Idrati di metano Leggendo un articolo sulla rivista “Le Scienze” dicembre 2014 Clatrati CH4.6 H2O
: idrati di metano Metano CH4 inglobato in cristalli di ghiaccio H2O Cristalli di ghiaccio inglobanti molecole di metano
Localizzazione : fondali oceanici, a diversa profondità e distanza dalle coste continentali (forse più consistenti al largo, a maggior profondità) bassa temperatura(-2°C), elevata pressione, almeno 300 metri di acqua sovrastante(30 atmosfere): spessore zona di stabilità circa a 1000 metri permafrost in zona polare (1 %) Permafrost zona polare m 1000 m Idrati metano Zona stabilità
Permafrost zona polare m 1000 m Idrati metano Zona stabilità Stuttura e composizione: depositi di gas metano inglobati in strutture ghiacciate situate sotto il fondale marino Spessore fino a circa 1000 metri (oltre tale spessore, il metano esiste solo allo stato gassoso, per la elevata temperatura) Nella zona di stabilità gli idrati di metano si dissociano e riformano in continuità: sotto la zona il metano esiste solo allo stato gassoso metano
Permafrost zona polare m 1000 m Idrati metano Zona stabilità Nella zona di stabilità gli idrati di metano si dissociano e riformano in continuità: sotto la zona il metano esiste solo allo stato gassoso metano Origine del metano inglobato: da strati profondi della terra (litosfera) da metabolismo collegato a popolazioni microbiche che utilizzano sostanze organiche presenti nei sedimenti 4000 metri :oltre assente attività microbica per ridotta sostanza organica fermentabile
Probabile quantità di metano disponibile molto elevata e molto superiore alle riserve di carbone, petrolio, gas naturale presenti sulla terra Alcuni problemi collegati al comportamento degli idrati di metano e al loro eventuale sfruttamento a scopo energetico Il metano che si libera nel mare e poi nella atmosfera può influire sull’effetto serra e innalzamento della temperatura in modo molto più elevato di quello dovuto ad altri gas (CO2..) la velocità della spontanea liberazione del metano e la uscita dalla zona di stabilità nell’acqua sovrastante e nella atmosfera potrebbe variare in funzione dell’aumento della temperatura dell’acqua marina Se fenomeni sismici perturbano gli idrati di metano, si può verificare una notevole liberazione contemporanea di idrati che risalendo verso la superficie subiscono una notevole espansione volumetrica e possono causare fenomeni tipo franoso e conseguente tsunami