F. Orilia orilia@unimc.it Logica 13-14 F. Orilia orilia@unimc.it.

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Lezz. 10-11 28 Ott. 2013

NB: distribuire compito 2 Ritirare compito 1

Esempio con n = 1: il principio del terzo escluso P (P   P) ----------------------- V V V F V F F V V F Scriviamo i valori seguendo l'ordine di complessità delle sfbf e poi guardiamo il risultato sotto l'operatore principale: tautologia, principio del terzo escluso

Abbreviazione Possiamo abbreviare il lavoro scrivendo direttamente i valori di verità invertiti sotto il simbolo di negazione delle lettere enunciative negate. Vedi p. 70, 3.14 (principio del terzo escluso)

esempio con n = 2 v. inizio p. 69 Scriviamo i valori seguendo l'ordine di complessità delle sfbf e poi guardiamo il risultato sotto l'operatore principale.

esempio con n = 3 v. p. 72, 3.16 Scriviamo i valori seguendo l'ordine di complessità delle sfbf e poi guardiamo il risultato sotto l'operatore principale.

Esempio di contraddizione p. 71, 3.5: tavola di verità per P & P

Principio di non contraddizione (P & P) Costruendo la tavola di verità, vediamo che è una tautologia

Il metodo in generale (i) Per costruire la tavola di verità, si scrive la formula nella parte in alto a destra della tavola e si elencano sulla sinistra, in ordine alfabetico, le lettere enunciative che essa contiene. Se il loro numero è n, si comincia scrivendo sotto la lettera all’estrema destra una colonna di 2n valori di verità, cominciando da una V e alternando le V e le F. A questo punto, sotto la successiva lettera a sinistra (se ve ne sono) si scrive un’altra colonna di 2n valori di verità, di nuovo cominciando con V, ma alternando V e F ogni due righe. Si ripete questa procedura muovendosi verso sinistra e duplicando ogni volta l’intervallo di alternanza, fino a ottenere una colonna con i V ed F sotto ciascuna lettera enunciativa.

Il metodo (iii) Infine, usando le tavole di verità degli operatori logici, si calcolano i valori della formula determinando in primo luogo i valori delle sue sfbf più piccole e proseguendo in modo da ottenere quelli delle sfbf di volta in volta più grandi. La colonna di ciascuna sfbf va sempre scritta sotto il suo operatore principale. Alla fine si evidenzia la colonna sotto l’operatore principale dell’intera fbf e si guarda il risultato

Il metodo (iv) Se nella colonna sotto l’operatore principale troviamo sempre V, abbiamo una tautologia Se nella colonna sotto l’operatore principale troviamo qualche volta V e qualche volta F, abbiamo una fbf contingente Se nella colonna sotto l’operatore principale troviamo sempre F, abbiamo una contraddizione

Nota storica Il metodo è di solito attribuito a Wittgenstein (Tractatus Logico-philosophicus, 1921), Ma si trova già in un articolo del 1909 di Eugen Mueller (v. Landini 2007, p. 119) Secondo R. Montague si trova già (implicitamente) nella Begriffschrift (1879) di Frege secondo Wittgenstein, tutte le verità logiche sono "tautologie". Questo però è un errore.

il significato del condizionale materiale (PQ)  (P v Q) Costruire la tavola di verità e verificare che è una tautologia

la disgiunzione esclusiva (i) aut aut: o smetti di tradirmi o divorziamo Vero se una condizione è vera e l'altra falsa o viceversa; Falso in tutti gli altri casi Possiamo esprimere l'idea con VEL, negazione, congiunzione smetti di tradirmi VEL divorziamo, ma non entrambe le cose (S v D) & (S & D)

la disgiunzione esclusiva (ii) Quindi un simbolo primitivo per la disgiunzione esclusiva è ridondante Nulla ci vieta di introdurlo: e Con la seguente tavola di verità: v. Varzi p. 63

la disgiunzione esclusiva (iii) Dimostrazione della ridondanza della disgiunzione esclusiva. Costruiamo la tavola di verità per (S e D)  (S v D) & (S & D) Si tratta di una tautologia

Ridondanza del bicondizionale Costruiamo la tavola di verità per (P  Q)  ((P  Q) & (Q  P)) Si tratta di una tautologia

Altre ridondanze Data la negazione, due tra condizionale materiale, congiunzione e disgiunzione sono ridondanti. Per vederlo, costruire queste tavole di verità:

Scelta 1: congiunzione + negazione (P v Q) <-> -(-P & -Q) (P -> Q) <-> -(P & -Q)

Scelta 2: disgiunzione più negazione (P&Q) <-> -(-P v -Q) (P -> Q) <-> (-P v Q)

Scelta 3: condizionale più negazione (P & Q) <-> -(P -> -Q) (P v Q) <-> (-P -> Q)

Tavole di verità e forme argomentative Si costruisce una tabella con le premesse e la conclusione in sequenza. Si controllano solo le righe in cui tutte le premesse sono vere. Se in quei casi la conclusione è vera, allora l'argomentazione è VALIDA Altrimenti, è INVALIDA

Esempio 1 guardare esempio p. 73: O la principessa o la regina presenzierà alla cerimonia. La principessa non presenzierà.  Presenzierà la regina. la forma è VALIDA

Esempio 2 3.19, p. 74: forma INVALIDA Se Piove, allora Qui fa freddo Quindi, Piove