Impiego di nab-paclitaxel nel trattamento del carcinoma mammario metastatico già trattato con taxani Antonella Ferro UO di Oncologia Medica Trento
Descrizione della paziente 51 anni alla diagnosi Stato menopausale (da 2 anni) PS 0; nessuna comorbidità di rilievo Familiarità: padre (NSCLC)
Diagnosi Aprile 2002 : Maggio-Novembre 2002 : quadrantectomia dx con LS carcinoma duttale infiltrante G2 (pT2N0M0) RE 70% ++ RPg 20% +++ MIB1 42% c-erbB2 0 Maggio-Novembre 2002 : CT adiuvante: Epi (120 mg/mq) x 4 -> CMF(1,8) x 4 OT con Tamoxifen 20 mg x 5 anni RT complementare
Progressione DICEMBRE 2007 : Aumento progressivo del CA15-3 Dolore ipocondrio dx Lieve alterazione funzionalità epatica (gamma-GT e AST) Ecografia e TAC addome: multiple formazioni di tipo ripetitivo, solide (maggiore di 4,9 cm) Biopsia epatica: Conferma secondarietà mammaria ER 60%++, PR 0, mib1 3%, HER2 10% ++ FISH non amplificata Stato e sito di malattia PS Precedente CT
Terapie precedenti per malattia metastatica Paclitaxel settimanale 80 mg/mq: 12/1/2008- 15/4/2008 Controllo TAC (aprile 2008): stazionarietà della malattia a livello epatico Risposta clinica e biochimica Farmaco interrotto per: Neuropatie periferiche ingravescenti e comprettenti le normali attività quotidiane; Rifiuto prosecuzione chemioterapia (importante stato depressivo richiedente trattamento)
Terapie precedenti per malattia metastatica Maggio 2008: inizio Letrozolo 2,5 mg die Iniziale SD e successiva RP> 50% dopo 10 mesi Negativizzazione dei marcatori tumorali Netto miglioramento cenestesi e dello stato dell’umore Maggio 2010: progressione clinica, biochimica e strumentale di malattia
Terapie precedenti per malattia metastatica Inizio capecitabina 2500 mg/mq (28/5/2010-16/3/2011) con RP> 50% Successivo mantenimento con Fulvestrant 500 mg mensili (25/3/2011- 17/6/2011) Giugno 2011: Progressivo peggioramento biochimico e contemporanea documentazione di progressione strumentale Luglio 2011: Doxorubicina pegilata 20 mg/mq ogni 2 settimane, sospesa in settembre per progressione epatica (clinica, biochimica e strumentale)
Nab paclitaxel Ottobre 2011: Nab-paclitaxel 260 mg/m2 3w Buona tolleranza anche dal punto di vista neurologico periferico Progressivo miglioramento della funzionalità epatica, dei marcatori, delle condizioni generali
Valutazioni durante Nab-paclitaxel Dicembre 2011: SD del numero con lieve PD delle dimensioni delle lesioni epatiche più ipodensa per prevalenza di aree di necrosi nelle lesioni di maggiori dimensioni (21/12/2011) Fine Febbraio 2012: sintomatologia cerebrale importante TAC di rivalutazione Marzo 2012: riduzione dimensionale delle dimensioni delle lesioni epatiche ma comparsa di metastasi cerebrali multiple + edema perilesionale
Evoluzione della storia clinica Marzo 2012: inizia terapia antiedemigena e radioterapia panencefalica Erogate solo 5 delle 10 sedute previste per peggioramento sintomatico e successivo exitus della paziente
Eventi avversi Lieve neurotossicità di G1 transitoria ai piedi Astenia G1 Alopecia G2
Riepilogo caso clinico - Fasi del trattamento ed evoluzione clinica corrispondente Periodo Trattamento Evoluzione clinica mag-nov.2002 Epi- >CMF -> Tam terapia adiuvante Gen-apr. 2008 Paclitaxel settimanale SD; importante neurotox Mag 2008- Mag 2010 Letrozolo SD -> RP> 50% -> PD Mag 2010-mar 2011 Capecitabina RP > 50% -> prosecuzione fulvestrant (fino a giugno 2011) Lug – ott 2011 Doxorubicina pegilata 2w PD Ott 2011- mar 2012 Nab-paclitaxel RP -> PD cerebrale -> exitus
Considerazioni Clinicamente sintomatica Paziente pretrattata (3 linee chemioterapiche per malattia metastatica) Precedente risultati dalla chemioterapia (> paclitaxel): deludenti Precedente importante tossicità neurologica con paclitaxel (non registrata con nab-paclitaxel)
Considerazioni ed Outcome Con Nab-paclitaxel: Immediato miglioramento clinico Risposta biochimica veloce Dal punto di vista strumentale: Dopo 3 mesi: SD + necrosi = segno indiretto di risposta (?) Dopo 6 mesi: RP epatiche ma .... metastasi cerebrali (cambiamento radicale della prognosi e condizionamento del trattamento) E se avessimo iniziato prima?
Descrizione della paziente B.C. 69 anni alla diagnosi Stato menopausale PS 0; nessuna comorbidità di rilievo Familiarità: 2 sorelle (BC), padre e fratello (pancreas)
Diagnosi Febbraio 2010 : Diagnosi di CDI mammella sx cT3 (9cm.) cN2 M1(ossa) G3 RE 100% +++ RPg 70% +++ MIB1 40% c-erbB2 30% ++ con FISH non amplificata
Terapie precedenti per malattia metastatica Marzo 2010 - Agosto 2010 : Bevacizumab + Paclitaxel -> RP> 50% a livello locoregionale e osseo (lesioni addensanti) + Acido Zoledronico Settembre 2010 Mastectomia + linfoadenectomia “di toilette”: CDI G3 ypT2 ypN2 (6 linf.pos. su 17 esam.) Settembre 2010 – dicembre 2011 Letrozolo + acido zoledronico; No bevacizumab di mantenimento per deiscenza ferita
Nab paclitaxel gennaio - maggio 2012 Progressione biochimica e strumentale a livello osseo ed epatico (ecografia e PET/TC) Abraxane 260 mg/mq q 21 x 6 cicli + acido zoledronico
Valutazioni durante Nab-paclitaxel Buona risposta biochimica dopo 3 cicli Risposta strumentale dopo 6 cicli Ecografia addome (5/6/2012): …non sono più apprezzabili le lesioni focali ipoecogene segnalate al lobo epatico destro e sinistro. PET/TC (4/6/2012): assenza di metabolismo epatico e “progressione metabolica” delle lesioni ossee
Considerazioni Giugno 2012 Netto miglioramento biochimico Risposta completa evidente all’ecografia Il quadro PET/TC di aumentato metabolismo potrebbe essere ascrivibile al viraggio verso carattere osteoaddensante delle lesioni ossee (dato confermato da immagini TAC) segno indiretto di risposta? Giugno 2012 Ormonoterapia di mantenimento con faslodex (ongoing)
Riepilogo caso clinico - Fasi del trattamento ed evoluzione clinica corrispondente Periodo Trattamento Evoluzione clinica mar-ago.2010 Bevacizumab+Paclitaxel RP > 50% Settembre 2010 Intervento di mastectomia Set 2010- Dic 2011 Letrozolo RP> 50% -> PD Gen - mag 2011 abraxane RC epatica; dubbio osseo Giu - Faslodex