Pensiero convergente e pensiero divergente
Provate a rispondere a questa domanda: Quanto fa 15 x 6?
Tutti avete risposto 90, non è vero Tutti avete risposto 90, non è vero? (se qualcuno ha dato una risposta diversa ha commesso un errore!) Perché tutti avete dato la stessa risposta? Perché questo tipo di problema è ben definito, cioè ammette una sola soluzione e quindi le risposte non possono non converge verso quest’unica soluzione giusta Ecco perché questo tipo di pensiero, basato sull’applicazione di una logica rigida e lineare è detto pensiero convergente
Ora provate a rispondere a quest’altra domanda: Come si risolve il problema dell’inquinamento delle città?
Molto probabilmente ognuno di voi ha dato una risposta originale e differente dalle altre. Perché? Perché il problema proposto è aperto e debolmente definito, ammette molte variabili e non c’è un’unica soluzione giusta, ma molte possibili Per affrontare questi problemi ci è richiesta non solo la capacità logica, ma anche una buona dose di inventiva e di creatività Guilford utilizza il termine pensiero divergente per indicare quella forma di pensiero più strettamente connessa all'atto creativo. Guilford, asseriva che il pensiero divergente è la capacità di produrre una gamma di possibili soluzioni per un dato problema, in particolare per un problema che non preveda un 'unica risposta corretta
Creatività e intelligenza La maggior parte dei test di intelligenza si concentrano solamente sul pensiero convergente, dato che a ogni item corrisponde un'unica risposta corretta accettabile. Negli ultimi decenni però si stanno studiando test (con soluzioni aperte) e strategie didattiche (come il brainstorming) per valorizzare anche il pensiero divergente Ciò che Guilford e altri tentarono di dimostrare è che, dando rilievo al pensiero convergente, siamo stati inclini a trascurare completamente il pensiero divergente e di conseguenza non abbiamo fatto abbastanza per l’insegnamento (o lo sviluppo) della creatività nelle scuole. Tuttavia con questo non si vuole intendere che il pensiero divergente sia superiore a quello convergente, o che sbagliamo nel dedicare a quest'ultimo così tanto tempo nelle scuole. Dovremmo invece considerare il pensiero divergente come complementare a quello convergente, invece di istituire fra i due tipi di pensiero una sorta di competizione.