BIOPSIA PROSTATICA ASPETTI DI ASSISTENZA INFERMIERISTICA :

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I criteri esposti nelle linee guida che seguono saranno utilizzati per la prenotazione di tutti gli esami ecografici, con l’esclusione di quelli relativi.
Advertisements

Dott. Petri.
NEUROMODULAZIONE SACRALE
Insegnamento dell’autocateterismo: il ruolo cruciale dell’infermiere
NEFROSTOMIA, GESTIONE DI
Gestione infermieristica della Riabilitazione
Il drenaggio vescicale in pazienti con neoplasia pelvica
La gestione infermieristica del paziente nefropatico
Uratape, gestione infermieristica postoperatoria
ASSISTENZA POST-OPERATORIA CONTROLLI NEL TEMPO
Prevenzione delle infezioni urinarie
Hotel Belvedere - 19 giugno 2004
ALTERAZIONI EMATOLOGICHE IN CORSO DI NEOPLASIE
INFORMAZIONE PREPARAZIONE ASSISTENZA
A.Tosto , S.O.D. Urologia 1 dell’Università A.O.U. Careggi - Firenze
UC: TERAPIA MEDICA (I) Attacco lieve 5-ASA clisma o per os.
II Session: FAMILIAL CANCER SYNDROMES
APPARATO URINARIO E URGENZE RELATIVE
IL PAZIENTE CON ANEMIZZAZIONE IMPORTANTE DOPO APPLICAZIONE DI STENT
LABORATORIO: IL DRENAGGIO TORACICO II anno
SE E QUANDO DRENARE M. RIGAMONTI A. MADAU OSPEDALE SAN CAMILLO TRENTO
25/28 Maggio Montecatini Terme INNOVARE CONSERVANDO
Dr Massimiliano Varriale
I DIVERTICOLI I diverticoli si possono ritrovare
T.S., M/77 aa A.P.Familiare: negativa per neoplasie
Day-surgery e One day-surgery in colonproctologia
La terapia della Iperplasia Prostatica Benigna: a chi. quali farmaci
IPERGLICEMIA PARTE I : QUANDO SI HA L’IPERGLICEMIA
Semeiotica e Metodologia Clinica
Stefano Angelo Santini Università Cattolica S. Cuore, Roma
Dott.ssa Luciana Tramacere Dott. Gianni Fonti
NODULO SOLITARIO DELLA MAMMELLA
(Eventuale sostituzione)
DOLORE ADDOMINALE IN FOSSA ILIACA DESTRA E SINISTRA
Il catetere vescicale è la causa più frequente di infezioni urinarie postoperatorie, nonostante l'impiego di sistemi di raccolta chiusi. E richiesta una.
L’ospedalizzazione domiciliare per i pazienti l’esperienza di Torino
Complicanze post operatorie
Chi trattare, quando, come e con che cosa?
Intervento in elezione
Il documento regionale
CASA SOLLIEVO DELLA SOFFERENZA DIPARTIMENTO CARDIOLOGICO VASCOLARE UNITA’ OPERATIVA COMPLESSA di CHIRURGIA VASCOLARE direttore Prof. G. Paroni Coordinatore.
Assistenza al paziente sottoposto a fibrobroncoscopia
VALUTAZIONE ANATOMO PATOLOGICA PRE-TRATTAMENTO NEOADIUVANTE
La valutazione del PCA3 nella diagnosi del carcinoma prostatico
La visita algologica: metodologia generale
Prevenzione del Tumore della Prostata
Caso Clinico.
RUOLO DELL’INFERMIERE NELLE PROBLEMATICHE PRE OPERATORIE DEL PAZIENTE VASCOLARE I.P. BARBIERI DANILA S.C.CHIRURGIA LAVAGNA.
Strumenti operativi Si tratta di strumenti la cui finalità è quella di migliorare l’organizzazione dell’assistenza e, di conseguenza, favorire l’erogazione.
EMERGENZE ACUTE GINECOLOGICHE
CASO CLINICO Un uomo (A. P.) di 65 anni si presenta all’osservazione con dolore lombare da alcuni mesi.
APPROPRIATEZZA TERAPEUTICA E ADERENZA ALLA TERAPIA
IL PEDIATRA DI LIBERA SCELTA E LA STIPSI
Obiettivi e utilità della Prevenzione Oncologica : cosa percepisce il paziente Maurizio Mancuso MMG - SNAMID Elaborazione dati a cura di : Vanessa Vecchi.
Epidemiologia della patologia tiroidea a Pollenza 2014
Casi clinici Screening Terapia osservazionale. 1° caso Anni 57 Non disturbi urinari (LUTS) Quadro in una società multinazionale Comorbilità: sovrappeso.
PATOLOGIA CLINICA patologia clinica dott. G.Nicocia.
STATEMENTS CAMPUS SI = 94% Lo specialista di riferimento in caso di sospetta allergia alimentare IgE mediata è rappresentato dall’allergologo.
Prelievo ovociti – Pick - up
CASO CLINICO Filippo Alongi Direttore
ELIMINAZIONE URINARIA
Linfoma tonsillare. Ascesso tonsillare Score clinico di Breese nella diagnosi di faringo-tonsillite da SBEGA 1 Stagionalità 2 Età 3 Febbre 4 Faringodinia.
DISTURBI URINARI Introduzione I disturbi urinari, non si identificano solo nell’incontinenza urinaria ma in molte condizioni patologiche che possono coinvolgere.
UTILITA’ DELL’ESAME URINE
Biopsia prostatica e anestesia
Cosa fare in caso di …………..
diagnostici dell’apparato digerente RX ESOFAGO – RX DIGERENTE
Green Light i laser nella terapia dell’IPB Dott. G. Melloni
XV Congresso SUN - Bari Giugno 2013
Transcript della presentazione:

BIOPSIA PROSTATICA ASPETTI DI ASSISTENZA INFERMIERISTICA : (METODI, STRUMENTI, CONSENSO, PREPARAZIONE, RICHIESTE ANATOMIA PATOLOGICA, ESECUZIONE, FOLLOW-UP POSTBIOPSIA, REFERTAZIONE) DOTT. Nicolina d’adamio u.o. urologia 0spedale “s. pio da pietrelcina” - vasto

FATTORI CHE INFLUENZANO LO SVILUPPO DEL TUMORE DELLA PROSTATA Fumo di sigaretta Colesterolo Familiarità

I CONTROLLI DA 50 ANNI IN SU 1° Controllo dopo il 50° anno di età; Visita Urologica ed Esplorazione rettale: forniscono informazioni su dimensioni e consistenza della ghiandola; Dosaggio P. S. A. totale: valore normale 3 ng/ml.; Se necessario: Ecografia Prostatica Trans – rettale: valuta la morfologia, le dimensioni e la struttura della ghiandola; e contestuale Biopsia Prostatica: prelievo di frammenti di tessuto prostatico, effettuato con aghi bioptici, per studiarlo al microscopio per esame istologico con lo scopo di fare diagnosi di carcinoma prostatico.

LINEE GUIDA ITALIANE SULLA BIOPSIA PER CARCINOMA DELLA PROSTATA Reperto anormale all’indagine rettale; PS A Totale >3 ng/ml; Valore di PSA ridotto a 2,5 ng/ml in soggetti giovani; Rapporto PSA libero/totale: inferiore al 15%; Valori superiori a 10 ng/ml; Incremento significativo del valore di PSA nel tempo (PSA Velocity); Numero dei prelievi non inferiori ad 8; Consenso informato; Profilassi antimicrobica omessa nell’accesso Trans Perineale, mentre va praticata nell’accesso Trans Rettale; Profilassi antibiotica; Farmaci utilizzati: chinolonici e cotrimossazolo; Esecuzione di clisma rettale (opzionale); In pazienti con Valvulopatia Cronica o Portatori di Protesi praticare abituale profilassi antibiotica; Anestesia obbligatoria in Biopsia Trans Perineale e fortemente raccomandata in quella Trans Rettale.

DESCRIZIONE DELLA TECNICA : ingresso dell’ago attraverso il canale anale; E’ la pratica più usata. Trans Perineale: : passaggio dell’ago nella regione cutanea posta al di sotto dello scroto ed al di sopra . dell’ano (perineo). : laterale Trans rettale Trans perineale Decubito

DECUBITO PAZIENTE

RUOLO DELL’INFERMIERE NELLA BIOPSIA PROSTATICA

RUOLO DELL’INFERMIERE NELLA BIOPSIA PROSTATICA PRIMA DELLA PRATICA Preparazione del campetto sterile; Preparazione e dosaggio anestetico locale: Lidocaina 1% 3,5 ml + Naropina 2 mg./ml. 10 ml = Totale 13,5 ml Controllare: Eventuale assunzione di terapia anticoagulante o antiaggregante piastrinica: questi farmaci vanno sospesi perché c’è il rischio che la biopsia causi rettorragia od ematuria copiose; Prelievo ematico per esami della coagulazione; Eventuale patologia diabetica; Assunzione di antibiotico terapia, dalla sera precedente l’esecuzione della procedura, per evitare rischio di infezione; Esecuzione di clistere evacuativo per permettere alla sonda ecografica di visualizzare bene la prostata senza feci interposte; Presenza di 2 impegnative regolarizzate; Che abbia letto il Consenso Informato; Possesso di acqua da assumere dopo esecuzione di biopsia.

CAMPETTO STERILE

DURANTE ESECUZIONE DELLA PRATICA: Collaborare con il medico; Posizionare i frustoli bioptici sulle spugnette. Controllare il paziente; Invitarlo a bere adeguatamente; Invitarlo ad urinare appena ne avverte lo stimolo; Informare il paziente delle possibili complicanze immediate; Informare il paziente delle possibili complicanze tardive; Riferire al medico qualsiasi sanguinamento massivo o ritenzione urinaria; Invitare il paziente a continuare ad assumere la terapia antibiotica fino a prescrizione medica; Avvertire il paziente di recarsi in Ospedale in caso di: comparsa di febbre alta, difficoltà nella minzione o sanguinamento eccessivo; AL TERMINE DELLA ESECUZIONE DELLA PRATICA:

COMPLICANZE Emorragiche: sono lievi e transitorie. 1) Sangue nelle urine o nelle feci 2) EMOSPERMIA. Ritenzione urinaria: Richiede il posizionamento del Catetere Vescicale da trattenere per qualche giorno. Infiammatorie: Ritenzione acuta di urine con necessità di posizionamen- to di catetere vescicale per qualche giorno. Infettive: FEBBRE ELEVATA e BRUCIORI ALLA MINZIONE. Exitus: per shock settico dopo esecuzione di Biopsia Trans Rettale. Sindrome vaso-vagale: Episodi severi sono rari. La maggior parte a rapi- da risoluzione.

COMPLICANZE RIPORTATE DALLA LETTERATURA Tecnica Tecnica Trans-Perineale Trans-Rettale Ematuria 26-42 % 47-74% Ematuria severa 0,7 % 0,1-0,7% Emospermia 13-46 % 19-45% Ematoma pelvico 0,1 % 0,0% Dolore (con anestesia) 31 % 36% Disuria 2,7 % 6,8-7,2% Ritenzione 2 % 1% Setticemia 0,1-0,7 % 0,1-0,2% Infezione urinaria 0,o -0,5 % 27-32% Rettorragia o,0 % Lieve 4,9-22,1% Severa 1,2% Febbre 0,5 % 1%

METODO DI RACCOLTA DEI CAMPIONI Cassettine forate per tessuti, all’interno delle quali il frammento bioptico viene disteso su di una spugnetta imbevuta di soluzione fisiologica, coperto da una seconda spugnetta eguale alla prima, su cui si chiude il coperchio della cassetta. TECNICA PIU’ USATA. La cassettina viene immerso nel liquido fissativo (formalina al 10%). TECNICA A BASSO COSTO. TECNICA CASSETTE O A SANDWICH

METODI DI IDENTIFICAZIONE DEI FRAMMENTI I frammenti devono essere identificati : destra - sinistra p apice – zona media – base Il modo più semplice e più sicuro per identificare la sede del prelievo è quello di mettere ciascun frammento in un contenitore diverso, con l’indicazione, numerica o alfabetica, del lato e dell’area della prostata da cui il frammento proviene. Questa etichettatura, scritta su ciascun contenitore, deve essere riportata anche sulla richiesta scritta di esame istopatologico. Per lato Per sede del prelievo

FRAMMENTI BIOPTICI I prelievi devono essere eseguiti con ago 18 gauge di tipo automatico. La cripta dell’ago deve avere una lunghezza di almeno 15 mm. Un frammento adeguato deve avere una lunghezza di almeno 10 mm. Al momento del prelievo si deve controllare la qualità e la lunghezza del frammento e, in caso di prelievo insufficiente, ripetere il prelievo nella stessa sede. Sotto il profilo qualitativo, un frammento bioptico è considerato adeguato quando contiene almeno 1 ghiandola prostatica. Il numero di prelievi da eseguire dovrebbe essere tra 8 e 10. Nel nostro ambulatorio il numero di prelievi effettuati è: 20.

CAMPIONI BIOPSIA PROSTATICA INVIATI IN ANATOMIA PATOLOGICA Nel nostro Ambulatorio il numero dei prelievi è 20 così suddiviso: Apice dx: 1 Celletta (2 prelievi bioptici) Zona Media dx: 2 Cellette (4 prelievi bioptici) Base dx: 2 Cellette (4 prelievi bioptici) Apice sx: 1 Celletta (2 prelievi bioptici) Zona Media sx: 2 Cellette (4 prelievi bioptici) Base sx: 2 Cellette (4 prelievi bioptici)

AGO E GUIDA ECOGRAFO

STRISCIO FRAMMENTO BIOPTICO

REBIOPSIA DOPO PRIMA BIOPSIA NEGATIVA 1° biopsia inadeguata: (sotto i 6 prelievi; assenza di ghiandole prostati- che; frammenti piccoli e non leggibili). PIN di alto grado alla prima biopsia; Per valori di P. S. A. costantemente > 10 ng./ml; Quando la PSA velocity è > a 0,75/1 ng/ml. anno; Ripetere entro 6 – 12 mesi; Il numero dei prelievi va aumentato rispetto alla prima. La biopsia deve essere ripetuta:

RUOLO CENTRALE DELL’INFERMIERE CONCLUSIONI RUOLO CENTRALE DELL’INFERMIERE per: Prevenzione complicanze; Assistenza durante la procedura; Assistenza psicologica durante (dolore) e dopo la procedura (rassicurazioni circa le evenienze come blanda ematuria, rettorragia, etc…); Precisione del campionamento (prelievo ed invio); Organizzazione dell’ambulatorio di biopsie.