1 Workshop La Progettazione Partecipata nella Cooperazione Territoriale Lecce 18 Febbraio 2010 Ex Monastero dei Teatini.

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Transcript della presentazione:

1 Workshop La Progettazione Partecipata nella Cooperazione Territoriale Lecce 18 Febbraio 2010 Ex Monastero dei Teatini

Programmazione Elenco Bandi Comunitari - a cura Dott. Maggio Giuseppe Responsabile Laboratorio Cooperazione

3 Alcune Premesse La nuova Politica di Coesione 2007 – 2013 è incentrata su 3 Obiettivi Prioritari 1. Convergenza 2. Competitività Regionale e Occupazione 3. Cooperazione Territoriale Europea

4 Obiettivo Convergenza Tende a migliorare le condizioni per la crescita e l'occupazione nelle regioni in ritardo di sviluppo. Esso si concentra in particolare sullinnovazione e la società della conoscenza, l'adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, la tutela e il miglioramento della qualità dell'ambiente e l'efficienza amministrativa.

5 Obiettivo Competitività Regionale e Occupazione Riguarda le zone UE che non rientrano nel precedente obiettivo. Esso mira a rafforzare la competitività e l'occupazione, anticipando i cambiamenti economici e sociali

6 Obiettivo Cooperazione Territoriale Inteso a rafforzare la cooperazione transfrontaliera mediante iniziative congiunte, locali e regionali, a rafforzare la cooperazione transnazionale mediante azioni volte allo sviluppo territoriale integrato connesse alle priorità comunitarie ed a rafforzare la cooperazione interregionale e lo scambio di esperienze a livello territoriale.

7 Le tre modalità della Cooperazione Territoriale Cooperazione transfrontaliera, il cui obiettivo è quello di integrare zone separate da confini nazionali, con problemi comuni, e per cui proporre soluzioni comuni; Cooperazione transnazionale, che ha lo scopo di promuovere la cooperazione tra gli Stati Membri su questioni di importanza strategica; Cooperazione interregionale, la quale punta a rafforzare ed innovare i sistemi regionali; La Puglia è lunica regione italiana ad essere territorio eleggibile sia nellambito della Cooperazione Territoriale con larea balcanica, sia con larea mediterranea.

8 I programmi di Cooperazione Territoriale Regione Puglia Programma Grecia – Italia Programma IPA – Adriatico Programma Enpi – Bacino del Mediterraneo Programma Med Programma SEE – Europa Sud Orientale

9 Programma Grecia - Italia Obiettivo del programma Rafforzare la competitività e la coesione territoriale tra i territori coinvolti, attraverso uno sviluppo sostenibile e la valorizzazione delle potenzialità di entrambe le sponde della frontiera marittima. Priorità del Programma Rafforzare la competitività e linnovazione Migliorare laccessibilità ai servizi e sviluppare reti sostenibili; Migliorare la qualità della vita, sostenere la protezione dellambiente ed accrescere la coesione sociale e culturale dei territori coinvolti. Territori eleggibili Grecia Occidentale: Prefetture di Etoloakarnania, Achaia; Isole Ioniche: Prefetture di Corfu, Lefkada, Cephalonia, Zakynthos; Regione dellEpiro: Prefetture di Ioannina, Preveda, Thesprotia; Regione Puglia: Province di Bari, Brindisi, Lecce. Altri territori adiacenti e pertanto eleggibili entro i limiti del 20% delle risorse del Programma sono le Prefetture di Ilia e Arta e le Province di Taranto e Foggia.

10 Programma IPA - Adriatico Obiettivo del programma Rafforzare strategie comuni tra Regioni Adriatiche mediante azioni integrate e sostenibili. Priorità del Programma Cooperazione Economica, Sociale e Istituzionale Risorse naturali e culturali e prevenzione dei rischi Accessibilità e Reti Territori eleggibili 3 Stati membri: Italia, Slovenia e Grecia; 1 Stato candidato: Croazia; 3 Stati potenziali candidati: Bosnia – Erzegovina, Montenegro e Albania. All'interno del Programma IPA Adriatico, è stata riconosciuta la valenza strategica della pregressa cooperazione Puglia-Albania quale asse portante delle relazioni dellarea adriatica.

11 Programma Enpi – Bacino del Mediterraneo Obiettivo del programma Finalizzato a promuovere una cooperazione armoniosa e sostenibile nel Bacino del Mediterraneo, individuando soluzioni congiunte per sfide comuni, rafforzando il potenziale endogeno dei territori coinvolti e rendendo più sicuri i confini marittimi mediterranei dellUnione Europea. Priorità del Programma Promuovere lo sviluppo socio-economico e la crescita dei territori coinvolti; Promuovere la sostenibilità ambientale dello sviluppo; Promuovere migliori condizioni di vita ed individuare modalità di sviluppo che assicurino la mobilità di merci, persone e capitali. Promuovere il dialogo culturale e la governance locale Territori eleggibili Stati Membri: Cipro, Francia, Grecia, Italia, Malta, Portogallo, Spagna, UK (solo alcune aree costiere); Paesi Terzi: Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Autorità Palestinese, Siria, Tunisia (solo alcune aree costiere).

12 Programma Med Obiettivo del programma Finalizzato ad accrescere la competitività dei territori mediterranei. Inoltre, esso mira a creare le condizioni per assicurare loccupazione per le generazioni future, a promuovere la coesione territoriale ed a realizzare interventi di protezione ambientale. Priorità del Programma Rafforzamento delle capacità di innovazione dei territori; Protezione dellambiente e promozione di uno sviluppo territoriale sostenibile; Miglioramento della mobilità e dellaccessibilità dei territori; Promozione di uno sviluppo policentrico ed integrato. Territori eleggibili Alcune regioni del Portogallo (Algarve e Alentejo), della Spagna (Andalusia, Aragona, Catalonia, le Isole Baleari, Mursia, Valencia e due città Ceuta e Melilla); della Francia (Corsica, Languedoc- Roussillon, Provenza-Alpi-Costa Azzurra e la Regione Rhone-Alpes), dellItalia ( Molise, Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Umbria, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Veneto) ed infine lintero territorio nazionale di Grecia, Malta, Slovenia, Cipro e Gibilterra.

13 Programma SEE – Europa Sud Orientale Obiettivo del programma M ira a migliorare il processo di integrazione territoriale, economica e sociale delle aree coinvolte, contribuendo alla coesione, alla stabilità ed alla competitività dei Paesi coinvolti, implementando azioni congiunte su questioni di importanza strategica. Priorità del Programma Supporto allinnovazione ed allimprenditorialità; Protezione e miglioramento dellambiente naturale; Sviluppo dellaccessibilità; Sviluppo di sinergie per una crescita sostenibile delle aree coinvolte. Territori eleggibili Croazia, Macedonia, Albania, Serbia, Montenegro, Bosnia Erzegovina, Moldova, Ucraina (Chernivetska Oblast, Ivano-Frankiviska Oblast, Zakarpatska Oblast, Odessa Oblast) Austria, Bulgaria, Romania, Grecia, Ungheria, Italia (Lombardia, Provincia Autonoma Bolzano/Bozen, Provincia Autonoma Trento, Veneto, Friuli-Venezia-Giulia, Emilia Romagna, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia Basilicata) Slovacchia, Slovenia. Larea di programma è una delle più complesse e variegate aree di cooperazione transnazionale in Europa; il Programma SEE, infatti, comprende il più ampio territorio europeo di cooperazione, nonché il maggior numero di Paesi non Europei (tra candidati, potenziali candidati e Paesi Terzi).

14 Altri Programmi Europa per i cittadini Il programma propone quattro azioni. Tra queste la più conosciuta il Gemellaggio tra Città. Gioventù in Azione Il programma prevede cinque azioni. Tra queste la più importante è lo scambio giovanile tra Paesi UE ed extra UE.

15 Cosa è il Laboratorio? Il laboratorio rappresenta una struttura di rete permanente per la cooperazione italo – ellenica con estensione allintera area del bacino del Mediterraneo e coinvolge associazioni culturali, enti pubblici, agenzie per lo sviluppo del territorio ed enti di formazione Lo scopo del Laboratorio di Cooperazione è generare, sostenere e realizzare nuovi progetti di cooperazione fra Puglia e Grecia e fra i Paesi dellarea balcanica in diversi ambiti di intervento (culturale, storico, religioso, musicale, scientifico, sociale ecc.) in modo da favorire la conoscenza reciproca delle realtà artistiche e culturali di Puglia, Grecia e dellarea balcanica; proporre e realizzare progetti di cooperazione in collaborazione con enti pubblici e privati dislocati nelle aree individuate; realizzare iniziative mirate alla sensibilizzazione del territorio (Info Day sui programmi comunitari, mini corsi informativi sui bandi e sulle modalità di presentazione delle proposte progettuali, ecc.

16 Come nasce lidea? Lidea di avviare un laboratorio di cooperazione permanente nellarea del Mediterraneo è stata lanciata nel corso di un convegno svolto a Brindisi a fine marzo dello scorso anno. In quelloccasione, in attesa del lancio dei primi bandi comunitari, fu sottolineata limportanza di costituire un tavolo di lavoro permanente con lobiettivo di stimolare gli incontri, instaurare rapporti di cooperazione e facilitare lo scambio e la comunicazione tra i vari attori territoriali.

17 Promotore dellidea Il Laboratorio di Cooperazione rappresenta larea della Cooperazione della Comunità Ellenica di Brindisi, Lecce e Taranto, una ONG la cui sede è a Brindisi in Viale Regina Margherita n. 45. Lo scopo di questa associazione è quello di rafforzare ampliare gli antichissimi legami tra il popolo greco e italiano e le loro culture attraverso scambi sociali, culturali e commerciali; favorire i contatti per migliorare la conoscenza reciproca tra la comunità italiana e quella greca promuovendo viaggi, convegni, mostre, conferenze, concerti, spettacoli ed ogni tipo di manifestazione che attui lo scambio socio – culturale fra i due popoli.

18 Risultati Raggiunti Il percorso intrapreso, nel corso di questi dieci mesi, ha portato alla realizzazione di numerose iniziative che hanno rafforzato lidea di costituire ufficialmente il laboratorio di cooperazione. Il lavoro svolto dallo staff di progettazione, ha portato alla realizzazione dei seguenti risultati: Avvio di rapporti di collaborazione con numerosi enti pubblici e organizzazioni private in Puglia, in Grecia e nellarea Balcanica; Realizzazione di diversi incontri di sensibilizzazione del territorio sui bandi: Grecia – Italia, Enpi Med, IPA Adriatico, SEE, Gioventù in Azione, Gemellaggi tra città, ecc. Presentazione di n. 12 progetti di cooperazione nelle call precedenti in collaborazione con diversi enti.

19 Gli obiettivi del Workshop Stringere accordi propedeutici alla partecipazione a programmi operativi, rispetto ai quali si tratta di definire più in dettaglio la progettazione e la compagine partenariale; Avviare unazione generale di proiezione nello spazio europeo e di costituzione di reti lunghe, avviata a livello locale e condivisa da una compagine stabile di partner territoriali; Sviluppare forme di collaborazione caratterizzate sul piano della cooperazione geografica o tematica;

20 Prossimi Impegni Avvio concreto dei Cantieri di Progettazione con la raccolta delle manifestazioni di interesse da parte dei soggetti interessati a partecipare Predisposizione di percorsi formativi in ambito turistico, economico e di europrogettazione; Programmazione 2010 per la costituzione di un database di proposte progettuali suddivise per aree tematiche da predisporre per i prossimi bandi comunitari.

21 Avvio Cantiere di Progettazione Attraverso i Cantieri di Progettazione, il Laboratorio intende sviluppare un approccio strategico della Politica di Coesione dell'Obiettivo Cooperazione Territoriale, sperimentando nuove modalità di relazione con il partenariato territoriale e con tutte le istituzioni coinvolte nei processi di cooperazione internazionale. I Cantieri di Progettazione daranno corpo all'idea della progettazione partecipata in quanto nascono come importante momento di confronto, scambio di informazioni e concertazione tra il partenariato territoriale ed i diversi livelli istituzionali; come luogo dove si costruiscono percorsi di apertura internazionale dei territori. Si configurano quindi come lo strumento per garantire la partecipazione delle "eccellenze" territoriali ed assicurare una progettualità strategica rappresentativa del Sistema Puglia. Sono cinque le macroaree tematiche individuate per garantire l'omogeneità di interessi privilegiando le priorità di intervento: Cultura, Turismo, Ambiente, Sociale, Economico.

22 Predisposizione di percorsi formativi in ambito turistico, economico e di europrogettazione Nei prossimi mesi, il Laboratorio avvierà attività formative ed informative orientate alla sensibilizzazione del territorio sulle tematiche della cooperazione.

23 Programmazione 2010 per la costituzione di un database di proposte progettuali suddivise per aree tematiche da predisporre per i prossimi bandi comunitari. Ecco le fasi del workshop! 1. Raccolta delle manifestazioni di interesse 2. Somministrazione di un logical framework preliminare alla costituzione di cinque aree tematiche per la creazione di un database di proposte progettuali da condividere tra i partecipanti. 3. Raccolta dei questionari e apertura di un forum di discussione tra i partecipanti al workshop per analizzare le potenziali opportunità di collaborazione e cooperazione.

24 1. Manifestazione di Interesse Domanda da compilare e consegnare al termine del workshop o entro il 27 Febbraio 2010 Si tratta di uno strumento di pre adesione al Laboratorio, che comporterà la successiva decisione di farne parte versando una quota associativa

25 2. Somministrazione di un Logical Framework Si tratta di un questionario articolato in 14 domande Avrà come obiettivo quello di approfondire la conoscenza dei soggetti che partecipano al workshop Rappresenta un primo step di progettazione partecipata Tempo massimo per la compilazione 45 minuti

26 3. Raccolta dei questionari e question time Terza e ultima fase del workshop Momento di confronto per chiarire dubbi e analizzare le potenziali opportunità di cooperazione e collaborazione

27 Cosa ci attendiamo? Costituzione di una rete di scambio e condivisione dei servizi, che hanno origine sulla base dellesigenza degli associati di acquisire servizi come la diffusione di informazioni, lo scambio di pratiche e di idee, la ricerca di partner, lattività di formazione, lassistenza tecnica alla predisposizione, presentazione e gestione di proposte progettuali.

28 Per concludere …. La costruzione di una rete è una forma tipica di organizzazione di territori per la partecipazione a tali processi. Le reti permettono, in linea di principio, di aumentare linfluenza delle singole realtà che le compongono sulla concezione e sullattuazione delle politiche europee; di ridurre i costi organizzativi e di transazione per partecipare alle politiche comunitarie; di fare knowledge pooling su base allargata, mettendo in comune e riutilizzando la conoscenza per risolvere problemi e trarre opportunità di crescita; di sfruttare economie congiunte; di acquisire risorse strategiche non disponibili su base locale; di ampliare la capacità di sviluppare buoni progetti per lo spazio europeo ed accedere ai finanziamenti disponibili.

29 Ora tocca a voi …. Grazie per lAttenzione! Dott. Maggio Giuseppe