La nuove frontiera dell’informazione online (parte terza) Andrea Muti - Editoria online - Università degli Studi Roma Tre
Giornalismo open source 1) Firstmonday.org è un esempio d giornalismo peer- reviewed: utilizza infatti la logica del wiki per l’elaborazione delle notizie E’ aperto a tutti e i contenuti sono sottoposti a una revisione collettiva Fa uso delle licenze CC 2) Newassignment.net è un progetto sperimentale Prevede che i CJ curino la selezione e la raccolta delle informazioni mentre i professionisti confezionano le notizie L’editore fornisce le risorse per la pubblicazione in vista di un profitto Utilizza sistemi di reputazione basati sul giudizio dei lettori
Il citizen journalism no-profit GLOBALI - Indymedia.org è una rete costituita da centinaia di giornalisti indipendenti che operano in diversi paesi utilizzando testi e immagini (video e foto)
NAZIONALI Il citizen journalism no-profit Propublica.org. Una redazione indipendente specializzata in giornalismo investigativo senza scopo di lucro Fainotizia.it: la testata di giornalismo Partecipativo promossa dai Radicali
CJ profit: il caso di OhmyNews OhmyNews è il primo caso di giornalismo partecipativo. E’ il sito di informazione coreano più frequentato con: oltre 1 milione di utenti al giorno. 2/3 dei contenuti prodotti da 35mila cittadini reporter una redazione di una cinquantina di persone
CJ profit: iReport E’ la sezione UGC di CNN.com Consente di contribuire, condividere e discutere le notizie I contenuti giudicati migliori vengono utilizzati sulla piattaforma di CNN
Current si occupa esclusivamente di contenuti televisivi generati dagli utenti (Viewer Created Content) I contenuti sono fruibili sul web e sui siti partner tra cui Time Warner e, in Italia, Sky CJ profit: Current
Progetto francese (2005) da poco presente in Italia e affiliazioni in diversi paesi Contenuti postati dai redattori/utenti sottoposto al vaglio di un comitato editoriale (autori indipendenti ed esperti di giornalismo) mediante il voto CJ profit: Agoravox
I modelli americani Sono i cosiddetti “aggregatori di notizie”. I più influenti sono Digg (2004), del.icio.us (2003, acquisito da Yahoo nel 2005) e, con diverse caratteristiche, Technorati che dal 2005 indicizza 20 milioni di blog. Ci sono notizie, ma anche video e immagini raccolti su blog e testate di tutto il mondo. La prima pagina viene “creata” dagli utenti che votando gli articoli ne determinano il destino e la visibilità
Social News negli Usa
Il caso Digg.com Nato nel 2004, Digg.com non è un sito di giornalismo partecipativo, ma ospita link a contenuti web votati dagli utenti che sia notizie, video, blog o semplici storie Ha 17 mln di utenti/mese Agisce come un “filtro collettivo” guidato integralmente dagli utenti: in esso possono avere pari visibilità l’articolo di un grande giornale e il post di un blog di un utente
Social News in Italia