Ricerca di: Baschetti Valentina Ceccaroni Chiara

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
© 2007 SEI-Società Editrice Internazionale, Apogeo Unità A1 Informazioni e dati.
Advertisements

La Storia Recente dell’ Informatica
COMPATIBILITÀ ELETTROMAGNETICA E PROGETTAZIONE
Introduzione alla riproduzione cellulare
Gli effetti del calore.
Il pensiero di Norberto Bobbio nelle nostre ricerche
Dr. Francesco Fabozzi Corso di Informatica
Culture e formati della televisione e della radio Lezioni del 6 e 7 novembre 2010 Materiali.
Le reti informatiche!! Le reti di telecomunicazioni hanno permesso una maggior diffusione delle informazioni che possono essere trasmesse e ricevute.
La trasmissione delle informazioni può avvenire da un solo utente a molti utenti (tipo Multicast o Broadcast) o da un utente a un altro (tipo peer to.
Reti Informatiche.
RETI INFORMATICHE.
LE RETI INFORMATICHE. LE RETI LOCALI La lan (Local Area Network) è costituita da un insieme di nodi, solitamente usata in un edificio solo o in edifici.
ECDL MODULO 1.1 Conoscere i sistemi di elaborazione
Moving Moving Young Young Turin Turin Hydrogen Hydrogen Olympic Olympic Safe RETE MANET informazioni in movimento.
ALDO NOVE MARIA F. TASSI ZERO IL ROBOT.
Fibra Ottica, Wireless e Satelliti
TELEFONO CELLULARE BRACCINI BEATRICE ANNO SCOLASTICO 2012/13.
Telecomunicazioni autrice S. Martina Anno scolastico 2008/09.
Progetto di Roncucci Ilaria 3A
Guglielmo Marconi e il wireless
Sistemi di organizzazione del broadcasting
Smartphone e applicazioni: analisi e linee guida
IL TRASPORTO Il trasporto nella storia Lo sviluppo dei trasporti
LABORATORIO SINCRONO TUTORIAL LABORATORIO SINCRONO.
1 THE INTERNET: una rete di reti La storia in breve Le regole della comunicazione.
Gestione delle stampe Collegamento fra il mondo virtuale e quello reale, per certi aspetti, è il documento stampato. Lezione 4 Modulo 2 ECDL.
UNIVERSITA’ STUDI DI ROMA “FORO ITALICO”
Univ. Studi di Roma FORO ITALICO Prof. Stefano Razzicchia 1 UNIVERSITA STUDI DI ROMA FORO ITALICO Corso di Laurea Triennale INFORMATICA Lez. 6.
OSSERVATORIO IPSOS per conto di. DIFFUSIONE di COMPUTER e INTERNET tra le famiglie italiane 2 Valori % Fonte: speciale Eurobarometro – Luglio 2013 Base:
E.R.A 1 CORSO RADIO 53° Corso V.P.P..
SU BANDA LARGA WIRELESS
In una dimensione quotidiana come questa,è sempre più normale che ognuno abbia il proprio cellulare,dal più semplice al più moderno!
Indirizzo Psicopedagogico
IPSSO Marcello Dudovich
Modulo 1 – Reti Informatiche u.d. 4 (syllabus – 1.4.4)
"Abbiamo deciso di guardare più lontano". Dal 1920 Eucrypt ITALIANO.
AMERICA: LA CRISI DEL 1929 Porro Giulia 3°C RIM.
La storia del telefono.
Modulo n – U.D. n – Lez. n Nome Cognome – titolo corso.
La Storia del Cellulare
Lavoro di Alfonso Pepe scuola media statale 'Orazio' anno scolastico
Circolo Didattico “G. Verga” - Riposto Laboratorio multimediale
Modulo 1 - Concetti di base della Tecnologia dell'Informazione
Appunti di Sistemi per V H inf. A cura di prof. ing. Mario Catalano
USO DELLA TECNOLOGIA IN KENYA
DOMANDE FINALI 1) Cosè un campo elettromagnetico? 2) Che cosa si intende per frequenza di un campo elettromagnetico? 3) Che differenza esiste tra alte.
Reti Insieme di computer e di altri dispositivi che comunicano tra loro per condividere i dati, le applicazioni e lhardware Modulo 1.
L’Europa ed io. Una miglior tutela per il consumatore? L’Unione Europea.
Di Luca Santucci e Riccardo Latorre LA CONDIVISIONE E L’ACCESSO ALLE RISORSE DI RETE.
Università Roma Tre Corso di laurea magistrale CINEMA TELEVISIONE E PRODUZIONEMULTIMEDIALE Corso “Media digitali: Televisione, video, Internet” Docente:
TELEFONIA e CELLULARI comunicazione.
Università Roma Tre Corso di laurea magistrale CINEMA TELEVISIONE E PRODUZIONE MULTIMEDIALE Corso “Media digitali: Televisione, video, Internet” Docente:
I CELLULARI Sono apparecchi telefonici con due caratteristiche fondamentali: è trasportabile e attivabile ovunque; il trasporto del segnale avviene sempre.
Università Roma Tre Corso di laurea magistrale CINEMA TELEVISIONE E PRODUZIONEMULTIMEDIALE Corso “Media digitali: Televisione, video, Internet” Docente:
Ciclo di vita del settore
PAOLO NOSEDA: CORDINATORE MATTEO SALAMONE: MEMORIA AMBRA NAVA: OSSERVATORE E ORIENTATO AL COMPITO ANDREA LUNETTA:ORIENTATO AL GRUPPO.
LE RETI INFORMATICHE Cosa sono?? A cosa servono??
_ Rete Satellitare _ Fabio Pariante.
L’evoluzione del telefono cellulare
Reti di computer Condivisione di risorse e
Sistemi di elaborazione dell’informazione Modulo 1 - Tecniche di comunicazione digitale Unità didattica 1 -Richiami sulla trasmissione digitale Ernesto.
Protocolli avanzati di rete Modulo 3 -Wireless network Unità didattica 4 – Architetture wireless Ernesto Damiani Università degli Studi di Milano Lezione.
Protocolli avanzati di rete Modulo 3 -Wireless network Unità didattica 1 -Introduzione Ernesto Damiani Università degli Studi di Milano Lezione 3 – Spread.
Adele Silingardi Classe D_6
Corso base Lezione 1: affrontare l'emergenza. Il pc è come una casa... Ogni parte ha una sua funzione e utilità...
D.Lgs 151 PRODOTTI E PRODUTTORI Ing. R. Corridori Servizio Centrale Ambiente ANIE.
Il processo evolutivo affonda le radici nei processi naturali di trasformazione operati dagli esseri viventi per adattare l'ambiente alle proprie esigenze.
Scuolascarperiasanpiero.gov.it Alunno: Alessio Rapi Classe: 3F Materia: Scienze Data:30/04/2016.
LA RADIO Istituto comprensivo G.B. Rubini, Romano di Lombardia, 3^B
Transcript della presentazione:

Ricerca di: Baschetti Valentina Ceccaroni Chiara TELEFONO CELLULARE Ricerca di: Baschetti Valentina Ceccaroni Chiara

OBBIETTIVI DELLA RICERCA: Scoprire quando e da chi è stato inventato il cellulare e raccontare la sua storia Regole da rispettare per il suo utilizzo Possibili danni sulla salute

UN PO' DI STORIA *Quando il telefono stava nel bagagliaio delle automobili L'idea di essere raggiungibili ovunque si concretizza prima di tutto nel cercapersone: un piccolo apparecchio che con un segnale acustico e un display avvisa che qualcuno ci sta chiamando. Questo dispositivo entra in funzione nel 1955, ma chi riceve deve recarsi ad un telefono fisso per richiamare il numero indicato. I primi telefoni mobili in realtà erano apparsi sulle auto della polizia di Detroit già nel 1921, il numero di canali a disposizione per le chiamate era comunque molto inferiore alle richieste di abbonamento e nonostante le tariffe elevate non era semplice trovare le linee libere nelle ore di punta. Gli apparecchi comunicavano con un'antenna di grande potenza installata su un grattacielo che poteva trasmettere a cento chilometri di distanza.

Il loro costo però era molto elevato e l'installazione doveva essere fatta su misura per l'automobile: occupavano l'intero bagagliaio, mentre il disco selettore e la cornetta venivano installati all'interno dell' abitacolo. L'alimentazione veniva fornita dalla batteria della macchina, ma il consumo era piuttosto elevato. In Italia il servizio radiomobile venne introdotto dalla Sip nel 1973, ma l'installazione fu costosa e la diffusione lenta. Un passo importante nello sviluppo tecnologico venne dalle costruzione di dispositivi capaci di produrre e gestire microonde, onde di frequenza maggiore rispetto alle onde radio, in grado di viaggiare in fasci ristretti per le grandi distanze.

*3 aprile 1973: la prima chiamata L'ingegnere americano Martin Cooper, direttore della sezione Ricerca e sviluppo della società Mororola, effettua per la prima volta una chiamata da un telefono cellulare, chiamando il suo diretto concorrente, il direttore di ricerca dei Bell Laboratories (AT&T). L'apparecchio che ha in mano è il prototipo Dyna-Tac, del peso di 1130 grammi, senza display e altre funzioni se non quella di parlare, ascoltare e comporre un numero. La sua batteria ha 35 minuti di autonomia, ma impiega più di dieci ore a ricaricarsi. Eppure rispetto ai telefoni da automobile le dimensioni, il peso e il consumo energetico si sono notevolmente ridotti. Martin Cooper Motorola Dyna-Tac

Per comunicare, il Motorola Dyna-Tac si collega con una stazione ricevente situata a New York, che poi instrada la telefonata lungo le normali linee telefoniche. Il principio e lo sviluppo della rete si devono però ai Bell Labs della AT&T, che nel 1968 avevano proposto un sistema basato sulla suddivisione del territorio in una serie di celle grossolanamente esagonali, ognuna con una stazione ricetrasmittente. In questa rete ciascuna stazione è collegata attraverso normali linee telefoniche ad un centro di commutazione per le telecomunicazioni mobili, che ha il compito di dirigere il traffico. Quando l'utente fa una chiamata utilizza uno dei canali disponibili nella cella, il sistema trasferisce automaticamente la comunicazione su un nuovo canale della nuova cella (roaming), lasciando libero il precedente per altre telefonate. Così facendo le frequenze usate in una cellula possono essere riutilizzate in un'altra cellula non molto distante, permettendo di superare i problemi di sovraffollamento delle linee riscontrati negli esperimenti precedenti. Il telefono cellulare consente di avere sempre disponibile un collegamento telefonico fino a che l'apparecchio si trova nel raggio di copertura di una cella

(variabile da cella a cella, da poche centinaia di metri sino a 35 km da una stazione radio base).

* 1983: il telefono è in vendita Nel 1983 viene lanciato sul mercato il primo telefono cellulare: si trattava di un Motorola DynaTac 8000 X, pesante quasi 800 grammi e soprannominato, per la forma poco attraente, “il mattone”. Fu messo in vendita a 3.995 dollari; a questi prezzi le vendite non esplosero immediatamente. La società aveva previsto che fino alla fine del secolo ci sarebbero stati un milione di utenti nel mondo; in realtà nel 2000 c'erano più di 109 milioni di abbonati alla telefonia cellulare solo negli Stati Uniti. Prima di mettere in vendita il primo modello erano stati però necessari ben 15 anni di ricerche e 10 di faticosi accordi per la concessione delle licenze commerciali. Negli Stati Uniti, la Commissione Federale delle Comunicazioni, visto l'elevato numero delle domande presentate, decise di assegnare le licenze a sorteggio. Così vi fu la corsa ad accaparrarsi i biglietti per partecipare all'estrazione, anche da parte di chi non aveva nessuna intenzione di intraprendere un servizio di telefonia mobile, ma semplicemente sperava di guadagnare poi sulla vendita della licenza.

Nonostante quasi nessuno dei gestori nei primi anni del servizio riuscisse a chiudere bilanci in attivo, la crescita dei telefonini divenne inarrestabile. In Europa la commercializzazione dei primi telefoni cellulari arrivò nel 1986. * Una rapida evoluzione Dalla sua comparsa, il telefono cellulare ha usato diversi sistemi di funzionamento, chiamati generazioni, basati su differenti tecnologie, dai sistemi analogici degli anni settanta/ottanta (che permettevano di trasferire i suoni delle voci degli utenti) ai sistemi digitali degli anni novanta. Il sistema digitale permette non solo di trasferire la voce ma anche di spedire messaggi di testo, notizie, immagini e di collegare il telefono al computer. In tutta Europa il sistema digitale viene lanciato nel 1991, con il nome di GSM, mentre nel 1992 nascono gli SMS (Short Message Service). L'adozione di un'unica rete in Europa permette a tutti i cittadini di spostarsi da un paese all'altro della Comunità senza dover cambiare

il proprio telefonino. Nel 1997, quando la frequenza di trasmissione intorno ai 900 Mhz inizia a diventare insufficiente per sostenere il traffico telefonico, viene aggiunta quella a 1800 Mhz; nascono così i DUAL BAND. Da qualche anno sono stati introdotti i cellulari di terza generazione con il sistema UMTS che permette di utilizzare il telefono anche per videotelefonate, registrazione e visualizzazione di filmati e visione TV, ma già da alcuni anni anche la generazione GSM propone schermi a colori con possibilità di connessione ad Internet e fotocamere digitali. Generazione Umts Generazione gsm

I nuovi modelli di telefono cellulare hanno schermo a colori, fotocamera digitale, lettore MP3, connessioni ad infrarosso, Bluetooth e possibilità di sincronizzare informazioni con programmi sul proprio computer. Fra il 1999 e il 2000 la telefonia mobile supera quella fissa, e oggi in Italia ci sono ben 43 milioni di apparecchi.

Se è vero che un'epidemia di cellulite si è diffusa in Italia con particolare rapidità ciò non significa che il nostro sia il paese con la più alta penetrazione di telefoni cellulari; secondo l'Economist c'è una densità maggiore nel Lussemburgo, a Taiwan e a Hong Kong. In un mercato che ha raggiunto rapidamente la maturità c'è un'ossessiva proliferazione di proposte che tentano di trasformare il telefono portatile in uno strumento con un'infinità di funzioni, dalla comunicazione video, alla fotografia e a sistemi che imitano internet.

ASPETTI SOCIALI In Italia la diffusione del cellulare raggiunge livelli da primato mondiale e ha provocato la nascita di una sorta di galateo. Ad esempio, è considerato maleducato avere suonerie di volume eccessivo, tenere acceso il telefonino in luoghi di culto oppure in altri luoghi pubblici (ospedale, teatro, cinema, ristorante, ecc...)‏che non ne consentano l'uso senza arrecare disturbo ad altre persone. L'utilizzo del cellulare è stato vietato a chi guida un autoveicolo poiché abbasserebbe i tempi di reazione. Distraendo l'attenzione del conducente dal guardare la strada, i tempi per vedere un ostacolo, rallentare fino a fermarsi o a cambiare direzione diventerebbero sensibilmente più alti. Il codice della strada ha reso obbligatorio l'uso di auricolari, che evitano al guidatore di distogliere lo sguardo dalla strada e in particolare di tenere il volante con una sola mano, impegnando l'altra con il cellulare. Una circolare del ministro italiano della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni ha vietato l'uso del cellulare nelle scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado durante le ore di lezione e negli esami.

* Principali produttori di telefoni 1. Nokia 2. Samsung 3. Motorola 4. Sony Ericsson 5. Blackberry 6. LG 7. Panasonic 8. Apple 9. BenQ

POSSIBILI DANNI ALLA SALUTE Alcuni studiosi hanno ipotizzato che le onde elettromagnetiche emesse dai telefoni cellulari possano arrecare danni alla salute degli utenti. Alla data odierna le ricerche hanno dato risultati controversi; alcune non hanno evidenziato una relazione diretta tra l'uso dei cellulari e l' insorgenza di malattie come il cancro, altre invece hanno associato a una esposizione prolungata nel tempo l'aumento del rischio dell'insorgenza di tumori al cervello. I ricercatori tendono a sconsigliare l'utilizzo del cellulare ai bambini dato che sembrano molto più sensibili alle radiazioni elettromagnetiche degli adulti. Ciò che per ora è certo è solo l'aumento di temperatura nelle zone vicine all'orecchio a seguito di un prolungato e continuo uso del telefono cellulare che causa una diminuzione dell'udito. Un altro problema, manifestato sopratutto nei giovani, è l'infiammazione dei nervi delle dita per la velocità con cui ormai alcune persone scrivono sulle mini tastiere, questo nel peggiore dei casi porta anche a forme gravi di tendiniti ed artriti.

POSSIBILI DANNI SUGLI ANIMALI Alcuni studiosi hanno rilevato e provato scientificamente e con dati alla mano che le onde elettromagnetiche emesse dai telefoni cellulari possono arrecare danni alla salute anche agli animali, soprattutto ai più sensibili. Gli animali più colpiti sono i pipistrelli che vengono confusi dalle onde trasmesse portandoli spesso a sbattere contro muri, edifici, lampioni o alberi non permettendogli di identificare con certezza le loro prede. Le balene e tutti i cetacei subiscono spesso delle variazioni di rotta durante i loro spostamenti portandoli ad arenarsi su spiagge, questo loro disorientamento viene anche alimentato dai radar sommersi, dai sonar delle navi e dei sommergibili. Infine un altro animale che ha risentito molto delle onde magnetiche dei cellulari sono le api, di cui se ne ha avuto una grande mortalità perché gli esemplari disorientati non riescono più a tornare negli alveari e muoiono, questo fa si che molte colture non vengono fecondate ed impollinate.

BIBLIOGRAFIA http://www.torinoscienza.it/dossier/apri?abj_id2481-8k http://it.wikipedia.org/wiki/Telefono_cellulare http://web.mclink.it/MC8216/storia/storia10.htm Quotidiano Sole 24 Ore