Lo sviluppo della competenza pragmatica nella didattica delle lingue Daniela Zorzi SSLiMIT - Università di Bologna.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Ruoli, strategie e interazioni all’interno di un forum
Advertisements

CLASSIFICAZIONE JOHNSON & JOHNSON
II INCONTRO Madre Teresa di Calcutta
L1 – ITALIANO L2 – TEDESCO L3 - INGLESE
Comprensione e interpretazione del testo
I s t i t u t o T e c n i c o A g r a r i o d i B e r g a m o PROGETTO EDUCAZIONE PER LE POPOLAZIONI RURALI E LA SICUREZZA ALIMENTARE Classi 4B e 4D Anno.
L. Carpini Workshop Convegno: Io parlo straniero. Alfabetizzazione linguistica Educazione interculturale Lend Firenze- Assessorato alla Pubblica Istruzione.
L. Carpini Workshop Convegno: Io parlo straniero. Alfabetizzazione linguistica Educazione interculturale Lend Firenze- Assessorato alla Pubblica Istruzione.
INSEGNAMENTO DELLE ABILITA’ SOCIALI
Moncalieri Progetto I Care 18 giugno 2008 Graziella Pozzo Ricerca azione e documentazione.
LA COMUNICAZIONE E’ un’attività eminentemente sociale
Alunni e insegnanti in classe: la comunicazione Luisa Molinari Università di Parma.
REGOLE E CONVENZIONI Competenza di cittadinanza, percorso interdisciplinare. Scienze Umane e Metodologie Operative. Corso Servizi Socio-Sanitari.
dell’esistenza quotidiana
I DIARI DI BORDO PROGETTO EMERGENZA LINGUA U.s.r. Modena
Comunicazione: come (non) ci comprendiamo. Comprensione, incomprensione, rumore C C C (2,2,6,3,2,4)
II° CIRCOLO DIDATTICO ORTA NOVA
Comprendere per riassumere, riassumere per comprendere
_La valutazione autentica_
Gioco conversazionale
La pragmatica cognitiva (Airenti, Bara, Colombetti, 83) Teoria computazionale dei processi cognitivi implicati nella comunicazione Comunicazione come atto.
30/05/2012. Le strategie generali con cui viene realizzata Luso dei mitigatori La calibrazione sociopragmatica.
4^ - 5^ scuola primaria 1^-2^-3^scuola secondaria di primo grado
COMUNICAZIONE INTERCULTURALE
“L’assertività è la capacità del soggetto
Comunicazione non standard Tutto ciò che implica un allontanamento dalle regole per default Le metaregole bloccano il processo inferenziale standard nel.
Chomsky La grammatica/sintassi è una proprietà della mente Distinta dalla capacità di comunicare E una facoltà autonoma ed innata La comunicazione è solo.
Parlare per farsi ascoltare
Che cosa rappresenta per me il momento del circle time …
_ ___ _ ______ _ _ _________.
SCUOLA SECONDARIA I° GRADO “RICCI-MURATORI” Ravenna
Regole conversazionali di Grice Principio cooperativo (per dato di fatto e per quasi contratto) Principio della Quantità si riferisce alla quantità di.
L’apprendimento cooperativo per una valutazione autentica
In rapporto con le competenze chiave di cittadinanza 1CISEM 27/3/ a cura di Daniela Bertocchi.
Parrocchia S. Maria Assunta Moricone - Rm
Maria Piscitelli Firenze, 3 dicembre 2010
Che cos’è Il Quadro comune europeo di riferimento?
SCUOLA DELL’INFANZIA DI ASSO A.S. 2010/2011
OBBLIGO SCOLASTICO: UNA SFIDA? ASSE MATEMATICO. Il nuovo obbligo scolastico come opportunità Opportunità per cosa? Opportunità per chi?
Ricerca Internazionale IEA-PIRLS
DIOCESI DI POZZUOLI Sportello Eccomi 31 marzo.
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DOCENTE: PELLEGRINETTI ENRICA
Comunicazione Attiva CORSO DI FORMAZIONE PER LA GESTIONE DELLE ASSEMBLEE PUBBLICHE E PER IL FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANISMI DELIBERANTI NEGLI ISTITUTI DI.
L’Alternanza scuola lavoro nel Liceo Economico Sociale
Le parole del dialogo.
“… QUESTO BAMBINO NON COMUNICA!...”

Rete del distretto faentino per le Indicazioni 2012
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE CLASSI SECONDE A.S MATERIA:ITALIANO DOCENTE: PELLEGRINETTI ENRICA.
H.P. Grice: il significato del parlante
LE METODOLOGIE RIFERIMENTI TEORICI Guinibit
Logica A.A Francesco orilia
Voglio parlare col dirigente! Conflitto e conflitti a scuola Incontro conclusivo Torino – 16 febbraio 2015 Relatore: Mauro Doglio.
LE ABILITA’SOCIALI INSEGNAMENTO INDIRETTO attraverso le strutture
Costruire un curricolo
L’ ascolto non è soltanto una funzione fisiologica legata all’organo di senso, ma è parte del processo di comunicazione, è un elemento fondamentale.
Costruire relazioni educative: …
Laboratorio di Addestramento alla Comunicazione Dott.ssa Tamara Lapucci E.mail: Lezione 2 4 novembre 2010 Lezione n. 2: Macerata, 4.
DOCENTI : VIOLA CRISTINA - FERLITA LIA
APPRENDIMENTO COOPERATIVO
Insegno le abilità sociali
L’approccio comunicativo
INFERENZA L'inferenza è il processo attraverso il quale da una proposizione accettata come vera, si passa a una proposizione la cui verità è considerata.
Lucrezia Pedrali - Leno 2008 LINGUA ITALIANA Noi pensiamo un universo che è già pre-formato dalla nostra lingua E. Benveniste.
Paola Gentile-Flora Olivieri A.R.I.A.C.- Associazione Ricerca Italiana Apprendimento Cooperativo 7° SEMINARIO ANNUALE Con il Patrocinio Università degli.
Discorso « ogni enunciazione che preveda un locutore e un uditore, e nel primo l’intenzione di influenzare l’altro in qualche modo» (Benveniste, 1959 [1966:
Dall’idea al progetto perché progettare?. non partiamo da zero valorizziamo l’esperienza in ogni organizzazione esiste una attività di progettazione inconsapevole.
Insegnare a conversare (2) TFA classe AC08 a.a
Università di Roma Tre Facoltà di Scienze della Formazione Corso di Laurea in Servizio Sociale A.A – 2016 Tecniche e Strumenti Professionali IL COLLOQUIO.
La pragmatica Studia quegli aspetti che riguardano il linguaggio come azione; studia il parlare come forma di agire linguistico che si svolge all’interno.
Transcript della presentazione:

Lo sviluppo della competenza pragmatica nella didattica delle lingue Daniela Zorzi SSLiMIT - Università di Bologna

competenza comunicativa  Competenza organizzativa (grammaticale e testuale)  Competenza pragmatica (sociolinguistica e illocutiva) (Bachman 1990)

Prospettive della pragmatica Atti linguistici Come il significato è comunicato dai parlanti e interpretato dagli ascoltatori. Mettono a fuoco il significato inteso, gli assunti e le azioni prodotte quando si parla Sequenze discorsive/conversazionali Come il significato è co-costruito dai partecipanti all’interazione

Esempio Al termine di Via col Vento 1) A: è sempre un bel filmone! 2) B: è un capolavoro! A: è sempre un bel filmone!

Prospettive didattiche Basate su Atti linguistici Basate Analisi della Conversazione

Tipi di Attività Finalizzate allo sviluppo della consapevolezza sociopragmatica e pragmalinguistica Finalizzate a offrire occasioni per la pratica comunicativa

Compiti didattici basati su Atti linguistici Discourse Completion Task (DCT) mira a elicitare un comportamento discorsivo adeguato al contesto Discourse Rating Task (DRT) mira a rendere consapevoli gli studenti della forza degli enunciati e delle sfumature di significato

Costruzione di DCT e di DRT Esplicitazione e variazione di:  Fattori connessi al contenuto (quale azione sociale intendo compiere: richiedere, rimproverare, lamentarmi ecc.)  Fattori connessi alla relazione fra i partecipanti (familiarità, distanza sociale, potere)

Discourse Completion Task (DCT) fasi 1.Esposizione dello studente a una pluralità di scenari in L1 e in L2 2.Riflessione sulle variabili in gioco (potere/solidarietà; distanza sociale; gravità della situazione; ecc.) 3.Riflessione sulle forme linguistiche adeguate allo scenario. 4.Occasioni di produzione

Discourse Completion Task (DCT) Giustificarsi Che cosa direste in questa situazione? Per la seconda volta consecutiva ti sei dimenticato di un appuntamento con un amico. Alla sera ti telefona e dice:“Ti ho aspettato mezz’ora. Che cos’è successo?” Tu ……………………………………………………………………………………………

Discourse Completion Task (DCT) Rispondere a un complimento Avete invitato alcuni amici per una cena improvvisata. Alla fine della serata, uno di loro dice: “E’ stata una serata piacevolissima”. Che cosa potete rispondere? 1.……………………. 2.……………………… 3.………………………. 4. ………………………

Discourse Rating Task (DRT) Grado di assertività Attribuite un punteggio da 0 a 6 sul grado di assertività degli enunciati. 0= non assertivo 6= assertivo Responsabile ufficio/tirocinante. Odore di fumo in ufficio. R.: posso parlarti un momento? T.:Certo, dimmi 1.Sarebbe meglio che tu fumassi in terrazza. 2.Ricordati che qui non è permesso. Per favore vai fuori a fumare. 3.Quante volte devo dirti che qui è proibito fumare? ………

Problemi relativi a DCT e DRT Reperire Selezionare Graduare le forme a cui esporre lo studente Materiali didattici -> parlanti nativi-> corpora

Didattica e prospettiva discorsiva conversazionale Atti linguistici Struttura conversazionale Implicatura conversazionale Gestione dell’interazione Organizzazione tematica del discorso

Gestione dell’interazione Ad esempio: Aperture e chiusure degli incontri Segnalare interesse Esprimere solidarietà e attenzione Introdurre e chiudere un argomento Mostrare cortesia/distacco/ coinvolgimento

Interazione verbale Finalizzata alla costruzione di rapporti sociali coproduzione (e non scambio) di significati fra i partecipanti (An. della conversazione) attività cooperativa (Grice) attività relazionale –‘ gioco di faccia’ (Goffman) –soggetta a una ‘logica della cortesia’ (R. Lakoff, Leech )

Regolarità discorsive (1) Indipendenti dal tipo di discorso –alternanza dei turni di parola –coppie adiacente (saluti/saluti; domanda/risposta) –preferenza (maggior lavoro discorsivo per le situazioni negative) –correzioni

Regolarità discorsive (2) Dipendenti dal tipo di discorso Identificate attraverso il confronto con la conversazione comune –caratteristiche del discorso dialogico (ad es. specificità dell’alternanza dei turni in tribunale o nelle interazione in classe; barzellette) –caratteristiche del discorso ‘prevalentemente’ monologico (ad es. struttura complessiva di lezioni ex-cathedra, conferenze, comizi, prediche )

Aree di applicazione all’insegnamento delle lingue (auto) formazione insegnanti –riflettere sui meccanismi della comunicazione interpersonale –analizzare l’interazione in classe attività didattiche in classe

(auto) formazione insegnanti (1) strumenti per riflettere sui meccanismi della comunicazione interpersonale in termini di educazione linguistica in senso lato, a livello –intralinguistico –cross-culturale –interculturale

(auto) formazione insegnanti (2) analizzare l’interazione in classe –il parlato dell’insegnante (in particolare le domande, le spiegazioni, il feedback e le correzioni) –il parlato degli studenti (risposte, domande, introduzione di nuovi argomenti) per vedere in che modo le diverse impostazioni didattiche portano a diverse attività verbali da parte degli studenti.

Attività didattiche in classe attenzione didattica agli aspetti linguistici che regolano l’interazione verbale attività contrastiva inter e cross-culturale

Livello di gestione dei contenuti (1) Attività per –introdurre un argomento e adeguarsi a quello proposto dal parlante –attivare regole di interpretazione (ad es. riformulare il discorso dell'interlocutore per manifestare la propria in/comprensione)

Livello di gestione dei contenuti (2) coordinare gli scopi del discorso (lamentarsi per avere conforto; per avere soluzioni; per chiarirsi le idee ecc) riparare i punti problematici del discorso (incomprensioni, interpretazioni errate degli scopi del parlante ecc.)

Comportamenti trasversali da esercitare (1) annunciare o indicare il proprio scopo all'inizio indicare di aver capito verificare se l'altro ha capito chiedere all'altro informazioni, chiarimenti, precisazioni chiedere l'opinione dell'altro rispondere a richieste di chiarimenti

Comportamenti trasversali da esercitare (2) cercare un terreno comune (argomenti e punti di vista) adattarsi ai punti suggeriti dall'interlocutore riassumere per chiarire significati e intenzioni indicare incertezza chiedere chiarimenti esprimere accordo /apprezzamento / riserva

Materiali e progetti Spagnolo tics/home.html Inglese /pragmatics.htm