Corso di Formazione politica Centro di Formazione Socio-Politica “Mons. Torello Pierazzi” Modulo II – Lezione 2/3 dott. Marco Gemelli L’universo dei media.

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Transcript della presentazione:

Corso di Formazione politica Centro di Formazione Socio-Politica “Mons. Torello Pierazzi” Modulo II – Lezione 2/3 dott. Marco Gemelli L’universo dei media Un breve vademecum su come gestire e (man)tenere i rapporti con la stampa contatti:

L’universo dei media Sia a livello nazionale che locale, i mezzi di comunicazione nel loro complesso (i “media”) si dividono in due grandi categorie: Media tradizionali (Tv, radio, agenzie di stampa, quotidiani, periodici) gestiti da giornalisti, ai quali va rivolto il messaggio New media (internet, siti, blog, social network), dove il destinatario del messaggio non sono i giornalisti ma i cittadini comuni: occorre imparare a relazionarsi anche con loro

La televisione Che si tratti di un canale nazionale o un’emittente locale, la televisione è il mezzo che generalmente può mettere più soggezione a chi non è abituato a parlare in pubblico. Ma è anche il mezzo che continua ad essere più efficace.

La “forma” e il linguaggio televisivi La forma: Evitare di indossare abiti a righe troppo sottili, che potrebbero creare interferenze (anche se le telecamere più moderne possiedono un filtro per arginare questo problema) Evitare di lasciare acceso il cellulare e/o guardarlo con insistenza Evitare di guardare il microfono o fissare negli occhi l’operatore che sta riprendendo, posando invece gli occhi sull’obiettivo della camera Il linguaggio: Il servizio non supera mai il minuto – spesso anche meno di 30 secondi - quindi essere concisi e chiari nell’esposizione Evitare periodi troppo lunghi o complessi pur senza svilire il senso delle proprie frasi Evitare di dire («come ho già detto poco fa» magari a un’altra emittente) e bando a ridondanze («fondamentalmente») In fase di montaggio verranno selezionate le frasi più significative: meglio non legarle concettualmente l’un l’altra

Talk show e dibattiti Spazio a periodi semplici, ognuno legato a un concetto- chiave ben preciso, e a parole comprensibili al pubblico Evitare sterili bagarre con candidati di fazioni avverse, evitando di farsi trascinare in polemiche sterili. All’occorrenza, ricordarsi sempre di argomentare le proprie tesi. Niente “dogmi”. Al contrario, indirizzare la discussione su ciò che può indebolire il nostro avversario Conoscere le regole del gioco in anticipo e usarle bene

La radio Gli interventi si dividono in: Interviste: stesse regole della televisione. Evitare starnuti e lunghe pause di riflessione Commenti: ricordare di avere sufficiente batteria e di restare in zone coperte dal segnale telefonico (Una trasmissione può durare minuti) Consigli tecnici Abbassare al minimo il volume della radio, anche perché sentirete al telefono ciò che viene detto in trasmissione Per evitare l’eco delle vostre parole al telefono, spostare il cellulare allontanandolo dall’orecchio e continuando a parlare al microfono. Finito di parlare, riavvicinarlo Evitare di enfatizzare un concetto col linguaggio del corpo e del viso: è inutile e controproducente

La conferenza stampa E’ un momento di confronto tra il candidato e i giornalisti, non un monologo né un comizio pubblico Dare sempre risposta alle domande, anche se scomode o fuori tema, e trattare il giornalista con rispetto e dignità Evitare domande da parte di simpatizzanti del partito E’ usuale venire ripresi o fotografati: meglio tenere un atteggiamento normale (niente «pose») Come e quando indire una conferenza stampa Convocare la conferenza stampa solo quando c’è una notizia importante da presentare ai media e non basta il solo comunicato stampa L’argomento della conferenza stampa non darà necessariamente il titolo all’articolo. Se emergesse una notizia diversa, sarà su quella che i giornalisti punteranno («Il sindaco ha parlato della notizia X a margine di...»)

L’intervista Errori da non commettere: Mai chiedere prima al giornalista le domande che porgerà Mai rivolgersi al giornalista con espressioni «glielo dico, ma non lo scriva» o «questo la prego di non scriverlo». Nel caso, specificare di parlare «off records» Mai chiedere al giornalista di poter visionare l’articolo prima della pubblicazione La rettifica va usata solo e soltanto per gravi errori concettuali tali da stravolgere il senso di una intera intervista. Nel dubbio, avvisare prima l’ufficio stampa

I tempi della stampa In genere la stampa va avvisata 2-3 giorni prima dell’evento Farlo prima significa rischiare che il comunicato vada perso tra mille mail oppure dimenticato Farlo dopo non dà tempo di programmare la copertura Il giorno prima avvisiamo noi le redazioni con un promemoria (“recall”) per sollecitare la copertura

Utilizzare bene i social network: “netiquette”, troll e rischi Attenzione a ciò che si scrive: un lungo lavoro di accreditamento può essere vanificato da un post o una risposta a un commento ricevuto Non prestare il fianco ad attacchi esterni, mantenendo una condotta compatibile col ruolo pubblico Evitare di farsi trascinare in polemiche sterili o fuori tema. Ci sono alcuni utenti, detti troll, che hanno come scopo quello di far perdere tempo e creare contrasti Evitare di rispondere in maniera maleducata o sprezzante. La cancellazione del commento deve essere davvero l’ultima spiaggia Teasing: creare dibattito ponendo domande su argomenti di interesse diffuso La “Netiquette”: Nell’inviare una mail a più destinatari, ricordare di nascondere i relativi indirizzi riempiendo la stringa CCN (copia per conoscenza nascosta, in inglese BCC) Niente immagini o foto «goliardiche» né messaggi dedicati a una sola persona Nelle conversazioni e nei messaggi mantenere sempre un elevato spessore sia nella forma che nei contenuti Nelle foto, evitare i «tag» di persone non presenti nell’immagine: è una forma di pubblicità sgradevole Ricordarsi di scrivere sempre in minuscolo: scrivere tutto il testo in maiuscolo equivale ad urlare Limitare se non sospendere del tutto l’invio di applicazioni, giochi e così via Evitare post personali («vado a prendere un caffè»): rischiano di sovraesporre il candidato sulle bacheche