Moto uniformemente accelerato

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Transcript della presentazione:

Moto uniformemente accelerato Relazione esperimento 16/01/15 Moto uniformemente accelerato Ellison Meret 2M

Materiale -Rotaia a cuscino d’aria -Cronometro -Pesetto -Carrucola

Perché effettuiamo l’esperimento? Per verificare che l’accelerazione sia costante

Svolgimento All’estremità della rotaia abbiamo posizionato un carrello, sul quale abbiamo poggiato dei piccoli pesetti per farlo andare più lentamente in modo da riuscire a registrare i tempi di accelerazione. Sull’altra estremità abbiamo posizionato un peso sferico, collegato al carrello attraverso un filo in cotone. Quindi abbiamo suddiviso la rotaia in centimetri e ogni 10cm abbiamo posizionato una linguetta rossa. Con il cronometro dei nostri cellulari pronti, abbiamo acceso l’ingranaggio e fatto partire il carrello. Abbiamo fatto partire il tempo quando il carrello è giunto alla prima linguetta, e ognuna di noi l’ha fermato a seconda dello spazio temporale che doveva calcolare. Inoltre, per calcolare i tempi di accelerazione in modo corretto, abbiamo costruito una tabella e poi un piano cartesiano.

ΔS t° t¹ tm tm² a= ΔS 0,2 m 0,65 0,423 0,95 0,4 m 1,08 1,12 1,10 1,21 0,66 0,6 m 1,61 1,58 1,60 2,56 0,46

Osservazioni Come possiamo osservare, il piano cartesiano costruito in base alle informazioni della tabella, ci mostra una linea spezzata, indice di un moto di accelerazione non costante. Effettivamente, possiamo dire che l’esperimento non sia andato a buon fine, poiché per motivi che non conosciamo, i dati che abbiamo raccolto più e più volte non risultano costituire un’accelerazione costante.