La soluzione e le realizzazioni

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La soluzione e le realizzazioni Mandato Informatico di Uni IT La soluzione e le realizzazioni Firenze, 30 ottobre 2008

costituita nel marzo 2003, ha sede a Trento (Lavis) Uni IT Uni IT costituita nel marzo 2003, ha sede a Trento (Lavis) Il capitale sociale è per il 51% di UniCredit Produzioni Accentrate e per il 49% di Informatica Trentina Offre il servizio Mandato Informatico agli Enti della Pubblica Amministrazione in modalità Application Service Provisioning la soluzione (in licenza d’uso) Ha già effettuato consistenti investimenti sulle applicazioni interessate dal Servizio ed ha a piano consistenti investimenti per completare l’automazione dei flussi con Firma Digitale fra Ente e Tesoriere e viceversa (bilancio e delibere di variazione, rendicontazione, ….)

L’origine del Progetto  Il protocollo d’intesa per la realizzazione del progetto “Mandato Informatico” nasce a metà anno 2000, tra la Provincia Autonoma di Trento e il Tesoriere Caritro S.p.a.  I primi test funzionali del prodotto, vengono effettuati nella primavera dell’anno 2001 e si concludono positivamente a novembre dello stesso anno, dopo un periodo di parallelo durato circa due mesi  Dal 1° gennaio 2002 la Provincia Autonoma di Trento gestisce tutti i propri ordinativi di pagamento utilizzando la procedura Mandato Informatico - Uni IT  Dopo la fusione di Caritro spa in Unicredit Banca spa, visti gli ottimi risultati, si è deciso di costituire una nuova Società (Uni IT srl) che ha come missione la distribuzione del prodotto. Evidenziare il fatto che la Soluzione è nata in casa di un Ente (PAT) e per mano della Software House di un Ente (I.T.). Evidenziare la reingenierizzazione effettuata per trasformare una soluzione Mono Ente/Mono tesoriere in una Multi Ente/MultiTesoriere.

La “Soluzione” di Uni IT – Dove siamo Gli Enti “serviti” sono dislocati in 14 Regioni: Valle d’Aosta Piemonte Lombardia Trentino Alto Adige Veneto Friuli Venezia Giulia Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Molise Campania Puglia distribuiti in 38 Province diverse

Enti operativi – tipologie (aggiornamento giugno 2008) 5 Regioni 3 Consiglio Regionale 12 Province 4 Università 6 Comprensori 7 Comunità Montane 165 Comuni 20 Aziende per i Servizi Sanitari 10 Case di Riposo per Anziani Consorzi 1 Consiglio Provinciale Fondazione Istituto per l’Edilizia Pubblica Abitativa Museo Agenzie Ente Promozionale Camera di Commercio Industria ed Artigianato Evidenziare la eterogeneità degli Enti, a dimostrazione dell’altro grado di flessibilità della procedura.

Altri dati/volumi Totale Enti attivi in produzione: 255 Numero Utenti in ambiente di produzione: 2.000 Ordinativi in ragione d’anno: circa 3.000.000 Tesorieri interfacciati: 3 Sistemi Contabili interfacciati: 45 Evidenziare che i numeri sono tutti relativi ad Enti in produzione (che hanno quindi abbandonato il cartaceo) e non a Enti in test parallelo, etc.

La Firma Digitale LA FIRMA DIGITALE Tecnologia che permette di sottoscrivere un documento elettronico conferendo a questo piena validità giuridica. Sottolineare la piena validità giuridica, precisando che la firma digitale sostituisce quella autografa dando anche garanzie superiori. Quali sono gli strumenti tecnologici che permettono di firmare digitalmente: - P.C. Lettore + smart card Software di firma (il MIF, appunto) Smart Card: documento personale, Contiene due “oggetti informatici” A. il certificato di autenticazione (in combinazione con il PIN permette di accedere alla procedura con il profilo predefinito) B. il certificato di sottoscrizione (in combinazione con il PIN permetterà di sottoscrivere gli ordinativi)

La Firma Digitale Integrità del contenuto garantisce: Identificazione del firmatario Integrità del contenuto Non rifiuto dell’invio Precisare che si sta parlando della F.D. in termini molto generali e dare una spiegazione per ogni punto. Segretezza del contenuto

I riferimenti normativi  Dpr 20apr94, n.367 “Regolamento recante semplificazione e accelerazione delle procedure di spesa e contabili”  Dpr 28dic00, n.445 “Testo unico ….. in materia di documentazione amministrativa”  DPCM 13gen04 “Regole Tecniche per la formazione, la trasmissione, la conservazione, la duplicazione, la riproduzione e la validazione, anche temporale, dei documenti informatici”  Deliberazione CNIPA, 19feb04 “Regole Tecniche per la riproduzione e conservazione di documenti …………, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28dic00, n.445“ Come già detto, la F.D. sostituisce la F.A. a tutti gli effetti,; questo ovviamente implica che è comtemplata e regolamentata all’interno di Leggi, Decreti e circolari attuativi degli Organismi legittimati a dare disposizioni sui vari settori di applicazione (per I rapporti P.A. e tesoriere, CNIPA, ABI, Banca d’Italia). Non entriamo nel dettaglio (citare solo il decreto 20 aprile e la circolare ABI); lasciamo comunque le slide con i riferimenti per chi volesse approfondire.

I riferimenti normativi  Circolare ABI – serie tecnica n.80 – 29dic03 “Protocollo sulle Regole Tecniche e lo standard per l’emissione dei documenti informatici relativi alla gestione dei servizi di tesoreria e di cassa degli enti del comparto pubblico”  Direttiva 1999/93/CE, 13dic99: relativa ad un quadro comunitario per le firme elettroniche  DPR 7apr03, n.137 recante disposizioni di coordinamento in materia di firme elettroniche a norma dell’art.13 del dlgs 23gen02, n.10  Codice dell’amministrazione digitale – DL 7 marzo 2005 n.82 aggiornato dal D.Lgs n. 159 del 4 aprile 2006

I riferimenti normativi: C.A.D.  Art. 20 – Documento informatico Comma 2 – il documento informatico sottoscritto con firma elettronica qualificata o con firma digitale……….., si presume riconducibile al titolare del dispositivo di firma…..e soddisfa comunque il requisito della forma scritta… (codice civile art 1350..)  Art. 21 . Valore probatorio del documento informatico sottoscritto Comma 2 – il documento informatico, sottoscritto con FD…..ha l’efficacia prevista dall’articolo 2702 del codice civile. L’utilizzo del dispositivo di firma si presume riconducibile al titolare, salvo che questi dia la prova contraria

I riferimenti normativi: C.A.D.  Il Codice dell’Amministrazione Digitale Art. 40 – Le pubbliche amministrazioni che dispongono di idonee risorse tecnologiche formano gli originali dei propri documenti con mezzi informatici….. ….la redazione di documenti originali su supporto cartaceo, nonché la copia di documenti informatici sul medesimo supporto è consentita solo ove risulti necessaria e comunque nel rispetto del principio di economicità. Art. 23 – 2-bis: le copie su supporto cartaceo di documento informatico, anche sottoscritto con firma elettronica qualificata o con firma digitale, sostituiscono ad ogni effetto di legge l’originale da cui sono tratte se la loro conformità all’originale in tutte le sue componenti è attestata da un pubblico ufficiale a ciò autorizzato

I riferimenti normativi: circolare ABI dic-03  Predisposta e concordata in sede ABI  Condivisa con Banca d’Italia e con CNIPA  Contiene: criteri per applicare la firma digitale regole procedurali contenuti informativi minimali. Dati e messaggi aggiuntivi possono essere concordati tra le parti.  Sostituisce la trasmissione cartacea, innovando operatività e fasi di lavoro mantenendo ruoli e responsabilità in essere

I riferimenti normativi: circolare ABI dic-03  Con un’unica firma può essere sottoscritto un singolo ordinativo o più ordinativi (flusso). L’autonomia e la soggettività di ogni singolo ordinativo non cambia, al punto che la firma è da intendersi riferita ad ogni singolo mandato.  Il sistema di gestione dei documenti deve presentare senza ambiguità gli elementi di ciascun ordinativo cui si riferisce la firma.  Specimen di firme elettroniche  Adozione dell’XML come standard per la codifica dei dati

Mandati copie multiple La valenza per l’Ente L’organizzazione di partenza OK Servizi Ragioneria Liquidazioni di spesa Mandati copie multiple Operatori Due slide per raffrontare Raffrontare una soluzione organizzativa con documenti cartacei ed informatici. Evidenziare come i tempi siano largamente influenzati dalla spedizione e dal trattamento degli ordinativi cartcaei. Tesoreria Firmatario

La valenza per l’Ente L’organizzazione di arrivo Servizi Ragioneria OK Servizi Liquidazioni di spesa Ragioneria Operatori Evidenziare come non ci siano cambiamenti nell’operatività di produzione degli ordinativi, se non per quanto riguarda i nuovi campi per il MIF. Dettagliare le differenze fra i flussi MIF e quelli “tradizionali”: I flussi tradizionali sono nati per accompagnare il cartaceo ed agevolare il caricamento e l’evasione; quelli per il MIF devono sostituire il cartaceo e quindi devono raccogliere tutte le informazioni che quest’ultimo contiene (sia nei confronti del tesoriere sia per i fini interni di controllo) Ogni dato deve essere inserito nei campi previsti. Esempio: Quietanzante non in causale ma nel campo previsto, in quanto non c’è più l’operatore che interpreti il dato e lo riporta nel campo previsto. Il canale MIF deve raccogliere anche tutte le “disposizioni” sui mandati inviati al tesoriere (introdurre il concetto di messaggi di annullo, sostituzioni prenotazione di blocco e variazione, intesi come evidenze di operazioni effettuate sui mandati e da formalizzare nei confronti del Tesoriere). Firmatario Tesoreria

La Soluzione Mandato Informatico La soluzione Mandato Informatico si interfaccia con le procedure contabili delle Pubbliche Amministrazioni Locali assicurando lo scambio informativo con i Servizi di Tesoreria di Istituti Bancari, in condizioni di certezza delle informazioni, efficacia dei controlli e rapidità nell’esecuzione degli ordini garantiti dal ricorso alle tecnologie di firma digitale. Introduciamo adesso la Soluzione che propone Uni IT, fornendo una definizione della nostra Soluzione.

Il Modello architetturale Tesoriere-1 Tesoriere-2 Tesoriere-3 Punti da commentare: - Multiente e multitesoriere. Soluzione ASP Sicurezza: Protoccolli (HTTPS e linea dedicata e cifratura) Smart card: censimento utenti, ruoli, specimen firmae - Commentare le funzionalità previste per ogni singolo ruolo Enti

Il Modello architetturale Tesoriere Ente Emissione ordinativi Verifica provenienza, Integrità e struttura Verifica, Visto e Firma Ordinativi Ricevuta di servizio Caricamento Ricevuta di Caricamento Descrivere il processo dalla produzione del mandato al pagamento: Trasmissione (TLQ) Diagnostico Fase di verifica, visto e firma Descrivere il significato di ogni messaggio Descrivere le possibilità di intervento sui mandati per vistatore e firmatario (blocca, blocca ed ignora e sospendi) Percorrere l’iter di un mandato scartato descrivendo le possibili soluzioni (Variazione o annullo e riemissione) Fare ben presente che il MIF non è un ambiente dove gli ordinativi transitano per essere sottoposti alla firma, ma un gestionale completo sotto gli aspetti della verifica e autorizzazione dove i dati rimangono disponibili per ricerche e verifiche anche a distanza di tempo). Evidenziare gli effetti di ogni ricevuta o evento interno al MIF (cambio di stato e tracciatura nell’iter); illustrare i vantaggi – specie nel tempo – di avere originale, quietanza e iter disponibili immediatamente dalla propria scrivania. Pagamento Incasso Regolarizzazione Ricevuta Pag./ Inc./ Reg.

Variazione coordinate pag Il Modello architetturale Tesoriere Ente Emissione ordinativi Verifica provenienza, Integrità e struttura Verifica, Visto e Firma Ordinativi Ricevuta di servizio Caricamento Ricevuta di Caricamento KO Descrivere il processo dalla produzione del mandato al pagamento: Trasmissione (TLQ) Diagnostico Fase di verifica, visto e firma Descrivere il significato di ogni messaggio Descrivere le possibilità di intervento sui mandati per vistatore e firmatario (blocca, blocca ed ignora e sospendi) Percorrere l’iter di un mandato scartato descrivendo le possibili soluzioni (Variazione o annullo e riemissione) Fare ben presente che il MIF non è un ambiente dove gli ordinativi transitano per essere sottoposti alla firma, ma un gestionale completo sotto gli aspetti della verifica e autorizzazione dove i dati rimangono disponibili per ricerche e verifiche anche a distanza di tempo). Evidenziare gli effetti di ogni ricevuta o evento interno al MIF (cambio di stato e tracciatura nell’iter); illustrare i vantaggi – specie nel tempo – di avere originale, quietanza e iter disponibili immediatamente dalla propria scrivania. Variazione coordinate pag Annullo ordinativo O

Comunicazione di Impagabile Variazione coordinate pag Il Modello architetturale Tesoriere Ente Emissione ordinativi Verifica provenienza, Integrità e struttura Verifica, Visto e Firma Ordinativi Ricevuta di servizio Caricamento Ricevuta di Caricamento Pagamento Incasso Storno Pagamento Ricevuta Pag./ Inc./ Reg. Descrivere il processo dalla produzione del mandato al pagamento: Trasmissione (TLQ) Diagnostico Fase di verifica, visto e firma Descrivere il significato di ogni messaggio Descrivere le possibilità di intervento sui mandati per vistatore e firmatario (blocca, blocca ed ignora e sospendi) Percorrere l’iter di un mandato scartato descrivendo le possibili soluzioni (Variazione o annullo e riemissione) Fare ben presente che il MIF non è un ambiente dove gli ordinativi transitano per essere sottoposti alla firma, ma un gestionale completo sotto gli aspetti della verifica e autorizzazione dove i dati rimangono disponibili per ricerche e verifiche anche a distanza di tempo). Evidenziare gli effetti di ogni ricevuta o evento interno al MIF (cambio di stato e tracciatura nell’iter); illustrare i vantaggi – specie nel tempo – di avere originale, quietanza e iter disponibili immediatamente dalla propria scrivania. Comunicazione di Impagabile Variazione coordinate pag Annullo ordinativo O

Le Funzionalità  acquisizione dei titoli di pagamento dal sistema contabile dell’Ente, conversione in un formato standardizzato, controlli sintattici e formali  riconoscimento degli utenti in base al certificato di autenticazione contenuto nella smart card e conseguente attribuzione di ruoli  workflow operativo: verifiche e interventi decisionali visto sospensione blocco per annullo blocco per re-invio  firma, cifratura e contestuale inoltro al Tesoriere Ripercorrere velocemente le funzionalità disponibili prima di passare alla fase “pratica” con visione della procedura.

Le Funzionalità  Comunicazioni relative a: avvenuta consegna e presa in carico da parte del Tesoriere errore nei caricamenti / pagamenti avvenuto pagamento, annullo, notifica di annullo, rettifica, blocco  Funzioni di consultazione e reporting  Evidenza dei passaggi di stato attraversati dai mandati  Archiviazione e marcatura temporale  Gestione “Provvisori” di entrata ed Uscita via Mandato Informatico  Variazione dei Mandati con problemi di coordinate bancarie  Conservazione

arrivederci Grazie per la cortese attenzione Per maggiori informazioni: Stefano Cazzanelli Stefano.Cazzanelli@uniit.it 0461/311.257