Politica monetaria e banche: l'evoluzione dell'assetto operativo dell'Eurosistema Gianfranco Vento.

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Politica monetaria e banche: l'evoluzione dell'assetto operativo dell'Eurosistema Gianfranco Vento

G. Vento - Università "La Sapienza", Roma Agenda I. Il Sistema europeo di banche centrali II. Gli obiettivi di politica monetaria III. Gli strumenti di politica monetaria IV. L’evoluzione del framework di politica monetaria G. Vento - Università "La Sapienza", Roma

I. Il Sistema europeo di banche centrali SEBC: Banca centrale europea (BCE) + Banche centrali nazionali degli stati membri dell’UE (BCN) Eurosistema: BCE + BCN degli stati che hanno adottato l’euro Consiglio direttivo della BCE: formula la politica monetaria Comitato esecutivo della BCE: attua la politica monetaria G. Vento - Università "La Sapienza", Roma

II. Gli obiettivi di politica monetaria 1. Obiettivi finali: Stabilità dei prezzi crescita del livello generale del reddito 2. Obiettivi intermedi: crescita aggregato monetario inflation targeting tasso di cambio tasso d’interesse G. Vento - Università "La Sapienza", Roma

II. Obiettivi dell’Eurosistema stabilità dei prezzi (IAPC< 2%) senza pregiudicare la stabilità dei prezzi l’Eurosistema deve dare sostegno alle politiche economiche della Comunità europea G. Vento - Università "La Sapienza", Roma

III. Strumenti di politica monetaria 1. Operazioni di mercato aperto, per - controllare i tassi d’interesse - determinare le condizioni di liquidità - segnalare orientamento pol. mon. 2. Operazioni su iniziativa delle controparti, per - immettere ed assorbire liquidità overnight - limitare fluttuazioni tassi overnight 3. Riserva obbligatoria, per - stabilizzare i tassi del mercato monetario - creare un fabbisogno strutturale di liquidità G. Vento - Università "La Sapienza", Roma

III. Attività sottostanti: verso la lista unica Fino al maggio 2005: 2 liste di attività stanziabili Tier 1 (redatta dalla BCE): strumenti di debito negoziabili che soddisfano criteri BCE Tier 2 (redatte dalle singole BCN): attività negoziabili e non, importanti per i mercati finanziari e bancari nazionali Dal maggio 2005: Inclusione nel tier 1 di strumenti di debito denominati in euro emessi da residenti G10 non appartenenti al SEE Individuazione prestiti bancari con particolari caratteristiche Esclusione titoli azionari G. Vento - Università "La Sapienza", Roma

III. Le attività di primo livello I Categoria II Categoria III Categoria IV Categoria Titoli di Stato Titoli delle amministrazioni locali e regionali Strumenti tradizionali di tipo Pfandbrief Titoli garantiti da attività Titoli di debito emessi da banche centrali Strumenti jumbo di tipo Pfandbrief Titoli di istituzioni creditizie Titoli di enti sovranazionali Titoli societari Titoli emessi da agenzie G. Vento - Università "La Sapienza", Roma

G. Vento - Università "La Sapienza", Roma III. Procedure d’asta asta standard: si svolge in 24 ore asta veloce: si svolge in un’ora. a loro volta, le aste possono essere: a tasso fisso (sulle quantità): la BCE stabilisce il tasso d’interesse e le controparti specificano l’importo da negoziare a tasso variabile: le controparti specificano l’ammontare e il tasso. Attualmente per le ORP le controparti possono presentare fino a 10 offerte a tassi superiori al tasso base aggiudicazione: le offerte sono ordinate per tassi decrescenti e quelle a tassi più elevati sono accettate per prime. G. Vento - Università "La Sapienza", Roma

III. Le operazioni di mercato aperto 1. Operazioni di rifinanziamento principali 2. Operazioni di rifinanziamento a più lungo termine 3. Operazioni di fine - tuning - operazioni definitive - operazioni di swap in valuta - raccolta di depositi a tempo determinato 4. Operazioni strutturali 1 - 2 utilizzate con regolarità, 3 - 4 utilizzate all’occorrenza G. Vento - Università "La Sapienza", Roma

III. Operazioni di rifinanziamento principali (ORP) sono operazioni di finanziamento che forniscono la maggior parte del rifinanziamento nell’Eurosistema effettuate regolarmente con frequenza settimanale durata 1 settimana (2 settimane fino al 2004) effettuate mediante asta a tasso variabile con tasso minimo (a tasso fisso fino al 2000) G. Vento - Università "La Sapienza", Roma

III. Operazioni di rifinanziamento a più lungo termine (ORLT) rappresentano una quota limitata del rifinanziamento complessivo effettuate regolarmente con frequenza mensile durata tre mesi effettuate mediante aste a tasso variabile G. Vento - Università "La Sapienza", Roma

III. Operazioni su iniziativa delle controparti Operazioni di rifinanziamento marginale - durata overnight - tasso fissato dalla BCE, limite superiore dei tassi di mercato su tale scadenza - finanziamenti garantiti da collateral - ammontari teoricamente illimitati Depositi presso la banca centrale - depositi overnight - tasso floor del mercato monetario G. Vento - Università "La Sapienza", Roma

III. Riserva obbligatoria I ammontare di riserva da detenere determinato in relazione all’aggregato soggetto a riserva completamente mobilizzabile: rispetto dell’obbligo su base mensile (media saldi fine giornata) remunerata al valore medio, nel periodo di mantenimento, dei tassi delle operazioni di rifinanziamento principali G. Vento - Università "La Sapienza", Roma

III. Riserva obbligatoria II istituzioni soggette a riserva: banche insediate nell’area dell’euro determinazione della riserva dovuta: 2% raccolta a breve (< 2 anni) periodo di mantenimento: dal 2004 varia in base al calendario delle ORP (in precedenza dal giorno 24 al 23 del mese successivo) facoltà di detenere le riserve attraverso un altro intermediario G. Vento - Università "La Sapienza", Roma

IV. Alcune anomalie nelle operazioni dell’Eurosistema Overbidding aste a tasso fisso Underbidding aste a tasso variabile Contemporaneo utilizzo delle standing facilities La movimentazione della riserva obbligatoria: l’ipotesi di martingala sul mercato overnight? G. Vento - Università "La Sapienza", Roma

IV. L’evoluzione del framework di politica monetaria Passaggio da aste a tasso fisso ad aste a tasso variabile nelle ORP Riduzione della durata delle ORP Revisione del calendario dei periodi di mantenimento della riserva obbligatoria Obiettivo: - contenere i tentativi di arbitraggio - limitare effetti distorsivi G. Vento - Università "La Sapienza", Roma