Ius variandi del datore di lavoro Art. 2103 c.c.
Mansioni e qualifica Mansioni compiti per il cui svolgimento il lavoratore viene assunto = oggetto della prestazione Qualifica nome proprio delle mansioni
Sistema di classificazione Categorie legali Art. 2095 c.c. I prestatori di lavoro subordinato si distinguono in dirigenti, quadri, impiegati e operai. Le leggi speciali [e le norme corporative], in relazione a ciascun ramo di produzione e alla particolare struttura dell’impresa, determinano i requisiti di appartenenza alle indicate categorie.
Categorie contrattuali Sono quelle determinate dalla contrattazione collettiva, la quale individua i criteri di appartenenza alle categorie legali, può creare proprie categorie all’interno di quelle legali o aggregare qualifiche appartenenti a diverse categorie legali.
Categorie Lo scopo di definire le categorie è quello di individuare i destinatari di determinate regolamentazioni disposte dalla legge o dalla contrattazione collettiva
Operai versus impiegati Art. 1 r.d.l. n. 1825/1924 Impiegato è colui che svolge al servizio dell’azienda e cioè con vincolo di subordinazione, attività professionale “con funzioni di collaborazione, tanto di concetto che di ordine, eccettuata pertanto ogni prestazione che sia semplicemente di manodopera”. L’impiegato collabora alla impresa, mentre l’operaio collabora nella impresa
Operai ed impiegati: l’inquadramento unico L’inquadramento unico non consiste soltanto nella abolizione nominale della distinzione tra operai ed impiegati, ma comporta la creazione di una nuova scala di categorie contrattuali, in cui gruppi di operai e gruppi di impiegati possono trovarsi inseriti al medesimo livello professionale e dunque retributivo
Operai ed impiegati nella giurisprudenza Il signor Bracco, inquadrato come operaio, svolge presso l’azienda Baldo mansioni prevalenti di fattorino, provvedendo a smistare i documenti in arrivo e la posta, nonché un’attività periodica di controllo sui tabulati mensili e sulla rispondenza tra documentazione richiesta e registrazione della stessa. Può il giudice accogliere la domanda del signor Bracco di essere inquadrato nella categoria impiegatizia? Ballestrero, De Simone, Diritto del lavoro, domande e percorsi di risposta, Milano, Giuffrè.
Contrattazione collettiva Dirigenti Giurisprudenza Dirigente = colui che l’imprenditore ha preposto ad un ramo autonomo dell’azienda Contrattazione collettiva Dirigente = colui che ricopre nell’azienda un ruolo caratterizzato da un elevato grado di professionalità, autonomia e potere decisionale ed esplica le sue funzioni al fine di promuovere coordinare gestire la realizzazione degli obiettivi dell’impresa
Dirigenti: disciplina Inquadramento e organizzazione sindacale separata Esclusione dalla disciplina dei licenziamenti individuali, ma protezione contrattuale collettiva del licenziamento ingiustificato (risarcimento del danno) Disciplina speciale contratto a termine (durata non superiore a cinque anni, diritto di recesso trascorso un triennio e osservato il preavviso) Disciplina particolare sulla maturazione del diritto a svolgere le mansioni superiori successivamente attribuite Trattamento previdenziale diverso
Pseudodirigenti In forza di un trattamento ad personam di miglior favore, il signor Rosti, pur non svolgendo mansioni dirigenziali ai sensi del contratto collettivo applicato in azienda, è inquadrato come dirigente. In caso di licenziamento ingiustificato, quale disciplina di tutela potrà invocare il signor Rosti? Ballestrero, De Simone, Diritto del lavoro, domande e percorsi di risposta, Milano, Giuffrè.
Quadri intermedi art. 1 l.n. 190/1985 L’Espresso – 26 ottobre 1980 – I licenziamenti alla Fiat Quei quarantamila. Da dove vengono e dove vanno Di Franco Giustolisi la Repubblica - Sabato, 26 gennaio 1985 Si tiene oggi a Roma la Conferenza nazionale indetta dall' Unionquadri QUADRI ALL' ATTACCO DELL' EGUALITARISMO la Repubblica - Domenica, 27 gennaio 1985 di GIAMPIERO MARTINOTTI In mille giungono a Roma da tutta Italia per la quinta conferenza nazionale COSI' I QUADRI VOGLIONO PREVIDENZA E SALARIO
Quadri: la marcia dei 40.000 la Repubblica - Domenica, 10 febbraio 1985 Se non sarà approvata la legge che li riguarda I QUADRI MINACCIANO "A MAGGIO NON VOTIAMO" la Repubblica - Giovedì, 11 aprile 1985 I QUADRI SPIEGANO LE RAGIONI DELLA "FERMATA" DEL 16 APRILE la Repubblica - Mercoledì, 17 aprile 1985 "DIFENDIAMO UNITI LA PROFESSIONALITA' " MIGLIAIA DI QUADRI IERI IN SCIOPERO
Quadri: disciplina Art. 2 l.n. 90/1985: Lavoratori che svolgono funzioni a carattere continuativo di rilevante importanza ai fini dello sviluppo e dell’attuazione degli obiettivi dell’impresa Rinvio alla C.C. per la determinazione dei requisiti di appartenenza alla categoria in relazione a ciascun ramo di produzione e alla particolare struttura organizzativa dell’impresa Applicabilità disciplina prevista per gli impiegati; trattamento contratto collettivo
Quadri Il signor De Ponti pur essendo stato assunto come impiegato al livello più elevato di tale categoria, di fatto svolge da qualche anno mansioni di coordinamento dell’attività lavorativa paragonabili, per responsabilità e complessità, a quelle svolte da alcuni suoi colleghi appartenenti alla categoria dei quadri. Esiste una nozione di quadro che serva al giudice per decidere se a De Ponti sia o meno attribuibile tale qualifica? Ballestrero, De Simone, Diritto del lavoro, domande e percorsi di risposta, Milano, Giuffrè.
Mutamento di mansioni: art. 2103 c.c. (art. 13 S.L.) Il prestatore di lavoro deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o a quelle corrispondenti alla categoria superiore che abbia successivamente acquisito ovvero a mansioni equivalenti alle ultime effettivamente svolte, senza alcuna diminuzione della retribuzione. Nel caso di assegnazione a mansioni superiori il prestatore ha diritto al trattamento corrispondente all’attività svolta, e l’assegnazione stessa diviene definitiva, ove la medesima non abbia avuto luogo per sostituzione di lavoratore assente con diritto alla conservazione del posto, dopo un periodo fissato dai contratti collettivi, e comunque non superiore a tre mesi. Egli non può essere trasferito da una unità produttiva ad un’altra se non per comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive. Ogni patto contrario è nullo.
Modifica unilaterale delle mansioni:un potere eccezionale per il diritto dei contratti Mobilità autorizzata: Mobilità orizzontale = Mansioni equivalenti alle ultime effettivamente svolte Mobilità verticale = Mansioni superiori rispetto alle ultime effettivamente svolte E’ di regola esclusa la mobilità verso il basso, salvo che in determinate ipotesi tassative: Esigenze straordinarie sopravvenute (giurisprudenza, c. coll.) Lavoratrici madri con conservazione retribuzione Procedura di licenziamento collettivo Sopravvenuta inabilità con conservazione retribuzione
Dequalificazione In caso di illegittima adibizione a mansioni inferiori, la Cassazione riconosce al lavoratore il diritto al risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale. E’ stato così disatteso l’orientamento della giurisprudenza di merito che prevedeva la reintegrazione nelle mansioni precedenti.
Mansioni equivalenti Equivalenza = conservazione della posizione professionale/patrimonio professionale acquisiti attraverso l’esercizio delle mansioni originarie o di quelle successivamente svolte all’interno dell’organizzazione produttiva Equivalenza delle mansioni ha comunque il limite inferiore nella classe o livello salariale di appartenenza, al di sotto del quale il lavoratore non può in nessun caso essere retrocesso
Mobilità verso l’alto Nel caso di assegnazione a mansioni superiori il prestatore ha diritto al trattamento corrispondente all’attività svolta, e l’assegnazione stessa diviene definitiva, ove la medesima non abbia avuto luogo per sostituzione di lavoratore assente con diritto alla conservazione del posto, dopo un periodo fissato dai contratti collettivi, e comunque non superiore a tre mesi Art.6 l.n.190/1985: Diritto qualifica superiore quadro o dirigente matura dopo almeno 3 mesi di svolgimento mansioni superiori
Ogni patto contrario - individuale o collettivo - è nullo Sanzione Ogni patto contrario - individuale o collettivo - è nullo
Demansionamento attraverso una riduzione quantitativa delle mansioni A seguito di una riorganizzazione della divisione commerciale, il signor Tardelli, inquadrato come venditore senior e finora incaricato dei rapporti commerciali nell’intero ambito nazionale, viene adibito a mansioni di venditore nella sola zona del Nord Ovest d’Italia, sotto il coordinamento di un capo zona, senza alcuna diminuzione della retribuzione. E’ legittimo tale comportamento? Se Tardelli avesse firmato un patto di accettazione delle nuove mansioni, esso sarebbe legittimo? Ballestrero, De Simone, Diritto del lavoro, domande e percorsi di risposta, Milano, Giuffrè.
Trasferimento Al signor Gino, magazziniere della società OHM, viene comunicato il trasferimento dall’unità produttiva di Piacenza a quella di Lodi con provvedimento genericamente motivato da “esigenze organizzative e produttive dell’azienda”. Alla richiesta del signor Gino di meglio specificare le ragioni del trasferimento, la direzione della società risponde esponendo l’intenzione di accorpare nell’unità produttiva di Lodi l’attività di gestione delle scorte cui Gino è addetto. E’ legittimo il trasferimento? Ballestrero, De Simone, Diritto del lavoro, domande e percorsi di risposta, Milano, Giuffrè.
Trasferimento:spostamento da una unità produttiva all’altra Il lavoratore non può essere trasferito da una unità produttiva ad un’altra se non per comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive Onere della prova: datore di lavoro Obbligo motivazione ove richiesta dal lavoratore
Trasferimento: vincoli aggiuntivi Trasferimento autorizzato: Dirigenti sindacali (nulla osta associazione sindacale) Dipendenti con cariche pubbliche elettive (consenso lavoratore) Portatori handicap e loro familiari (consenso lavoratore) Trasferimento vietato: discriminatorio