Politiche sociali LAVINIA BIFULCO. Il Piano sociale di zona Legge 328/2000: strumento della governance locale. Attraverso questo strumento le municipalità.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Piano di Zona 2011 – 2013 dellAmbito del Ciriacese PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI.
Advertisements

I SERVIZI SOCIALI: OLTRE I CONTRIBUTI ECONOMICI.
Costituzione dell’Osservatorio Società della Salute
Il PRU di Acilia a Roma.
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
Politiche sociali Lavinia Bifulco. Quadro europeo linee di cambiamento politiche sociali Rescaling Localizzazione Integrazione Negoziazione e partecipazione.
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
Strumenti e percorsi per la protezione civile locale Antonio Triglia - Formez Torino, 28 Giugno 2006 Progetto Sindaci.
I nuovi modelli di governance locale: I Sistemi turistici locali
A cura di Maurizio Lacerra 1 Sistemazione e riqualificazione di aree destinate ai mercati Indirizzi, Criteri e Modalità. Sistemazione e riqualificazione.
Progetto INTRAPRENDERE : 4 finestre sul mondo del lavoro per i giovani Venerdì 14 dicembre 2012.
Tempi delle città I progetti di regolazione Daniela Gregorio Milano 19 aprile 2007.
PISL n. 8 - La Via del ferro e percorsi storico naturalistici Seminario: Capacity building e sviluppo locale Milano 9 marzo 2006.
Coinvolgere i cittadini nella riqualificazione urbana: uninattesa pratica valutativa a Torino Daniela Luisi Roma, 28 settembre 2010.
Università degli Studi di Bologna Ingegneria Informatica 1 Il cantiere del welfare del Comune di Bologna.
Marco Livia, ACLI1 Spunti di riflessione sullo sviluppo locale Progetto Policoro ROMA, 28/11/2007.
PIANO DI AZIONE PER LINCLUSIONE SOCIALE dott. Francesco Maiorano Azioni e Interventi Resoconto dei Cantieri.
1 Prendersi cura della comunità: lesperienza della Provincia di Bologna Lizzano in Belvedere 24, 25 marzo 2009.
Progettare le politiche pubbliche
Legge provinciale 23 luglio 2010, n. 16
Perché????. Ospedaletto Summonte Mercogliano primaria Secondaria 1° grado infanzia Secondaria 1° grado infanzia primaria Secondaria 1° grado.
Cohousing: qualità della vita qualità del futuro
Le scuole e l’autonomia
IL MOBILITY MANAGER E LUFFICIO TRAFFICO. LUFFICIO TRAFFICO.
CI SONO ANGELI IN CITTA Tutte le Aree dellAutismo IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI San Salvo PALMA MONICA.
Linnovazione delle politiche pubbliche: lesperienza dellhousing sociale nel rhodense 17 Aprile 2012 La co-progettazione dellHousing Sociale elaborata dal.
0. ATTI DI INDIRIZZO PER PROMUOVERE L’ATTUAZIONE DEI PRINT A ROMA
UFFICIO DI PIANO ALLARGATO 2 NOVEMBRE 2010 Piano di Zona Ambito Territoriale 1 –Bergamo
La comunicazione tra scuola servizi sociali e socio sanitari Comune di Torreglia.
Il Territorio protagonista dellofferta dei servizi sociali di Annalisa Turchini.
La società della salute COMUNITA MONTANA DEL MUGELLO CHE COSA E: definizione DALLA SANITA (diagnosi- cura- riabilitazione) gli obiettivi della politica.
LA SICUREZZA PARTECIPATA
Fare salute in montagna: verso la costruzione dei Distretti e dei Piani di Salute Le risposte dei Servizi Sociali della Comunità Montana Val Pellice 29/09.
Indicazioni per il coinvolgimento dei cittadini: le Raccomandazioni generali e operative Alessandro Bazzoni 14/16 Novembre 2011.
Ambiti possibili di progettazione integrata Antonio Di Stefano Potenza – 21 aprile 2006.
POR FESR FVG OBIETTIVO COMPETITIVITA REGIONALE E OCCUPAZIONE Programma operativo regionale FESR Relazioni internazionali e comunitarie.
(Inclusione territoriale sviluppo ecocompatibile)
\. Un progetto importante. Un impegno concreto. Nuove idee ed esperienze.
Il futuro è dietro la Porta (a Mare)! Percorso partecipativo finanziato dalla Regione Toscana nell’ambito della legge R.T. n. 46/ Comune di Livorno.
UNO SPAZIO APERTO E UN LUOGO DI INCONTRO Cos’è un punto di riferimento dove trovare informazioni…
Promozione del sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari
Progetti e interventi per la coesione sociale in Lombardia Coesione sociale e terzo settore Forum Terzo Settore Lombardia 3 luglio 2008 Costanzo Ranci.
Le cooperative in Lombardia oggi Oltre cooperative in Lombardia cooperative sociali attualmente registrate nell’Albo regionale 2 milioni sono.
Il ruolo dell’ente locale per l’integrazione sociale degli immigrati
IL BILANCIO PARTECIPATIVO IN VIA QUARENGHI. LO STABILE Edificio acquisito da “Bergamo Infrastrutture” sito al numero 33 di via Quarenghi L’amministrazione.
ALESSANDRO ALFIERI RESPONSABILE RELAZIONI INTERNAZIONALI E POLITICHE EUROPEE DELLA PROVINCIA DI MILANO Il progetto di dialogo tra cittadini e Comuni del.
Laboratorio Intercomunale di Serracapriola e Chieuti Per la pianificazione partecipata del processo di rigenerazione territoriale e di rivitalizzazione.
Politiche di welfare Lavinia Bifulco. Contratti di quartiere  I Contratti di quartiere sono stati introdotti alla fine del 1998 per favorire la riqualificazione.
Piano di Zona 2006 – 2008 dell‘Ambito del Ciriacese PRIORITA’ E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA’ E OBIETTIVI STRATEGICI.
Quadro europeo linee di cambiamento politiche sociali Rescaling Localizzazione Integrazione Negoziazione e partecipazione Territorializzazione Attivazione.
Progettare le politiche pubbliche Lavinia Bifulco.
I NOSTRI VALORI TRASPARENZA MERITOCRAZIA CONFRONTO.
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
Servizi di prossimità Idee progettuali innovative in ambito sociale e territoriale Definiamo nuove strategie di intervento locali Progettazione partecipata,
WOMEN ON SUMMIT esserci, partecipare, governare PROPOSTA FORMATIVA Cimolais, 3 settembre 2015.
48° C. D. “Madre Claudia Russo”di Napoli “A piccoli passi verso… la qualità “ DS Prof.ssa Rosa SecciaRQ Teresa Pedone.
«La Spezia 20.20: la città diventa Smart» Alessandro Pollio La Spezia 17 novembre 2015.
Le politiche di integrazione sociale dei minori stranieri
VIVERE LA CITTA’ Diventare protagonisti del bene comune Aprile - Maggio 2012 Istituto ITCG “Bassi” - Lodi A cura di: Comune di Lodi.
Leader + ( ) Esperienze maturate LEADER + ( )
1 BANDO MISURA 322 SVILUPPO E RINNOVAMENTO DEI VILLAGGI AZIONE 1: Interventi di ristrutturazione, recupero architettonico, risanamento conservativo, riqualificazione,
Programma d’Azione per il Re-Impiego di lavoratori svantaggiati da PARI a PARI 2007 Programma PARI: risultati della prima fase e prospettive nell’ottica.
L A S TRATEGIA REGIONALE PER L ’ INCLUSIONE SOCIALE ATTIVA I CANTIERI DI CITTADINANZA IN PUGLIA.
Tavola Rotonda: la disabilità e le sue implicazioni La rete dei servizi Mario Melazzini Vigevano, 8 ottobre 2011.
1 Forum d’Ambito Valbisagno Comune di Bargagli Comune di Davagna Comune di Genova Circoscrizione III Bassa Valbisagno Circoscrizione IV Valbisagno Agenda.
Politiche sociali Lavinia Bifulco. Giovedì 3 Marzo 2016 h Aula de Lillo U7 2° piano Lavoro e welfare: l’altra faccia dell’individualizzazione.
Politiche sociali Lavinia Bifulco. Giovedì 3 Marzo 2016 h Aula de Lillo U7 2° piano Lavoro e welfare: l’altra faccia dell’individualizzazione.
Transcript della presentazione:

Politiche sociali LAVINIA BIFULCO

Il Piano sociale di zona Legge 328/2000: strumento della governance locale. Attraverso questo strumento le municipalità (associate) programmano il sistema locale dei servizi e degli interventi, sulla base degli obiettivi stabiliti dallo Stato e dei finanziamenti (stabiliti dallo Stato e distribuiti dalle Regioni), coinvolgendo le comunità locali. Territorializzazione e partecipazione

SCALA DI ARNSTEIN

Partecipazione: vantaggi e problemi Vantaggi: Efficacia, senso civico/responsabilizzazione, consenso/democraticità Problemi ◦Numeri ◦chi ◦inclusività effettiva (dei soggetti e dei punti di vista) ◦incisività ◦rappresentatività

I quesiti della partecipazione Coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni Chi Cosa Dove Come Inclusività Incisività Il ruolo delle amministrazioni pubbliche La leadership politica

Per noi… il cittadino che porta il problema è il primo cittadino da coinvolgere perché si trovi insieme a lui la soluzione…Io le assicuro che i cittadini che hanno maggiori problemi sono quel-li che meglio sanno che cosa è importante fare per loro. E se noi lo ascoltiamo fino in fondo molto spesso ci sono anche meno risorse da impegnare. Il cittadino è molto più contento, coinvolto nella cosa e si sente ri-conosciuto… Sicuramente le cose che si scrivevano nel piano sociale del 2001 adesso le riscriveremo con molta più consapevolezza di che cosa significa protagonismo del cittadino.” Assessore di Trento.

Mi piace pensare che serva anche un po' di fantasia oltre agli strumenti giuridici e normativi. Fantasia, voglia di superare gli ostacoli, una visione che contempli la dimensione del sogno...un sogno che se perseguito con forte volontà, decisione e caparbietà è possibile realizzare. Credo che dare una speranza, un po' di luce alle persone che hanno bisogno di noi, sia l'obiettivo principale. Altrimenti diventa una mera erogazione di servizi, che secondo me non porta a nulla. (Assessore Trieste)

La partecipazione è una bella cosa, è giusta, però se è una partecipazione informata e consapevole porta risultati, se è una partecipazione solo per dire: dimmi due cose poi dopo comunque gestisco io, è la condizione peggiore per allontanare le persone Assessore agli affari sociali Bolzano

Abitare…. politiche abitative (housing sociale, etc.) rigenerazione urbana Intreccio fra dimensione fisica e sociale dell’abitare, integrazione.. Diverso ruolo degli abitanti, non passivo

Italia: Alta percentuale di proprietà privata, circa il 77% Scarso patrimonio pubblico Difficoltà di accesso al mercato privato delle locazioni, non solo per le figure classiche della vulnerabilità Fascia grigia…

Milano, Gratosoglio

Brescia, San Polo

Trieste, Rozzol Melara

Milano, quartiere Feltre

Torino, via Arquata

Bando attuativo della Regione Lombardia per la presentazione delle proposte di Contratti di quartiere (2008) I Comuni possono presentare, in forma singola o associata, una o più proposte di Contratto di Quartiere. 2.2 Ogni Contratto di Quartiere deve fare riferimento ad un ambito, avente rilevanza territoriale tale da incidere sul contesto urbano, definito e riconoscibile spazialmente, caratterizzato dalla prevalente presenza di patrimonio di edilizia residenziale pubblica, e alle sue immediate adiacenze, vale a dire alle aree confinanti con il perimetro individuato e strettamente relazionate con esso in termini di collegamenti viabilistici e trasportistici. 2.3 Caratteristica imprescindibile per l’individuazione dell’ambito di cui al paragrafo 2.2. è la compresenza delle seguenti condizioni: prevalente presenza di patrimonio di edilizia residenziale pubblica; diffuso degrado delle costruzioni e dell'ambiente urbano; carenza e/o obsolescenza dei servizi e delle infrastrutture; scarsa coesione sociale e/o marcato disagio sociale e abitativo

Bando attuativo della Regione Lombardia per la presentazione delle proposte di Contratti di quartiere (2008) 3. Finalità dei Contratti di Quartiere 3.1 I Contratti di Quartiere, promuovendo la partecipazione degli abitanti, anche in forma associata, preferibilmente rappresentativa, alla definizione degli obiettivi, sono finalizzati alla riqualificazione sociale ed edilizia dei quartieri di edilizia residenziale pubblica degradati, e ad attualizzarne e incrementarne, anche con il concorso di investimenti privati, la dotazione infrastrutturale, prevedendo, nel contempo, misure ed interventi per favorire l’integrazione sociale e l’occupazione.

Bando attuativo della Regione Lombardia per la presentazione delle proposte di Contratti di quartiere (2008) 4. Contenuti e caratteristiche dei Contratti di Quartiere 4.1 I Contratti di Quartiere devono (…) valorizzare e incrementare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica (…); incentivare soluzioni costruttive tese ad assicurare la qualità del manufatto edilizio e del servizio residenziale offerto, promuovendo anche interventi finalizzati al risparmio delle risorse energetiche e/o naturali;

Bando attuativo della Regione Lombardia per la presentazione delle proposte di Contratti di quartiere (2008) migliorare la qualità abitativa ed insediativa dei quartieri degradati, mediante un intervento di riqualificazione complessivo e definitivo, che comprenda un’adeguata progettazione ed utilizzazione degli spazi comuni; promuovere la partecipazione ed il coinvolgimento degli abitanti anche in forma associata, preferibilmente rappresentativa, nell’individuazione e nella definizione degli obiettivi e degli interventi, ed eventualmente anche nella gestione di questi ultimi, valorizzandone, ove possibile, l’autonoma capacità di risposta, in attuazione del principio di sussidiarietà;

Bando attuativo della Regione Lombardia per la presentazione delle proposte di Contratti di quartiere (2008) perseguire l’approccio integrato e coordinato delle problematiche sociali e di bisogno degli abitanti insediati o da insediare, da parte delle amministrazioni ed enti pubblici, nonché dei soggetti pubblici e privati coinvolti, attraverso lo sviluppo di specifici servizi e progetti tesi a incrementare l’occupazione e a favorire l’integrazione sociale in settori quali la promozione della formazione professionale giovanile, il recupero dell’evasione scolastica, l’assistenza agli anziani, la realizzazione di strutture per l’accoglienza e la partecipazione sociale, prevedendo specifici progetti di accompagnamento sociale anche con riferimento ai Piani di Zona di cui all’articolo 19 della L. 328/2000. E’ inoltre possibile prevedere anche la promozione di attività di prevenzione sociale, attraverso la proposizione di Patti locali di sicurezza urbana previsti dalla L.R. 14 aprile 2003, n. 4.

Bando attuativo della Regione Lombardia per la presentazione delle proposte di Contratti di quartiere (2008) 4.3 Le proposte di Contratto di Quartiere devono altresì rispondere ai seguenti obiettivi: capacità del Contratto di proporre soluzioni tese a risolvere in modo definitivo la condizione di degrado edilizio e di disagio sociale del quartiere fattibilità e rapidità della realizzazione sviluppo del partenariato tra soggetti pubblici e tra questi e i soggetti privati capacità della proposta di generare addizionalità di risorse pubbliche e private

Milano I quartieri: Gratosoglio, Mazzini, Molise- Calvairate, Ponte Lambro e San Siro.

Milano San Siro - Contratto di Quartiere II Gli obiettivi dell’Amministrazione comunale per il Contratto di quartiere San Siro sono: Liberare spazi di vita e di socialità: riqualificare il patrimonio abitativo con l’obiettivo di mettere gli abitanti in condizione di vivere bene nelle proprie abitazioni; Vivere bene a San Siro: valorizzare e adeguare gli spazi pubblici attualmente inutilizzati per fini sociali e ricreativi; Far convivere le differenze: mitigare gli elementi problematici e di conflitto; Mettere in rete il quartiere: valorizzare e potenziare la rete degli attori locali; Costruire ponti per uscire dall’isolamento: lavorare sui punti di integrazione col contesto urbano; Un elemento fondamentale del progetto è il Laboratorio di Quartiere, luogo della partecipazione e del coinvolgimento del territorio, aperto a tutte le realtà locali che a diverso titolo desiderano partecipare all’attuazione del programma, contribuendo alle attività di informazione, animazione e condivisione degli obiettivi prefissati. La gestione delle attività svolte all’interno del Laboratorio di Quartiere è affidata ad una società di consulenti esterni, Società Metodi, incaricati dal Comune di Milano a gestire il piano di accompagnamento sociale.

Milano per la Dotazione di infrastrutture e servizi: - Adeguamento/incremento infrastrutture e servizi a scala urbana e di quartiere: Riqualificazione della viabilità e razionalizzazione della sosta, seguendo le prescrizioni del PGTU per l’attuazione delle isole ambientali. Recupero e riqualificazione di stabili adibiti a servizi pubblici, scuole, centri di aggregazione, biblioteche, mercati comunali. Riqualificazione degli spazi pubblici di aggregazione, come piazze e aree verdi attrezzate.

Milano per lo Sviluppo Sociale comprende: - Progetti integrati per la risoluzione delle problematiche sociali: Elaborazione di Patti Locali di Sicurezza Urbana, finalizzati a risolvere le problematiche relative alla sicurezza nei quartieri. Utilizzo dei fondi della Legge 266/94 da destinare ad incentivi per l’imprenditoria e attività di animazione economica, al fine di risolvere problematiche occupazionali. Sviluppo e sostegni di servizi alla persona, quali il Portierato Sociale, servizi per anziani, per persone con grave disagio psichico, minori e stranieri. - Partecipazione e coinvolgimento degli abitanti: Sviluppo del Piano di Accompagnamento Sociale quale strumento per la promozione della partecipazione e del coinvolgimento degli abitanti. In particolare consiste nel delineare un processo che aiuti a sostenere ed affrontare il passaggio dai progetti preliminari, contenuti nelle proposte dei Contratti di Quartiere (CdQ), alla loro attuazione. Raccogliere il contributo di idee, competenze ed esperienze, per affinare il disegno degli spazi soggetti ad interventi e l’organizzazione del loro uso, raccogliere e mediare i conflitti in merito alle azioni promosse dal CdQ attraverso un lavoro progressivo su differenti livelli di partecipazione quali l’informazione, la Consultazione e la Co-progettazione.

Casi Torino Contratto di quartiere: via Arquata L'area di via Arquata è connotata da un insediamento di edilizia popolare (Iacp) degli anni '20, che comprende 42 palazzine con circa 900 alloggi, 160 dei quali ceduti in proprietà ai residenti Redattori del progetto:Comune di Torino, Avventura urbana, ATC di Torino, Azienda sanitaria loc. 1, Tavolo sociale Soggetti coinvolti:Regione Piemonte, Circoscrizione 1, ATC di Torino, AEM SpA, Azienda sanitaria loc. 1, Provveditorato agli Studi, Istituti scolastici, Comitato spontaneo di quartiere, Cooperative sociali, Organizzazioni sindacali, Associazioni di volontariato. ecuperourbano/via-arquata.htm..

Casi QUALITA' PROGETTUALE Sociale:Centro d'incontro in locali commerciali ristrutturati; centro di aggregazione giovanile; locale per pubblico spettacolo (cinema); sostegno alla società bocciofila esistente. Urbanistica:Separazione tra flussi veicolari rallentati e percorsi pedonali. Creazione di spazi per la sosta. Creazione di piazzette attrezzate, sistemazione del verde anche in funzione antirumore e recupero di spazi comuni da adibire a Centro per giovani. Edilizia:Inserimento di ascensori all'interno dei fabbricati, ristrutturazione degli alloggi liberi, rifacimento e messa a norma dei servizi igienici. Possibili accorpamenti tra unità abitative. Viabilità:Trasformazione della viabilità secondaria in viabilità a priorità pedonale; sistemazione dei parcheggi; creazione di posti auto condominiali e sistemazione dei cortili. Nello spazio pubblico è prevista la realizzazione di zone pedonali attrezzate. ecuperourbano/via-arquata.htm

Casi PARTECIPAZIONE E CONCERTAZIONE Percorsi di progettazione partecipata: Le metodologie proposte di tipo negoziale e partecipativo, sono volte a creare nel quartiere azioni di sviluppo locale su un piano ordinario - con attività di/ascolto, cantieri/evento, focus group legati all'individuazione di problemi, risorse e strategie - e su un piano contingente con attività di gestione creativa dei conflitti e di ascolto attivo sono volte a promuovere azioni negoziali per identificare soluzioni progettuali specifiche e verificarne la fattibilità..

Casi SOSTEGNO ECONOMICO E SOCIALE Creazione di occupazione per la rivitalizzazione economico-produttiva dell'area:Automanutenzione del quartiere, assistenza domiciliare di condominio, attività culturali e ricreative, servizio di lavanderia, sportello di segretariato sociale, formazione professionale, spesa a domicilio, formazione al lavoro, creazione di partnership tra attori locali e inserimenti lavorativi in imprese sociali. Oltre agli operatori istituzionali sono attive quattro cooperative e una associazione operanti nel settore dei servizi alle persone, tre associazioni di volontariato dei pensionati e il Forum del terzo settore. Progetto occupazionale multiregionale che vede coinvolte 35 donne disoccupate del quartiere.