LA STORIA DEL CIOCCOLATO

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Transcript della presentazione:

LA STORIA DEL CIOCCOLATO Modulo di supporto all’attività in presenza che si svolge presso Bibliolab, biblioteca e mediateca scolastica di rete e in rete.

Mappa La diffusione in Europa: bevanda aristocratica Un nuovo gusto europeo La conquista europea Anche in Italia Alla ricerca delle spezie La produzione Nuovi generi voluttuari Nell’Ottocento per i bambini Mappa Un moderno procedimento La bevanda degli Aztechi Il cioccolato a Torino Un consumo di lusso Cacao e colonialismo Era una moneta L’industria del cioccolato Valore simbolico Dalla Svizzera agli Stati Uniti La pianta del cacao La ditta Ferrero Caratteristiche I problemi di oggi Varietà La produzione odierna Lavorazione La normativa europea Bibliografia Sitografia E per finire… Il commercio equo e solidale

Il nome scientifico è Theobroma cacao, cioè “cibo degli dei” La pianta del cacao Il nome scientifico è Theobroma cacao, cioè “cibo degli dei” Nell’umidità costante del clima tropicale, un piccolo albero produce i suoi frutti simili a zucche contornati dalle foglie di colore verde scuro: la pianta del cacao.

Caratteristiche La pianta produce bacche (o cabosse) con polpa e 30-40 chicchi (o semi) Il suo ambiente naturale è in un’area compresa tra 20° di latitudine a nord dell’equatore e 20° di latitudine a sud dell’equatore. Arrivano a fruttificare 30 fiori su 100000 Sono quindi molto importanti i moscerini quali insetti impollinatori e le piantagioni che fanno uso di prodotti chimici ne possono subire le conseguenze

Varietà Criollo: è la varietà tradizionale originaria dell’America centrale ed è quella di maggior qualità. 5- 10 % della produzione mondiale. Forastero: la più comune soprattutto in Africa. 80 % della produzione mondiale Trinitario 10- 15 % della produzione mondiale http://www.argitrade.com/Cocoa/cocoa_storia.htm Storia del cioccolato; geografia e varietà; raccolta e prime trasformazioni

Lavorazione Apertura cabosse Fermentazione dei chicchi: questi germinano, ma le pianticelle vengono uccise dalle alte temperature Essiccazione, durante la quale perdono la metà del loro peso Tostatura Vagliatura e ventilazione, durante le quali le bucce vengono spellate e rimosse

La bevanda degli Aztechi Gli Aztechi, un popolo affascinante dalla mitologia complessa, che spesso è stato considerato crudele per l’immagine trasmessa dai conquistatori europei La parola chocolate viene da cacahuatl

Un consumo di lusso I mercanti aztechi ( i pochteca) portavano il cacao a Tenochtitlan, la capitale, da Soconusco I ricchi aztechi bevevano l’octli (bevanda fermentata tratta dall’agave) e il cioccolato Si tratta di consumi di lusso, come le piume di quetzal e le pelli di giaguaro Sappiamo che si preparavano 2000 cioccolate al giorno per i soldati della guardia di Montezuma!

Era una moneta Molte transazioni mercantili e retributive avvenivano mediante chicchi di cacao Paga giornaliera 100 chicchi Una chioccia di tacchino Una lepre Tre conigli piccoli 100 grossi pomodori

Valore simbolico Il cacao e la cioccolata hanno relazioni con il mondo religioso e rituale degli Aztechi. La bacca …ricorda il cuore …ricorda il sangue La bevanda

La conquista europea Nel Quattrocento e nel Cinquecento gli europei solcano i mari e conquistano popoli lontani, creano un sistema mondiale diverso e mettono le basi per cambiare molte abitudini alimentari http://www.argitrade.com/Cocoa/cocoa_storia.htm Storia del cioccolato; geografia e varietà; raccolta e prime trasformazioni

Alla ricerca delle spezie Durante i secoli del medioevo le spezie, e in modo particolare, il pepe erano molto apprezzate anche perché erano ambasciatrici di un mondo leggendario, l’Oriente. E per i ricchi erano un simbolo di benessere e un’esibizione di potenza. Ma la via usata per secoli (Oceano Indiano, istmo di Suez, Alessandria, via mare a Venezia, attraversamento Alpi) diventa poco praticabile (Turchi in Asia minore, Mamelucchi in Egitto) Il tentativo di aggirare le barriere e trasportare quantità maggiori di merci è dunque l’idea fissa del 1400.

Nuovi generi voluttuari Dopo la scoperta e la conquista dell’America e il dominio europeo degli oceani il consumo delle spezie, dopo un’impennata, diminuisce. Perché perdono fascino, non c’è più nulla da conquistare Perché il mercato è saturo Per l’ascesa di nuovi generi voluttuari e stimolanti Caffè, tè, cioccolato, zucchero: generi coloniali

Una bevanda aristocratica Per gli aristocratici dell’Antico Regime la cioccolata era un’abitudine della prima colazione, sovente fatta a letto, e apriva una proficua giornata di ozio Il cioccolato, nel Seicento e nel Settecento è una bevanda alla moda molto diffusa nel mondo aristocratico e cattolico, soprattutto in Spagna e Italia. Per contrasto il caffè, diffuso in Inghilterra, Olanda, Francia e nel mondo protestante è la bevanda simbolo della borghesia.

Un nuovo gusto europeo Nel Seicento e nel Settecento, insieme agli altri prodotti coloniali, la cioccolata diventa una bevanda alla moda assai diffusa in Spagna, per esempio tra i Gesuiti (che erano 16000 nel 1624). Si diffonde poi anche in Francia e la cioccolatiera diventa alla moda come lo stile rococò, la tabacchiera, il ventaglio. In Inghilterra nel Settecento assume un carattere un po’ diverso: nascono le coffe-chocolate house. Si diffonde anche in Austria alla corte viennese. Qui nasce anche la Sacher House.

Anche in Italia A Torino il cioccolato era già arrivato nel Cinquecento, ma i cioccolatai sono molti nella Torino di Carlo Felice, fine Settecento. Fare una “figura da cioccolataio” vuol dire non saper stare al proprio posto, usare una carrozza trainata da quattro cavalli come gli aristocratici. A Roma bevevano cioccolata le principesse romane e anche il Papa. Clemente XIV, che aveva soppresso l’ordine dei Gesuiti, fu forse avvelenato con la cioccolata A Napoli comincia a essere utilizzato come dessert e nella preparazione dei gelati.

La produzione Cala drasticamente la popolazione del centro-america per malattie e sfruttamento Con il mercato europeo la richiesta di cacao si raddoppiò Cambia anche la distribuzione geografica della pianta del cacao: si diffondono coltivazioni in Venezuela, Brasile, Ecuador (qui la varietà forastero) Qui viene spesso impiegata manodopera nera, cioè schiavi africani venduti da francesi, portoghesi, inglesi, olandesi.

L’Ottocento Con la caduta dell’Antico Regime e la conseguente crisi sociale ed economica dell’aristocrazia la borghesia entra sulla scena della storia con i suoi valori e i suoi simboli. I simboli dell’aristocrazia (per esempio la cioccolata e gli abiti variopinti) vengono lasciati ai bambini e alle donne, cioè agli esclusi dal potere. http://www.argitrade.com/Cocoa/cocoa_storia.htm Storia del cioccolato; geografia e varietà; raccolta e prime trasformazioni

Un moderno procedimento Nel 1820 l’olandese Van Houten inventa un moderno procedimento per ottenere il cacao. Estrae la maggior parte dell’olio dei semi, in modo tale da ottenere una polvere. Si sono così poste le basi per arrivare alla cioccolata in tavolette, un genere voluttuario particolare che ha avuto molta fortuna. Fino a questo momento, per secoli, il cacao era stato solo una bevanda.

Il cioccolato a Torino Agli inizi dell’Ottocento la ditta Caffarel utilizza moderni macchinari per la fabbricazione del cioccolato (l’impastatrice di Doret). A metà Ottocento Prochet inventa i gianduiotti, il primo cioccolatino ad essere incartato. Molte aziende produttrici di cioccolato sono di proprietà di valdesi installati in Piemonte con “patenti” di cioccolatiere (Prochet, Talmone, ecc.). http://www.caffarel.com/170anni_ita.html Il cioccolato a Torino Si diffonde nei caffè l’abitudine di un mischio di caffè e cioccolata: il “bicerin”.

Cacao e colonialismo Nel 1824 talee di cacao della varietà forastero arrivano a Saò Tomè in Gabon dal Brasile: Golgo di Guinea e Guinea equatoriale (Africa portoghese) Successivamente la coltivazione si diffonde in Ghana, Nigeria, Costa d’Avorio (1905); i tedeschi la portano in Camerun. Si diffonde inoltre in Sri Lanka, portata dagli inglesi e a Giava e Sumatra, portata dagli olandesi.

L’industria del cioccolato Tra Ottocento e Novecento il cioccolato comincia ad essere un nuovo consumo di massa. La pubblicità cambia il gusto e impone nuovi prodotti

Dalla Svizzera agli Stati Uniti Nel 1875 lo svizzero Cailler (che era stato anche a Torino) utilizza la farina lattea Nestlè per fabbricare il cioccolato al latte. Dal 1899 in Svizzera si fabbrica il Toblerone: all’interno della barra di cioccolato torrone alle mandorle e miele. All’inizio del Novecento Milton Hershey fonda una grande fabbrica di cioccolato, detta “la città del cioccolato”. E’ l’Henry Ford degli industriali del cioccolato. Nascono anche le uova di cioccolato, all’inizio piene e pesanti, poi dagli anni venti fatti di due parti (da cui la sorpresa).

La ditta Ferrero Dopo la seconda guerra mondiale Pietro Ferrero da pasticcere diventa imprenditore. Inventa la pasta Giandujot, un surrogato fatto con grasso di cocco che però si scioglieva d’estate. Si dà una migliore organizzazione aziendale e quindi nasce la Supercrema, la Cremalba e infine la Nutella (per ragioni di marketing, da nut, nocciola in inglese). Gli ingredienti: zucchero, oli vegetali, nocciole (13%), cacao magro, latte in polvere (5%). I segreti: buone materie prime e la miscela Nx (quella degli oli vegetali). Ricorda il 7x della Coca Cola, che forse è proprio il cacao.

I problemi di oggi Anche parlando di un argomento che sembra frivolo come il cioccolato, non si può fare a meno di parlare di due problemi fondamentali: le ingiustizie a livello mondiale e i pericoli che possono derivare dal mancato rispetto per l’ambiente e la genuinità dei cibi http://www.citinv.it/pubblicazioni/ilchiccodisenape/numero2_2000/cioccolato.htm L’amaro dramma dei produttori del sud del mondo

La produzione odierna Oggi il cacao si produce soprattutto in Africa ( il 55%) e in Asia. Solo una parte proviene ancora dall’America. Costa d’Avorio Brasile Ghana Malaysia Indonesia Nigeria Camerun Il Messico, terra d’origine, è solo undicesimo con l’1,5% della produzione mondiale http://www.massmarket.it/cioccolato.htm Consumi, mercato mondiale

La normativa europea Oggi, nell’era dell’euro, il cioccolato è in pericolo, per una normativa che consentirebbe di chiamare cioccolato un prodotto fabbricato con l’aggiunta di grassi vegetali. E’ una legge da criticare e combattere, perché minerebbe le basi di una tradizione produttiva europea e italiana, che, come abbiamo visto, è molto solida. http://www.ines.org/ctm/altromercato/08-95/cioccolato.html Grassi vegetali? Produzione http://www.telecities.net/schoolwebby/cioccolato.htm Il problema dei grassi vegetali in un giornale scolastico

Il commercio equo e solidale In tutta Europa, e anche in Italia, si sta diffondendo una nuova forma di commercio di molti prodotti del sud del mondo. Per esempio in Gran Bretagna si vende il Maya Gold, un cioccolato di grande qualità, prodotto in coltivazioni senza pesticidi e pagato in modo equo al produttore OK! In molti paesi del mondo vi è povertà, sottosviluppo, sfruttamento del lavoro dei bambini.

Un’altra via di uscita E per finire… La canzone che il bravo e simpatico musicista Daniele Sepe ha prodotto per le “Botteghe del mondo” www.danielesepe.com : trovi altre canzoni free

E per finire… Per un anno il campesino sulla terra zappo', e il raccolto una mattina al mercato portò. Cotone banane cacao e caffè, dopo un anno di lavoro quanto pensi gli hanno dato ? 3 solo 3, di pesos solo 3 dopo un anno di lavoro, di pesos solo 3 Panama, stivali, faccia bianca e lavata parla inglese chi ha comprato il caffè. Cotone banane cacao e caffè, per un'ora di lavoro quanto pensi gli hanno dato ? 3000 pesos, mille per tre, un' ora di lavoro e mille pesos per tre Cotone banane cacao e caffè, per cambiare continente impiegano un mese.

E per finire… 3000000 al grossista francese, ci metton due secondi con il World Wide Web C'è l' industriale che urla incazzato: "Meno operai ! Siamo fuori mercato!" Poi guarda il rolex, si e' fatto gia' tardi e torna alla sua villa di svariati miliardi. 3000 pesos non bastano più, si parte da un milione e si va sempre più su. Di tutto quel caffè ora un chicco soltanto costa piu' del campesino del raccolto e del suo campo. C'è un esperto che arriva da Calais, si studia attentamente il nostro chicco di caffè: "Con l'uso biogenetico di un forte lucidante lo rendo piu' dannoso ma più accattivante"

E per finire… Per lo spot serve una grande attrice, che canta, balla, ride e fa la presentatrice. Vola su chicchi che sembran proprio veri, e ha avuto un assegno con circa sette zeri. Di tutto quel caffe' ora un chicco soltanto costa piu' del campesino del raccolto e del campo L' esportatore è sempre più ricco Il grossista francese e sempre più ricco L' industriale incazzato è più rilassato L'esperto di Calais non beve più caffè Manager attrici registi e banchieri tutti più felici e più ricchi di ieri Ma tutto il lavoro del campesino, sempre quei 3 pesos e di mancia un soldino.

E per finire… Ma in questo pianeta la giusta convenienza è rendere la gente più felice con coscienza. Una parte del mondo da anni e' rapinata da gente che di questo non vuol sapere niente da gente che pensa che ha molta più importanza l'andamento delle borse e non quello della mente Ma per fortuna in ogni cosa della vita, puoi cercare un'altra via d'uscita Un altro campesino per un anno ha zappato, s'e' alzato presto e non è andato al mercato. Qualcun altro senza panama ha incontrato, qualcuno che se paga paga quel che ha lavorato e sa che un'ora ha lo stesso valore se sei un contadino o un illustre scrittore.

E per finire… Ha incontrato le Botteghe del mondo che pagano il lavoro al suo prezzo giusto e tondo. Fuori dalla legge di un mercato brutale, per uno scambio più equo e solidale.

Bibliografia Un testo di riferimento, più indicato per insegnanti è quello di Wolfang Schivelbusch, Storia dei generi voluttuari, Bruno Mondadori, Milano, 1999 Per tutti è disponibile presso la biblioteca di Bibliolab una trentina di testi relativi all’area tematica sulla quale è costruita la “caccia al tesoro” per imparare le abilità di ricerca.

Sitografia1 http://www.argitrade.com/Cocoa/cocoa_storia.htm Storia del cioccolato; geografia e varietà; raccolta e prime trasformazioni   http://www.monasteri.it/it/prodotti/cioccolato/cacao.htm Breve storia del cacao http://www.citinv.it/pubblicazioni/ilchiccodisenape/numero2_2000/cioccolato.htm L’amaro dramma dei produttori del sud del mondo http://www.alprose.ch/E/homepage.htm Chocolat Alprose. Storia, museo http://www.massmarket.it/cioccolato.htm Consumi, mercato mondiale http://www.hot.it/canali/moda/tendenze/cioccolato/storia.html Breve storia e “crema di web” (altri link)

Sitografia2 http://www.cnnitalia.it/2000/SALUTE/02/05/cioccostoria/index.html Articolo sulla storia del cioccolato   http://www.cioccolato.it/ Associazione La Compagnia del cioccolato http://www.gamberorosso.it/cioccolato/cioccolato.asp Il cioccolato piemontese http://guide.supereva.it/cgi-bin/sendurl.cgi?ug=/salute_e_benessere/dietetica&pg=h7&ud==http://www.cnnitalia.it/2000/SALUTE/02/04/cioccolato/chocchart.html Diversi tipi di cioccolato http://www.caffarel.com/170anni_ita.html Il cioccolato a Torino http://www.tiffanyonline.net/il_cioccolato.htm Breve storia del cioccolato

Sitografia3 http://www.ines.org/ctm/altromercato/08-95/cioccolato.html Grassi vegetali? Produzione  http://quotidiano.monrif.net/chan/web_reportage:259503:/2000/07/28: La cioccolata sul web  http://www.chococlub.com/cioccolato/storia.htm Gli aztechi; la lavorazione http://www.lugano-tourism.ch/ita/Musei/cioccolato.htm Museo del cioccolato  http://www.telecities.net/schoolwebby/cioccolato.htm Il problema dei grassi vegetali in un giornale scolastico  http://news2000.iol.it/index_speciale.jhtml?speciale=cioccolato&pagina=pag11 Le più famose industrie che fabbricano cioccolato  http://www.cioccolatosvizzero.com/storia.htm Cronologia storica sul cioccolato  http://utenti.tripod.it/quadratino_milano/quadratino/Tuttoquelloche.htm Storia, salute, curiosità