Perché alcuni bambini non funzionano come gli altri?

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Transcript della presentazione:

Perché alcuni bambini non funzionano come gli altri? PAOLA VENUTI Laboratorio di Osservazione, Diagnosi e Formazione Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive Università di Trento www.odflab.unitn.it Convegno-Bambini con deficit di attenzione, come aiutarli a scuola e in famiglia. Pergine 18 aprile 2015

Che vuol dire funzionare L’insuccesso scolastico Che vuol dire funzionare Andare bene e raggiungere obiettivi prestabiliti Essere contenti e curiosi Impegnarsi, divertirsi e migliorarsi

Se non si funziona come gli altri si è: Pigri Poco motivati Poco impegnati Disattenti

Queste attribuzioni conducono a: Aumento delle lacune scolastiche Aumento della sfiducia in se stessi Difficoltà nell’acquisizione di strategie metacognitive e nella regolazione emotiva

Perché non sempre si funziona bene Molti bambini a scuola non riescono ad adattarsi facilmente per motivi diversi: Storia familiare e personale, [fattore sociale] problemi temperamentali e di sviluppo [ fattore biologico] Strutturazione dell’ambiente. I loro comportamenti a scuola diventano problematici se la classe è strutturata secondo modelli “tradizionali” che aumentano lo stato di disagio e di ansia del bambino

Che domande farsi? Quale è la storia familiare e personale del ragazzo Come sono e come vengono utilizzate le sue competenze? COGNIZIONE Come gestisce le sue emozioni e come è strutturato l’ambiente? AFFETTIVITA’

La storia personale e relazionale Una relazione adeguata e stabile aiuta a sviluppare le competenze cognitive e la capacità di gestire le emozioni e risolvere problemi La relazione adulto-bambino determinando affetto ed emozione attiva il funzionamento del cervello del bambino

Cosa determina la relazione con l’adulto Fattori determinanti per un adeguato sviluppo e adattamento sociale Avere una relazione di attaccamento con un adulto significativo Attivare le capacità mentali per la conoscenza del mondo circostante Lo sviluppo è un processo omogeneo in cui gli ambiti affettivo, cognitivo e sociale sono integrati ed interagiscono tra di loro.

Come si sviluppa la mente differenze biologico-costituzionali differenze culturali- ambientali Interazione bambino-caregiver Affetti Evoluzione delle strutture mentali

Alterazioni nello sviluppo della mente Disturbi che insorgono nella prima infanzia e che permangono nel corso della vita Dipendono da una alterazione nella gestazione del cervello (causa genetica e ambientale) Alterano alcuni funzionamenti ma molte parti sono integre Disturbi del neurosviluppo Disturbi dello spettro autistico Deficit di attenzione e iperattività Disturbi specifici dell’apprendimento Disturbi del linguaggio Disabilità intellettive

Lo sviluppo tipico Comunicazione e linguaggio memoria percezione associazione memoria socializzazione percezione motricità Regolazione emotiva

Lo sviluppo atipico linguaggio Comunicazione e memoria motricità Regolazione emotiva associazione memoria percezione motricità socializzazione

Diversità nel funzionamento della mente Aree di forte competenza Aree di forte debolezza Tempi di concentrazione diversi Funzionamenti diversi non funzionamenti deficitari

Emozione e apprendimento Le azioni con cui il bambino opera sulla realtà sono sempre accompagnate da reazioni emotive oltre che percettive, cognitive e motorie e sono proprio queste che secondo Greenspan guidano lo sviluppo dell'intelligenza. L’intelligenza è la capacità di creare delle connessioni o ponti tra un sentimento o un desiderio e un’azione o la sua rappresentazione mentale.

Come avviene l’apprendimento Ne deriva che nessun processo di apprendimento può essere realizzato se non sono state raggiunte le abilità evolutive di base che caratterizzano i diversi livelli della mente, quali: la capacità di attenzione la comunicazione e interazione la capacità di concentrarsi la capacità di ascoltare, stare seduto, di comprendere lo scopo del compito, ecc..

Processo di apprendimento Desiderio Curiosità Piacere di apprendere Relazione positiva con l’insegnante Quando un bambino riesce a soddisfare gli obiettivi che pone l’insegnante e instaura una relazione positiva di fiducia e affettività riesce ad ottenere un buon apprendimento perché è motivato ad apprendere

Di conseguenza, per chi possiede queste abilità stare in classe, ascoltare il docente e fare i compiti diventa un’esperienza non solo facile ma gratificante. Diversamente per chi non le ha ancora raggiunte tutto diventa difficile e frustrante.

In che cosa si sbaglia ancora a scuola Eccezionalità di alcuni Credere che i bambini della stessa età siano allo stesso stadio evolutivo e che tutti abbiano le stesse premesse e competenze Negare il valore dell’esperienza Credere che si impari attraverso presentazioni, immagini, memorizzazioni e non attraverso affettività e scambio emotivo

Una Didattica che aiuta chi “non funziona” E’ orientata evolutivamente Sintonica Rispetta il livello di ogni alunno Costruttiva Non presenta nozioni ma problem solving Attiva Si basa su esperienze su cui si riflette e si studia E’ orientata evolutivamente

Una Didattica Costruttiva Parte dal piacere e dalle migliori competenze dell’alunno Rispetta i ritmi di apprendimento individuali E’ individualizzata a secondo dei bisogni degli alunni

Utilizzo di metodi di insegnamento che sviluppino: Aspetti cognitivi Competenze sociali Relazioni Sviluppo affettivo globale

Lavorare su abilità evolutive di base Emozioni ed interazioni Apprendi mento Lavorare su abilità evolutive di base Emozioni ed interazioni

In assenza di una cornice di riferimento emotivo-esperenziale significativa il processo di apprendimento si realizza in maniera meccanica, rigida e poco flessibile, chiunque abbia dei bisogni speciali fallisce, interrompe il processo di apprendimento e non funziona come gli altri

GRAZIE