I DISTRETTI INDUSTRIALI Prof. Andrea Mignone Università degli Studi di Genova Corso di Storia della Pubblica Amministrazione II Modulo “Gli strumenti della programmazione negoziata. I distretti locali” Anno Accademico 2008/2009
Struttura della presentazione Definizioni Obiettivi Contenuti Strumenti
Presentazione Innovazione del processo di propagazione delle conoscenze Mobilitazione delle reti di divisione del lavoro Sviluppo di nicchie molto specializzate Trasformazione delle reti locali in reti trans-locali Ricerca di economie di scala dei servizi e delle competenze rare Efficacia delle politiche di sviluppo locale
DEFINIZIONE (I) Il distretto industriale fa riferimento ad una entità socioeconomica costituita da un insieme di imprese, facenti generalmente parte di uno stesso settore produttivo, localizzato in un’area circoscritta, tra le quali vi è collaborazione ma anche concorrenza (Alfred Marshall)
DEFINIZIONE (II) Un’area territoriale locale caratterizzata da una elevata concentrazione di piccole imprese con particolare riferimento al rapporto tra la presenza delle imprese e la popolazione residente, nonché alla specializzazione produttiva dell’insieme delle stesse imprese Legge 317/1991, art. 36
DEFINIZIONE (III) Distretti come sistemi produttivi locali caratterizzati da una elevata concentrazione di imprese industriali, nonché dalla specializzazione produttiva di sistemi di imprese Legge 140/1999
DEFINIZIONE (IV) Libere associazioni di imprese articolate sul piano territoriale e sul piano funzionale, con l’obiettivo di accrescere lo sviluppo delle aree e dei settori di riferimento, di migliorare l’efficienza nell’organizzazione e nella produzione, secondo principi di sussidiarietà verticale ed orizzontale, anche individuando modalità di collaborazione con le associazioni imprenditoriali Legge Finanziaria 2006, commi 366-372
STRUMENTI Individuazione regionale dei distretti Avvio di concreti programmi operativi Organo distrettuale di coordinamento e di indirizzo Potenziamento dell’attrazione del distretto Valorizzazione delle reti pluri – territoriali Istituzione Fondo per la competitività e le reti Sviluppo delle filiere Previsione dei bond di distretto Rating ambientale
TIPOLOGIE (I) Distretto come cluster Distretto come sistema Distretto come rete cognitiva Distretti produttivi Sistemi trainati da imprese leader Metadistretti
TIPOLOGIE (II) Distretti manifatturieri Distretti agroalimentari Distretti turistici (STL) Distretti culturali Distretti tecnologici
Tipologie (III) Tendenza a formare metadistretti-cluster (macroaree anche non contigue territorialmente). Distretti riuniti sotto le 4A: Abbigliamento/Moda Automazione/Meccanica Arredo/Casa Alimentare/Agroindustria/Ittico
TPI DI SPAZIO E MODI DI ESSERE Lo spazio di sorvolo/ I sorvolatori Luoghi che fanno trivella/Gli uomini trivella Luoghi che fanno molla/Gli uomini molla
QUALCHE DATO ….. 150 distretti secondo il “Club dei distretti” 82 secondo l’individuazione regionale 199 secondo una indagine Istat 187 per l’Istituto Tagliacarne 57 secondo una indagine Il Sole 24 Ore 87 per l’indagine Ceris
QUALCHE DATO …. La moda al primo posto Accelerano meccanica ed alimentare Difficoltà nel settore delle calzature Problema dimensioni ridotte Bene polo fiorentino della pelle 57,755 miliardi il fatturato estero 2006 delle imprese di distretto (21,3% del totale export); ICE valuta tale percentuale al 40% Di Veneto, Lombardia, Toscana, Marche le migliori performances
CASE STUDIES DISTRETTI TECNOLOGICI BENCHMARKING DI SISTEMI TURISTICI LOCALI SISTEMI LOCALI DEL LAVORO (SLL)
DINAMICHE I sistemi locali sono evoluti a distretti passando da ordine spontaneo a: Ordine autoregolato Costruzione politica Costruzione sociale e cognitiva