 1910 - La statua equestre di Vittorio Emanuele II è alta 12 metri e lunga 10. Il cavallo era così grande che nel suo ventre fu possibile organizzare una festa !

Operai e maestranze festeggiano nella pancia del cavallo del Vittoriano. Brindisi nella pancia del cavallo: Giovanni Battista Bastianelli (proprietario delle fonderie), Angelo Paulucci, Domenico Abbati, Prof.Cesare Maccari, il Ministro Bertolini, il Sindaco di Roma Leopoldo Torlonia, Carlo Riveri, A. Bastianelli

Piazza Venezia con il Vittoriano ancora in costruzione... e gli spazzini dell'Urbe che posano sui loro .. carri-netta-strade.

4 Giugno 1911, giorno di inaugurazione del Vittoriano 4 Giugno 1911, giorno di inaugurazione del Vittoriano. (notare la mancanza delle quadrighe e dei quattro gruppi marmorei dei Valori degli Italiani).

4 Giugno 1911, Il Vittoriano, inaugurato da Vittorio Emanuele III , al culmine dell’Esposizione Internazionale per i 50 anni dell’Unità d’Italia.

Annuncio su “Il Messaggero” e altre foto dell’inaugurazione.

La zona tra Colosseo e Piazza Venezia La zona tra Colosseo e Piazza Venezia... quando ancora non esisteva Via dell'Impero (attuale Via dei Fori Imperiali). Provate a immaginarne il percorso. Molti palazzi verranno abbattuti. Notare i tram su Piazza Venezia.

«La vostra leggenda del Piave al fronte è più di un generale!». 1916 ? Il famoso Grand Café Faraglia, posto all'angolo fra piazza Venezia e via Cesare Battisti, chiuso nel 1933. Notare i binari e il tram che attraversa Piazza Venezia. La leggenda del Piave, (anche chiamata: la canzone del Piave), (inno nazionale italiano dal ‘43 al ‘46) fu composta nel Giugno 1918 da Ermete Giovanni Gaeta (noto come E.A. Mario), subito dopo la battaglia del Solstizio, e ben presto fu fatta conoscere ai soldati dal cantante Enrico Demma. L'inno contribuì a ridare morale alle truppe italiane, al punto che il generale Armando Diaz inviò un telegramma all'autore nel quale sosteneva che aveva giovato alla riscossa nazionale più di quanto avesse potuto fare lui stesso: «La vostra leggenda del Piave al fronte è più di un generale!». La guerra avrà termine il 4 Novembre 1918 http://it.wikipedia.org/wiki/La_Canzone_del_Piave La leggenda del Piave è eseguita dalla Banda dell’Arma dei Carabinieri . Registrazione del 1964 su LP in vinile etichetta RCA.

1920. Roma il Vittoriano. Altare della Patria 1920. Roma il Vittoriano. Altare della Patria. Celebrazioni in occasione del secondo anniversario della vittoria italiana nella prima guerra mondiale.

4 Novembre 1921 - arrivo della salma del Milite Ignoto all‘Altare della Patria. Il Milite Ignoto rappresenta simbolicamente tutti i soldati morti nella prima guerra mondiale e privi di una tomba con il loro nome.

La quadriga della Libertà di Paolo Bartolini 50 tonnellate ciascuna, per 11 metri di altezza, fuse con il bronzo dei cannoni. La quadriga della Libertà di Paolo Bartolini La quadriga dell'Unità di Carlo Fontana Nel 1925 viene collocata la statua della dea Roma. Tra il 1924 e il 1927 vengono posizionate sui propilei la Quadriga dell’Unità e quella della Libertà. All’interno del cavallo della statua equestre del re sono custodite alcune foto e una pergamena con le firme di coloro che hanno contribuito alla costruzione del Vittoriano. Anche se l’inaugurazione del monumento risale al 1911, la fine dei lavori si può far risalire ufficialmente solo al 1935. La statua della dea Roma.

31 dicembre 1929. L'ultimo giorno dei tram al centro.

Primi anni '30. Si sta per spazzare via un'intero quartiere per far posto alla via dell'Impero. Nella foto: Case che coprivano e nascondevano i resti del foro di Cesare. 1931 – I lavori per la costruzione di Via dell'Impero, ovvero la Strada del Duce.

La futura Via dell'Impero subito dopo la fine delle demolizioni (sventramenti), e prima che venisse realizzata la strada.

Gli sfrattati degli "sventramenti edili" operati da Mussolini al centro di Roma, in particolare delle zone intorno al Campidoglio, via del Teatro di Marcello, Fori Imperiali, San Giovanni, Porta Metronia e di viale Castrense furono trasferiti nelle “borgate”. Furono realizzate 12 borgate ufficiali, sulle direttrici di traffico verso l'esterno della città: Acilia, Primavalle, Val Melaina, Tufello, San Basilio, Pietralata, Tiburtino III, Prenestina (via di Portonaccio), Quarticciolo, Gordiani, Tor Marancia, Trullo. Rispetto ai borghetti e alle borgate spontanee, le borgate ufficiali furono espressamente pianificate dal governatorato di Roma allo scopo di trasferirvi i residenti delle vecchie case del centro storico, oggetto di demolizioni e ristrutturazioni urbanistiche. Il Tiburtino III (ca. 1940). In lontananza, in alto a sinistra, la Borgata Pietralata.

1932 - Allargamento di via del Teatro di Marcello. Settembre 1932. Isolamento del Teatro Marcello e realizzazione della Via del Mare (oggi Via del Teatro Marcello).

1936 - Via dell'Impero (ora via dei Fori Imperiali). 1938 Una rara foto a colori di Via dei Trionfi (attuale Via di S. Gregorio) allestita per la visita di Hitler a Roma nel maggio 1938.

4 pilastri e una bella trabeazione. Una curiosità: Il sepolcro di Gaio Publicio Bibulo, in piazza macel de corvi, all'inizio della salita di marforio, all'estremità meridionale del corso. 4 pilastri e una bella trabeazione. Che, strano a dirsi, è sopravvissuto a tutte le selvagge demolizioni della zona, ed è oggi ben visibile a sinistra della scalinata del Vittoriano. Gaio Publicio Bibulo, edile della plebe, I secolo a.C. http://it.wikipedia.org/wiki/Sepolcro_di_Gaio_Publicio_Bibulo

F i n e Il Vittoriano ai giorni nostri. 20-07-2013