Reti, fonti e basi di dati roberta rossi – ufficio ricerca e documentazione statistica Settore Statistica – Comune di Milano Settore Statistica – Comune.

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Reti, fonti e basi di dati roberta rossi – ufficio ricerca e documentazione statistica Settore Statistica – Comune di Milano Settore Statistica – Comune di Milano

scopo del corso Sapersi orientare tra le principali fonti statistiche, soprattutto dell’ambito socio-demografico Sapersi orientare tra le principali fonti statistiche, soprattutto dell’ambito socio-demografico Conoscere i metodi di raccolta e formazione del dato Conoscere i metodi di raccolta e formazione del dato Saper reperire informazioni quantitative su fenomeni sociali diversi on-line e su carta Saper reperire informazioni quantitative su fenomeni sociali diversi on-line e su carta Saper valutare l’attendibilità delle fonti e la loro rilevanza per esigenze diverse Saper valutare l’attendibilità delle fonti e la loro rilevanza per esigenze diverse

35 ore tra lezioni frontali ed esercitazioni L’argomento di un pacchetto di 5 ore circa potrà essere concordato con gli studenti a fine corso L’argomento di un pacchetto di 5 ore circa potrà essere concordato con gli studenti a fine corso Le esercitazioni potranno essere svolte sotto la supervisione di r.rossi, del tutor o, in alcuni casi, in autonomia Le esercitazioni potranno essere svolte sotto la supervisione di r.rossi, del tutor o, in alcuni casi, in autonomia

Fonti della statistica Statistica: offre una conoscenza quantitativa dei fenomeni del mondo reale costituiti da una pluralità di unità elementari (fenomeni collettivi), al cui insieme viene assegnato un significato che prescinde dalle singole unità Fonte: entità che permette di acquisire informazioni (dati) che si riferiscono a fenomeni collocati in un preciso ambito spaziale/momento temporale

La differenza tra fonte e dato è fondamentale! Esempio: la statistica sociale è sistematizzata in “classi” (abitazioni, lavoro, sicurezza sociale, istruzione e cultura…) che contengono dati provenienti da fonti molto diverse, prodotti con tecniche e rilevazioni eterogenee Per non incorrere in equivoci (che sorgono quando si vuole interpretare un dato senza conoscerne le fonti), devo appurare lo stato dell’informazione statistica di fronte al tema sociale che voglio studiare

COME? Attraverso una verifica attenta dei dati disponibili affermerò che I dati esistono: risalirò alle fonti per comprenderne bene le potenzialità I dati non esistono (affermazione da ponderare bene!) I dati esistono ma sono insoddisfacenti

Classificazione delle statistiche sociali Secondo quali criteri? In base all’autonomia Fonti autonome (pensate appositamente per fini statistici) Fonti amministrative (statistiche che nascono come sottoprodotto dell’attività amministrativa) n.b. se la definizione di “unità amministrativa” è diversa da quella dello statistico il dato non è utilizzabile o è inadeguato

In base all’estensione Fonti complete o esaustive (tutte le unità dell’insieme sono rilevate. Es. Rilevazione delle nascite, dei ricoveri ospedalieri, censimenti etc. ) Fonti parziali o campionarie (sono rilevate solo parte delle unità) In base al riferimento temporale Fonti di stock o di fondo (colgono il fenomeno in modo istantaneo. Es. XIV Censimento generale della popolazione: 21 ottobre 2001) Fonti di flusso (rilevano il fenomeno in un intervallo di tempo. Es. Rilevazione delle nascite nel mese di gennaio 2005)

In base alla periodicità/cadenza Fonti continuative (ogni unità del fenomeno viene rilevata quando si manifesta. Es. stato civile) Fonti periodiche (rilevazione cadenzata. Es. censimenti) Fonti occasionali (es. alcune indagini speciali condotte dall’Istat in passato)

…..Con la griglia di riferimento appena vista possiamo inquadrare meglio la fonte statistica alla quale ci accostiamo. Esempi… Censimento: rilevazione autonoma, esaustiva, di stock, con cadenza decennale Dati anagrafici: rilevazione amministrativa, completa, di flusso, continuativa

Rilevazione totale delle unità statistiche 1.1 Il censimento della popolazione e delle abitazioni 1.2 L’anagrafe della popolazione residente 1.3 Lo stato civile

Enumerazione degli individui che a una certa data fanno parte a qualsiasi titolo di una popolazione, cioè conteggio esaustivo delle persone presenti o residenti sul territorio nazionale

Unità statistiche: Individui residenti, cioè con dimora abituale nel Paese (anche se temporaneamente all’estero) Individui temporaneamente presenti (anche se aventi dimora abituale in un altro stato)

I requisiti: Enumerazione individuale Universale nei limiti del territorio censito Conteggio simultaneo Periodicità definita

Alcune definizioni importanti Popolazione residente (de jure) Popolazione presente (de facto) Popolazione temporaneamente dimorante Popolazione occasionalmente presente Inoltre…. Famiglie Convivenze

Popolazione legale (1) – L’ammontare della popolazione residente e la sua distribuzione nei comuni, nelle province e nelle regioni costituisce la popolazione legale del paese e viene pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale”. – Nella G.U. 7 aprile 2003, supplemento ordinario n. 54 pubblicata la tabella con la popolazione residente nei singoli comuni censita al 21 ottobre 2001, dichiarata popolazione legale fino al prossimo censimento con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2 aprile

Popolazione legale (2) La popolazione legale serve, tra l'altro, alla definizione dei collegi elettorali, alla programmazione finanziaria ed economica e amministrativa del Paese. I dati della popolazione legale sono disponibili on line al sito: E’ possibile interrogare e scaricare tavole personalizzate, senza percorsi di consultazione predefiniti, scegliendo il dettaglio territoriale di interesse.

Origine del censimento In Italia  Primo censimento nel 1861  Ogni dieci anni tranne: Nel 1891 per mancanza di fondi Nel 1941 per motivi bellici  21ottobre XIV Censimento della popolazione

Chi deve essere censito:  Le famiglie (e i singoli componenti della stessa), ovvero le persone che hanno dimora abituale nell’alloggio  Le convivenze (e le singole persone che hanno dimora abituale nelle convivenze)  Le persone temporaneamente presenti alla data del censimento, nell’alloggio o nella convivenza  Le persone senza fissa dimora, le persone senza tetto e le persone senza abitazione

Caratteristiche dei dati Unità di rilevazione: La famiglia = “insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, affettivi, tutela o da vincoli affettivi, dimoranti abitualmente nella stessa unità abitativa” La convivenza = collettività di persone non legate da legami di parentela o affettivi, ma che vivono insieme per motivi religiosi, di assistenza, militari, di pena

Caratteristiche dei dati Strumento di rilevazione Il foglio di famiglia ( e foglio di convivenza) Informazioni rilevate: Sull’abitazione Su ciascun componente