Modelli formativi nelle scuole d'istruzione secondaria in Italia e in Europa Scuola e mondo del lavoro Giuseppe Santisi (Università di Catania – Dip. Processi Formativi)
I segnali del cambiamento Diffusione/dispersione spaziale e temporale del lavoro: crescita del numero dei luoghi - riduzione delle dimensioni delle sedi - crescita della tipologia degli orari di lavoro - riduzione delle sincronie degli orari Accentuazione della nati-mortalità delle imprese Maggiore selettività della domanda di lavoro in termini: - di flussi: contrazione del livello delle assunzioni - di requisiti: maggiore enfasi su attitudini quali l’iniziativa, la creatività, la cura, l’attenzione Maggiore selettività dell’offerta di lavoro in termini: - oggettivi: istruzione, reddito - soggettivi: attenzione allo status, resistenza alla mobilità 2
(segue) L’incontro tra “domanda” e “offerta” di lavoro (matching) si rivela più difficile poiché: è la domanda (impresa) tende a territorializzare le competenze e gli skill professionali è l’offerta (lavoratori) tende a socializzare gli stili di vita e le aspettative è vi è un differente orientamento alle opportunità da parte di lavoratori e datori di lavoro: - per l’impresa conta il turn-over e la flessibilità - per il lavoratore la stabilità e le garanzie è fine delle modalità di assunzione “a blocchi” è fine della domanda di lavoro “semi skilled” è fine del monopolio di collocamento pubblico (collocamento privato ed Agenzie di lavoro interinale) 3
Le direttrici del cambiamento La qualità del lavoro (la natura della prestazione) è i contenuti sono meno manipolativi e più cognitivi è i compiti sono meno esecutivi e più cooperativi è le competenze e le attitudini in genere sono più polivalenti e meno specializzate è orientamento al team è maggiore creatività I rapporti di lavoro (i termini della prestazione) è meno lavoro subordinato e più lavoro autonomo è calo dei contratti a tempo indeterminato ed aumento di quelli a tempo determinato è diversificazione delle forme contrattuali: atipico, interinale, in affitto 4
Gli effetti psico-sociali (in generale): Età (invecchiamento della forza lavoro) Livelli di istruzione (mismatch tra offerta e domanda di lavoro) Femminilizzazione (doppia carriera) Gruppi di minoranze Diversabili (management della diversità) 5
6 L’indagine Alma_diploma 2009 (1)
7 L’indagine Alma_diploma 2009 (2)
8 L’indagine Alma_diploma 2009 (3)
9 L’indagine Alma_diploma 2009 (4)
10 L’indagine Alma_diploma 2009 (5)
11 L’indagine Alma_diploma 2009 (6)
(Fonte: Almalaurea, 2009)2008 Età media della laurea di 1° livello26 anni Laureati in corso (1° livello)41% Laureati in corso (2° livello) (età media 27 anni)56% Laureati in corso (ciclo unico) (età media 26.5)47% Laureati entro un anno fuori corso (1° livello)26% Laureati entro un anno fuori corso (2° livello)36% Laureati fuori corso da più anni (1° livello)33% Laureati in regola gruppo professioni sanitarie74% Laureati in regola gruppo giuridico27%
Ricerca CNVSU: “Vincoli al successo universitario” (a cura di Di Nuovo et. al., 2009) (1) 13
Ricerca CNVSU: “Vincoli al successo universitario” (a cura di Di Nuovo et. al., 2009) (2) 14
15 La transizione dalla scuola superiore all’università o al lavoro pone il giovane di fronte a problematiche complesse in relazione ai pre- requisiti del processo di scelta: a)la conoscenza di sé b)il possesso delle informazioni indispensabili sull’università e sul mondo del lavoro c)l’offerta formativa universitaria analizzata a partire, anche, dai contenuti disciplinari del corso di studio d)le proprie aspirazioni e le aspettative di lavoro. Nella scelta del proprio futuro i giovani dovrebbero tenere in considerazione e ricomporre tutti questi elementi, che talvolta portano a indicazioni a prima vista contrastanti. Considerazioni:
L’importanza dell’Orientamento Sfida educativa e formativa, apice di ogni processo psico-educativo Chiave per la riapertura della totalità della persona, per la riscoperta della persona, delle sue risorse Processo continuo e non solo un momento di transizione 16 “insieme delle iniziative volte a favorire una scelta ragionata degli studi da seguire e della professione da intraprendere, tenendo conto degli interessi e delle attitudini dimostrate nonché della personalità del soggetto, delle condizioni familiari, locali ed ambientali, delle tendenze del sistema produttivo e delle possibilità di occupazione”