Preparazione e sistemazione delle piante per il riposo invernale
Introduzione La bella stagione è al termine, l’estate con le sue fioriture è ormai un ricordo, le piante che avevamo messo all’aria aperta, a breve, saranno ritirate o sistemate in posti protetti dal freddo e dall’acqua piovana
Che fare alla fine dell’estate? Introduzione Per chi non ha una serra, ma solo un terrazzo dove coltivare le piante, verso la fine di Settembre cominciano le preoccupazioni e i problemi di stoccaggio delle piante che, solitamente durante la bella stagione, sono aumentate di numero e non si sa più cosa fare perché ci si rende conto dell’imminente avvicinarsi della stagione fredda. Ma i problemi, anche se in maniera molto ridotta, ci sono anche per chi, per sua fortuna, ha la possibilità di stivare le proprie piante in luoghi per così dire protetti e riscaldati
Preparazione e prevenzione È necessario, per chi non ha la possibilità di ritirare le piante in luoghi protetti e riscaldati, preparare le piante per dare loro modo di affrontare l’inverno senza problemi, nella condizione più favorevole possibile per quanto riguarda la salute delle stesse Ecco allora che sarà importante, verso fine Agosto, inizio Settembre, compiere alcune operazioni preliminari per mettere i nostri gioielli, in condizione di affrontare il freddo e l’umidità. Tanto più le piante sono sane tanto più ci sarà la possibilità che affrontino e superino il lungo periodo invernale indenni. Si procede quindi in quel periodo ad un’ultima annaffiatura, aggiungendo all’acqua un buon insetticida sistemico e da contatto, per eliminare le cocciniglie cotonose ed eventualmente il ragnetto rosso e dare alle piante una protezione dagli attacchi di questi parassiti nel momento che non sarà più possibile bagnarle, aggiungendo anche un fungicida, sempre sistemico e da contatto per gli stessi motivi.
Preparazione e prevenzione È importante inoltre dare una riserva energetica alle piante che dovranno affrontare il lungo periodo di riposo senza la possibilità di trarre nutrimento dal terreno, a causa della sospensione delle annaffiature aggiungendo un buon concime bilanciato Fatte queste operazioni preventive, si sospendono le annaffiature per dare modo al terriccio di asciugare e con esso alle piante, che dopo avere assorbito i veleni e il concime, avranno modo in un paio di mesi, di perdere gradualmente l’acqua e di presentarsi ai primi freddi completamente asciutte. Per chi invece ha la possibilità di ritirare le piante in luoghi protetti e riscaldati il periodo di questi lavori preventivi può essere procrastinato alla fine di Settembre inizio Ottobre ma non oltre, per la difficoltà poi di fare asciugare il tutto
Come sfruttare al meglio lo spazio nella serra Dato che in assenza di ventilazione nella serra si potrebbero verificare ai diversi livelli degli scaffali, differenti temperature dell’aria che tenderà a ristagnare, sarà bene programmare la sistemazione delle piante in base ad un compromesso tra luminosità di cui necessitano le piante stesse e temperature Le piante più resistenti al freddo andranno quindi sistemate ai livelli più bassi, via via che saliremo in altezza posizioneremo piante meno resistenti al freddo sugli scaffali più alti. Così, un’Echinopsis o un’Opuntia si potranno sistemare nella parte più bassa mentre un Ariocarpus o una Aztechium sarà bene metterle in una zona calda della serra quindi in alto perché l’aria calda tenderà a salire verso le parti alte della serra mentre quella fredda ristagnerà in basso. Sarà sempre importante, in serre ove il pavimento è in cemento, appoggiare i vasi su tavole di legno per isolare gli stessi dal pavimento gelido Ovviamente e ancor più, questo vale anche per le piante sistemate su scaffali all’esterno Per quanto riguarda invece la luminosità: piante con coperture di peli o di spine bianche ad es. Epithelantha, Mammillaria pectinifera potranno essere posizionate nelle parti più alte degli scaffali quasi a contatto con la copertura, perché lo strato bianco che ricopre queste piante essendo molto riflettente eviterà scottature alle stesse !! Importante Onde evitare ristagni di aria e di umidità è bene ventilare l’ambiente in cui sono stipate le piante, con un ventilatore oppure naturalmente
Cactaceae: Temperature Molte cactaceae resistono a temperature di molto inferiori allo zero, Tra queste se ne possono citarne alcune Astrophytum che sopportano temperature da – 7° a -12° Echinocereus ( tranne quelli di Baja California) che sopportano temperature anche di – 16° Escobaria alcune della quali sopportano temperature di – 20° Ancistrocactus -7° -12° Questo purché ci sia una bassa umidità ambientale e le piante siano sane, acclimatate e soprattutto asciutte
Cactaceae: Temperature Questi sono casi estremi ma la maggior parte delle cactaceae a parte poche specie come Mirtillocactus, Uebelmannia, Strombocactus Melocactus e poche altre sopportano bene le basse temperature Comunque il modo migliore e meno rischioso per fare svernare queste piante, è di tenerle a temperature che vanno da +1° a + 8 ° così facendo si evita di correre il rischio che gelate di lungo periodo vadano a colpirle inesorabilmente Ma alcune piante, come molti Echinocereus e Ancistrocactus, hanno bisogno di un po’di freddo invernale per dare fioriture copiose nella stagione successiva, ecco quindi il consiglio di fare svernare queste splendide cactacee in serra fredda. O non avendone la possibilità, su scaffali protetti su un terrazzo possibilmente esposto a sud est.
Altre succulente: temperature Oltre a coltivare cactaceae, molti di noi amano anche coltivare altre succulente come Euphorbie, Caudiciformi, e piante dell’Africa equatoriale e del Madagascar (Didierea e Alluaudia), per non dimenticarci degli Adenium Per brevità non tratterò di tutte queste piante ma in generale va detto che le stesse vanno tenute a temperature superiori ai +10° Dopo il trattamento preventivo quindi, andranno ritirate in posti luminosi, dove è possibile controllare le temperature e dove le stesse non scendano sotto quei livelli, se non per brevissimi periodi. Vanno sospese le annaffiature anche se vedremo che molte, come ad esempio gli Adenium, perderanno le foglie. Se saranno ritirate in locali caldi, se mai un paio di volte durante l’inverno, sarà utile dare una leggera nebulizzata senza mai bagnare il terriccio
Un discorso a parte va riservato alle semine effettuate durante l’anno Se avete seminato in primavera, le plantule avranno acquisito la forza per passate indenni l’inverno anche sugli scaffali riparati di un balcone e specialmente in serra. Nel caso siano in serra potrebbe essere utile durante un inverno caldo, come quelli passati o peggio se in casa: dare una leggera nebulizzata, sempre senza bagnare il terriccio. Questa azione va comunque valutata con molta cautela in base all’andamento stagionale e alle temperature cui sono sottoposte le plantule
Attenzione alle scottature E’ importante sapere che anche durante il periodo invernale è possibile provocare scottature alle nostre piante Specialmente chi usa scaffali riparati da cellophane o altri materiali plastici trasparenti. È bene che si sappia, che durante le giornate soleggiate le piante corrono seri pericoli di essere lessate, specialmente piante come Lithops e altre mesembrianthemaceae Ma anche le Cactaceae e le Euphorbie non sono immuni da questi pericoli. E’ bene arieggiare durante le giornate di sole anche nei mesi più freddi o praticare delle prese d’aria alle coperture degli scaffali o addirittura lasciare un ricircolo d’aria da sotto a sopra in modo che l’aria fredda che sta sempre in basso, si misceli con quella calda che si trova in alto mitigandone gli effetti. E’ inoltre importante anche nelle serre arieggiare naturalmente oppure con l’ausilio di un ventilatore asciugare un po’ l’umidità che inevitabilmente si formerà all’interno ! Attenzione agli sgocciolamenti
Un Aiuto da “Internet” Su questo sito della cactus Trentino – Sudtirol è possibile trovare informazioni sulle temperature minime sopportate dalle succulente http://www.cactustn.com/temperature.htm
Marco Sisti Castellanza 10 Ottobre 2009 Fine Cactus & Co Lombardia