Solvente Definizione Ciò che permette di portare una sostanza (soluto) in soluzione, in cui è presente in elevata quantità.
Solvente industriale Definizione Liquido in grado di formare un’unica fase con altre sostanze organiche senza reagire chimicamente con esse
Solventi industriali Caratteristiche generali: liquidi organici lipofili volatili
Solventi industriali Esposizione professionale via inalatoria transcutanea
Solventi industriali Utilizzo: estrarre applicare trattare sciogliere fluidificare Estrarre-olio Applicare –colle Trattare pulitura secco Sciogliere- svernicianti Fluidificare -vernici
Solventi industriali: classi chimiche Idrocarburi alifatici aliciclici aromatici clorurati Alcoli Glicoli Chetoni Esteri Eteri
Solventi industriali: effetti acuti Irritanti: mucose, vie aeree, cute Neurotossici SNC: ~anestetici
Solventi industriali: effetti cronici
Solventi industriali: effetti cronici
Solventi industriali: effetti cronici
Solventi industriali: cancerogeni
ETICHETTA SOSTANZE PERICOLOSE Deve contenere: Questi agenti dovranno essere dotati dell'etichetta e della scheda di sicurezza, alla quale deve poter aver accesso il lavoratore Secondo il DM 4 aprile 1997 il fabbricante, l’importatore ed il distributore che immettono sul mercato una sostanza pericolosa devono fornire gratuitamente al destinatario della sostanza stessa una scheda informativa di sicurezza in occasione o anteriormente alla prima fornitura. ETICHETTA Deve contenere: Nome chimico Simboli di tossicità / nocività (T, Xi, C, F, ...) Frasi di rischio (R) Consigli di sicurezza (S)
Sono i rischi dovuti a sostanze: PERICOLI FISICO CHIMICI (RISCHI PER LA SICUREZZA secondo le linee guida ISPELS) Sono i rischi dovuti a sostanze: Esplosive: Possono esplodere, detonare o deflagrare anche senza l’azione dell’ossigeno atmosferico (simbolo E) Comburenti: A contatto con altre sostanze, soprattutto se infiammabili, provocano una forte reazione esotermica (simbolo O) Infiammabili (simbolo F) Facilmente infiammabili (simbolo F) Estremamente infiammabili (simbolo F+)
Possono produrre effetti: PERICOLI FISICO CHIMICI (RISCHI PER LA SALUTE secondo le linee guida ISPELS) Possono produrre effetti: Corrosivi: Possono esercitare un’azione distruttiva nel contatto con tessuti vivi (simbolo C) Irritanti: Pur non essendo corrosivi, possono produrre al contatto diretto, prolungato o ripetuto con la pelle o le mucose una reazione infiammatoria (simbolo Xi) Sensibilizzanti: gli effetti consistono in dermatiti e forme asmatiche (simbolo Xn)
Possono produrre effetti specifici sulla salute: Cancerogenicità: per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea possono produrre il cancro o aumentarne la frequenza (simbolo T) Mutagenicità: per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea possono aumentare la frequenza delle mutazioni a livello di materiale genetico (simbolo T) Tossicità per la riproduzione: Per inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo possono provocare o rendere più frequenti effetti nocivi non ereditari nella prole o danni a carico della funzione o delle capacità riproduttive maschili o femminili.
PERICOLI ECOTOSSICOLOGICI La classificazione “PERICOLOSO PER L’AMBIENTE” è intesa come un avvertimento dei possibili danni che la sostanza può provocare nell’ambiente, tenendo presente sia i danni immediati che quelli differiti per una o più componenti ambientali (simbolo N)
SCHEDA DI SICUREZZA Informazioni sul prodotto (16 voci), fornite dal venditore e a disposizione dell’utilizzatore 1 Identificazione chimica del prodotto (nome, CAS, formula) e della società 2 Composizione, informazioni sugli ingredienti 3 Identificazione dei pericoli 4 Misure di primo soccorso 5 Misure antincendio 6 Misure in caso di fuoriuscita accidentale 7 Manipolazione e stoccaggio 8 Controllo dell’esposizione protezione individuale 9 Proprietà chimiche e fisiche 10 Stabilita e reattività 11 Informazioni tossicologiche 12 Informazioni ecologiche 13 Modalità di smaltimento 14 Informazioni sul trasporto 15 Informazioni su regolamentazione 16 Altre informazioni
Esempio frasi di rischio contenute nell'allegato III del decreto del Ministro della sanità 28 aprile 1997 R1 Esplosivo allo stato secco. ………………………………… R10 Infiammabile. R11 Facilmente infiammabile. R12 Altamente infiammabile. …………………………………. R45 Può provocare il cancro. R46 Può provocare alterazioni genetiche ereditarie. R47 Può provocare malformazione congenite. R48 Pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata. R49 Può provocare il cancro per inalazione. R36 Irritante per gli occhi R37 Irritante per le vie respiratorie R38 Irritante per la pelle R42 può provocare sensibilizzazione per inalazione R43 può provocare sensibilizzazione per contatto con la pelle
Benzene C6H6
Esposizione a benzene Naturale: - incendi boschivi Naturale: - incendi boschivi - infiltrazioni greggio Antropogenica: - processi industriali - emissioni autoveicoli - fumo di sigaretta
Evoluzione storica dell'esposizione professionale a benzene Industria Livelli (mg/m3) Anni '60 Calzaturifici 100 - 2000 Rotocalcografia 30 - 3500 Gomma 64 - 80 Anni 70-80 Calzaturifici 2 - 40 Rotocalcografia 0.1 - 2 Gomma 0.1 - 2 Anni '90 < 0.1
Rischio benzene Popolazione generale Professionale - Fumo di sigaretta (attivo/passivo) - Combustione - Prodotti di consumo - Materiali costruzione, arredi - Aria esterna Professionale - Distribuzione e trasporto carburanti - Industria petrolchimica, chimica, farmaceutica - Meccanici - Vigili urbani
Concentrazioni ambientali di benzene in varie occupazioni
Legislazione Legge 245/63: - limitazione uso benzene e suoi omologhi Legge 245/63: - limitazione uso benzene e suoi omologhi - contenuto benzene nelle miscele di solventi <2% DLgs 66/2000: - limite di 3.25 mg/m3 (1 ppm) di benzene in aria ambiente di lavoro; Decreto del Ministero dell'Ambiente del 25/11/94 per gli ambienti di vita: - limite di 10 mg/m3 dal 1 gennaio 1999
Patologia da benzene Acuta: - irritante - neurotossico Cronica: Acuta: - irritante - neurotossico Cronica: mielotossico genotossico - cancerogeno
Esposizione a benzene e rischio teorico di leucemia negli Stati Uniti Esposizione a benzene e rischio teorico di leucemia negli Stati Uniti Attività/ esposizione Introduzione/ die (mg) Casi/ anno(a) Occupazionale 10000 10 Fumo 1800 500 Fumo passivo 50 Aria esterna 120 150 Guida automobili 40 Rifornimento di benzina 5 Altre attività 200 Totale 960 (a)= rischio unitario di 8x10-6 (mg m-3)-1 da Wallace et al, 1989
Vie metaboliche del benzene e metaboliti ad escrezione urinaria Aria espirata 43% Fegato: idrossilazione a fenolo (40%) , beta-ossidazione a ac. Muconico (4%) Restante 10-13% accumulo nei tessuti adiposi
Monitoraggio biologico Metabolita BEI (ACGIH) Prelievo Benzene-S n.d. Benzene-U Ac. S-Fenilmercapturico-U 25 mg/g creat. f.t. Ac. t,t-muconico-U 500 mg/g creat.
Mielotossicità del benzene Metaboliti tossici del benzene (chinone epossido) Citopenia periferica: leucopenia trombocitopenia Pancitopenia Aplasia midollare Arresto mitosi in metafase anemia
Polimorfismi di Citocromo (PYP2E1), glutation transferasi (GSH) e chinone reductasi (QR) nella sucettibilità all’emotossicità del benzene
Diagnosi di emopatia da benzene - Esposizione - Emocromo - Mielogramma
Cancerogenesi da benzene Leucemia acuta (AML) emocitoblastica mieloblastica leucopenica - Leucemie croniche (?)
Livelli di esposizione ed effetti del benzene Effetto Dose (ppm) Emotossicità 50-100 Genotossicità 1-10 Cancerogenicità 1.5 ?????? basse dosi