RAPPORTO PUBBLICO/PRIVATO e D.G.R. n del 04/03/03
TESI DI FONDO Da oggi, col contratto “a tetto di struttura”, che riduce sostanzialmente l’offerta di servizi specialistici, si apre una nuova fase delle politiche sanitarie regionali, che sarà fortemente sgradita all’utenza. A noi l’opportunità di cogliere le vistose contraddizioni del modello lombardo.
Dopo L.Regionale n.31 del ‘97 e Prima delibera n del 4 Marzo 2003 CONTESTO Pubblico e privato in competizione Nessun controllo dei volumi d’offerta, se non mediante abbattimenti tariffari a consuntivo Liberalizzazione accreditamenti Enfasi sulle libertà di scelta del cittadino
Dopo L.Regionale n.31 del ’97 e Prima delibera n del 4 Marzo 2003 EFFETTI PER LE STRUTTURE PER GLI UTENTI PER IL S.S.R.(Servizio Sanitario Regionale)
PER LE STRUTTURE AUMENTO DEI VOLUMI, DI ATTIVITA’ E PRODUTTIVISMO, PER CONQUISTARE IL MERCATO (importanza di accrescere il fatturato) DIFFICOLTA’ ECONOMICHE PER LE STRUTTURE POCO EFFICIENTI DOVUTE AGLI ABBATTIMEMENTI (selezione privati – aumento deficit ospedali pubblici e loro complessivo indebolimento: tecnologie, motivazioni, organici)
PER GLI UTENTI DIMINUZIONE LISTE D’ATTESA LIBERTA’ DI SCELTA CONSUMISMO COMPLESSIVO GRADIMENTO MENO GARANZIE DI QUALITA’ NEL PRIVATO?
PER IL S.S.R. SPESA FUORI CONTROLLO
Dopo la Delibera n del 4 Marzo 2003, con i contratti “a tetto di struttura” CONTESTO Forte controllo dei volumi di offerta, con una diminuzione media di circa il 10% dei casi erogabili nel 2003 rispetto al 2002; Storicizzazione delle “quote di mercato” per le strutture, sia pubbliche che private, e dei relativi finanziamenti; Enfasi sull’appropriatezza dei ricoveri e sulla deospedalizzazione; Aumento finanziamento ospedali pubblici (tariffe + 3 – 8% rispetto ai privati).
Dopo la Delibera n del 4 Marzo 2003, con i contratti “a tetto di struttura” EFFETTI ATTESI PER LE STRUTTURE PER GLI UTENTI PER IL S.S.R.
PER LE STRUTTURE MOMENTO DI “RESPIRO” PER GLI OSPEDALI PUBBLICI RIDUZIONE DEI COSTI DI PRODUZIONE E MIGLIORAMNETO KNOW-HOW GESTIONALE QUALIFICAZIONE DELLA CASISTICA (selezione dei gravi)
PER GLI UTENTI FORTE AUMENTO LISTE DI ATTESA (sia per i ricoveri che ambulatori); FORTE RIDIMENSIONAMENTO DELLE LIBERTA’ DI SCELTA; MANCANZA DI RISPOSTE ALTERNATIVE (assistenza domiciliare, riabilitazione); RAZIONAMENTO CONSUMI MALCONTENTO CRESCENTE AUTOFINANZIAMENTO SERVIZI INTEGRATIVI (assicurazioni…)
PER IL S.S.R. CONTROLLO SPESA
PUBBLICOPRIVATO COSTO PER PRESTAZIONE+- GRADIMENTO (qualità percepita)+/- ACCESSIBILITA’-+ APPROPRIATEZZA+/- COMPOSIZIONE (case –mix)++/- QUALITA’ INTRINSECA+ ?-? QUALE CONFRONTO PUBBLICO – PRIVATO?
PER QUALI RAGIONI PUBBLICOPRIVATO SPESSO NON PUO’/NON VUOLE SELEZIONARE L’UTENZA PUO’ SELEZIONARE L’UTENZA PIU’ CONVENIENTE RIGIDITA’ DI ORGANICI, COMPITI, FUNZIONI, DIFFUSE RENDITE DI POSIZIONE FLESSIBILITA’ LEVE CONTRATTUALI INCENTENTIVI/DISINCENTIVI POCHE LEVE PREMIANTI NESSUNA POSSIBILITA’ DI LIBERARSI DELLE ZAVORRE CONSAPEVOLEZZA CHE SENZA EQUILIBRIO ECONOMICO E’ IN DISCUSSIONE IL POSTO DI LAVORO RIGIDITA’ ACQUISTI E RITARDI PAGAMENTI LIBERTA’ NELLE MODALITA’ D’ACQUISTO. MENO COSTI.PIU’ VELOCITA’ RINNOVO TECNOLOGICO
QUALI PROSPETTIVE? ALMENO NEL 2003 “TIME-OUT” AL PRODUTTIVISMO E AL SOTTOFINANAZIAMENTO DEGLI OSPEDALI PUBBLICI POI NUOVA FASE ESPANSIVA DI FINANZIAMENTI IN SANITA’
E NEL FRATTEMPO? AZIONI PER IL GOVERNO DELLA DOMANDA; SUFFICIENTI RISORSE PER I SERVIZI ALTERNATIVI AL RICOVERO, O CHE LO SEGUONO; INTEGRAZIONE TRA I DIVERSI SERVIZI SANITARI E TRA QUELLI SANITARI E SOCIO-SANITARI;
GOVERNO DELLE ATTIVITA’ ASSEGNATE ALLE STRUTTURE PRIVATE, SENZA DEMONIZZAZIONI (SONO UNA RISORSA PER: AREA RIABILITATIVA, CHIRURGICA PROTESICA, DIAGNOSTICA, ecc…) MAGGIOR PESO NELLE SCELTE STRATEGICHE DELLA SANITA’ CREMONESE
UNA POLITICA SANITARIA PIU’ ATTENTA AGLI INTERESSI DELL’UTENZA CHE ALLE CONVENIENZE DEGLI OPERATORI SANITARI (MAGGIOR CONGRUENZA TRA GARANZIE PER GLI OPERATORI ED EFFICIENZA DEI SERVIZI) PIU’ EFFICIENZA : + prestazioni e quindi + accessibilità + qualità percepita + risorse (rinnovo tecnologico, integrativi aziendali,ecc…)