1 Istituto di Studi e Ricerche Azienda speciale della Camera di Commercio di Massa-Carrara Partecipata da: Amministrazione provinciale, Comunità montana.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Parte II Il rapporto col proprio corpo a cura di Rossella Ghigi
Advertisements

RE.SE.T. IMPRESA Rete di servizi per il trasferimento dimpresa.
LE IMPRESE DELLARTIGIANATO ARTISTICO E TRADIZIONALE IN TOSCANA Osservatorio regionale toscano sullArtigianato Roma, 14 febbraio 2002 Regione Toscana -
Concetto di patrimonio
Competenze e capacità tecniche
Milano 8 novembre 2008 Bologna, 21 ottobre 2009 Vendere in tempo di crisi: la forza dellintegrazione.
© - QMark – Viale Lunigiana, Milano - tel fax – LISTITUTO DI RICERCHE DI MERCATO ONLINE.
Indagine: il lavoro nel nostro territorio.
Il processo di marketing e la sua pianificazione.
Economia e Gestione delle Imprese
La presenza straniera in Italia: tendenze e problemi di rilevazione e di misura Marcello Natale Università degli Studi di Roma La Sapienza.
La contrattazione borsistica Adottiamo il modello degli agenti cognitivi.
Il sistema delle operazioni di impresa
La creazione del Valore: la logica del sistema dei valori nel Gruppo Manni.
Il bilancio di sostenibilità della Camera di Commercio di Milano
Il Finanziamento dell’ Impresa
Traiettorie del mondo economico trevigiano BOARD DEL PIANO STRATEGICO. 10 LUGLIO 2007 Analisi quadro delle dinamiche proiettive dellimpresa e delleconomia.
Il fumo di sigaretta in Provincia di Trento
azienda speciale della Camera di Commercio di Milano
Progetto INTRAPRENDERE : 4 finestre sul mondo del lavoro per i giovani Venerdì 14 dicembre 2012.
La domanda di agriturismo in Italia Sintesi dei risultati dellindagine quali-quantitativa Novembre 2009.
Gruppo di lavoro Basilea 2
SOVVENZIONE GLOBALE SPINNER Azione Pilota 2 Ricambio Generazionale SPINNER Azione Pilota 2 Ricambio Generazionale Il sistema regionale di supporto per.
Struttura e Dinamica della Cooperazione toscana A cura di Andrea Cardosi Ufficio Studi Unioncamere Toscana Le imprese cooperative nel sistema economico.
Il Business Plan: obiettivi e contenuti
LAzione di sistema SIGNORA per Lombardia, Liguria, Veneto, Lazio, Sicilia. Signora Azione di sistema promossa da Confesercenti, FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL,
Leonardo Laureti Presidente consorzio di tutela olio DOP Umbria Aula Magna DSA3, Perugia 03/10/2014 L’impresa familiare e il ricambio generazionale.
INDAGINE SUL FABBISOGNO DELLE FIGURE PROFESSIONALI NEL SETTORE METALMECCANICO IN PROVINCIA DI CREMONA (effettuata dai proff. P.Ganugi e G.Gozzi Università.
CAMPIONE ANALIZZATO Aziende di medie dimensioni che attivano processi di delocalizzazione Aziende individuali o piccole gestite da imprenditrici Donne.
Segreteria Regionale della Calabria Coordinamento Regionale GiovaniAssemblea regionale Gi vani Lunedì 9 novembre 2009 – Campora San Giovanni – Amantea.
L’ABC DELL’ECONOMIA AZIENDALE
ALESSANDRO ALFIERI RESPONSABILE RELAZIONI INTERNAZIONALI E POLITICHE EUROPEE DELLA PROVINCIA DI MILANO Il progetto di dialogo tra cittadini e Comuni del.
1 La “voce” dei Promotori Finanziari Presentazione dei Risultati Chiave Indagine Consulente Census Marcella Frati, director Roma, 10 Dicembre 2008 In collaborazione.
Luigi Bidoia Le prospettive del mercato mondiale delle piastrelle Sassuolo, 12 dicembre 2006.
Per un Osservatorio sulle professioni nel turismo Mara Manente Mestre, 29/06/2015 GIOVANI CON MENO GIOVANI: CREATIVITA’ E BUONE PRATICHE PER L’INNOVAZIONE.
LE DINAMICHE DELLE IMPRESE DEL SETTORE AGRICOLO E ALIMENTARE NEL 2013 Il monitoraggio dell’economia reale a partire dai dati dei registri camerali Roma.
Istituto Comprensivo Rignano-Incisa Tirocinante TFA: G. Giuliani
Azienda nozione di azienda
Hotel Italia buongiorno!
PROJECT WORK - PRIMO MODULO – (Corso di Strutture e funzioni) Facoltà di Sociologia Corso di laurea in Scienza del Turismo - Economia Aziendale - Dott.
A NALISI PREVISIONALE SULL ’ ANDAMENTO DELLE IMPRESE COOPERATIVE D ICEMBRE 2015.
La presenza straniera nel Comune di Terni. Simona Coccetta - Comune di Terni Convegno L’informazione statistica a supporto della policy: i numeri della.
1 Sintesi dei principali risultati 2015 della Provincia di Rovigo.
GNP 2015 NAPOLI Giovani….. (sempre più) previdenti, a raccolta Il mio fondo pensione è prima di tutto un salvadanaio 14 maggio 2015, Teatro Augusteo, Napoli.
Lo scenario per nuove imprese e nuovi imprenditori.
Servizio Informazione e Promozione Economica Mantova: Economia e Lavoro a cura di Marina Martignano Servizio Informazione e Promozione Economica Camera.
LE TENDENZE DEMOGRAFICHE DELLA TOSCANA Anno 2015 SINTESI “Settore Sistema Informativo di Supporto alle Decisioni. Ufficio Regionale di Statistica”
Gennaio 2009 Scuola e Industria lavorano in partnership Protocollo di Intesa PAT – Confindustria Trento.
1 Le dimissioni delle lavoratrici/tori madri/padri Ai sensi dell’art.55 del DL n°151/2001 Bari 19 giugno 2014.
Le imprese cooperative in Toscana I e II trimestre 2013 Firenze, settembre 2013.
1. Si articola nelle seguenti fasi: 1. Conservazione e amministrazione del patrimonio del fallito 2. Accertamento del passivo 3. Liquidazione dell’attivo.
FORMAZIONE PROFESSIONALE Bilancio di fine mandato Nel corso della legislatura la Provincia ha investito 57 milioni di euro per politiche attive del lavoro.
1. 2 ARCER PARMA IL COMMERCIALISTA DELLE PICCOLE IMPRESE Parma, ottobre 2008 a cura di M. Limido I Sistemi Direzionali L’orientamento aziendalistico.
LE IMPRESE DEL SETTORE AGRICOLO E ALIMENTARE NELLA APERTURA DEL 2014 Il monitoraggio dell’economia reale a partire dai dati dei registri camerali Roma.
INCONTRO PRESIDENTI E RESPONSABILI di AC 18 MARZO
Il ruolo dell’agricoltura nel contesto economico, sociale e ambientale: i risultati di un’indagine sulle imprese toscane Silvia Rettori 15 settembre 2011.
1 Trento 3 ottobre 2011 dott.ssa ISABELLA SPEZIALI IL MERCATO DEL LAVORO IN PROVINCIA DI TRENTO.
Orientarsi nel mercato del lavoro nella regione Friuli Venezia Giulia > Il mercato del lavoro: il “luogo” dove si incontrano la domanda e l’offerta > Il.
Osservatorio sulle imprese femminili in provincia di Firenze - primo trimestre 2015 Firenze, Giugno 2015
Anziani, al lavoro e in salute Daniela Gregorio Milano, 23 settembre
Il tessuto cooperativo toscano. Dinamiche e prospettive per uno sviluppo “al femminile” A cura di Andrea Cardosi su dati elaborati da Silvia Rettori Firenze,
Le donne oggi nell’economia di Massa-Carrara 8 marzo 2011 Istituto di Studi e Ricerche Azienda speciale della Camera di Commercio di Massa-Carrara Partecipata.
UNIVERSITA’ FEDERICO II° NAPOLI LA STRUTTURA DEI COSTI E DEI RICAVI DELLE IMPRESE LA CLASSIFICAZIONE DEI COSTI COSTI FISSI COSTI VARIABILI COSTI DIRETTI.
SABRINA MENEGHELLO C I S E T. Sabrina Meneghello CISET La propensione all’investimento: la voce delle imprese turistiche venete.
MasterPlan Tenere sotto controllo i costi dell’Impresa Dedicato all’imprenditore Introduzione a MasterPlan
Il Progetto network Tutti segnalano che l’educare e il prendersi cura oggi richiede un investimento consistente non solo in termini emotivi - affettivi,
Applicazione 3 La valutazione degli equilibri fondamentali della gestione aziendale mediante l’analisi di bilancio per indici.
Progetto promosso da Coldiretti Marche col contributo della L.R.37/99-P.O
ROMA 24 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 4. NUOVE FONTI E DOMANDE Raffaella Cagliano NUOVE FONTI E DOMANDE ISTAT - Rilevazione Multiscopo sulle attività complesse.
ROMA 00 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 4. NUOVE FONTI E DOMANDE Titolo presentazione NUOVE FONTI E DOMANDE Profili organizzativi e manageriali del sistema imprese.
Transcript della presentazione:

1 Istituto di Studi e Ricerche Azienda speciale della Camera di Commercio di Massa-Carrara Partecipata da: Amministrazione provinciale, Comunità montana della Lunigiana, Comuni di Massa e di Carrara Il passaggio generazionale di impresa nel settore terziario della provincia di Massa-Carrara: strategie, motivazioni e problematiche di una scelta delicata

Più del 44% delle imprese terziarie ha affrontato recentemente o affronterà a breve il passaggio di testimone  Sono state intervistate oltre 2 mila imprese (2.067), di cui il 60,6% del commercio, il 26,2% del turismo e il 13,2% dei servizi.  Si tratta di un campione talmente rappresentativo della realtà oggetto di indagine (interviste pari al 17,5% dell’universo) che l’errore campionario è praticamente pari a zero, per ogni settore analizzato.  Pressoché in linea con la distribuzione dell’universo, il 73% delle imprese del terziario intervistate ha sede nella zona di costa, e, nello specifico, il 43% a Massa, il 24% a Carrara e il 6% a Montignoso. In Lunigiana si trova il restante 27% di attività.  Il 29% delle unità contattate ha già effettuato il passaggio di testimone nell’arco dei 5 anni precedenti l’indagine, il 15% lo effettuerà entro i prossimi 3 anni, quasi il 47% invece non ha intenzione di farlo prossimamente e il 9% non ha ancora ben chiaro che farà in futuro.  Da queste risultanze si evince come nelle nostre imprese terziarie la questione del ricambio non rappresenti una tematica marginale. 2

40enni al comando nei servizi e nelle imprese in cui è già avvenuto il passaggio di testimone  Le imprese che hanno già realizzato il passaggio di consegne stanno sul mercato da circa 30 anni (sono state fondate nel 1982), mentre quelle che lo affronteranno a breve hanno una decina d’anni in meno (1991).  I titolari più giovani sono al comando delle imprese che hanno già realizzato il passaggio di testimone o in quelle che non hanno intenzione di farlo: in entrambi i casi, l’imprenditore ha in media poco più di 40 anni di età.  Diversamente, nelle attività che nei prossimi anni saranno interessate dal passaggio di mano, l’imprenditore ha già raggiunto la mezza età e nel 45% dei casi l’ha anche superata. Il 7% di questi titolari ha addirittura superato i 65 anni di età.  Il settore più “giovane,” sia per anno di fondazione dell’impresa che per età del titolare, è quello dei servizi: l’impresa, in questo caso, è in vita da una decina d’anni e il titolare è un 40enne. 3

Chi decide di passare la mano solitamente non investe in azienda  Per quanto concerne la struttura dimensionale, le imprese che operano nel turismo hanno in media quasi 6 addetti, quelle dei servizi 4 unità, quelle del commercio meno di 3. Mediamente, la tipica impresa del terziario ha poco più di 3,5 addetti.  Ancora più sintomatico è osservare che le imprese che hanno già realizzato il passaggio di consegne hanno una struttura decisamente più solida rispetto alle imprese che si accingono ad affrontare tale incombenza: nelle prime gli occupati sfiorano le 5 unità, nelle seconde ci sono invece 2 unità di personale.  Ciò lascia intendere che chi è deciso a passare la mano, in genere, evita di fare investimenti in azienda tali da appesantirne ulteriormente la struttura; investimenti che invece, a guardare questi dati, sembrano essere fatti da chi rileva l’attività, per un rilancio e un consolidamento della stessa. 4

Chi ha già affrontato il passaggio di testimone o ha venduto a terzi o ha ceduto al figlio. Poche novità con il cambio rispetto a prima  In quel 29% di imprese che ha già praticato il passaggio di testimone, quasi 7 su 10 lo hanno effettuato negli ultimi 2 anni, le restanti lo hanno fatto più di due anni fa. Non si registrano particolari differenze tra i diversi settori.  In generale, tale passaggio ha portato prevalentemente alla modifica della sola titolarità, ma vi è anche un 5% di situazioni in cui si è registrato anche un cambiamento di sede o di settore, se non addirittura di entrambi.  Come è avvenuto tale passaggio? 1. Compravendita: è stata la formula più usata. Ha interessato il 52,4% delle imprese. Motivo principale: ricavare un realizzo monetario. 2. Dal padre al figlio: il passaggio interno famigliare ha riguardato il 42,7% delle imprese. Motivo principale: l’elevata anzianità del titolare e la disponibilità del famigliare a continuare l’attività di famiglia. 3. Affitto d’azienda: la cessione della sola gestione a terzi ha interessato solo il 5% delle imprese. 5

Molti imprenditori si sono fatti assistere dalle associazioni di categoria  Nei servizi, la scelta di passare l’azienda in famiglia ha superato quella della vendita a terzi: la prima pratica è stata adottata da quasi il 60% delle imprese del settore, la seconda dal 40%.  Negli altri due comparti (commercio e turismo), invece, si è privilegiata la vendita a terzi rispetto al passaggio interno famigliare. Nel commercio hanno venduto il 50% delle imprese che hanno praticato il passaggio e il 44% ha passato la mano al figlio, nel turismo hanno venduto quasi il 58% e passato il testimone in famiglia il 38%.  Il 92% delle imprese intervistate si è fatta assistere da terzi nella gestione di questa fase. Non si riscontra una differenza particolare, in questo caso, tra la modalità della compravendita e quella del passaggio interno alla famiglia. In ogni caso, ci si è avvalsi in misura equanime dell’assistenza degli studi professionali e delle associazioni di categoria.  Anche per questo motivo, non risultano esserci state particolari difficoltà. Come era logico attendersi, quelle maggiori si sono registrate soprattutto per le attività destinate alla cessione o all’affitto a terzi, e hanno riguardato la fase della trattativa tra le parti contraenti. 6

Il perché della successione  Il 36,5% degli operatori intervistati ha sottolineato come la motivazione principale che ha spinto il precedente titolare a passare la mano sia stata quella di ottenere un realizzo monetario. Ecco spiegato il perché, in oltre la metà dei casi, il passaggio è avvenuto attraverso un atto di compravendita.  Nel 34,6% dei casi, invece, si è ceduto il testimone per sopraggiunti limiti di età. Si tratta di una motivazione ascrivibile in modo particolare a coloro che hanno trasferito il controllo e la gestione dell’azienda alla famiglia.  In quasi il 28% la giustificazione è stata quella di offrire maggiori opportunità allo sviluppo dell’impresa. E’ una motivazione che ricorre molto spesso (in oltre la metà dei casi) in occasione dell’affitto della gestione a terzi e che frequentemente nasconde ragioni di natura reddituale. 7

Una motivazione principale diversa a seconda del settore  Da segnalare altresì che i titolari in là con l’età hanno, in genere, preferito passare il testimone al figlio piuttosto che a terzi, a differenza invece di chi è più giovane che ha guardato (e continua a guardare) con maggior attenzione ad altre modalità, come la vendita o la cessione della gestione. Le ragioni che spingono i titolari più anziani a privilegiare il passaggio della titolarità in famiglia sono sostanzialmente di due tipi: 1. le imprese con a capo questi soggetti si caratterizzano generalmente per una forte connotazione storica; 2. solitamente questi soggetti esprimono un grande attaccamento verso l’attività che magari hanno contribuito a fondare.  Si registrano motivazioni diverse anche nei 3 settori analizzati: nei servizi, il motivo prevalente non è stato il bisogno di realizzo monetario, bensì l’anzianità dell’ex titolare; nel commercio, vi è stato sostanzialmente un testa a testa tra il bisogno di realizzo e l’età avanzata dell’ex titolare, mentre nel turismo la motivazione prevalente è stata quella di offrire maggiori opportunità per lo sviluppo dell’impresa. 8

Quasi 1 imprenditore su 6 passerà il testimone nei prossimi 3 anni  Se è importante comprendere le modalità e le difficoltà di quegli imprenditori che questa fase di passaggio l’hanno già affrontata, è altrettanto importante, anzi lo è ancora di più in un’ottica di politiche future, capire quanti sono oggi quelli interessati a passare prossimamente il testimone e quale sarà la loro strategia per affrontare tale incombenza.  D’altro canto, la transizione generazionale dell’impresa, essendo un processo che si estende nel tempo, deve essere gestita con le stesse logiche che si applicano alla gestione aziendale. L’imprenditore deve dunque preparare per tempo e gestire in modo adeguato la delega delle proprie attività gestionali e strategiche, pensando alla transizione generazionale come ad un progetto di espansione e crescita e, dunque, direttamente finalizzato alla continuità e allo sviluppo futuro dell’impresa.  Ebbene, secondo la presente indagine, il 15,2% dei soggetti intervistati è desideroso di passare la mano nei prossimi 3 anni. Potrebbe sembrare poca cosa, ma in realtà, letto in termini assoluti, dà evidenza di un fenomeno rilevante, poiché, ricondotto all’universo, significa un interessamento di circa imprese del nostro territorio.  L’impresa che affronterà tale passaggio opera in generale nel settore del commercio. 9

Oltre 7 imprenditori su 10 venderanno la loro azienda  Come intendono affrontare le nostre imprese questa delicata fase? 1. Il 71,7% ha intenzione di vendere la propria attività a terzi, allo scopo anche di realizzare un buon guadagno. 2. Il 16,6% passerà il testimone in famiglia. 3. Il 9,6% affitterà l’azienda a terzi, mantenendone però il controllo della proprietà. 4. Il 2,2% non sa ancora bene quale strategia adotterà.  Da questo segmento di indagine emerge un imprenditore con le idee chiare, che fondamentalmente ha già pianificato cosa vuole fare della sua attività nel prossimo futuro.  E’ utile inoltre far osservare come, rispetto a coloro che il passaggio lo hanno già affrontato, tra chi lo affronterà è più elevata la percentuale di quelli che sono intenzionati a vendere l’attività a terzi. Evidentemente, la crisi degli ultimi mesi ha morso ulteriormente i bilanci anche di queste imprese e ha scoraggiato il proseguimento dell’attività nell’ambito famigliare. 10

Nel commercio si venderà, nel turismo si cederà la sola gestione, nei servizi si effettuerà un passaggio interno alla famiglia  La più alta percentuale di imprenditori che vuole vendere si trova nel commercio (3 su 4 di quelli che hanno fatto questa scelta cederà l’attività nei prossimi mesi), la più bassa nel turismo, ove invece si predilige la scelta della cessione della sola gestione (nella metà dei casi) o il passaggio interno alla famiglia (in quasi il 30% dei casi). Nei servizi si contempla solo o la formula della vendita che, però, è minoritaria (43%) o quella del passaggio al figlio, che è quella prediletta dal 57% degli intervistati.  E’ evidente come la scelta della modalità sia collegata sia con le diverse prassi che accompagnano ogni settore (p.e nel turismo è abbastanza frequente cedere la sola gestione dell’attività), sia con il diverso stato di salute del settore stesso (il commercio è forse quello che più ha accusato la crisi e da ormai troppo tempo).  Come abbiamo visto per coloro che il passaggio lo hanno già affrontato, anche nell’imprenditore che lo affronterà vi è la consapevolezza che si tratta di una fase molto delicata: non a caso, oltre il 90% degli intervistati dichiara che ricorrerà all’assistenza di terzi e, nello specifico, al contributo di consulenti (31%), ma soprattutto delle associazioni di categoria (68%). 11

Chi è deciso a vendere è più giovane, così come la sua impresa, rispetto a chi passerà il testimone al figlio  Oltre all’appartenenza al settore, esistono altre differenze tra chi vuole vendere/affittare a terzi e chi invece è intenzionato a lasciare l’azienda ai propri figli? La risposta è si. Esistono differenze sia sotto il profilo dell’imprenditore, sia sotto quello dell’impresa, sia per le problematiche che questa fase comporterà.  Innanzitutto, chi è intenzionato a cedere la titolarità o la sola gestione a terzi ha mediamente un’età più contenuta, rispetto a chi invece lascerà ai propri figli: nel primo caso, in genere, l’imprenditore ha poco meno di 50 anni di età, mentre l’età anagrafica di chi passerà il testimone in famiglia corrisponde già oggi a 63 anni.  In genere, infatti, l’imprenditore più giovane è ancora proiettato a fare altro prima di lasciare in eredità le proprie disponibilità ai propri figli, mentre chi è più in là con l’età è più attento ed interessato a dare continuità alla gestione familiare, per le motivazioni già evidenziate in precedenza.  In secondo luogo, anche la vita dell’impresa è diversa. Quella destinata ad essere venduta è nata mediamente dopo gli anni ’90 (per l’esattezza nel 1992), quella che invece rimarrà in famiglia è nata oltre dieci anni prima (1981), mentre quella che si vuole cedere solo in gestione ha un’età di mezzo rispetto alle prime due (1986). 12

Pochi problemi per chi lascerà al proprio figlio, maggiori preoccupazioni per chi venderà o affitterà l’azienda  Anche sulle problematiche le aspettative sono diverse: chi è deciso a vendere o ad affittare la propria azienda crede che, vista l’attuale crisi, i maggiori problemi li incontrerà nel trovare un soggetto disposto ad acquistare/gestire l’attività, oltreché nel trovare con questo un accordo economico. Si tratta di preoccupazioni sollevate dal 63% al 73% delle imprese, a seconda che sia scelto di affittare la gestione o di vendere in toto l’attività.  Chi, invece, è intenzionato a passare il testimone dell’azienda ad un proprio famigliare sembra avere poche preoccupazioni (il 90% di questi dichiara che non avrà particolari problemi), se non il timore che possa maturare qualche divergenza di vedute sulla conduzione dell’attività in seno alla famiglia. Questo timore riguarda, però, solo un marginale 8% di soggetti. 13

E’ sempre più forte l’esigenza di realizzare un guadagno e sempre meno praticato è il passaggio interno alla famiglia  Una delle considerazioni più importanti che emerge da tale indagine è che nelle scelte di chi ha affrontato il passaggio generazionale nei 5 anni precedenti l’indagine la necessità di un guadagno monetario incideva soltanto per la metà rispetto a quanto va ad incidere in chi è intenzionato a passare la mano nei prossimi tre anni. Più specificamente, tale motivazione spiega il 36,5% delle scelte di chi ha già passato la mano, mentre rappresenta il 77,6% delle scelte fatte da chi è in procinto di intraprendere la successione.  E ancora, nelle imprese che hanno già compiuto il passaggio di testimone è risultata abbastanza diffusa la pratica del trasferimento interno alla famiglia (42,7%), mentre in quelle che lo faranno prossimamente questa modalità viene preferita soltanto dal 16,6%.  E’ evidente come alla base di questi differenti comportamenti di scelta tra ieri e oggi incidano aspetti di natura economica che, in questi pochi anni, si sono ulteriormente modificati e indeboliti: da un lato, l’accentuazione della crisi ha ulteriormente acuito, rispetto a solo poco tempo fa, l’intenzione di guadagnare un po’ da questa percorso e, dall’altro lato, prospettive sempre più incerte e sfide competitive sempre più complesse stanno scoraggiando il proseguimento dell’intrapresa di famiglia. 14

Le risultanze dell’indagine sul passaggio generazionale d’impresa nel terziario locale 15

16 AnniMovimentiCommercioTurismoServizi Totale Terziario Dal 2000 al 2009 Iscrizioni Cessazioni Saldi Tassi di sviluppo ,7%-19,0%-10,1%-12,1% Nel 2010 Iscrizioni Cessazioni Saldi Tassi di sviluppo ,1%0,4%-0,8%-0,3% Imprese attive La movimentazione delle imprese terziarie locali nell’ultimo decennio

17 I profili anagrafici di chi governa le imprese terziarie locali nel 2010 SessoClassi d'etàCommercioTurismoServizi Totale Terziario Femmine Fino a 29 anni4,6%7,6%6,7%6,0% Da 30 a 49 anni50,8%52,7%53,1%52,0% Da 50 a 69 anni36,2%31,6%34,5%34,6% Oltre 70 anni8,4%8,0%5,8%7,4% Totale Femmine Maschi Fino a 29 anni5,8%9,5%4,3%5,6% Da 30 a 49 anni47,0%52,5%47,6%47,9% Da 50 a 69 anni39,2%32,3%38,1%37,9% Oltre 70 anni8,0%5,7%10,0%8,6% Totale Maschi Totale Fino a 29 anni5,4%8,6%5,1%5,7% Da 30 a 49 anni48,3%52,6%49,4% Da 50 a 69 anni38,1%32,0%36,9%36,7% Oltre 70 anni8,2%6,8%8,6%8,1% Totale Compl

18 Una stima delle imprese con titolari e manager potenzialmente soggetti a ricambio generazionale SETTORI TOTALE RAPPORTO IMPRESE / PERSONE OVER 70OVER 65OVER 60 PersoneImpresePersoneImpresePersoneImprese PersoneImprese COMMERCIO , TURISMO , SERVIZI , TOTALE ,

19 Settore di appartenenza Distribuzione interviste Commercio60,6% Turismo26,2% Servizi13,2% TOTALE100,0% Ha effettuato il passaggio di testimone? Distribuzione Interviste Sì, l’ho fatto nell’arco dei 5 anni precedenti29,0% Lo farò entro i prossimi 3 anni15,2% Non l’ho fatto e non lo farò prossimamente46,6% Non sa/Non risponde9,2% TOTALE100,0% Zona di appartenenza Distribuzione Interviste Lunigiana26,7% Carrara23,6% Massa43,3% Montignoso6,4% Costa73,3% TOTALE100,0% Settore/Passaggio di testimone Anno medio di fondazione dell'impresa Anno medio di nascita del titolare Settore di appartenenza Commercio Turismo Servizi Ha effettuato il passaggio di testimone? Lo ha già fatto Lo farà Non lo farà Non sa/N.R TOTALE L’indagine : il campione N° interviste realizzate Settore/Passaggio di testimone Numero medio di addetti Settore di appartenenzaCommercio2,6 Turismo5,8 Servizi3,9 Ha effettuato il passaggio di testimone? Lo ha già fatto4,7 Lo farà2,1 Non lo farà3,7 Non sa/N.R2,5 TOTALE3,6

20 Negli ultimi 5 anni è avvenuto il passaggio generazionale?CommercioTurismoServiziTotale Si27,4%42,4%10,3%29,0% No72,6%57,6%89,7%71,0% TOTALE100,0% Se sì, quando si è verificato?CommercioTurismoServiziTotale Negli ultimi 6 mesi/in corso12,0%7,9%0,0%9,9% Negli ultimi 2 anni58,3%59,5%71,4%59,4% Negli ultimi 5 anni29,7%32,6%28,6%30,8% TOTALE100,0% Cosa è cambiato dopo il passaggio?CommercioTurismoServiziTotale Solo passaggio di titolarità94,2%97,8%92,9%95,5% E' cambiata la sede3,2%0,0%3,6%2,0% E' cambiato anche il settore1,5%1,8%3,6%1,7% E' cambiata sia la sede che il settore1,2%0,0% 0,7% Altro0,0%0,4%0,0%0,2% TOTALE100,0% In che modo è avvenuto il passaggio?CommercioTurismoServiziTotale Compravendita49,9%57,7%40,7%52,4% Passaggio interno alla famiglia44,3%38,3%59,3%42,7% Passaggio della gestione a terzi, ma non della titolarità5,8%4,0%0,0%4,9% TOTALE100,0% Passaggio generazionale avvenuto

21 Passaggio generazionale avvenuto

22 Passaggio generazionale avvenuto

23 Passaggio generazionale NON avvenuto (risposte al netto di chi lo ha già affrontato)

24 Passaggio generazionale NON avvenuto

25 Passaggio generazionale NON avvenuto