1 Bilancio di Previsione Fonti normative: 4 Decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali” 4 D.P.R.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La programmazione e il bilancio comunale A cura di Bruno Pierozzi Dip
Advertisements

ORDINAMENTO FINANZIARIO EE.LL.
1 Il Sistema Informativo. 2 E linsieme di tutte le informazioni prodotte nel sistema di impresa, degli strumenti utilizzati per produrle e delle unità
IL BILANCIO DELLENTE LOCALE. Lo schema di bilancio (annuale e pluriennale) e la relazione previsionale e programmatica sono: approvati dalla Giunta Comunale;
Nozioni di contabilità finanziaria, economica ed analitica
Dialoghi al Centro Toniolo – Padova 20 novembre 2007 La gestione del bilancio.
1 L a r i l e v a z i o n e d e i r i s u l t a t i d e l l a g e s t i o n e L a r i l e v a z i o n e d e i r i s u l t a t i d e l l a g e s t i o n.
1 LIUC Università Carlo Cattaneo Facoltà di Economia Laurea specialistica in Amministrazione Aziendale e Libera Professione CORSO DI Analisi Finanziaria.
Il bilancio degli enti locali
Corso di formazione in materia di enti locali Torino 28 febbraio 2008 Massimo STRIGLIA, A cura di: Massimo STRIGLIA, Dottore commercialista, Revisore Contabile.
LA FINANZIARIA 2008 IN MATERIA DI ENTI LOCALI Torino, 17 gennaio 2008 Enrico Sorano Enrico Sorano.
Entrate ed uscite dei Comuni: analisi delle principali voci e rapporto con la articolazione organizzativa.
Il sistema della programmazione
Seminario di formazione “Elementi di contabilità degli Enti Locali”
Il Rendiconto del 2008 Area Attività di Supporto Provincia di Piacenza.
Fasi delle spese art. 182 tuel
Tra le spese nel bilancio di previsione vi sono alcune voci da esaminare Ammortamento Fondo di riserva (si collega al principio della flessibilità del.
Legge 142 “ordinamento delle autonomie locali”
Cisl – Frascati maggio 2008 FASI E SISTEMA DI BILANCIO FASI E SISTEMA DI BILANCIO STRUMENTI E METODOLOGIE STRUMENTI E METODOLOGIE BILANCIO ANNUALE DI PREVISIONE.
Economia delle Aziende Pubbliche Anno accademico
Il bilancio degli enti locali
ASSESSORATO AL BILANCIO COMUNE DI CARMIGNANO BILANCIO DI PREVISIONE 2011.
Il bilancio degli enti locali
Elementi Base Di Contabilità Finanziaria Seminario Formativo 1/3/2007 Relatore: Dott. Marco Domenicucci.
1 RENDICONTO2009 Assessorato al Bilancio, Finanze, Patrimonio, Personale, Informatizzazione e Politiche Comunitarie Assessore Davide Calcedonio Di Giacinto.
LASSESTAMENTO GENERALE DI BILANCIO. Verifica generale della totalità delle voci di entrata e di uscita Delibera consiliare entro 30 novembre Finalità
I CITTADINI SONO TENUTI A PAGARE I TRIBUTI RICHIESTI DAI COMUNI E DALLE PROVINCE.
Il nuovo ordinamento contabile
Il Bilancio e la contabilità finanziaria negli Enti Locali.
1 Provincia di Rovigo Assessorato al Bilancio. 2 Presentazione a cura dell’Assessore Giorgio Grassia Bilancio di Previsione 2013.
Sintesi delle novità introdotte
Correggio, 9 Aprile 2013 Settore programmazione finanziaria Consegna documenti consuntivo esercizio 2012.
1 Rendiconto della Gestione dell’esercizio finanziario 2006 Assessorato al Bilancio.
Struttura del bilancio annuale del Comune
COMUNE DI SERDIANA VARIAZIONE N. 3 AL BILANCIO PREVISIONALE 2013 PRESENTA IL SINDACO ROBERTO MELONI.
COMUNE DI SERDIANA ASSESTAMENTO AL BILANCIO DI PREVISIONE 2013 PRESENTA IL SINDACO ROBERTO MELONI.
1 Governare la città con il bilancio Macerata, 5 dicembre 2011 Dott. Andrea Biekar.
La gestione del bilancio Terminata la fase di programmazione inizia la gestione del bilancio (rilevazioni concomitanti) Oltre alla gestione delle Entrate.
Conto economico Evidenzia i proventi e i costi di competenza dell’esercizio e il risultato economico conseguito Ha una struttura scalare in modo da evidenziare.
1 L’Ente Locale può essere considerato come: un’azienda compostapubblica nella quale coesiste una gestione erogativa Attività istituzionali volte al soddisfacimento.
FORME DI FINANZIAMENTO TRADIZIONALI E INNOVATIVE - Il quadro normativo di riferimento Avv. Alessandro Engst Roma 22 Settembre 2005 SVILUPPO LAZIO SVILUPPO.
Relazione tecnica del BILANCIO di PREVISIONE per l’anno 2015.
COMUNE DI BEDIZZOLE RENDICONTO DALLA GESTIONE 2014 Presentazione a cura dell’Assessore Esterno al Bilancio Berthoud Giuseppe.
1 LIUC Università Carlo Cattaneo Facoltà di Economia Laurea specialistica in Amministrazione Aziendale e Libera Professione A.A / 2014 CORSO DI Analisi.
LA STRUTTURA DEL BILANCIO
COMUNE DI CECINA Rendiconto di Gestione Il Risultato Complessivo della Gestione Risultato Complessivo della Gestione GESTIONE ResiduiCompetenzaTotale.
Economia politica per il quinto anno
BILANCIO 2007 I CONTI DEL CITTADINO Come verranno spesi i soldi di tutti COMUNE DI SAN GIACOMO DELLE SEGNATE.
Previsione esercizio finanziario 2015
Bilancio di previsione annuale dello Stato
BILANCIO 2014 Comune di Pedrengo CONSIGLIO COMUNALE 16 SETTEMBRE 2014 Relazione del Sindaco con delega al Bilancio Gabbiadini Gabriele.
IL BILANCIO DELLO STATO
COMUNE DI SAN VITTORE OLONA Provincia di Milano Consiglio Comunale 09 Marzo 2011 BILANCIO DI PREVISIONE 2011 LINEE GUIDA DELLE SCELTE PER IL 2011 Ass.
Il Bilancio di Previsione degli Enti locali Biella, 14 dicembre 2013.
Comune di Agrate Conturbia Bilancio In sintesi.
Bilancio dello Stato e Debito pubblico
Il governo dell’ente locale e l’analisi dei principi e delle norme che regolano la formazione del bilancio D. Lgs. 18/8/2000 n. 267 IL BILANCIO COMUNALE.
Cosimo Damiano LATORRE Dottore Commercialista e Revisore Contabile 1 E’ il documento contabile con il quale l’organo politico dell’ente locale pianifica.
Comune di Sospiro Rendiconto QUADRO RIASSUNTIVO DELLA GESTIONE FINANZIARIA GESTIONE ResiduiCompetenzaTotale Fondo di cassa al 1 gennaio ,75.
Bilancio di Previsione 2013 Presentato dall’Assessore al Bilancio Maria Enrica De Martini.
1 3-CONTROLLO 2-ESECUZIONE 1-PREVISIONE Il sistema di programmazione e controllo.
Enti locali Programmazione e gestione LA DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO DELLE ATTIVITA’ DOTT. MASSIMO POLLINI Vigevano, 3 marzo
PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO NELLE PP.AA - I DOCUMENTI ALLEGATI AL BILANCIO DI PREVISIONE PRIMA DEL D.LGS. 118/2011 -
Città di Seriate Bilancio di previsione 2011 Bilancio triennale 2011/2013.
BILANCIO DI PREVISIONE “IL COMUNE DA’ I NUMERI” 2014.
Torna alla prima pagina 1 RENDICONTO DELLA GESTIONE ESERCIZIO 2012 n APPROVATO DAL CONSIGLIO COMUNALE nella Seduta del 29 aprile 2013 Atto n. 14.
La gestione del bilancio Dott. Giovanni Di Pangrazio Insegnamento “Diritto degli Enti Locali” a.a. 2007/2008.
1 GLI INVESTIMENTI I PROGETTI PRINCIPALI DESCRIZIONEIMPORTO Contratto di servizio Comune/Aster Manutenzioni diffuse Programma sicurezza.
1 AUTONOMIA STATUTARIA E POTESTA’ REGOLAMENTARE A cura del Dott. Giovanni Di Pangrazio.
Cosimo Damiano LATORRE Dottore Commercialista Revisore Contabile 1 Il titolo III del D.lgs. 267/2000 detta le regole fondamentali per la corretta gestione.
Transcript della presentazione:

1 Bilancio di Previsione Fonti normative: 4 Decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali” 4 D.P.R. 31 gennaio 1996 n Approvazione dei modelli.

2 Regolamento di contabilità 4 Ogni ente è tenuto alla redazione del “regolamento di contabilità” con il quale vengono applicati i principi previsti dal T.U. I regolamenti devono rispettare le norme della parte seconda del T.U. ad eccezione di alcune norme che se previste in deroga prevalgono sul Decreto legislativo. Di fatto in ogni ente locale esiste un ordinamento “personalizzato” costituito dal “regolamento di contabilità”

3 Definizioni Bilancio di previsione 4 In un ente locale, il bilancio di previsione è definito come l’insieme delle autorizzazioni e dei limiti che l’organo di indirizzo (Consiglio Comunale), conferisce all’organo esecutivo (Giunta Comunale), per reperire e gestire delle risorse in un determinato periodo di tempo detto Anno finanziario

4 Definizioni Anno finanziario 4 Arco temporale di riferimento per la gestione, coincide con l’anno solare e pertanto inizia il 1° Gennaio e termina il 31 dicembre.

5 Definizioni Esercizio finanziario 4 Insieme delle operazioni inerenti la gestione del bilancio per un determinato anno finanziario. Inizia nel momento in cui il bilancio di previsione consegue la esecutività e termina comunque il 31 dicembre dell’anno considerato.

6 Definizioni Esercizio provvisorio 4 La mancata sovrapposizione fra l’esercizio finanziario e l’anno finanziario determina un vuoto normalmente individuato come esercizio provvisorio. L’articolo 163 del T.U. prevede due regimi di esercizio provvisorio: 4 1) quando norme statali prevedono un termine di approvazione del bilancio successivo all’inizio dell’esercizio finanziario

7 Definizioni 4 2)Nel caso di bilancio approvato dall’ente ma non ancora esecutivo; In entrambi i casi è possibile effettuare spese in misura non superiore mensilmente ad 1/12 delle somme previste in bilancio, escluse le spese indicate dalle leggi e non frazionabili. Nel caso 1) il bilancio di riferimento è quello dell’anno precedente nel caso 2) è quello approvato dal Consiglio.

8 Definizione Gestione provvisoria 4 E’ un regime sanzionatorio nel quale si trovano ad operare gli enti che non hanno provveduto all’approvazione del bilancio entro la scadenza prevista dalle leggi. Consente un gestione limitata agli impegni già assunti e alle operazioni necessarie ad evitare danni certi e gravi per l’ente.

9 Principi generali del bilancio Il bilancio deve essere approvato nel rispetto dei seguenti principi: 4 Annualità; 4 Unità; 4 Universalità; 4 Integrità; 4 Veridicità ed attendibilità; 4 Pareggio finanziario ed equilibrio economico; 4 Pubblicità.

10 Principi generali del bilancio Annualità 4 L’unità temporale della gestione è l’Anno finanziario che coincide con l’anno solare. Inizia il 1° gennaio e termina il 31 dicembre dopo tale termine non possono più essere effettuati accertamenti di entrata e impegni di spesa in conto dell’esercizio concluso. (articolo 162 comma 3 D.Lgs. 267/2000)

11 Principi generali del bilancio Unità 4 Il totale delle entrate di un Ente locale finanzia indistintamente il totale delle spese. Sono possibili eccezioni se previste dalle leggi per le entrate con vincolo di destinazione. Articolo 162 comma 2 D.Lgs. N. 267/2000)

12 Principi generali del bilancio Universalità 4 La gestione finanziaria degli enti locali è unica come unico deve essere il bilancio di previsione. Sono vietate le gestioni fuori bilancio. Sono altresì vietate le contabilità separate se non integrate nel bilancio di previsione. (articolo 162 comma 4 D.Lgs. N. 267/2000

13 Principi generali del bilancio Integrità 4 E’obbligatoria l’iscrizione in bilancio di tutte le entrate e di tutte le spese al lordo di eventuali entrate e spese correlate. (articolo 162 comma 4 D. Lgs. N. 267/2000

14 Principi generali del bilancio Veridicità ed attendibilità 4 Le previsioni di bilancio devono essere veritiere e pertanto le entrate possono essere previste non oltre il livello massimo che elementi oggettivi permettono di stimare. Le spese devono essere previste nella misura idonea a garantire la gestione dell’intero esercizio. E’ vietata l’iscrizione di entrate dirette a pareggiare fittiziamente il bilancio. Il Responsabile del Servizio Finanziario deve attestare la Veridicità delle previsioni. Sulla circostanza è chiamato ad esprimersi anche l’organo di revisione.

15 Principi generali del bilancio Pareggio finanziario ed equilibrio economico 4 Il totale generale delle entrate e delle spese deve essere identico. All’interno del pareggio finanziario va ricercato l’equilibrio economico. Le spese correnti devono trovare finanziamento nelle entrate correnti. Nel caso di entrate correnti superiori si determina il c.d. avanzo economico, che può essere destinato al finanziamento di spese di investimento.

16 Principi generali del bilancio Pubblicità 4 Gli enti locali devono assicurare ai cittadini e agli organismi di partecipazione la conoscenza dei contenuti significativi del bilancio. Per gli enti di oltre abitanti è obbligatoria la pubblicazione per estratto del bilancio su 2 quotidiani a tiratura nazionale e un periodico.

17 Sistemi di contabilità Contabilità Finanziaria 4 Sistema che considera solo i fatti gestionali che movimentano denaro, ignorando tutto quello che non si concretizza in entrate e spese. Ha carattere autorizzatorio e considera di maggiore rilevanza l’autorizzazione al vincolo di determinate risorse per uno specifico impiego piuttosto che considerare il momento acquisitivo del fattore medesimo.

18 Sistemi di contabilità Contabilità Economica 4 Considera tutti i fatti gestionali riferiti ad un esercizio indipendentemente dalla movimentazione di somme di denaro. Consente una analisi dettagliata di tutti i fattori produttivi determinando il risultato economico della gestione quale confronto fra “costi” e “ricavi”.

19 Struttura del bilancio 4 Il bilancio di previsione è costituito da due componenti che si contappongono: 4 Entrate 4 Spese

20 Struttura del bilancio 4 Le entrate sono suddivise in 4 Titoli 4 Categorie 4 Risorse

21 Struttura del bilancio Le spese sono suddivise in: 4 Titoli 4 Funzioni 4 Servizi 4 Interventi

22 Struttura del bilancio Entrate 4 Titoli - grandi aggregati di entrate secondo la loro natura; 4 Categorie - suddivisione all’interno del titolo in base ad una anali più dettagliata della natura dell’entrata; 4 Risorsa - Unità elementare dell’entrata riferita ad ogni singola articolazione.

23 Struttura del bilancio Spesa 4 Titoli - aggregazione per natura della spesa; 4 Funzioni - Suddivisione all’interno dei titoli in base alle funzioni tipiche degli enti locali; 4 Servizi - collegamento del bilancio con la struttura organizzativa dell’ente; 4 Interventi - Unità elementare secondo l’analisi economica della spesa.

24 Struttura del bilancio Entrate 4 Titolo 1° entrate tributare; 4 Titolo 2° entrate derivanti da trasferimenti dallo Stato, dalla Regione ed altri enti; 4 Titolo 3° Entrate extratributarie; 4 Titolo 4° entrate da alienazioni e trasferimenti in conto capitale; 4 Titolo 5° Entrate per accensione di prestiti; 4 Titolo 6° entrate per servizi per conto di terzi; Spese 4 Titolo 1° Spese correnti: 4 Titolo 2° Spese in conto capitale: 4 Titolo 3° Restituzione di prestiti; 4 Titolo 4° Spese per servizi per conto di terzi

25 Struttura del bilancio Entrate Titolo 1° entrate tributarie 4 Imposte (I.C.I. - Addizionale comunale IRPEF - Imposta sulla pubblicità - addizionale sul consumo dell’energia elettrica ecc.); 4 Tasse (Tassa raccolta rifiuti solidi urbani - tassa occupazione spazi ed aree pubbliche); 4 Tributi speciali.

26 Struttura del bilancio Entrate Titolo 2° entrate da trasferimenti dello Stato, della Regione a di altri enti. 4 Trasferimenti statali al finanziamento del bilancio; 4 Trasferimenti Regionali di parte corrente per funzioni proprie e delegate dalla Regione; 4 Trasferimenti dall’Unione Europea e da altri enti del settore pubblico.

27 Struttura del bilancio Entrate Titolo 3° entrate extratributarie 4 Entrate derivanti dalla gestione dei servizi; 4 Entrate derivanti dalla gestione dei beni; 4 Utili di aziende partecipate; 4 Interessi attivi: 4 Entrate diverse di parte corrente

28 Struttura del bilancio Entrate Titolo 4° entrate da alienazioni e trasferimenti in conto capitale. 4 Alienazione di beni dell’ente; 4 Contributi e trasferimenti dallo Stato, dalla Regione, da altri enti pubblici e da imprese, destinati a finanziarie investimenti.

29 Struttura del bilancio Entrate Titolo 5° - Accensione di prestiti 4 Entrate anticipazioni di tesoreria; 4 Entrate da accensione di mutui; 4 Entrate da Prestiti obbligazionari 4 Entrate derivanti dalla attivazione di altri prodotti finanziari (anche derivati)

30 Struttura del bilancio Entrate Titolo 6° Entrate da servizi per conto di terzi 4 Nel rispetto del principio della universalità le entrate derivanti da gestioni per conto dello Stato e di altri enti devono essere annotate in bilancio. Le iscrizioni sono speculari con quelle del titolo 4°della spesa.

31 Struttura del bilancio Spesa Titolo 1° - Spese correnti 4 Spese riferita alla gestione dell’ente, aventi caratteristiche correnti e ricorrenti in ogni esercizio. Vengono classificate a seconda della loro natura economica e riguardano le spese per il personale, l’acquisto di beni, l’acquisizione di servizi, i trasferimenti, gli interessi passivi, le imposte e tasse ecc.

32 Struttura del bilancio Spesa Titolo 2° Spesa in conto capitale 4 Spese articolate come quelle correnti, riferite all’acquisto, costruzione, manutenzione straordinaria, rifacimento di beni durevoli. Il discriminante fra le spese correnti e quelle per investimenti è rappresentato dalla necessità di inventariazione delle seconde.

33 Struttura del bilancio Spesa Titolo 3° Restituzione di prestiti 4 Spesa riferita alle quote di capitale di mutui e prestiti in ammortamento. La quota relativa agli interessi ha natura di spesa corrente.

34 Struttura del bilancio Spesa Titolo 4° Spesa per servizi per conto di terzi 4 Corrispondente al titolo 6° dell’entrata. Sono annotate in questo titolo le spese che costituiscono al tempo stesso spesa ed entrata per l’ente.

35 Flessibilità del bilancio 4 Il bilancio di previsione può essere adeguato in ogni momento a quanto di nuovo si possa verificare nel corso dell’esercizio. Gli strumenti previsti sono: 4 Variazioni di bilancio; 4 Storno di fondi; 4 Prelievi dal “fondo di riserva”

36 Flessibilità del bilancio Variazioni di bilancio 4 Situazione nella quale in presenza di una nuova esigenza di spesa, esiste contemporaneamente una nuova possibilità di entrata. La variazione modifica pertanto il totale delle entrate ed il totale delle spese. E’ di competenza del Consiglio Comunale, può però essere effettuata anche dalla Giunta in caso di urgenza. La deliberazione deve essere ratificata dal Consiglio entro i 60 giorni successivi. La variazione necessità del preventivo parere dell’organo di revisione e deve rispettare il pareggio di bilancio. Può essere adottata solo entro il 30 Novembre dell’anno.

37 Flessibilità del bilancio Storno di fondi 4 Gli storni agiscono solo sul versante della spesa e si determinano nel momento in cui una nuova esigenza di spesa può essere compensata da una minore esigenza di spesa. Non incide sui totali del bilancio. Necessità del parere dell’organo di revisione e per quanto attiene alla competenza valgono le considerazioni fatte per le variazioni. Gli storni devono rispettare il pareggio e possono essere effettuati solo entro il 30 novembre dell’esercizio.

38 Flessibilità del bilancio Prelievi dal fondo di riserva 4 Il fondo e previsto fra gli interventi del titolo 1° per consentire spostamenti di risorse in presenza di esigenze non preventivate. E’ obbligatoriamente da prevedere in misura non inferiore allo 0,30% ne superiore al 2% del totale della spesa corrente. La competenza è della Giunta, non serve il parere dell’organo di revisione e le operazioni possono intervenire fino al 31 dicembre dell’anno.