Roma, 26 settembre 2008 Prospettive di armonizzazione del bilancio delle PMI tra Basiela 2 e i Principi contabili internazionali 1 Prospettive di armonizzazione del bilancio delle PMI tra Basilea 2 e i Principi contabili internazionali Corrado Meglio Risk Manager – Banca di Credito Popolare Roma, 26 settembre 2008
Prospettive di armonizzazione del bilancio delle PMI tra Basiela 2 e i Principi contabili internazionali 2 A cavallo degli anni 90 si è assistito ad una cambiamento del rapporto banca – impresa: transaction banking vs relationship lending Mutamento del rapporto banca-impresa
Roma, 26 settembre 2008 Prospettive di armonizzazione del bilancio delle PMI tra Basiela 2 e i Principi contabili internazionali 3 Fino agli inizi anni ’90: o Rapporti banca-impresa frammentati o Multiaffidamento, quale tecnica di ripartizione del rischio in presenza di elevate asimmetrie informative o Approccio asset-based (ampio ricorso a garanzie) o Relazioni di breve periodo (per effetto del modello di separatezza tra credito ordinario e speciale) Transaction banking
Roma, 26 settembre 2008 Prospettive di armonizzazione del bilancio delle PMI tra Basiela 2 e i Principi contabili internazionali 4 Dalla metà anni ’90, con l’instaurarsi del cambiamento normativo (T.U.F.): o Riduzione della frammentazione delle relazioni creditizie o Capacità delle banche di soddisfare maggiori esigenze finanziarie delle imprese Relationship lending
Roma, 26 settembre 2008 Prospettive di armonizzazione del bilancio delle PMI tra Basiela 2 e i Principi contabili internazionali 5 Modello del relationship lending Vantaggi del nuovo modello di relazione banca- impresa Stabilizzazione delle relazioni Condivisione maggiori informazioni Soft information: conoscenze personali di lungo periodo, percezione di “segnali ambientali” e conoscenza della storia imprenditoriale Minori rischi per le banche e maggiore crescita per le imprese con finanziamenti meno volatili, meno costosi
Roma, 26 settembre 2008 Prospettive di armonizzazione del bilancio delle PMI tra Basiela 2 e i Principi contabili internazionali 6 Sfide al relationship banking Nuovi principi contabili internazionali Adozione Basilea 2
Roma, 26 settembre 2008 Prospettive di armonizzazione del bilancio delle PMI tra Basiela 2 e i Principi contabili internazionali 7 Principi contabili internazionali I principi contabili internazionali IAS/IFRS comportano l’applicazione al fair value di una parte crescente del bilancio e impone alle banche un’elevata trasparenza, soprattutto con riferimento ai profili di rischio. Impatto significativo soprattutto per le relazioni con grandi imprese.
Roma, 26 settembre 2008 Prospettive di armonizzazione del bilancio delle PMI tra Basiela 2 e i Principi contabili internazionali 8 Nuovo accordo sul Capitale Basilea 2 Il nuovo framework regolamentare consente alle Banche di optare tra diversi metodi di determinazione dei requisiti patrimoniali, in funzione della complessità operativa della Banca. Tuttavia, emerge costante la necessità delle banche di dotarsi di criteri di valutazione del rischio di credito (e dei rischi in generale) che siano affidabili, robusti, oggettivi e chiaramente affidabili, da cui la Banca possa quantificare in maniera attendibile il capitale necessario a fronteggiarlo.
Roma, 26 settembre 2008 Prospettive di armonizzazione del bilancio delle PMI tra Basiela 2 e i Principi contabili internazionali 9 Nuovo accordo sul Capitale Basilea 2 L’intento di introdurre una modalità oggettiva di gestione del rischio di credito ha determinato la nuova definizione univoca di credito deteriorato, che si identifica con il credito scaduto. Al concetto di “credito scaduto da oltre 90 gg” (Pastdue), si allinea anche la recente definizione di crediti ad Incaglio (cfr. Circolare Matrice dei conti n.272/2008, in cui si identifica il credito incagliato con il credito scaduto da oltre 270 gg).
Roma, 26 settembre 2008 Prospettive di armonizzazione del bilancio delle PMI tra Basiela 2 e i Principi contabili internazionali 10 Basilea 2: informazioni rilevanti In tale ambito, ritorna fondante la cosiddetta hard information (informazione standard, codificata in schemi oggettivi, come bilancio, andamentali, garanzie), quale elemento essenziale degli strumenti di rating/scoring statistici. Indagini di Banca d’Italia mostrano che una quota sempre maggiore di banche utilizzano metodologie statistiche-quantitative per la valutazione del merito di credito delle imprese o per il monitoraggio della relazione creditizia.
Roma, 26 settembre 2008 Prospettive di armonizzazione del bilancio delle PMI tra Basiela 2 e i Principi contabili internazionali 11 Basilea 2: i rischi Rischi connessi al nuovo accordo di Basilea 2: o riduzione dell’offerta di credito o la difficoltà delle PMI nel trasmettere informazioni rilevanti per la valutazione del merito di credito in forma codificata e standardizzata.
Roma, 26 settembre 2008 Prospettive di armonizzazione del bilancio delle PMI tra Basiela 2 e i Principi contabili internazionali 12 Basilea 2: minaccia o opportunità per le banche Le banche devono sfruttare l’opportunità di coniugare o una misurazione dei rischi oggettiva e correlata all’effettiva rischiosità della controparte o la necessità di valorizzare il patrimonio informativo derivante dall’approccio di relationship banking.
Roma, 26 settembre 2008 Prospettive di armonizzazione del bilancio delle PMI tra Basiela 2 e i Principi contabili internazionali 13 Opportunità offerte dall’adozione di Basilea 2 Le banche devono impiegare il patrimonio informativo in modo non “meccanicistico”, integrando i sistemi di analisi statistico- quantitativi in un processo di valutazione del merito di credito che utilizzi anche informazioni rilevanti di tipo qualitativo. Gli algoritmi connessi con i sistemi di rating devono innestarsi in più ampio processo di conoscenza dell’impresa che valorizza l’informazione qualitativa che deriva dalla relazione. Questa informazione deve poter giustificare scostamenti “limitati” rispetto al giudizio automatico (cd. Ovverride del modello).
Roma, 26 settembre 2008 Prospettive di armonizzazione del bilancio delle PMI tra Basiela 2 e i Principi contabili internazionali 14 Effetti Basilea 2 e Principi contabili internazionali Allocazione del capitale bancario più correlato ai rischi Maggiore trasparenza informativa si traducono in una riduzione del costo del credito, in un ampliamento delle quantità offerte con riflessi positivi sul contesto economico.
Roma, 26 settembre 2008 Prospettive di armonizzazione del bilancio delle PMI tra Basiela 2 e i Principi contabili internazionali 15 Posizione delle banche locali In questo contesto, le piccole banche godono di un rilevante vantaggio competitivo. La vicinanza ed il radicamento nel territorio hanno consentito lo sviluppo dei rapporti secondo un modello di “relazione” che ha permesso alle banche locali di corrispondere adeguatamente alle esigenze delle PMI. Infatti: nel decennio : Quota dei prestiti delle piccole banche dal 24% al 31% e riduzione della quota relativa alle grandi banche, sia nel settore dei prestiti alle famiglie che in quello delle imprese.
Roma, 26 settembre 2008 Prospettive di armonizzazione del bilancio delle PMI tra Basiela 2 e i Principi contabili internazionali 16 Posizione delle banche locali La convivenza della “flessibilità nell’oggettività”, determinata dall’innesto dell’informazione qualitativa nei sistemi di rating, costituisce una opportunità di crescita per le banche di territorio, che possono sfruttare i vantaggi del radicamento nelle economie locali.
Roma, 26 settembre 2008 Prospettive di armonizzazione del bilancio delle PMI tra Basiela 2 e i Principi contabili internazionali 17 La scelta della BCP nella gestione del rischio di credito La scelta dell’Istituto è orientata ad una convivenza della “flessibilità nell’oggettività” nella gestione del rischio creditizio.
Roma, 26 settembre 2008 Prospettive di armonizzazione del bilancio delle PMI tra Basiela 2 e i Principi contabili internazionali 18 La scelta della BCP nella gestione del rischio di credito L’attività di analisi delle condizioni economiche- finanziarie delle imprese, propedeutiche alla concessione di finanziamenti, sono supportate da uno scoring di bilancio. Le attività di monitoraggio della rischiosità delle singole relazioni sono supportate da uno strumento di scoring andamentale che, processando le informazioni rivenienti dalle analisi del rapporto creditizio con la Banca e con l’intero Sistema, determina la probability of default ad un anno. Il giudizio automatico è “corretto” dall’intervento del gestore per garantire l’integrazione tra hard information e soft information.