Claudio Cacciamani Università di Parma Il processo di Enterprise Risk Management: quale impatto sul rating dell’Azienda?
I rating possono essere: Rating e aziende Dal 2006-2007 il grado di affidabilità e il costo delle risorse finanziarie delle aziende dipenderanno dal loro rating. I rating possono essere: Pubblici (per le società quotate e con titoli negoziati attribuiti da agenzie internazionali) Privati (attribuiti dalle banche a tutte le altre imprese)
Su cosa si basano modelli di rating? I modelli di rating hanno a fondamento due variabili guida: La probabilità di insolvenza (Probability of default, PD) La perdita definitiva attesa (Loss Given Default, LGD)
1. Probability of default (PD) La probability of default dipende, essenzialmente, da variabili Qualitative (settore, azienda, prodotto/mercato/tecnologia) Quantitative (Assetto economico-finanziario-patrimoniale)
2. Loss given default (LGD) La loss given default è la perdita attesa definitiva derivante da un affidamento all’azienda. Essa dipende: Dal valore delle garanzie reali fornite dall’azienda Dalla tipologia di garanzie accessorie (collaterals)
IL ruolo del risk management Il risk management svolge un ruolo di rilievo nella salvaguardia e nel miglioramento del rating aziendale con riguardo: Alla probabilità di perdita (PD) Alla perdita definitiva attesa (LGD)
Risk management e PD Relativamente alla probabilità di perdita il risk management tutela da: Rischio di perdita all’attivo aziendale (PROPERTY) Eventuale insorgenza di passività (CASUALTY) Rischio di perdita di reddito (BUSINESS INTERRUPTION)
Risk management e LGD La loss given default si basa essenzialmente: Sui beni aziendali oggetto di potenziale garanzia Sulla capacità di ottenimento di garanzie da parte dell’azienda In entrambi i casi il risk manager deve intervenire in modo da tutelare il valore delle garanzie e attingendo a forme assicurative di garanzia
Infatti, quanto descritto rientra nei compiti tipici del risk manager … e allora? Nei termini suesposti non sembra che il ruolo del risk manager muti in modo rilevante rispetto al passato. Infatti, quanto descritto rientra nei compiti tipici del risk manager Forse è necessaria una maggiore attenzione? Forse si deve verificare il costo delle azioni rispetto ai potenziali risultati?
SFIDE I modelli di rating tengono conto dei rischi puri e delle attività di risk management? In che misura se ne deve tenere conto? Come comunicare i risultati delle varie azioni?
Modelli di rating e risk management Allo stato attuale, i modelli di rating non tengono conto in modo completo ed efficace delle azioni di risk management e di trasferimento assicurativo dei rischi puri Viene ipotizzato un “dato di fatto” che non deve mancare in ogni azienda? E’ una “dimenticanza”? Non è ritenuto importante?
Risk management e valore sul rating Banca d’Italia deve validare i modelli di rating bancari interni Occorre spingere perché si riconosca il peso delle azioni di risk management e di copertura assicurativa dei rischi puri aziendali sul rating (quale ruolo, quale peso, quale ambito?) Attivare un tavolo di lavoro: risk managers banche compagnie di assicurazione intermediari assicurativi organo di vigilanza
Comunicazione delle azioni di risk management I modelli di rating lasciano poca discrezionalità al valutatore Occorre predisporre un’efficace azione di comunicazione dell’attività che possa essere valorizzata all’interno dei suoi ambiti di discrezionalità (ES. Rating assicuratori e riassicuratori) Il bilancio è la prima fonte informativa, ma sarebbe bene valorizzare anche il bilancio sociale e le eventuali comunicazioni periodiche (agli stakeholders)
Conclusioni: COMUNICARE LE AZIONI DI RISK MANAGEMENT …”si porta forse la lucerna per metterla sotto il moggio o sotto il letto? O non per metterla sopra il lucerniere?” Sacro Evangelo di Marco 4, 21