Stefano Tasselli CERGAS Bocconi Centro di Ricerche sulla Gestione dell’Assistenza Sanitaria e Sociale Scenari prospettici per il futuro del welfare di Area Vasta e risultati emersi dalle votazioni dei focus group Stefano Tasselli CERGAS Bocconi 11 Dicembre 2014
Struttura della presentazione METODO DI RIFERIMENTO
Obiettivi e metodo di questa fase di lavoro 1 Abbiamo correlato la fotografia del welfare esistente con le analisi emerse dai focus group interpretati con la review della letteratura sugli scenari futuri 2 Abbiamo individuato le possibili aree di rilevante discontinuità o criticità prospettica per il sistema e selezionato le variabili critiche con le quali costruire trend attesi e possibili scenari alternativi 3 Sulla base delle variabili critiche individuate e dei dati di background, abbiamo costruito trend attesi e scenari alternativi per singola area di discontinuità PER SINGOLA AREA, L’OBIETTIVO E’ DI VALUTARE LE RELAZIONI TRA VARIABILI CHE DETERMINANO I POSSIBILI SCENARI FUTURI DEL SETTORE SOCIALE E SOCIO-SANITARIO
Il modello di riferimento Fotografia del welfare esistente La società, le famiglie, gli individui Profili di consumo e meccanismi di riproduzione sociale RISORSE MISSIONE MIX UTENTI/SERVIZI Lo sviluppo della geografia degli attori del welfare familiare, pubblico e informale Analisi della letteratura
Struttura della presentazione GLI SCENARI PER AREA DI DISCONTINUITA’ – AUSPICATI, PROBABILI, CRITICI
Macro-categorie di analisi e possibili aree di discontinuità strategica LA SOCIETA’, LE FAMIGLIE E GLI INDIVIDUI LA MISSIONE E LE RISORSE DEL SISTEMA DI WELFARE Social engagement Le famiglie I nuovi italiani Uguaglianze e disuguaglianze socio-economiche Fragilità e vulnerabilità Livelli di scolarità Mobilità territoriale Trend di sviluppo economico Quadro delle risorse pubbliche e private per il welfare Missione del sistema (fragili o classe media/ promozione o servizi) Government o governance pubblica 1 2 LA GEOGRAFIA DEI COMMITTENTI E DEI PRODUTTORI PROFILI DI CONSUMO E MECCANISMI DI RIPRODUZIONE SOCIALE Geografia dei produttori Geografia delle istituzioni pubbliche Tipologie contrattuali e ruoli professionali Corporate Social Responsibility – welfare aziendale Care giver formale vs. informale Consumi aggregati vs. individuali Reti sociali e amicali Ruolo del volontariato Fiducia nelle istituzioni Silver age Ruolo delle tecnologie 3 4
Scenari auspicati, probabili, critici SCENARIO AUSPICATO P SCENARIO PIU’ PROBABILE C SCENARIO PIU’ CRITICO NOTA: Per ogni categoria di scenari, si propone uno scenario ritenuto auspicato, uno (o piu’ scenari) ritenuti piu’ probabili, e quello (o quelli) piu’ critici. A volte lo scenario piu’ probabile coincide con il piu’ critico. Gli scenari piu’ probabili e critici sono il frutto della votazione della maggioranza dei partecipanti ai focus group – e seguenti questionari online.
Gli scenari per area di discontinuità 1 AREA 1): LA SOCIETA’, LE FAMIGLIE E GLI INDIVIDUI 1.A VALORI SOCIO-ECONOMICI E L’EVOLUZIONE DELLE RETI DI WELFARE 1.B EVOLUZIONE SOCIO-ECONOMICA DEL PAESE 1.C SOGGETTI DI RIFERIMENTO E TRASFORMAZIONE DEL CAPITALE SOCIALE 1.D EVOLUZIONE SOCIETA’ E TRASFORMAZIONE DEL CAPITALE SOCIALE 1.E DINAMICA DEI NUOVI ITALIANI
1.B EVOLUZIONE SOCIO-ECONOMICA DEL PAESE Paese piu’ ricco, vulnerabilita’ diffusa, bridging sociale P Paese piu’ povero, vulnerabilita’ clusterizzata, gapping sociale C Paese piu’ povero, vulnerabilita’ clusterizzata, gapping sociale
1.C SOGGETTI DI RIFERIMENTO E TRASFORMAZIONE DEL CAPITALE SOCIALE Volontariato Social Engagement CAPITALE SOCIALE P P P Reti sociali/ amicali Tra i nuovi italiani Tra i Silver age Nelle famiglie unipersonali Nelle famiglie ricomposte NESSUN CAPITALE SOCIALE P C
Gli scenari per area di discontinuità 2 AREA 2): LA MISSIONE E LE RISORSE DEL SISTEMA DI WELFARE 2.A DUAL EARNER MODEL 2.B TREND E MIX DI FINANZIAMENTO 2.C INCIDENZA E MODELLO DI FINANZIAMENTO PRIVATO 2.D MISSIONE AGITA DAL WELFARE PUBBLICO E TARGET 2.E STRUMENTI/TARGET E INIZIATIVA PUBBLICA 2.F STILI DI GOVERNO E PROMOZIONE RETI SOCIALI/ SERVIZI 2.G TARGET E LOGICHE DI GOVERNO
Dual earner model Proposta di spostamento da un modello “Market oriented” verso un modello scandinavo di “dual earner model” (compresenza di supporto pubblico e privato in contesto di ridotto ruolo della famiglia) P C A Fonte: Scotland’s Future Forum 2009
2.B TREND E MIX DI FINANZIAMENTO P Privato A C MIX DI FINANZIAMENTO Pubblico e privato P Pubblico Aumento Stabilità Riduzione TREND
2.C INCIDENZA E MODELLO DI FINANZIAMENTO PRIVATO Sociale In aumento P Socio- sanitario RISORSE PRIVATE Sanitario Stabili Intermediazione mutualistica su base aziendale Intermediazione Assicurativa su base settori professionali nazionali Intermediazione mutualistica su base Territoriale locale Individuale Out of pocket/ o assicurato LOGICHE DI FINANZIAMENTO
2.D MISSIONE AGITA DAL WELFARE PUBBLICO E TARGET Promozionale Integrazione di politiche Intersettoriali (es. casa, scuola) MISSIONE AGITA P C Riparatoria Fragili/ vulnerabili Classe media Società nel suo complesso TARGET
2.E STRUMENTI/TARGET E INIZIATIVA PUBBLICA Tecnologie connettive Setting incontro sociale A STRUMENTI/PRODOTTI Servizi C P Individui Famiglia Reti informali esistenti Promozione di nuove reti TARGET/MERCATI
2.G TARGET E LOGICHE DI GOVERNO P C Fragilità/ vulnerabilità Silver age FENOMENI SOCIALI EMERGENTI A Nuovi Italiani A Mobilità Italiani A NEET Welfare attesa Welfare iniziativa LOGICHE DI GOVERNO
Gli scenari per area di discontinuità 3 AREA 3): LA GEOGRAFIA DEI COMMITTENTI E DEI PRODUTTORI 3.A RUOLO COMMITENZA/MONITORAGGIO PUBBLICO 3.B GEOGRAFIA DELLA COMMITTENZA E DELLA PRODUZIONE PUBBLICA 3.C GEOGRAFIA DEI PRODUTTORI PRIVATI 3.D PRODOTTI E MERCATI DEGLI EROGATORI 3.E EVOLUZIONE DEI CONTRATTI DI LAVORO 3.F MISSION DEL WELFARE PRIVATO 18
3.B GEOGRAFIA DELLA COMMITTENZA E DELLA PRODUZIONE PUBBLICA Sociale + Socio- Sanitario + Mercato privato A P Sociale + Socio- Sanitario COMMITTENZA Sociale ricomposto tra comuni C Frammentata Generalista con quota Prestabilita (per mantenere competenze di governo) Solo servizi ad alta specializzazione Residuale/ solo accesso o counseling con scopo di indirizzo PRODUZIONE PUBBLICA
3.C GEOGRAFIA DEI PRODUTTORI PRIVATI Conglomerato (M & A) P A PROFIT C Imprenditorialità diffusa P A Aggregato NON PROFIT C Imprenditorialità diffusa Compressione standard/ Salari professionisti (Logica del max ribasso e max volumi) Standard di qualità predefiniti (competizione su qualità e contenimento volume f(qualità)) STANDARD DI QUALITA’
3.D PRODOTTI E MERCATI DEGLI EROGATORI Mercato Privato intermediato A Mercato privato individuale P MERCATO Mercato Pubblico C Prestazioni mono funzionali Portafoglio Prestazioni completo Lavoro, Comunità promozionale PRODOTTI
3.E EVOLUZIONE DEI CONTRATTI DI LAVORO Uniformi di settore A UNIFORMITA’ P C Diversi per natura giuridica del produttore Specializzazione dei ruoli Ruoli Generalisti RUOLO
Gli scenari per area di discontinuità 4 AREA 4): PROFILI DI CONSUMO E MECCANISMI DI RIPRODUZIONE SOCIALE 4.APERIMETRI E STRUMENTI DI RIPRODUZIONE SOCIALE 4.B RUOLO DELLA TECNOLOGIA 4.CLIVELLO DI AGGREGAZIONE/ FORMALIZZAZIONE DEL CARE GIVER 4.D RUOLO DELLA SILVER AGE 23
4.A PERIMETRI E STRUMENTI DI RIPRODUZIONE SOCIALE Tecnologie A Servizi C STRUMENTI Care giver P Mutuo Auto aiuto Singolo Famiglia Reti amicali Consumi aggregati I CONFINI DELLA TENUTA FAMILIARE
4.B RUOLO DELLA TECNOLOGIA Universale, programmi pubblici, connessioni con reti famigliari e amicali P Molto diffusa ma con forti differenze, privata individuale e self help/ oppure connessione limitata a parenti e amici C Diffusione clusterizzata, privata individuale e self-help
4.D RUOLO DELLA SILVER AGE Organizzato A MODELLO DI SOSTEGNO C P Informale Individuale Sostegno familiare Reti amicali/ sociali Volontariato RUOLO SILVER AGE PER LA SOCIETÀ