L’ERITROCITO VIVE 120 GIORNI

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Transcript della presentazione:

L’ERITROCITO VIVE 120 GIORNI INVECCHIANDO PERDE CAPACITA’ DI GENERARE ENERGIA E QUINDI DI CONTENERE E RIPARARE I DANNI DA STRESS OSSIDATIVO E DI MANTENERE I LIPIDI DI MEMBRANA. NON E’ IN GRADO DI RINNOVARE LE PROTEINE DELLA MEMBRANA E DEL CITOSCHELETRO. L’ERITROCITO VECCHIO DIVENTA RIGIDO, PERDE PLASTICITA’ E DEFORMABILITA’ E VIENE CATTURATO DAI MACROFAGI: EMOLISI FISIOLOGICA, EXTRAVASCOLARE.

EMOLISI EXTRAVASCOLARE (FISIOLOGICA E PATOLOGICA) L’ERITROCITO “VECCHIO” O “MALATO” VIENE SEQUESTRATO DAI MACROFAGI. EMOLISI INTRAVASCOLARE L’ERITROCITO COLPITO DA UN AGENTE EMOLIZZANTE (PER ES. CON ATTIVAZIONE COMPLETA DELLA CASCATA COMPLEMENTARE) SI “ROMPE” IN CIRCOLO, LIBERANDO EMOGLOBINA (SIERO ROSA, URINE ROSSE  NERE)

DOVE AVVIENE L’EMOLISI EXTRAVASCOLARE? OVUNQUE CI SIANO MACROFAGI. FISIOLOGICAMENTE SOPRATTUTTO NEL MIDOLLO OSSEO, MILZA E FEGATO. IN CONDIZIONI PATOLOGICHE (ERITROCITI DANNEGGIATI, RIVESTITI DA ANTICORPI) LA SEDE PRINCIPALE DELL’EMOLISI DIVENTA LA MILZA, PER LA PARTICOLARE STRUTTURA DELLA POLPA ROSSA. TOGLIERE LA MILZA NON ALLUNGA LA VITA DEGLI ERITROCITI NORMALI, MA PUO’ ALLUNGARE LA VITA DI ERITROCITI ANORMALI.

L’EMOLISI: DALL’EMOGLOBINA ALLA BILIRUBINA L’ERITROCITO VECCHIO O DANNEGGIATO VIENE FAGOCITATO DAI MACROFAGI. IL FERRO VIENE STACCATO DALL’EME E RIUTILIZZATO (L’EPCIDINA REGOLA LA CAPACITA’ DEI MACROFAGI DI RIMETTERE IN CIRCOLAZIONE IL FERRO). IL NUCLEO TETRAPIRROLICO DELL’EME VIENE APERTO E SI FORMA LA BILIRUBINA (PIGMENTO DI COLORE GIALLO-VERDE).

4. LA BILIRUBINA CIRCOLA NEL SANGUE LEGATA ALL’ ALBUMINA. 5. IL COMPLESSO ALBUMINA-BILIRUBINA VIENE RICONOSCIUTO SUL POLO VASCOLARE DEGLI EPATOCITI. LA BILIRUBINA VIENE INTERNALIZZATA. 6. NELL’EPATOCITO LA BILIRUBINA VIENE CONIUGATA DUE VOLTE CON ACIDO GLICURONICO, E DIVENTA IDROSOLUBILE. 7. LA BILIRUBINA DIGLICURONATA VIENE ESCRETA SUL POLO BILIARE DELL’EPATOCITA.

8. CANALICOLI BILIARI, DUTTULI BILIARI, DOTTI BILIARI, COLEDOCO (PANCREAS-WIRSUNG), DUODENO. 7. NELL’INTESTINO LA BILIRUBINA SI TRASFORMA IN BILINOGENO E BILINE CHE VENGONO IN GRAN PARTE ELIMINATI IN GRAN PARTE CON LE FECI (DONDE IL COLORE SCURO DELLE FECI) E IN PARTE CON LE URINE (DONDE IL COLRITO VARIABILE DELLE URINE, TANTO PIU’ “SCURE” QUANTO MAGGIORE E’ IL LORO CONTENUTO DI UROBILINOGENO).

11. EMOLISI PATOLOGICA = PIU’ BILIRUBINA = MAGGIOR LAVORO PER GLI EPATOCITI = MAGGIORE ELIMINAZIONE DI BILIRUBINA, BILINOGENI, BILINE = MAGGIOR QUANTITA’ DI UROBILINOGENO NELLE URINE (URINE “FLAMMEE”). 12. SE LA QUANTITA’ DI BILIRUBINA PRODOTTA DALL’EMOLISI ECCEDE LE CAPACITA’ DEL FEGATO, LA CONCENTRAZIONE DELLA BILIRUBINA NON CONIUGATA (INDIRETTA) NEL SANGUE AUMENTA: COLORAZIONE GIALLA CUTE, MUCOSE, CONGIUNTIVE = ITTERO.

13. SE LA PROTEINA CHE TRASPORTA LA BILIRUBINA NEGLI EPATOCITI E’ DIFETTIVA = IPERBILIRUBINEMIA NON CONIUGATA = GILBERT. 14. SE GLI EPATOCITI SONO DANNEGGIATI, AUMENTANO SIA LA BILIRUBINA NON CONIUGATA CHE QUELLA CONIUGATA (EPATITE). 15. SE L’ESCREZIONE DELLA BILIRUBINA DAL POLO BILIARE DEGLI EPATOCITI E’ CONTRASTATA (FARMACI) O SE LE VIE BILIARI SONO “CHIUSE” (INFEZIONI, CALCOLI, TUMORI), AUMENTA LA BILIRUBINA CONIUGATA.

EMOLISI PATOLOGICA RIDUZIONE DELLA VITA MEDIA ERITROCITARIA < 120 GIORNI COMPENSATA, SENZA ANEMIA: SE LA VITA MEDIA ERITROCITARIA E’ > 20 GIORNI SCOMPENSATA, CON ANEMIA: SE LA VITA MEDIA ERITROCITARIA E’ < 20 GIORNI O SE ERITROPOIESI RIDOTTA

EMOLISI PATOLOGICA - CLINICA ITTERO URINE IPERCROMICHE FECI IPERCROMICHE SPLENOMEGALIA LITIASI BILIARE

EMOLISI PATOLOGICA - LABORATORIO APTOGLOBINA BILIRUBINA NON CONIUGATA (INDIRETTA) LATTICO DEIDROGENASI (LDH) RETICOLOCITOSI (INDICE DI COMPENSO, NON DI EMOLISI)

DISTINZIONE FRA MALATTIA EMOLITICA E ANEMIA EMOLITICA SE L’EMOLISI E’ COMPENSATA, SI HANNO SEGNI CLINICI E DI LABORATORIO DI EMOLISI, SENZA ANEMIA (MALATTIA EMOLITICA). SE L’EMOLISI NON E’ COMPENSATA, SI HA ANEMIA EMOLITICA.

CLASSIFICAZIONE DELLE ANEMIE EMOLITICHE CAUSE INTRINSECHE: L’ERITROCITO E’ DIFETTOSO (MEMBRANA ERITROCITARIA O ENZIMI ERITROCITARI). CAUSE ESTRINSECHE: L’ERITROCITO E’ NORMALE, MA LA CAUSA DI EMOLISI E’ ESTERNA. CAUSE MISTE: L’ERITROCITO E’ DIFETTOSO, MA VIENE RIMOSSO (EMOLISI) SOLO IN PRESENZA DI PARTICOLARI CAUSE ESTRINSECHE, CHE NON DANNEGGEREBBERO UN ERITROCITO NORMALE.

CLASSIFICAZIONE DELLE ANEMIE EMOLITICHE ALTERAZIONI DELLA MEMBRANA O DEL CITOSCHELETRO. ALTERAZIONI DELL’EMOGLOBINA. ALTERAZIONI DEGLI ENZIMI (METABOLICHE) ANTICORPI ANTI-ERITROCITI CAUSE MECCANICHE

CLASSIFICAZIONE DELLE ANEMIE EMOLITICHE ALTERAZIONI MEMBRANA CITOSCHELETRO SFEROCITOSI, ELLISSOCITOSI EMOGLOBINURIA PAROSSISTICA NOTTURNA - ALTERAZIONI DELL’Hb Hb INSTABILI Hb PATOLOGICHE (S, C) ALTERAZIONI METABOLICHE (ENZIMI ERITROCITARI) GLUCOSIO-6-FOSFATO DEIDROGENASI (G6PDH) PIRUVATO-KINASI ANTICORPI ANTI- ERITROCITI ANEMIE EMOLITICHE IMMUNI (AUTO E ALLO) - CAUSE MECCANICHE ANEMIE EMOLITICHE MICROANGIOPATICHE PROTESI VALVOLARI VASCOLARI

SFEROCITOSI EREDITARIA ITTERO EMOLITICO-COSTITUZIONALE - DI M SFEROCITOSI EREDITARIA ITTERO EMOLITICO-COSTITUZIONALE - DI M. MINKOWSKY-CHAUFFARD ANEMIA EMOLITICA CRONICA, CONGENITA, CON TRASMISSIONE AUTOSOMICA DOMINANTE (75%) O NON DOMINANTE (25%) DIFETTI PROTEINE DI MEMBRANA INTEGRALI E DEL CITOSCHELETRO * - SPECTRINA - ANCHIRINA E SPECTRINA * - BANDA 3 - PROTEINA 4.2 PERDITA DI LIPIDI, RIDUZIONE SUPERFICIE DI MEMBRANA (GLI ERITROCITI ASSUMONO UNA FORMA “SFERICA” CARATTERISITCA) E RIDOTTA DEFORMABILITA’, RENDONO GLI ERITROCITI PIU’ RIGIDI. NELLA POLPA ROSSA DELLA MILZA GLI SFEROCITI SONO CATTURATI E RIMOSSI DAI MACROFAGI. RIMUOVENDO LA MILZA, LA SOPRAVVIVENZA DEGLI SFEROCITI DIVENTA QUASI NORMALE.

Istituto “Seragnoli”-Bologna

sferocitosi ellissocitosi Istituto “Seragnoli”-Bologna

SFEROCITOSI EREDITARIA MALATTIA O ANEMIA EMOLITICA CRONICA, EREDITARIA, DI GRAVITA’ VARIABILE. COLICHE BILIARI E LITIASI BILIARE IN GIOVANE ETA’ ITTERO IPERCROMIA URINARIA SPLENOMEGALIA TERAPIA: SPLENECTOMIA

SFEROCITOSI NORMALE SFEROCITOSI Hb g / dl 14.0 7.0 GR x106 / l 5 1.9 Hct % 43 18.0 MCV, 3 (Hct/GR) 86 95 MCHC, % (Hb/Hct) 32 39 RETICOLOCITI % 1.5 30 RETICOLOCITI / l 75.000 570.000

EMOGLOBINURIA PAROSSISTICA NOTTURNA ANEMIA EMOLITICA CRONICA, ACQUISITA DIFETTO GENE PigA – “DIFETTO DI ANCORA” (FOSFATIL INOSITOLO) DIFETTO DI ANCORAGGIO ALLA MEMBRANA ERITROCITARIA DI ALCUNE PROTEINE CHE “PROTEGGONO” DALLA LISI COMPLEMENTARE (CD55, CD59) EMOLISI PREVALENTEMENTE INTRAVASCOLARE URINE NERE COMPLICANZE TROMBOTICHE LABORATORIO: CD55, CD59 SU ERITROCITI E LEUCOCITI, TEST DELL’EMOLISI ACIDA (TEST DI HAM) TERAPIA: SUPPORTO E ?

ANTICORPI ANTI ERITROCITARI (ISO) ANTICORPI NATURALI DI CLASSE IgM ANTI-A E ANTI-B RESPONSABILI DI REAZIONI TRASFUSIONALI IN CASO DI INCOMPATIBILITA’ (ISO) ANTICORPI ACQUISITI CON GRAVIDANZE, EMOTRASFUSIONI. SONO ANTICORPI DIRETTI CONTRO ANTIGENI DI GRUPPO. AUTOANTICORPI ANTICORPI GRUPPO-SPECIFICI (ANTI-Rh) O MEMBRANA-SPECIFICI (ANTI-i, ANTI-I) PRODOTTI DALL’ORGANISMO CONTRO I SUOI STESSI ERITROCITI (MALATTIE EMOLITICHE AUTOIMMUNI) EMOLISINE, AGGLUTININE, ANTICORPI COMPLETI E INCOMPLETI, ANTICORPI CALDI, FREDDI E BIFASICI

MEA ANTICORPI “CALDI” (SI FISSANO SUGLI ERITROCITI A +37° C) E “INCOMPLETI” (NON DETERMINANO EMOLISI INTRAVASCOLARE) - CLASSE IgG- MEA IDIOPATICHE* MEA ASSOCIATE / SECONDARIE - ALTRE MALATTIE AUTOIMMUNI (LES) - SINDROMI LINFOPROLIFERATIVE E LINFOMI * TERAPIA: CORTICOSTEROIDI, FARMACI IMMUNOSOPPRESSORI

MALATTIE EMOLITICHE AUTOIMMUNI (MEA) LA DIAGNOSI ANEMIA, ITTERO, URINE IPERCROMICHE, FECI IPERCROMICHE (SPLENOMEGALIA) ANEMIA DI GRADO VARIABILE, CON RETICOLOCITOSI APTOGLOBINA, BILIRUBINA, LDH TEST DI COOMBS

IL TEST DI COOMBS DIRETTO – ERITROCITI PAZIENTE + SIERO DI COOMBS. SE AGLI ERITROCITI SONO ADESI ANTICORPI (Ig), IL SIERO DI COOMBS FA AGGLUTINARE - RIVELA ANTICORPI ADESI AGLI ERITROCITI INDIRETTO – ERITROCITI NORMALI + SIERO PAZIENTE + SIERO DI COOMBS. SE IL SIERO DEL PAZIENTE CONTIENE ANTICORPI ANTI-ERITROCITI, QUESTI SI AGGLUTINANO. RIVELA ANTICORPI NEL SIERO. IL “SIERO DI COOMBS” CONTIENE ANTICORPI ANTI-Ig E ANTI-C.

DEFICIT GLUCOSIO-6-FOSFATO-DEIDROGENASI GLUCOSIO-6-FOSFATO  G-6-PDH  6-FOSFOGLUCONATO NADP+  NADPH GSSG  GLUTATIONE REDUTTASI + NADPH  GSH H2O2  GLUTATIONE PEROSSIDASI + GSH  H2O2 G-6-PDH E’ NECESSARIA PER RIGENERARE IL GLUTATIONE RIDOTTO CHE E’ UNA COMPONENTE NECESSARIA DEL SISTEMA DI PROTEZIONE DALLO STRESS OSSIDATIVO (PROTEZIONE DEI GRUPPI SULFIDRILICI-SH DELL’Hb E DELLE PROTEINE DELLA MEMBRANA E DEL CITOSCHELETRO)

DEFICIT GLUCOSIO-6-FOSFATO-DEIDROGENASI (G-6-PDH) IL GENE E’ SUL CROMOSOMA X MASCHI EMIZIGOTI FEMMINE ETEROZIGOTI O OMOZIGOTI PIU’ DI 300 MUTAZIONI - G-6-PDH A- (AFRICA-AMERICHE) - G-6-PDH MEDITERRANEA

DEFICIT GLUCOSIO-6-FOSFATO-DEIDROGENASI (G-6-PDH) MALATTIA EMOLITICA CRONICA, CON CRISI EMOLITICHE PROVOCATE DALL’ESPOSIZIONE AD AGENTI OSSIDANTI FARMACI (PRIMACHINA) FAVISMO L’Hb PRECIPITA – SI FORMANO I CORPI DI HEINZ – GLI ERITROCITI DIVENTANO “RIGIDI” E SONO SEQUESTRATI DAI MACROFAGI.

DEFICIT PIRUVATO CHINASI DIFETTO PIRUVATO CHINASI * DIFETTIVA PRODUZIONE DI ATP ANEMIA EMOLITICA CRONICA LABORATORIO: DOSAGGIO ENZIMA TERAPIA: SPLENECTOMIA * ULTIMA “TAPPA” DELLA GLICOLISI ANAEROBICA (EMBDEN-MEYERHOF) FOSFOENOLPIRUVATO  LATTATO ADP  ATP

BACKUP

MEA ANTICORPI “FREDDI” O “BIFASICI” – “INCOMPLETI” (EMOLISI EXTRAVASCOLARE) O “COMPLETI” (EMOLISI INTRAVASCOLARE) – USUALMENTE IgM POLICLONALI - MEA ASSOCIATE A INFEZIONI MONOCLONALI - MALATTIA DA AGGLUTINE “FREDDE” EMOGLOBINURIA PAROSSISTICA A FRIGORE (IgG ANTI-P)

Anisopoichilocitosi, schistociti Istituto “Seragnoli”-Bologna