COMPETENZA COMUNICATIVA = Interazione sociale Comunicazione linguistica ed extralinguistica Giochi d’azione comunicativa in situazione Atti linguistici Costituenti linguistici Costituenti non linguistici
Massime di Grice (1957) per una comunicazione efficace Quantità dell’informazione Qualità dell’informazione Relazione con il contesto (pertinenza) Modalità comunicativa (non ambigua, ordinata)
PRAGMATICA Indeterminatezza essenziale LINGUAGGIO «Effetto delle parole sul mondo, effetto del mondo sulle parole» Usi contestuali del linguaggio nelle interazioni sociali Claudia Bianchi, Pragmatica del linguaggio, Bari, Laterza, 2003 Intenzione comunicat. di chi parla Conoscenza del mondo + o – condivisa Situazione di proferimento Circostanze d’uso Condizioni di pertinenza d’uso Figuratività del linguaggio Indeterminatezza essenziale LINGUAGGIO Modalità comunicative: sintattico/semantiche + pragmatiche Interferenze sull’informazione data Pertinenza Contestuale Enunciativa Interpretativa Influenze reciproche di chi parla e chi ascolta P. :”Andiamo al cinema?” F.:”Oggi è stata una giornata proprio faticosa Ipotesi inferenziali e di metarappresentazione
PRAGMATICA Da: S. Levinson, La Pragmatica, Bologna, Il Mulino,1995 1938 - MORRIS Pragmatica come insieme di RELAZIONI fra i SEGNI e COLORO CHE LI INTERPRETANO 1957 - GRICE Significato naturale Significato non naturale (o -nn-) Relativo all’intenzione comunicativa Quantità dell’informazione Qualità dell’informazione Relazione con il contesto (pertinenza) Modalità comunicativa (non ambigua, ordinata)
(Realizzazione concreta di una frase) Frase vs. Enunciato (Realizzazione concreta di una frase) Semantica Pragmatica - Studio degli USI comunicativi di una LINGUA da parte dei suoi parlanti governati anche da: DEISSI IMPLICATURA PRESUPPOSIZIONE ATTI LINGUISTICI STRUTTURA CONVERSAZIONALE
1- DEISSI Relazione tra lingua e contesto variamente grammaticalizzata nella struttura delle lingue storico naturali
a) Deissi della persona Es. centro deittico e pronomi pers. PRONOMI – APPELLATIVI – TITOLI DI CORTESIA ITALIANO TOK PISIN S I N G. D U A L E T R P R. 1a io mi 2a tu yu 3a egli em 1a / yumipela (inclusivo) 2a / mitupela (esclusivo) 3a / yutupela (generico) 4a / tupela (distante) 1a / yumitupela (inclusivo) 2a / mitripela (esclusivo) 3a / yutripela (generico) 4a / tripela (distante) 1a noi yumi/mipela (inclusivo) 2a voi yupela 3a essi ol
Sui cicli naturali (giorno/notte, stagioni, lune) ma differenze tra b) Deissi temporale Sui cicli naturali (giorno/notte, stagioni, lune) ma differenze tra TC tempo di codifica TR tempo di ricezione - Spara! Ora! - Lavoro alla mia tesi, ora - L’ho visto ora IERI/OGGI/DOMANI grammaticalizzati diversamente nelle varie lingue
Posizioni e ancoraggio dell’evento comunicativo c) Deissi spaziale Posizioni e ancoraggio dell’evento comunicativo NOMINARE – DESCRIVERE - SITUARE QUI – LÀ – QUESTO – QUELLO VENIRE/ANDARE BRING/TAKE – portare (verso chi parla)/(verso chi ascolta) d) Deissi del discorso All’interno di un enunciato e in rapporto ad altri enunciati passati e futuri COMUNQUE - PERCIÒ – COME SI VEDRÀ – IL SOPRAELENCATO
Tra parlante e interlocutore (ONORIFICI – TABU – FORMALITÀ) d) Deissi sociale Tra parlante e interlocutore (ONORIFICI – TABU – FORMALITÀ) - HO MAL DI PIEDI - MI FANNO MALE LE ESTREMITÀ… CON RISPETTO PARLANDO (IT.REG.SIC.)
2 – IMPLICATURA CONVERSAZIONALE Inferenze intenzionali + contesto GRICE 1967 - 75 L’enunciato dovrebbe possedere queste caratteristiche Qualità dell’informazione (vero – adeguato) Quantità Pertinenza Modalità non ambigua Sai che ore sono? Mah, è appena finito Passaparola! IMPLICATURA Regole comportamentali di cooperazione comunicativa (precocemente apprese dal bambino)
3 - PRESUPPOSIZIONE - Giorgio ha visto il mostro esiste un mostro Giorgio è riuscito a fermarsi Voleva fermarsi Ha cercato di fermarsi Si è fermato Verbi descrittivi - Giorgio ha visto il mostro esiste un mostro Verbi fattivi Maria rimpiange di aver mangiato quella pizza Maria ha mangiato quella pizza Verbi di cambiamento di stato Anna ha smesso di picchiare suo figlio Anna picchiava suo figlio Verbi iterativi Non ci sono più biscotti nella scatola prima c’erano
4 – ATTI LINGUISTICI Austin 1955- 1962 → How to do things with words Scommetto 10 euro che… Io ti battezzo… Ti nomino direttore Ti condanno a… Ti do la mia parola d’onore Ti avverto che Riuscito / Vero / Non Riuscito / Falso ATTO LOCUTORIO Senso e riferimento precisi ATTO ILLOCUTORIO Offerte, promesse ATTO PERLOCUTORIO Produce effetti sull’interlocutore Searle – Indicatori di forza illocutori Funzioni degli enunciati in relazione alla loro posizione nelle sequenze conversazionali
5 – STRUTTURA DELLA CONVERSAZIONE Analisi del discorso (produzione e comprensione) - Regole di pragmatica e di grammatica - Condizioni di testualità ( coesione – coerenza-intenzionalità- accettabilità- informatività- situazionalità- intertestualità) Analisi della conversazione (induttiva- funzioni – sequenze – turni) CONVERSAZIONE: DISCORSO IN CUI DUE O PIÙ PARTECIPANTI SI ALTERNANO LIBERAMENTE PROTOTIPO DI OGNI INTERAZIONE LINGUISTICA
Prospettiva pragmatica «Ogni enunciato esprime una proposizione solo una volta che gli siano aggiunti, grazie al contesto inteso in senso pragmatico, elementi che non corrispondono ad alcun costituente sintattico […] dell’enunciato e che pure devono entrare a far parte dell’interpretazione semantica dell’enunciato» (Claudia Bianchi, Pragmatica del Linguaggio, Bari, Laterza, 2003) -Significato convenzionale: Ciò che è proferito + processi di Saturazione semantica, arricchimento e transfert pragmatici. -Proposizione espressa: Ciò che è detto e recepito con le dovute implicature conversazionali -Senso implicito: 3) Ciò che è effettivamente comunicato
SIGNIFICATO Nucleo semantico: Francesca tradisce Paolo INTENZIONALITÀ COMUNICATIVA, ACCETTABILITÀ, SITUAZIONALITÀ Paolo, Francesca ti tradisce Paolo, come vanno le cose con Francesca? 3) Ho visto spesso Francesca con Pietro 4) Non sapevo che Francesca vedesse così spesso Pietro 5) Francesca e Pietro sono proprio grandi amici 6) Paolo, ti andrebbe di uscire con una mia amica?
Paolo e Francesca sono sposati - l’un l’altra - ciascuno per conto suo Semantica e Pragmatica «Con l’aiuto delle parole non si è mai potuto esprimere tutto quello che le parole nascondono» (Eugéne Ionesco) Contesto semantico Si ricostruisce attraverso un processo di SATURAZIONE (processo obbligatorio sulla base di a) – b) – c). Francesca ha bruciato il libro di Paolo - che gli appartiene - di cui ci ha parlato - che parla di lui - che ha scritto lui 2) Contesto pragmatico a) arricchimento libero b) tranfert (valori metaforici) c) inferenze d) implicature e) impliciture a ) Identità di chi parla e chi ascolta b) Tempi e luoghi del proferimento c) Contenuti effettivi del messaggio Paolo e Francesca sono sposati - l’un l’altra - ciascuno per conto suo
Sequenze complementari Saluto – Saluto Domanda – Risposta Offerta – Accettazione Scusa – Minimizzazione Conversazioni telefoniche Attività sociali fondate sull’attività stessa del parlare Apertura Chiusura Appello Identificazione Scuse/Minimizzazione Avvenuta ricezione Informazioni o richieste Argomento Secondario Pre-chiusura Saluti Promesse
FARE COSE CON LE PAROLE Gli atti linguistici Enunciati constatativi Enunciati performativi Si, lo voglio Io ti battezzo Mi scuso Scommetto 10 euro La nomino direttore Ti sfido a duello Lascio tutti i miei beni immobili a… Mi congratulo Gli atti linguistici In realtà dire è sempre anche fare, spesso ci sono enunciati performativi impliciti Non mi va di sentire altro (taci!) Si, adoro le feste (prometto di venire alla tua festa) O asserzioni solo ipotetiche Che rumore! C’è un sacco di gente nell’aula accanto Tutti gli enunciati possono essere più o meno adeguati, appropriati, veri, falsi e rispondono a intenzioni comunicative attive: si fa sempre qualcosa con le parole
FARE PAROLE CON LE COSE «Hamm: Ieri! Cosa vuol dire Ieri? Clov (con violenza): Vuol dire già mille disgrazie fa… Adopero le parole che mi hai insegnato tu. Se non vogliono più dir niente, insegnamene delle altre. O lascia che me ne stia zitto». (Samuel Beckett, Finale di partita (1957), ed.it. Milano, Mondadori, 1978, p.147) Il contesto completa il significato dell’enunciato che è Sanando AMBIGUITÀ – DEISSI - FIGURATIVITÀ - Convenzionale -Vero-condizionale -Composizionale (Mobile) AMBIGUITÀ Francesca ha una vecchia CREDENZA Paolo ha visto l’uomo con il binocolo Silvio ha comprato un giornale La disambiguazione può avvenire o tramite il contesto linguistico, o al contesto extralinguistico I GIOCHI DI PAROLE O CALEMBOURS (Opinione) (quotidiano) (testata)
Della persona Del tempo Dello spazio Della società 2) DEISSI esplicitata dagli INDICALI (pronomi, avverbi, connettivi frasali, dimostrativi) 3) FIGURATIVITÀ Tutte le figure retoriche sono in relazione col contesto e con le conoscenze enciclopediche condivise tra parlanti
PRINCIPI DI TESTUALITÀ (De Beaugrande- Dressler 1984) Coesione Coerenza Intenzionalità Accettabilità Informatività Situazionalità Intertestualità