Musei naturalistici, ecomusei, parchi letterari, turismo culturale
I musei naturalistici Tra il 1500 ed il 1600 in Italia si delinearono varie collezioni scientifiche in alcune città, quali Napoli, Roma, Milano, Firenze, Bologna e Verona Doppia funzione: ricerca scientifica e diffusione delle conoscenze acquisite, ovvero conoscere le varie componenti presenti sulla Terra Comprendere la storia della biodiversità Studiare le relazioni tra le società e gli ambienti naturali e artificiali Conservare le collezioni, gestirle, arricchirle, studiarle e metterle in mostra a scopo didattico e di diffusione delle conoscenze
Cosa è un Museo di Storia naturale? E’ un luogo che conserva beni aventi valore scientifico e culturale, che ricerca, custodisce, tutela e valorizza i reperti che ne formano le collezioni Art. 2 dello Statuto dell'ICOM: (Il museo è) un'istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo, aperta al pubblico, che compie ricerche sulle testimonianze materiali dell'uomo e del suo ambiente, le acquisisce, le conserva, le comunica e soprattutto le espone a fini di studio, di educazione e di diletto ricerca custodisce tutela valorizza www.icom-italia.org/
Attività svolta dai musei naturalistici Conservazione delle specie e loro presentazione Lavoro di ricerca e studio Attività editoriale di ampio respiro, con monografie, riviste periodiche, pubblicazioni specialistiche, cataloghi delle raccolte, opere divulgative, prodotti multimediali Attività divulgativa e didattica, rivolta con sempre maggiore attenzione al pubblico giovanile Ad esempio, il Museo viennese di storia naturale, pubblica dal 1886 una rivista periodica, Annalen das Naturhistorische Museums in Wien, stampata in migliaia di copie e inviata a tutte le altre istituzioni museali in regime di scambio
COMPITI musei naturalistici ricerca scientifica acquisizione di nuove collezioni conservazione e restauro ricerca e documentazione storica tutela e valorizzazione esposizione per la fruibilità pubblica
In tempi recenti anche i musei naturalistici hanno subìto una trasformazione e una modernizzazione Con l’uso di tecnologie nuove, sono state introdotte tecniche di organizzazione e di presentazione del materiale In parallelo alla creazione o rinnovamento dei musei naturalistici, si è diffusa un’attività didattica e divulgativa legata a queste tematiche, con la realizzazione e l’animazione di laboratori, visite, seminari, e in generale un rinnovato interesse per la presentazione e l’utilizzo di questo materiale
Musei di Storia naturale Grandi Musei di storia naturale Orti Botanici Acquari Parchi zoologici Musei specialistici di scienze naturali Comprendono una varietà di collezioni nei vari settori delle scienze naturali Hanno a disposizione non soltanto materiale di tipo generale, molto completo, ma anche raccolte specialistiche in settori particolari, in grado di competere con i musei naturalistici specializzati Oggi questi i musei si aprono sempre più al pubblico con le proprie collezioni di studio naturalistiche, anatomiche e di strumenti scientifici
Museo di... :
Museo di Storia Naturale di Vienna (1749) Parte da una collezione di circa 30.000 oggetti, e si è ampliato nel corso del tempo con donazioni e raccolte effettuate appositamente da spedizioni scientifiche, fino a totalizzare circa 20 milioni di oggetti Sezioni di mineralogia e petrologia, geologia, paleontologia, botanica, zoologia, antropologia, preistoria, etnologia, ecologia Alcune di queste sezioni si sono sviluppate talmente da dar luogo a musei separati, con una propria fisionomia e con proprie collezioni
Museo di Storia Naturale di Milano Anche in Italia i musei generali di storia naturale esistono in quasi tutte le principali città. Questi musei sono in genere organizzati intorno a collezioni molto ricche e il più possibile complete delle varie specie, collezioni che molto spesso sono state raccolte nel corso dei secoli e che hanno un valore storico intrinseco
Museo di Storia Naturale di Ginevra
I musei realizzati negli ultimi anni sono stati organizzati anche in base ad altre possibilità, privilegiando dei temi specifici o di attualità piuttosto che la classificazione standard degli oggetti delle collezioni o tematiche di uso generale La Gallery of Life, posta al centro del nuovo Museo di Melbourne, è organizzata intorno a cinque grandi ambienti o zone: l’acqua, la terra, il clima, il fuoco, l’ambiente umano Il Museo Darwin di Mosca si è strutturato sulle seguenti tematiche: la biosfera, le tappe della conoscenza della natura, la microevoluzione, la correlazione tra le specie negli ecosistemi, la macroevoluzione, le relazioni tra l’uomo e la natura Altre possibili tematiche, utilizzate da altri Musei o dallo stesso Museo Darwin in allestimenti precedenti, sono: l’origine dell’uomo, la storia dell’evoluzione, l’evoluzione del comportamento
Esempi di collezioni naturalistiche sia di tipo più "tradizionale", come il Museo di Storia Naturale e del Territorio dell’Università di Pisa e il Museo di Storia Naturale dell'Università di Firenze e sia di tipo locale come la collezione ornitologica Lenzi del "Museo Civico del territorio" di Fucecchio
Ricerca per lo sviluppo delle migliori tecniche di conservazione e di gestione delle collezioni
CARTE DEL RESTAURO La conservazione assoluta è impossibile Non alterare lo stato dei reperti e tutelarlo da attacchi da parte dell'ambiente fisico-chimico-biologico circostante (variazioni di temperatura, umidità, agenti chimici, parassiti, ecc), al fine di mantenere nel tempo il valore culturale e scientifico degli stessi La conservazione assoluta è impossibile Salvaguardare oltre che l'oggetto, anche i segni che il tempo, l'uso, o le vicende significative di cui è stato protagonista, hanno lasciato sullo stesso Anche la documentazione cartacea, iconografica e materiale delle collezioni del museo, il contesto espositivo o il deposito in cui si trova ogni singolo reperto http://dau049.poliba.it/admin/doxer/doc/26_1173802273.pdf Circolare n。 117 del 6 aprile 1972 e 1987
una scheda di documentazione CATALOGAZIONE una scheda di documentazione contenente tutti i dati riferiti al valore scientifico, amministrativo, conservativo, storico e culturale caratterizzanti e identificanti il bene www.iccd.beniculturali.it
MUSEI e ICCD La collaborazione tra musei naturalistici, regioni e ICCD ha portato alla realizzazione di schede catalografiche standard differenziate a seconda della specificità del reperto (mineralogico e petrografico, zoologico, botanico, paleontologico, antropologico) L'unificazione delle procedure di catalogazione consente l'inserimento in Internet, in parte già realizzato, di cataloghi elettronici, completi di ipertesti di riferimento e opere multimediali
E c o m u s e i Realtà che illustrano tematiche particolari quali, ad esempio, lo sviluppo di un determinato luogo da un punto di vista naturalistico (evoluzione geologica, flora, fauna), ma anche l'uso fatto dall'uomo di quei determinati territori Molte volte queste realtà sono legate tra loro in reti o sistemi che li collegano anche a particolari itinerari o sentieri da compiere all'aperto
Ecomuseo: che cosa è E’ un insieme di parti che interagiscono tra di loro ll patrimonio culturale di un territorio va inteso come un complesso aggregato di natura, storia, abitudini, lingua e tradizioni Un ecomuseo è un museo esploso su un intero territorio, che permette di confrontarsi con il patrimonio naturale e culturale di un’area e con il modo di vivere dei suoi abitanti
Definizione di ecomuseo (P. Boylan, 1992) Criteri Museo Ecomuseo Spazio di riferimento: edificio territorio Focus: collezione patrimonio (olistico) Priorità organizzative: disciplinari interdisciplinari Pubblico di riferimento: visitatori comunità Controllo politico: museo e relativi organi collettività e relativi organi
Definizione di ecomuseo (P. Davis, 1999) Territorio esteso oltre i confini del museo Interpretazione fragmented-site e in situ Cooperazione e partenariato in luogo della proprietà dei reperti Coinvolgimento della comunità locale e degli abitanti nelle attività del museo Integrazione di tipo olistico e interdisciplinare
I musei contemporanei tendono a occuparsi più di "concetti" che di "cose" e per questo è sempre più difficile stabilire qual è il loro campo di interesse Gli ecomusei non fanno eccezione a tale tendenza ed è stato così fin dalle origini Una delle definizioni più efficaci di ecomuseo è quella originariamente proposta da Riviére e de Varine e che fa riferimento alle differenze fra musei tradizionali ed ecomusei
Definizione di ecomuseo (G.H. Rivière) Uno specchio per una popolazione che si guarda per riconoscersi, specchio in cui cercare la spiegazione del territorio a cui appartiene, assieme a quella delle popolazioni che l’hanno preceduta nella discontinuità o continuità delle generazioni
Definizione di ecomuseo (H. De Varine) Patrimonio Territorio Popolazione Museo Collezione Immobile Pubblico Per De Varine l’ecomuseo è strumento al servizio dell’uomo e dello sviluppo, non confinato ad una “area circoscritta, ma identificabile con l’intero territorio della comunità che serve: idealmente tutto il patrimonio - materiale e immateriale - della comunità fa parte ed è al servizio dell’ecomuseo, e tutti gli abitanti vengono potenzialmente coinvolti nelle attività museali affiancati da una ridotta equipe di professionisti”
Strumento di conoscenza uno specifico paesaggio viene presentato nelle sue componenti naturali ed antropiche e nelle sue specifiche interrelazioni, secondo una prospettiva temporale che muove dal passato al pesente Progetto di comunicazione trasmette al pubblico conoscenze interdisciplinari su un paesaggio Progetto culturale modifica il sense of place degli abitanti, e trasmette fiducia sulle possibilità di sviluppo futuro
Ecomuseo: la strategia modello culturale potenziare il senso di appartenenza costruire capacità di interrelazione con altri sistemi locali modello organizzativo mettere in rete i soggetti locali modello produttivo creare alcuni esempi in cui il senso di appartenenza affiancato a nuovi modelli organizzativi riesca a creare occasioni di lavoro e quindi di reddito
Ecomuseo: gli obiettivi sfruttare l’identità locale e le potenzialità del territorio per favorirne la crescita economica, in particolare dal punto di vista turistico e culturale dimostrare che la valorizzazione dell’identità locale può creare reddito e quindi occupazione per i giovani territorio e identità locale come opportunità di sviluppo economico stimolare gli abitanti ad acquisire consapevolezza del proprio patrimonio culturale e del proprio modo di vivere favorire la formazione di progetti pilota mobilitare le risorse umane presenti sul territorio aiutandole a fare sistema
Marquèze Nasce nel 1970 a Sabre, all’interno del Parco Naturale de Grande Lande in Guascogna, il più grande ‘massiccio forestale’ d’Europa Si propone documentare il passaggio da un’economia pastorale all’attività forestale (metà ‘800-legge espropriazione terre comuni 1857) www.landes-tourisme.info/marqueze-ecomusee-de-la-grande-lande-1157-a.html
Altri soggetti culturali Associazione dei Musei d’impresa (promossa da Assolombarda e Confindustria), organizza annualmente la settimana della cultura d’impresa ---> www.museimpresa.com Ecomusei.net Portale sugli ecomusei italiani Progetto coordinato dalla Regione Piemonte per promuovere e supportare la diffusione degli ecomusei quali luoghi che conservano e valorizzano le eredità locali ---> www.ecomusei.net
www.ecomusei.net
www.trentinocultura.net/soggetti/ecomusei/ecomusei_ind_h.asp
www.trentinocultura.net/soggetti/ecomusei/ecomusei_ind_h.asp
www.ecomuseilombardia.it/rete.html
PARCHI LETTERARI Sono realtà territoriali pensate come aree di tutela artistico-culturale per la salvaguardia di luoghi resi immortali da descrizioni celebri Sono proposte di valorizzazione del paesaggio: il visitatore è invitato a compiere veri e propri itinerari culturali seguendo gli scenari e le suggestioni da cui gli artisti trassero ispirazione
Quello dei Parchi Letterari è un progetto costituito di due componenti: Cultura e Turismo Vengono proposte attività ricreative che risveglino la fantasia e il desiderio di conoscere il territorio 'letterario' da un punto di vista inconsueto, avvicinandosi alle esperienze visive degli autori che di quella realtà geografica hanno lasciato testimonianza
Criteri istitutivi, linee guida Valenza letteraria dello scrittore che non deve essere vivente nè deceduto troppo recentemente e possibilmente nazionale Il territorio deve essere riconducibile a quello descritto nelle opere dell’autore scelto Descrizione dei luoghi narrati dall’autore Individuazione dei legami che intercorrono tra autore e territorio Articolazione dei caratteri fisici, antropici, socio-economici e turistici del luogo Tutela attività artigianali, agricole e di tradizioni enogastronomiche Promozione di studi, ricerche, convegni, mostre e pubblicazioni
Punti di forza Potenziamento e arricchimento delle risorse sul territorio: rafforzamento dell'identità locale e stimolo al recupero di attività economiche e di tradizioni caratteristiche Estensione del concetto di letteratura: non solo poeti ma filosofi, scrittori di teatro, statisti e mecenati, esponenti letteratura religiosa, ecc. Potenzialità formative del parco come offerta didattica di lettura trasversale del territorio “Marchi dell’Immaginazione” a tutela dei prodotti e servizi certificati
I parchi letterari in Italia Ippolito Nievo (Colloredo - Udine), Eugenio Montale (Monterosso a Mare - La Spezia), Giosuè Carducci (Castagneto Carducci - Livorno), Giovanni Prati (Terme di Comano - Trento), Dante Alighieri (Casentino), Carlo Cassola (Cecina - Livorno), Giacomo Leopardi (Recanati - Macerata), Gabriele d'Annunzio (Anversa - l'Aquila), Omero (Agro Pontino, Sabaudia - Latina), Francesco D'Assisi (Assisi - Perugia), Tommaso Campanella (Cosenza), San Nilo (Rossano - Cosenza), Federico II (Roseto Capo Spulico - Cosenza), Giambattista Vico (Vatolla di Perdifumo - Salerno), Corrado Alvaro (San Luca in Aspromonte - Reggio Calabria), Giovanni Verga (Acitrezza - Catania), Elio Vittorini (Siracusa), Stefano D'Arrigo (Messina, Reggio Calabria), Carlo Levi (Aliano - Grassano - Matera), Francesco Jovine (Agnone - Campobasso), Salvatore Quasimodo (Modica - Ragusa - Roccalumera - Messina), Grazia Deledda (Galtellì), Leonardo Sciascia (Ragalpetra - Caltanissetta), Giambattista Basile (Bracigliano - Salerno), Isabella Morra (Comune di Valsinni - Matera), Francesco De Sanctis (Avellino), Nino Savarese (Enna) www.parchiletterari.com
Nel 2009 il marchio I Parchi Letterari ®, la rete nazionale dei Parchi esistenti e le attività loro collegate, sono passati dalla Fondazione Ippolito Nievo a Paesaggio Culturale Italiano che nasce per la progettazione e l’attuazione di percorsi integrati di turismo responsabile
Vicenza e le ville del Palladio
Padova: l’orto botanico L'Orto botanico dell'Università di Padova fu fondato nel 1545 come Horto medicinale annesso allo Studio patavino per la coltivazione delle piante medicinali indigene ed esotiche a fini scientifici e didattici Per questo ha rappresentato un notevole salto di qualità nella didattica e un modello cui ispirarsi per l'istituzione di strutture analoghe nei paesi stranieri di provenienza degli studenti In considerazione della rilevante attività culturale svolta ininterrottamente per quasi mezzo millennio, nel 1997 l'Orto botanico di Padova é stato iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO Padova: l’orto botanico
BIBLIOGRAFIA Atti Incontro Nazionale ecomusei 2003, Biella 2004 Davis Peter, Ecomuseums A Sense of Place, Leicester University Press, London and New York 2000 Hubert François, Le ècomusées en France, “Museum”, 184, 1985 Maggi Maurizio e Falletti Vittorio, Gli ecomusei che cosa sono, che cosa possono diventare, Allemandi, Torino 2000 Maggi Maurizio, Il valore del territorio Primo rapporto sugli ecomusei in Piemonte, Allemandi, Torino 2001 De Varine Hugues, Le radici del futuro, Clueb, Bologna 2002