1 Il partenariato pubblico-privato nelle politiche di sviluppo territoriale Il finanziamento dei servizi di rete Laura Raimondo Unità di Valutazione degli.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
X Conferenza nazionale di statistica Unità di valutazione degli investimenti pubblici Roma, 16 dicembre 2010 COME RENDERE LA STATISTICA IMPORTANTE PER.
Advertisements

Il “miracolo economico” ( )
Ciclo di Incontri I supporti strutturali allimprenditoria nelle nuove sfide del mercato 7 ottobre Primo Seminario - Il mercato del credito: analisi.
1 Riflessioni sul futuro della politica di coesione DG Politica regionale Commissione europea.
ACFfin - Scenari M2 - Marotta - 20/12/20051 Rajan (2005): maggiori incentivi per un maggiore rischio finanziario? Fattori di cambiamento nelle transazioni.
E-Commerce 2 - Dott. E. G. Rapisarda - A.A Lanalisi di settore (2) Capitolo 4 Lanalisi di settore (2)
I mercati dei beni e i mercati finanziari in economia aperta
P. Rubino, Enna, Non è impegnata l'istituzione di appartenenza del relatore. 11 Piero Rubino UVAL/DPS/MISE Gli obiettivi e gli incentivi premiali.
ISTAT, 16 giugno 2010 Unità di valutazione degli investimenti pubblici DATI TERRITORIALI E POLITICHE DI SVILUPPO: PRODURRE, UTILIZZARE E DIFFONDERE INFORMAZIONI.
Credibilità Competitività Sviluppo Linee guida per il Dpef
ANALISI FINANZIARIA I “Le determinanti della dinamica finanziaria”
APETTI ECONOMICO-FINANZIARI della gestione delle imprese di assicurazione Università di Macerata.
CORSO PIANI INDUSTRIALI RELAZIONE FIESOLE, 17 OTTOBRE 2007.
Nota sulleconomia della provincia di Trieste Presentazione a cura del Dr. Giuseppe Capuano - Economista Dirigente Area Studi e Ricerche dellIstituto G.
COMMISSIONE EUROPEA DG Occupazione e Affari Sociali Laura BARDONE DG Economia e Finanza Leconomia italiana: congiuntura, prospettive ed aspetti strutturali.
RELAZIONI FRA TIPI DI FABBISOGNO E TIPI DI FINANZIAMENTO
Il primo anno di attività del Fondo unico Letizia Ravoni, Direttore generale Servizio progetti, studi e statistiche Una novità: il Fondo unico per le Aree.
LE PRIVATIZZAZIONI IN ITALIA. Il caso Enel
Federico Testa 15 dicembre 2005 Lesperienza delle public utilities locali: un modello in transizione?
CONGIUNTURA SENZA LUCI? Le Previsioni Macroeconomiche per il 2004 Gabriele OLINI Ufficio Studi CISL Ottobre 2003.
LE PROSPETTIVE DELLECONOMIA ITALIANA - Dicembre 2002 Di Gabriele OLINI Studi e Ricerche CISL Dipartimento Democrazia Economica Fisco e Previdenza Roma,
IAS 39: STRUMENTI FINANZIARI: RILEVAZIONE E VALUTAZIONE
2 PAROLE CHIAVE 1) Sistema di accreditamento Valida e credibile attestazione della capacità delloggetto della valutazione di soddisfare i bisogni dei.
IRES settembre 2004 Distribuzione del reddito e produttività Il calo della produttività, il declino dellItalia, la questione retributiva.
Organizzazione dell’azienda farmacia La finanza
Economia delle Aziende Pubbliche Anno accademico
Beni culturali: produttività, domanda di lavoro e valore economico
Beni culturali: produttività, intervento pubblico e valore economico.
LA VALUTAZIONE D’AZIENDA
ASSESSORATO AL BILANCIO COMUNE DI CARMIGNANO BILANCIO DI PREVISIONE 2011.
La congiuntura dellindustria manifatturiera in Toscana: consuntivo II trimestre 2012 aspettative III trimestre 2012 Firenze, 4 ottobre 2012 Riccardo Perugi.
I servizi bancari alle famiglie: una “nuova” categoria di clienti
La congrua remunerazione
Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica
PARTE PRIMA Pil a prezzi costanti. Confronto principali paesi. Anni (1992=100) Fonte: Ns. elaborazioni su dati FMI.
PATRIMONIO/REDDITO 17 slide per capire gli elementi fondamentali del Bilancio aziendale.
CICLO IDRICO INTEGRATO: VINCOLI E OPPORTUNITA PER LALTO CALORE SERVIZI S.P.A. Tariffa e sostenibilità del piano degli investimenti 23 Maggio 2008.
Piero Rubino MEF/ DPS / Unità di valutazione degli investimenti pubblici Acqua ed energia: mercato, concorrenza e qualità Servizi ai cittadini e modernizzazione.
MEF Gli Strumenti di Analisi e Previsione del MEF – Forum P.A. 08 Maggio 2006 I Modelli di previsione economica territoriale del Dipartimento per le Politiche.
Raffaello Cervigni - I servizi per la fruizione delle risorse ambientali I servizi per la fruizione delle risorse ambientali Raffaello Cervigni Servizi.
BILANCIO SOCIALE: LINEE GUIDA REGIONALI
1 La competizione collaborativa per ricostituire il capitale economico e sociale Fabrizio Pezzani Università Bocconi Davide Galli Pierangelo Spano Veronica.
PER UN PAESE MIGLIORE 21/22/23 OTTOBRE 2010 MOSTRA D’OLTREMARE/NAPOLI SECONDO CONGRESSO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI.
Riclassificazione e indici di bilancio
Il valore finanziario del tempo Il costo opportunità del capitale
Le entrate pubbliche ECONOMIA E FINANZA PUBBLICA
ECONOMIA DEL TERRITORIO anno accademico
Lo sviluppo economico italiana –
L’esperienza dei Patti territoriali e dei Programmi Territoriali Integrati Corso di Politiche economiche regionali Anno Accademico di Cristina Brasili.
Incentivi e vantaggi finanziari offerti dalla Svizzera Occidentale Milano, dicembre 2009.
La partecipazione dei privati ai programmi integrati territoriali I molti modi di declinare il rapporto pubblico/privato e le criticità della relazione.
Per il Programma di EMPOWERMENT La premialità nel nuovo periodo di programmazione Patrizia Consolo Roma, 29 marzo 2007 delle Amministrazioni Pubbliche.
Le fonti di finanziamento
Il Business Plan La Business idea concerne
CONFARTIGIANATO Imprese Terni Federalismo e Impresa: quale sviluppo economico nell’Italia delle Regioni Federalismo e Impresa Terni, 14 luglio 2010 Luca.
L’assetto gestionale del settore in Toscana e la nuova normativa sui rifiuti urbani e i servizi pubblici locali Andrea Sbandati – Direttore Cispel Toscana.
Attività Finanziarie (II) Corso di Scienza delle Finanze Cleam Università Bocconi a.a Riccardo Puglisi Scienza delle Finanze Cleam - Attività.
La dimensione territoriale nel Quadro Strategico Nazionale Stato d’attuazione e ruolo dei Comuni Quarta edizione – 2014 Principali evidenze Roma,
6. Gli Impieghi del Reddito 5. Il Prodotto Regionale 7. La Distribuzione del Reddito 1. Il Territorio 4. L’Impresa 3. Il Lavoro 2. La Società Sviluppo.
Ufficio Studi fisco, burocrazia, credito: la difficoltà di fare impresa MARIANO BELLA DIRETTORE UFFICIO STUDI CONFCOMMERCIO SONDRIO, Conferenza di Sistema.
L ’ ECONOMIA DEL LAZIO 1° report 2006 di Roma e del Lazio.
L ’ ECONOMIA DEL LAZIO 1° report luglio 2006 Sala A. Fredda Roma Via Buonarroti 12 di Roma e del Lazio.
La riforma dei servizi pubblici locali e l’impatto sulle aziende L’art. 35 della Legge Finanziaria 2002 Andrea Sbandati - Direttore Cispel Toscana.
Napoli 26 ottobre 2011 Unione Industriali Riflessioni su: L’economia della Campania 1. Dinamiche dell’economia reale 2. Focus sulla situazione industriale.
Capitale umano e istruzione La teoria del capitale umano vede l’istruzione come un investimento che migliora l’efficienza della forza lavoro Età legale.
Esercizi di Riepilogo ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE.
ROMA 24 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 4. NUOVE FONTI E DOMANDE Raffaella Cagliano NUOVE FONTI E DOMANDE ISTAT - Rilevazione Multiscopo sulle attività complesse.
ROMA 23 GIUGNO 2016 SPAZIO CONFRONTI Primo Rapporto statistico sull’area metropolitana romana – Anno 2016 SPAZIO CONFRONTI La statistica utile Programmazione.
Transcript della presentazione:

1 Il partenariato pubblico-privato nelle politiche di sviluppo territoriale Il finanziamento dei servizi di rete Laura Raimondo Unità di Valutazione degli Investimenti Pubblici

2 La liberalizzazione dei settori a rete Alla metà degli anni novanta ha avuto inizio in Italia il processo di apertura dei maggiori servizi a rete (TLC, Ele & Gas, FS, SPL, …) Il processo ha avuto effetti: finanziari (conti pubblici) economici (struttura industriale e concorrenza) di assetto (regolazione e governance) sui profili di servizio pubblico, fra cui l’offerta di informazione statistica

3 Caratteristiche delle infrastrutture e servizi a rete

4 Per alcuni di questi servizi vi è il rischio di black out informativo La liberalizzazione dei servizi a rete può porre in secondo piano le esigenze pubbliche di trasparenza informativa (è tipico il caso del gas) Le disomogeneità territoriali negli assetti e nella qualità dei servizi richiedono disponibilità di dati statistici in grado di fornire evidenza al riguardo

5 - Indicatori di Performance in alcuni servizi a rete Fonte: Confservizi, 2004

6 Indicatori di Performance.. Fonte: Confservizi, 2004

7 Indicatori di Performance Fonte: Confservizi, 2004

8 Indicatori di Performance Fonte: Confservizi, 2004

9 Fonte: World Bank, 2003 Investimenti internazionali privati totali in infrastrutture per settore e regione, 2002 US$ billion

10 South Asia: Real Investment in PPI by Sector, Fonte: World Bank, 2003

11 Latin America and the Caribbean: Real Investment in PPI by Sector, Fonte: World Bank, 2003

12 East Asia and the Pacific: Real Investment in PPI by Sector, Fonte: World Bank, 2003

13 Le ragioni che hanno inizialmente spinto verso formule PPP Riduzione dei deficit di bilancio Servizi a costi più bassi Riduzione del rischio finanziario Riduzione di investimenti elevati in conto capitali up-front Elevata efficacia del settore privato nel raccogliere i proventi da tariffa

14 Non esistono tuttavia formule magiche Evidenza di questi anni di esperienza racconta che: La fornitura dei servizi ha costi più bassi Le imprese private tuttavia riescono sempre a essere compensate del rischio che assumono e adottano atteggiamenti opportunistici I costi sociali pubblici possono essere elevati in assenza di capacità di gestire i costi di transazione

15 Quota di partecipazione dei fondi comunitari al finanziamento degli investimenti L’art. 29 del regolamento 1260/99 richiede che, per gli investimenti in infrastrutture generatori di entrate, il tasso di partecipazione dei fondi strutturali sia determinato tenendo conto del margine lordo di autofinanziamento normalmente atteso. ENTRATE NETTE NON SOSTANZIALIENTRATE NETTE SOSTANZIALI TASSO COFINANZIAMENTO MAX 75% TASSO COFINANZIAMENTO MAX 50% Margine lordo di autofinanziamento <25%>=25% Entrate nette attualizzate_____ = COSTO TOTALE INVESTIMENTO ATTUALIZZATO Meno ENTRATE NETTE ENTRATE NETTE ATTUALIZZATE Costo totale investimento attualizzato SI APPLICA A:

16 Quota di partecipazione dei fondi comunitari al finanziamento degli investimenti IPOTESI B: Entrate nette sostanziali (uguali o superiori al 25% del costo dell’investimento)

17 Numero e costo delle opere del Programma di Infrastrutture Strategiche per esito della valutazione del relativo Piano Economico Finanziario

18 Esempi di analisi territoriali del DPS: il servizio elettrico Consumi di elettricità per abitante (numeri indice 1990=100) Fonte: Elaborazioni DPS/UVAL su dati GRTN e ISTAT

19 Esempi di analisi territoriali del DPS: il ciclo idrico Famiglie che denunciano irregolarità nella fornitura idrica (quote percentuali) Fonte: Elaborazioni DPS/UVAL su dati ISTAT

20 Esempi di analisi territoriali del DPS: la raccolta differenziata dei rifiuti Fonte: Elaborazioni DPS/UVAL su dati APAT

21 Gli indicatori per ato: scenario e entrate nette decrescenti e troncamento investimenti a sei anni Euro e unità di misura varie