Ingegneria del software Modulo 1 -Introduzione al processo software Unità didattica 3 -Modelli di fase d’analisi Ernesto Damiani Università degli Studi di Milano Lezione 10 – Estensioni alle reti di Petri
Estensioni Sono state proposte molte estensioni per il modello base delle reti di Petri, alcune di queste (come autoanelli e archi multipli) in realtà non aumentano la potenza del modello base, mentre altre (come archi inibitori o priorità) aumentano la classe di sistemi che possono essere modellati. Altre allargano la classe di sistemi da poter modellare e consentono token colorati o tipati
Transizioni Una transizione può scattare se ognuno dei suoi input ha un token (token multipli per posti che richiedono input multipli) La transizione scatta eliminando i token dai suoi input e aggiungendo token a tutti i suoi posti di output (token multipli per output multipli)
Significato dei token Quando si usa una rete di Petri per modellare un sistema, i token spesso rappresentano oggetti o risorse nel sistema modellato. Queste risorse possono avere attributi che non sono rappresentati facilmente da un token semplice
Esempio (1) Come già visto, questa rete di Petri modella la parte di un sistema operativo che riguarda il sistema dei dischi. Un posto rappresenta i due canali (A e B), mentre un altro rappresenta le tre unità disco (1, 2 e 3).
Esempio (2) Anche se entrambi i canali sono dello stesso tipo e le tre unità disco sono molto simili, le connessioni richiedono che – l’unità disco 1 debba usare il canale A, – l’unità disco 3 debba usare il canale B: – mentre l’unità disco 2 può usare o il canale A o il canale B.
Il problema della rappresentazione dei vincoli (1)
Il problema della rappresentazione dei vincoli (2) La rete di Petri nella figura rappresenta il sistema ma non il vincolo – l’unità disco 3 deve usare il canale B – l’unità disco 2 può usare il canale A o B FINE