LA COMUNICAZIONE PER LA TRASPARENZA La Gabbianella 10.04.2010.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Cos’è “Pace e diritti umani”?
Advertisements

Presentazione di: Arturo DI CORINTO Supporto grafico: Stefano CAVALIERE Culturalazio.it Il portale della Cultura nel Lazio v 1.0v 2.0v 3.0.
GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE
DOPO DI NOI FONDAZIONE Convegno SE AVESSI UN MONDO A MISURA DI ME Verso la costituzione di una Fondazione per disabili. Sesto Fiorentino 14 settembre 2007.
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Cosa è stato fatto? Quali i risultati raggiunti? Quali gli stimoli e i suggerimenti che ne derivano? Quali le azioni in svolgimento? Stato dellarte.
I Grandi Donatori Venezia, 9 giugno I grandi donatori Enti che danno contributi consistenti; Di norma finanziano interi strumenti erogativi; Hanno.
Marketing e Comunicazione
La “Carta Etica degli Operatori Sanitari” La “Carta Etica degli
Gruppo Qualità Istituto Comprensivo di Pianello Val Tidone
Polis Piemonte Linformazione ai cittadini in Piemonte: idee e tecnologie al servizio del territorio Alessandria, 5 ottobre 2011 Camera di Commercio.
Strumenti e percorsi per la protezione civile locale Antonio Triglia - Formez Torino, 28 Giugno 2006 Progetto Sindaci.
Per una Agenzia di Valutazione Civica Cittadinanzattiva - Direzione Nazionale Intervento di Angelo Tanese Roma 22 maggio 2010.
SEMINARIO FARO CATANIA 19/11/2007 A CURA DI SALVO FERRARO.
La reputazione dellimpresa pubblica: il caso della Provincia di Pordenone Gorizia, 24 ottobre 2003.
La nuova newsletter della statistica ufficiale Decima Conferenza nazionale di statistica Roma, 16 dicembre 2010.
RENDICONTAZIONE PER AZIONI DI GOVERNO E PER STAKEHOLDERS
Seminario di aggiornamento sul codice etico e sulle linee guida di comportamento della Regione Piemonte per gli enti ed istituti no profit LA RELAZIONE.
Le basi del Fundraising
«Business Networking Circle» di Cape Town Responsabile del Progetto: Segr. Leg. Edoardo Maria Vitali Referenti per successivi contatti con lAmministrazione:
Il bilancio di sostenibilità della Camera di Commercio di Milano
Dal Fund-raising alla promozione del dono Bernardino Casadei Fondazione Cariplo Como, 8 giugno 2006.
Progetto Performance PA PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E – Capacità Istituzionale Piano Formez 2011.
Palazzi di vetro e sfere di cristallo:come cambia il dialogo con le comunità. Francesco Pira Docente di Comunicazione e Relazioni Pubbliche Corso di Laurea.
1 Dai principi all'effettiva misurazione e valutazione dei risultati Giornata della trasparenza – CCIAA Prato 19 luglio 2012.
1 Unità locali EQUAL RESTORE sintesi della ricerca.
PIANO DI COMUNICAZIONE DEL Programma Operativo FESR Provincia Autonoma di Trento.
Bilancio sociale e legami di comunità
Trasparenza e rendicontazione in sanità
Controllo di Gestione negli Enti Pubblici
MARKETING definizione 1
COMUNICARE UN EVENTO L’immagine dell’evento La promozione
Introduzione al corso 1° lezione 24 settembre 2009 Anno Accademico 2009/2010.
COMUNICAZIONE PUBBLICA Il bilancio sociale nelle amministrazioni pubbliche 8°e 9° lezione 23/24 ottobre 2008 Anno Accademico 2008/2009.
Valide Alternative per l’integrazione
И OIROS Promuovere la sostenibilità energetica nei comuni piccoli e medi Piano di Comunicazione 13 febbraio 2013.
Centro Europeo Consumatori Italia
Sodalitas Social Innovation
Ciclo di incontri Linformazione ai cittadini in Piemonte: idee e tecnologie al servizio del territorio Torino, 21 marzo 2012 FACCIAMO RETE.
Biblioteche del paziente: informazione di qualità e servizi di lettura La qualità dei siti Web marzo 2008, Roma.
Le iniziative di comunicazione intraprese dal gruppo Inail-Ispesl-Regioni ( obiettivi, destinatari, percorso, strumenti e modalità ) A cura di Giuseppe.
Silvia Baldo Alessandro Ghigi 24 gennaio 2003 INFORMAZIONE ED ORIENTAMENTO SULLIMMIGRAZIONE LA CARTA DEI SERVIZI.
Dal Bilancio di Mandato al Bilancio Sociale Modena gennaio 2009 ParteciP.A.
Seminario di studio della Federazione CFC Puglia onlus Lecce novembre 2003 Alcuni concetti della Qualità nei servizi alla persona nei servizi alla.
APERTURA DEL FORUM INTERCOMUNALE LA COSTRUZIONE DI UNA VISIONE CONDIVISA PER IL FUTURO DEL TERRITORIO Ing. Emilio Di Cristofaro 20 Ottobre 2006 AGENDA.
Associazione LAM Italia Fund Raising Iris Bassi Milano, Ottobre 2009.
Programma Triennale per la Trasparenza ed Integrità
Strasbourg 05/06/07 Strasbourg 31/07/ ASSOCIAZIONE DELLE AGENZIE DELLA DEMOCRAZIA LOCALE Focus sui progetti di cittadinanza attiva.
La rendicontazione sociale nel Sistema Trasfusionale:
Vicedirettore Generale Formez
PIMEdit Onlus SEGUI IL TUO EURO Giugno L'associazione PIMEdit Onlus senza discriminazioni di carattere politico, religioso o di razza, non ha scopo.
PIATTAFORMA MAESTRA.
Corso di formazione amministrazione e gestione di una odv edizione Pinerolo 27 novembre 2013 – 29 gennaio 2014.
BILANCIO SOCIALE: LINEE GUIDA REGIONALI
“GLI STRUMENTI PER LA VERIFICA DELLE CONDIZIONI PER LA TRASPARENZA” Dott. Pier Luigi Foglia.
Progetto PercoRSI PROPOSTE Il Progetto PercoRSI Dal 2004 la Camera di Commercio e l’Associazione Figli del Mondo si occupano di Responsabilità Sociale.
Verso la Conferenza Strategica SEMINARIO 19 Aprile 2000 Contributo al dibattito sul tema: La riorganizzazione della Rete dei servizi alle Imprese a cura.
Bruno Colombo Comunicazione pubblica È importante che la dirigenza pubblica si impegni a comunicare la necessità della riforma, le modalità del processo.
Marzia marangon1 URP & REGIONI STRATEGIE DI COMUNICAZIONE CONDIVISA.
Le indagini di customer satisfaction come strumento di cambiamento organizzativo Forum P.A Fiera di Roma - 10 maggio 2004 Angelo Tanese Responsabile.
Rimettere la persona al centro:la qualità e l’innovazione gestionale (intervento del Prof. Ivo Colozzi, Università di Bologna)
BILANCIO SOCIALE e PATTO per la SICUREZZA e la LEGALITA’ Gangi - 30 gennaio 2014 Il progetto: obiettivi e caratteristiche del percorso in collaborazione.
BILANCIO SOCIALE e PATTO per la SICUREZZA e la LEGALITA’ Gangi - 30 gennaio 2014 Il Bilancio Sociale: definizioni, finalità, modelli e contenuti Marzo.
Marco Galassi Croce Rossa Italiana Operatore dell’Area Sviluppo Obiettivo strategico 6.
I sistemi di Programmazione e Controllo nelle Amministrazioni pubbliche (P & C) a cura della Dott.ssa Paola Contestabile.
I L P IANO DELLA P ERFORMANCE Agosto 2012 Comune di PIENZA.
CAMERA DI COMMERCIO DI PARMA Parma, 30 Dicembre 2013.
“EROGATORI di TECNOLOGIA” Incontro Refernti INFN-TT LNF 23 ottobre 2012
Referente Locale per il Trasferimento Tecnologico Francesco Broggi 02503
1 Piano di zona per i servizi sociali dell’ambito distrettuale di Tradate.
Transcript della presentazione:

LA COMUNICAZIONE PER LA TRASPARENZA La Gabbianella

CHE COSA È La trasparenza è la proprietà di un corpo di lasciar passare la luce

CHE COSA È La trasparenza è uno stile di comunicazione che costruisce partecipazione (per questo è anche scomoda)

CHE COSA È Barack Obama ha fatto della trasparenza uno dei punti forti della sua campagna elettorale. Testimonianza visibile di questo impegno è stato il nuovo sito istituzionale (Change.gov), messo online quando non aveva ancora terminato il suo giuramento da presidente. Change.gov

CHE COSA È “Trasparenza” è una metafora della distribuzione del potere, poiché si basa sul principio della conoscenza messa a disposizione di tutti. Poter disporre delle informazioni sul funzionamento, la gestione, le risorse umane e materiali di un'organizzazione è condizione per esercitare una piena partecipazione democratica.

CHE COSA È La trasparenza è un diritto:  in un regime democratico, dei cittadini  in una onp dei membri/stakeholder

CHE COSA È Ne consegue che è responsabilità di tutti coloro che detengono informazioni (in particolare modo dei rappresentanti pro tempore) assicurarne una completa raccolta, diffusione e promozione all'interno e all'esterno dell'associazione.

VERSO CHI? Il tema della trasparenza è centrale per: utenti donatori e sostenitori partner del terzo settore imprese istituzioni

I DONATORI Donatori: criteri di scelta delle onp da sostenere:  Ne condivido l’ideologia/il pensiero (42%)  Sono interessato al tipo di iniziative che promuove (39,6%)  Il modo in cui utilizza i fondi è trasparente e chiaro (35,8%)  È indipendente/autonoma nelle sue attività (20,0%)  Il materiale informativo è completo e chiaro (17,4%)  Mi è stata presentata da persone affidabili (16,2) Swg/Vita Consulting, Monitor delle donazioni 2007

I DONATORI Quando i donatori privilegiano le grandi organizzazioni è perché  Si pensa siano sottoposte a maggiori controlli in quanto più “in vista”  Si pensa abbiano maggiore capacità di gestire progetti importanti GfK Group, Gli italiani e le donazioni, 2006

I DONATORI Quando i donatori privilegiano le piccole organizzazioni è perché Sono convinti che hanno meno costi di gestione (→ più soldi ai destinatari) Conoscono chi ci lavora (→ garanti) Pensano che abbiano più cura e dedizione GfK Group, Gli italiani e le donazioni, 2006

I DONATORI «È più facile vedere quello che fanno, come spendono i soldi» GfK Group, Gli italiani e le donazioni, 2006

I DONATORI LA FIDELIZZAZIONE Per il donatore è importante prendere visione dei risultati raggiunti Verificando personalmente Ricevendo materiale informativo che documenti i risultati raggiunti Attraverso reportage televisivi GfK Group, Gli italiani e le donazioni, 2006

I DONATORI LE DOMANDE DEI DONATORI VERSO LE ONP 1.Visibilità e accessibilità (media e contatto diretto) 2.Informazione/documentazione sui risultati raggiunti 3.Trasparenza sui conti (bilanci accessibili) 4.Concretezza (non richieste generiche, ma mirate) 5.Competenza e professionali (compreso rigore etico slancio morale) GfK Group, Gli italiani e le donazioni, 2006

I DONATORI I donatori regolari conoscono i risultati dei progetti: 1.15% per niente 2.24% poco 3.41% abbastanza bene 4.20% molto bene I donatori occasionali conoscono i risultati dei progetti: 1.45% per niente 2.19% poco 3.29% abbastanza bene 4.7% molto bene GFk Eurisco Indagine sulle donazioni 2008

VERSO CHI Dopo le indicazioni dell’Agenzia per le Onlus «Ecco che gli enti istituzionali, pubblici e privati, saranno a nostro avviso attratti per necessità, rispetto ai propri obiettivi e ai propri fini, ad esigere dagli enti del non profit l’applicazione degli strumenti delineati». Csv.net, Schemi di rendicontazione contabile delle Organizzazioni di Volontariato, Marzo 2009

GLI STRUMENTI I BILANCI «I valori quantitativo-monetari tipici del bilancio di esercizio non sono sufficienti a soddisfare pienamente tali obiettivi informativi» Agenzia per le Onlus Linee guida e schemi per la redazione dei bilanci di esercizio degli enti non profit → Relazione di missione (bilancio sociale)

GLI STRUMENTI I BILANCI «Le proposte di schemi articolate hanno una forte attenzione ai processi che li determinano: la capacità dell’ente di gestire una tipologia di contabilità, la capacità di gestire gli aspetti amministrativi e fiscali, la capacità di gestire gli aspetti organizzativi connessi all’attività istituzionale dell’ente» Csv.net, Schemi di rendicontazione contabile delle Organizzazioni di Volontariato, Marzo 2009

GLI STRUMENTI I BILANCI Gli schemi di bilancio non sono altro che la rappresentazione economica realizzata dal singolo ente e il risultato del processo gestionale e contabile messo in atto; La relazione di missione non è altro che il risultato di processi gestionali e organizzativi. Csv.net, Schemi di rendicontazione contabile delle Organizzazioni di Volontariato, Marzo 2009

GLI STRUMENTI IL PIANO DI COMUNICAZIONE Come fare in modo che un piano di comunicazione faciliti la trasparenza e i processi partecipativi?

GLI STRUMENTI UNA STRATEGIA ARTICOLATA  Contatti diretti  Messaggi autoprodotti  Messaggi eteroprodotti (media)

GLI STRUMENTI UNA STRATEGIA ARTICOLATA CONTATTI DIRETTI Incontri con i volontari Banchetti Sedi aperte Telefoni disponibili Mailing list (e risposta alle mail) …

GLI STRUMENTI UNA STRATEGIA ARTICOLATA MESSAGGI AUTOPRODOTTI Sito, non vetrina Diffusione di messaggi chiari e concreti attraverso depliant, fogli, mailing list Presenza sui social network per creare reti Campagne

GLI STRUMENTI UNA STRATEGIA ARTICOLATA MESSAGGI AUTOPRODOTTI Bisogna lavorare a una crescita qualitativa della comunicazione sociale autoprodotta (gestita direttamente dagli attori che operano sul campo) e non eteroprodotta (gestita prevalentemente dai media che spesso non sono in grado di approfondire e fornire una visione corretta dei problemi).

GLI STRUMENTI UNA STRATEGIA ARTICOLATA MESSAGGI ETEROPRODOTTI I grandi media sono (quasi) irraggiungibili, conviene puntare su  Media locali  Siti web N.B. Fa più notizia un bilancio che un convegno

GLI STRUMENTI La comunicazione è dialogo. Non si tratta solo di lanciare messaggi ai cittadini, ma di aprire spazi di discussione, argomentazione, confronto.