Quali sono le origini del diritto? FONTI DEL DIRITTO Quali sono le origini del diritto?
Le fonti di produzione del diritto Sono il complesso degli atti o dei fatti idonei a produrre, modificare o abrogare (fonti di produzione) o a far conoscere (fonti di cognizione) le norme giuridiche.
Fonti di produzione si distinguono in: Fonti -FATTO: Fatti, comportamenti (es. consuetudine) Fonti-ATTO: Documenti scritti
Fonti di produzione si distinguono in: FONTI ESTERNE Emanate da organi esterni allo Stato, dall’Unione Europea FONTI INTERNE Emanate dagli organi dello Stato Italiano
Caratteristica fondamentale degli ordinamenti giuridici moderni è la PLURALITÁ DELLE FONTI
Per orientarsi esiste un PRINCIPIO GERARCHICO Le fonti di grado superiore non possono essere modificate da quelle di grado inferiore. Le fonti di grado inferiore devono rispettare quanto stabilito dalle fonti di grado superiore Tra le fonti di pari grado prevale la fonte più recente nel tempo.
Per orientarsi esiste un PRINCIPIO DI COMPETENZA Tra le fonti di pari grado alcune hanno competenza generale, cioè possono disciplinare qualunque materia. Altre hanno competenza speciale, cioè possono disciplinare solo determinate materie. Le fonti che hanno competenza generale non possono riguardare le materie riservate alle fonti di competenza speciale.
LA SCALA GERARCHICA Costituzione, leggi costituzionali 2. Regolamenti dell’Unione Europea 3. Fonti primarie: Leggi ordinarie, leggi regionali, decreti legge, decreti legislativi 4. Fonti secondarie: Regolamenti del Governo 5. Consuetudini/Usi
In base al principio gerarchico Se una legge ordinaria o un decreto sono in contrasto con la Costituzione vengono annullati dalla Corte Costituzionale che li dichiara incostituzionali. Se una legge ordinaria è in contrasto con un regolamento dell’U.E. il giudice deve applicare il regolamento e disapplicare la legge Se un regolamento governativo è in contrasto con una legge ordinaria o un decreto è annullato dal Tribunale Amministrativo Regionale (TAR).
LE SINGOLE FONTI DI PRODUZIONE
LA COSTITUZIONE ITALIANA E’ la legge fondamentale dello Stato. Entrata in vigore il 1 gennaio 1948. Emanata dall’Assemblea Costituente. Può essere cambiata solo con le leggi costituzionali.
Struttura della Costituzione E’ composta da 139 articoli Divisa in tre parti: Artt.1-12 Principi fondamentali Artt. 12-54 parte I: diritti e doveri dei cittadini Artt. 55-139 parte II: ordinamento della Repubblica
Caratteristiche Scritta perchè contenuta in un documento discusso e votato. Votata perchè fu scritta e votata dall’Assemblea Costituente, che era stata votata dal popolo il 2 giugno 1946. Lunga perchè disciplina l’organizzazione dello Stato, i diritti di libertà, i diritti etico-sociali e quelli economici. Rigida perché per modificarla sono necessarie leggi costituzionali. Le leggi in contrasto con la Costituzione vengono annullate dalla Corte Costituzionale. 13
Costituzione Cost. formale Costituzione materiale Indica il testo completo della Costituzione. La Costituzione formale prevale sempre, senza eccezione alcuna sulla Costituzione materiale Indica i comportamenti e le interpretazioni che non violano la Costituzione formale vigente, ma che si sono affermati per integrarla e adattarla ai vari problemi politici.
LE LEGGI COSTITUZIONALI Emanate dal Parlamento Possono modificare o integrare il testo della Costituzione Richiedono un procedimento aggravato (vedi art.138 cost)
procedimento Doppia approvazione da parte di ciascuna camera ad intervallo di almeno 3 mesi. Nella seconda approvazione se si ottiene la maggioranza qualificata la legge è approvata. Se si raggiunge la maggioranza assoluta si può chiedere un referendum confermativo. In questo caso, se vincono i SI al referendum la legge cost. è approvata. 13/21
Limiti alla revisione cost Art. 139 la forma repubblicana Art. 1-12 principi fondamentali
LEGGI ORDINARIE Emanate dal Parlamento Procedura: iter legis Iniziativa legislativa Discussione e approvazione Promulgazione del P.d.R. Pubblicazione sulla G.U. Entrata in vigore
1. Iniziativa legislativa (Cost. art.71) Governo: Disegno di legge approvato dal consiglio dei ministri Ciascun parlamentare Iniziativa legislativa Popolare: 50.000 elettori Consigli Regionali CNEL 4/21
2. Discussione e approvazione (Cost.art.72) Procedimento ordinario Procedimento abbreviato Commissione in sede referente Commissione in sede deliberante 5/21
Proc. ordinario - Comm. referente In ciascuna camera il testo: viene esaminato nella commissione competente per materia. La commissione opera in sede referente nel senso che fa una relazione all’Aula (relazione della maggioranza e relazione della minoranza) sul testo della legge. 6/21
In aula il progetto di legge poi viene discusso e votato: prima ogni singolo articolo ed gli emendamenti. poi una votazione finale dell’intero testo a maggioranza semplice. 7/21
Il testo deve essere approvato identico da parte di entrambe le Camere. Se la nuova Camera approva degli emendamenti al testo approvato dall’altra, la legge torna indietro per una nuova approvazione (“navetta”). 8/21
Proc. abbreviato - Comm. deliberante Il procedimento si svolge solo nella commissione competente, che procede direttamente all’approvazione del progetto di legge (commissione in sede deliberante). 9/21
4. Pubblicazione (Cost. art.73 3°co) Pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale 5. Entrata in vigore (Cost. art.73 3°co) La legge entra in vigore in genere dopo 15 giorni dalla pubblicazione (vacatio legis) 11/21
GLI ATTI AVENTI FORZA DI LEGGE DECRETI LEGGE DECRETI LEGISLATIVI
DECRETO LEGGE Emanato dal Governo Può essere emanato solo nei «casi straordinari di necessità e di urgenza». Viene pubblicato su Gazzetta ufficiale ed entra in vigore immediatamente. Entro 60 giorni deve essere convertito in legge ordinaria dal Parlamento. Se non viene convertito perde efficacia fin dall’inizio.
DECRETO LEGISLATIVO Emanato dal Governo sulla base di una legge-delega da parte del Parlamento che stabilisce i principi fondamentali, i criteri e i tempi per l’emanazione del successivo decreto dal parte del Governo. Si utilizza sesso il decreto legislativo quando si deve riordinare un settore complesso in un unico testo.
I CODICI Sono raccolte di norme che disciplinano in modo organico una determinata materia. Sono emanati dal Governo con un decreto legislativo. Hanno forza di legge. Codice civile/penale/di procedura civile/di procedura penale/ della strada/ del turismo
LEGGI REGIONALI Emanate dal Consiglio Regionale. Valgono solo sul territorio della Regione. Eccezionalmente esistono le leggi provinciali emanate dalle provincie di Trento e Bolzano
RIPARTIZIONE DELLE COMPETENZE TRA STATO E REGIONE (Art. 117 cost.) L’art. 117 cost. elenca le materie in cui lo Stato ha potestà legislativa esclusiva; elenca le materie in cui lo Stato ha potestà legislativa concorrente con le Regioni: in questi casi allo Stato compete la determinazione dei principi fondamentali della materia, mentre la disciplina di dettaglio spetta alle leggi regionali; Infine conclude specificando che le Regioni hanno potestà legislativa esclusiva in tutte le altre materie.
REGOLAMENTI del Governo Emanati da: Consiglio dei ministri, singoli ministri, enti territoriali (Regioni, Province, Comuni) Se sono in contrasto con le fonti di grado superiore vengono annullati dal giudice amministrativo
REGOLAMENTI del Governo esecutivi Norme che servono per l’applicazione di una legge Regolamenti indipendenti Sono adottati nelle materie ancora non disciplinate da leggi
La riserva di legge Vi sono materie che i regolamenti non possono trattare perchè la Costituzione ha riservato la competenza esclusivamente al Parlamento attraverso le leggi. Si parla in questi casi di materie coperte da riserva di legge. Es. Art.13 co2; art.41 co3
CONSUETUDINI/ USI Fonte non scritta (fonte fatto). Perché nasca una norma giuridica da una consuetudine occorre: Un comportamento generale e costante dei cittadini (elemento materiale) e il convincimento che si tratti di un comportamento obbligatorio (elemento psicologico).
CONSUETUDINI/ USI Non possono esistere consuetudini contrarie alle fonti scritte. Nelle materie regole da fonti scritte le consuetudini valgono solo se richiamate. Le consuetudini sono pienamente efficaci nelle materie non regolate da fonti scritte.
Come conoscere le consuetudini? Esistono presso le Camere di Commercio dei capoluoghi di provincia delle raccolte ufficiali che permettono ai cittadini di venirne a conoscenza. Si tratta di norme che comunque nascono dalle consuetudini e non da fonti scritte.
REGOLAMENTI COMUNITARI Emanati dal Consiglio dell’Unione Europea (in collaborazione con il Parlamento europeo). Sono obbligatori in tutti gli Stati dell’Unione Europea (27 Stati) Se c’è contrasto tra con una fonte interna di grado inferiore il giudice deve applicare il regolamento dell’U.E. e disapplicare la fonte interna.
Le DIRETTIVE COMUNITARIE Le direttive emanate dall’U.E. non sono direttamente fonti del diritto italiano perché non sono immediatamente obbligatorie negli Stati membri. Le direttive indicano gli obiettivi da conseguire, ma lasciano agli Stati la scelta delle misure da adottare per raggiungere tali obiettivi entro una determinata scadenza. Per la loro efficacia gli Stati membri dell’U.E sono quindi obbligati ad emanare leggi ordinarie di attuazione delle direttive stesse.
COME SI INDIVIDUANO LE FONTI Le fonti vengono abbreviate con delle sigle: Cost.= Costituzione L.cost. = legge costituzionale Reg. com.= regolamento comunitario L.= legge ordinaria L.reg.= legge regionale D.l.= decreto legge D.lgs.= decreto legislativo D.p.r.= regolamento governativo
Struttura di una fonte Il testo di una fonte è diviso in ARTICOLI. Ogni Articolo è composto da COMMI che corrispondono ai capoversi di cui è composto un articolo.
FONTI DI COGNIZIONE Sono i mezzi che permettono di venire a conoscenza delle nuove fonti di produzione: La GAZZETTA UFFICIALE su cui vengono pubblicate leggi ordinarie, decreti, regolamenti governativi La GAZZETTA DELL’U.E. su cui vengono pubblicati i regolamenti comunitari BOLLETTINO UFFICIALE REGIONALE per la pubblicazione delle leggi regionali.
INTERPRETAZIONE DEL DIRITTO
Interpretazione giudiziale Interpretazione fatta dal giudice nel corso del procedimento; Vincola solo le parti in causa
interpretazione dottrinale Interpretazione contenuta negli scritti degli studiosi del diritto, che non viene elaborata per scopi pratici ma per chiarire in astratto il significato delle norme; Non vincola nessuno, ma se gli studiosi sono concordi nell’attribuire un certo significato alla norma influenza notevolmente i giudici;
interpretazione autentica Interpretazione fatta dal legislatore con una nuova norma, al fine di togliere ogni dubbio sui diversi possibili significati di una legge; Vincola tutti.
EFFICACIA DELLE NORME GIURIDICHE NEL TEMPO
Efficacia delle norme giuridiche L’efficacia della norma giuridica consiste nella sua capacità di produrre effetti. Ogni norma giuridica ha un’efficacia limitata nel tempo, perché dopo un certo periodo di tempo può essere modificata, sostituita o eliminata da altre norme. L’efficacia quindi va dal momento dell’entrata in vigore fino a quello della perdita dell’efficacia.
Entrata in vigore La legge di regola entra in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. La pubblicazione è l'atto con cui la legge viene portata ufficialmente a conoscenza dei destinatari. La vacatio legis è il periodo di tempo tra la pubblicazione e l'entrata in vigore della legge. Una volta entrata in vigore, l’ignoranza della legge non scusa.
Perdita dell’efficacia L’eliminazione o la cancellazione di una norma giuridica può avvenire mediante: Abrogazione Annullamento
Abrogazione L‘Abrogazione è la cessazione dell'efficacia di una norma per effetto di una fonte successiva di pari grado o più elevato. L'abrogazione può essere: ESPRESSA quando viene indicato esplicitamente quali fonti sono abrogate TACITA quando la nuova fonte contiene disposizioni incompatibili le precedente.
IL REFERENDUM ABROGATIVO
Referendum abrogativo Si parla di referendum abrogativo quando si domanda agli elettori se vogliono abrogare una o più norme giuridiche di una legge o di un atto avente forza di legge.
Il Referendum abrogativo Non è ammesso Per le leggi: - tributarie e di bilancio - di amnistia e di indulto - di autorizzazione alla ratifica dei Trattati internazionali
Fase dell’iniziativa Il referendum viene richiesto da: – 500.000 elettori (raccolta di firme) – 5 Consigli regionali
Fase di controllo a) controllo di legittimità del quesito referendario → È effettuato dalla Corte di Cassazione che verifica la regolarità delle firme e la correttezza delle fasi del procedimento b) controllo di ammissibilità → È effettuato dalla Corte costituzionale che verifica l’ammissibilità del quesito.
Fase della votazione La legge è abrogata se si realizzano contemporaneamente le seguenti condizioni: che partecipi al voto la maggioranza degli aventi diritto al voto (quorum) - che i SI ottengano la maggioranza dei voti validamente espressi
Annullamento Consiste nella dichiarazione da parte di Tribunale della invalidità di una norma giuridica che contrasti con una fonte di grado superiore. La Corte Costituzionale dichiara incostituzionali le leggi ordinarie o i decreti in contrasto con la Costituzione e li annulla. Il giudice amministrativo può annullare i regolamenti illegittimi che contrastino con le leggi ordinarie.