Il bilancio ed il sistema contabile di Ateneo: i principali riferimenti normativi (Reggio Calabria, ottobre 2009) Prof. Domenico Nicolò 1
La principale normativa di riferimento Art. 33 COST.: “..le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato..”; L. 168/1989 (Art. 6): Autonomia Riconoscimento di diversi “gradi” di autonomia sul piano didattico, organizzativo, scientifico e finanziario/contabile, nel rispetto di quanto previsto dal DPR 371/82 che disciplina lo schema tipo di regolamento di amministrazione e contabilità d’Ateneo Facoltà di dotarsi di propri ordinamenti autonomi (Statuti, Regolamenti); L. 537/1993 (Art. 5): Modalità di finanziamento delle università. Razionalizza le misure d'intervento inserendo nel bilancio di previsione del Ministero solo tre capitoli di finanziamento; Prevede nuovi meccanismi di finanziamento delle Università basati, seppur in minima parte, sui risultati. 2
D. lgsl. 279/97 introduce la contabilità analitica nelle amministrazioni pubbliche per la verifica dell’economicità, dell’efficienza e dell’efficacia (in tal senso si vedano anche le Circ. 32/99 e 39/2000
Le norme di riferimento: la L. 537/93 Fondo per il Finanziamento ordinario dell’Università (FFO) –Destinato alla copertura delle spese di funzionamento, delle spese per attività istituzionali, compresi gli stipendi del personale (questa voce costituisce buona parte dell’FFO), e per l’attività di ricerca istituzionale, ovvero per il finanziamento dei progetti di ricerca di Ateneo, gestiti dai singoli dipartimenti. Esso costituisce la principale voce delle entrate del bilancio degli Atenei. –Si distingue in quota base e quota di riequilibrio. Fondo per l’edilizia universitaria e grandi attrezzature scientifiche –Destinato alla copertura delle spese per la realizzazione di opere/infrastrutture e di grandi attrezzature scientifiche. Fondo per la programmazione e lo sviluppo del sistema universitario –Assegnazione del Ministero destinata al finanziamento di specifiche iniziative e progetti, comprese quelle relative a nuove attività didattiche. 4
Il FFO comprende: – una quota base da ripartirsi tra le università in proporzione alla spesa storica, – una quota di riequilibrio da ripartirsi in base a criteri che tengano conto dei risultati della gestione (costi di produzione per studente, qualificazione della ricerca ecc...) il FFO a regime dovrebbe essere composto: –50% domanda di formazione; –20% risultati della ricerca; –20% risultati della formazione; –10% incentivi. Le norme di riferimento: la L. 537/93
Il sistema di finanziamento prima della 537/93: si fondava sul rispetto dei vincoli di destinazione dei trasferimenti dello Stato; le risorse erano destinate ai centri autonomi di spesa; Il sistema di finanziamento dopo la 537/93 è razionalizzato; fondato su principi che favoriscono l'autonomia e la competitività del sistema; comporta un aumento dell'autonomia di spesa delle università Le norme di riferimento: la L. 537/93
Nuove modalità di trasferimento delle risorse finanziarie di provenienza Ministeriale: non più legate a vincoli di destinazione ma fondate sul criterio del «budget» e della responsabilizzazione degli organi di governo, «liberi» ormai di amministrare in piena autonomia il bilancio dell’Ateneo; Necessità di introdurre procedimenti di controllo di gestione, di valutazione delle diverse iniziative didattiche e scientifiche, di verifica delle modalità d’uso delle risorse finanziarie, a fronte delle limitate risorse finanziarie disponibili; Adozione di schemi contabili nuovi ed utilizzo di un sistema informatico di contabilità volto a garantire la rilevazione e l’elaborazione delle informazioni necessarie all’impianto della contabilità economica ed alla contabilità analitica; Visti i limiti dell’attuale gestione finanziaria è emersa la necessità di uniformare le procedure contabili dei vari centri di spesa ai fini di consentire la valutazione economica dei servizi e delle attività universitarie sia a livello di Ateneo che a livello di singola struttura (Dipartimento, Centro, Biblioteca, Amministrazione Centrale). Le principali novità nel sistema contabile d’Ateneo
Ministero per l’Università e la Ricerca (MUR) art 5 legge 537/93 (FFO – FES - FPS); Contributi obbligatori (tasse studenti) Enti esterni (pubblici e privati): Finanziamenti per il funzionamento ordinario da enti vari, in part enti territoriali (Regione, Provincie e Comuni); Finanziamenti per la ricerca scientifica; Altri contributi volontari proventi di attività, rendite, frutti e alienazioni del patrimonio, atti di liberalità; Finanziamenti per attività commissionata (c.d. Conto terzi o attività commerciale) quale corrispettivo di contratti e convenzioni. 8 Le principali fonti di finanziamento nel bilancio d’Ateneo
D. Lgs. 112/2008 –Limitazione del turn over –Riassorbimento risorse da cessazioni di servizio DM 23/9/2009 n.45 modifica i criteri di ripartizione del FFO –per l’anno 2009 alle Università viene assegnato l’87% del FFO dell’esercizio 2008, al netto delle risorse che si sono rese disponibili dal turn over effettivo dell’anno 2008 –Le risorse ulteriori: Fondo incremento efficienza ed efficacia (550 mil. Euro) Fondo per la mobilità dei docenti Fondo per la chiamata diretta di studiosi ed esperti impegnati all’estero Fondo per I dottorati di ricerca Fondo per la cooperazione inter-universitaria Fondo per I consorzi universitari 9 I vincoli finanziari ed i criteri di ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario (ex D. Min. 45/2009)
Il problema della copertura degli incrementi stipendiali Si pone il problema della copertura degli incrementi stipendiali perché dei 550 milioni del fondo per l’incremento dell’efficienza e dell’efficacia 309 milioni sono destinati alla copertura degli oneri del personale. Tuttavia, gli atenei con un rapporto assegni fissi/FFO>90%, l’assegnazione verrà ridotta in proporzione alla percentuale eccedente tale limite (Decreto Interministeriale 23/2009)
La necessità di un adeguato sistema di programmazione e controllo e di valutazione multidimensionale della performance dell’Ateneo La massimizzazione dei risultati che sono considerati dal Ministero per l’attribuzione di componenti premiali dei trasferimenti impone la definizione di un sistema di programmazione e controllo per il reporting multidimensionale, che possa essere assunto da tutti i responsabili dei centri come guida per il miglioramento della performance da più profili di osservazione (quelli considerati dal MIUR) nel rispetto dei fondamentali equilibri di competenza e di cassa, delle condizioni di economicità e di efficienza. I vantaggi legati all’impiego di strumenti di valutazione multidimensionale della performance: la balanced scorecard