DROWING AND NEAR-DROWING

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Linee Guida diagnostico terapeutiche nei politraumatizzati
Advertisements

Il trattamento del potenziale Donatore
Lesioni della colonna vertebrale
Il Potenziale donatore: diagnosi e accertamento di morte
Alterazioni della coscienza
EMORRAGIE SUBARACNOIDEE Dipartimento di Scienze Neurologiche
Il Doping: fenomeno tra sport e dipendenza Medico Farmacologo Clinico
NEUROPSICHIATRIA DELLE LESIONI CERBRALI ACQUISITE
Dott.ssa Elisabetta Muccioli
DOtt.ssa Elisabetta Muccioli
Dott.ssa Elisabetta Muccioli
Presidio Ospedaliero dei Pellegrini
Misericordia di Roma Appio - Tuscolano
Misericordia di Roma Appio - Tuscolano
Misericordia di Roma Appio - Tuscolano
Misericordia di Roma Appio - Tuscolano
ECM 2006/2007 Non c’è turno in cui non si affronti il dilemma di cosa fare con il paziente che ha subito un trauma cranico lieve DEA Formia.
SHOCK Enrico Obinu “E.O. Ospedali Galliera Genova”
DISTURBI DELLO STATO MENTALE
Cause più comuni di danno encefalico
SCHELETRO E OSSA.

IL DOLORE E' una sensazione spiacevole provocata (in genere) da fattori potenzialmente dannosi per le cellule. Le cellule “offese” liberano molecole che.
Sindromi lacunari (clinica ed imaging) Casi clinici
OPPIACEI PER VIA INTRATECALE:
SINTOMI NEUROLOGICI FOCALI
Supporto di base delle funzioni vitali.
Traumi cranici (cranio-encefalici)
Complicanze post operatorie
Malattie cerebrovascolari 1a parte - A
PROBLEMI / SINTOMI COMUNI NEI PAZIENTI AFFETTI DA DISTURBI NEUROLOGICI – 1/3 DISTURBO DI COSCIENZA DETERIORAMENTO DELLA MEMORIA, DELL’INTELLETTO, DEL COMPORTAMENTO.
CSV di Cosenza D - Days Donation Days MORTE CEREBRALE 22/03/2010
La corteccia celebrale
LA DONAZIONE D’ ORGANI E TESSUTI Dr. Maurizio Rossi ROMA 18/01/2014.
Università degli Studi di Catania Facoltà di Medicina e Chirurgia
Cefalea Sintomo o Malattia ?.
Carlo Olivieri SCDU Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva
IL TRAUMA CRANIOENCEFALICO
GESTIONE E TRATTAMENTO PAZIENTE IN EMERGENZA
E L’ACCERTAMENTO DI MORTE CEREBRALE
TRAUMI CRANICI INCIDENZA
Epilessia Dott.ssa Maria Riello. L'epilessia è una sindrome caratterizzata dalla ripetizione di crisi epilettiche dovute all'iperattività di alcune cellule.
La dispnea sensazione spiacevole della respirazione
COMA sindrome clinica caratterizzata da una mancata risposta a qualsiasi stimolo esterno o bisogno interno.
problemi correlati al movimento
Urgenze ed Emergenze Neurologiche
PATOLOGIE TRAUMATICHE
a cura della Commissione Centrale Medica
OSAS Raffaele Cocomazzi (Obstructive Sleep Apnea Syndrome)
La catalessia è una condizione caratterizzata solitamente da rigidità delle estremità ed una ridotta sensibilità al dolore. È considerato un disturbo del.
La Riabilitazione Logopedica del Traumatizzato Cranico -
LO SHOCK OBIETTIVI Definire il significato di shock;
ADDOME ACUTO Quadro clinico caratterizzato dalla presenza di un dolore acuto E’ una situazione d’emergenza che può guarire con terapia medica, ma che nella.
Glossario. DEFINIZIONE dei TERMINI … per parlare uno stesso linguaggio.
Sindromi Ischemiche Acute degli Arti Cause
Trauma cranico minore dott. M. Gnoffo
Il traumatizzato nelle UO Neurologia
La sicurezza elettrica
i comi e la morte cerebrale
IDROCEFALO GIOVANNI SPANU CLINICA NEUROCHIRURGICA UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PAVIA.
delle funzioni vitali e defibrillazione
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO
Italian Resuscitation Council European Resuscitation Council
IL SOGGETTO IN STATO DI Dr. Roberto L. Ciccone.
IN QUESTA LEZIONE SI PARLERA’ DI
Atleta con paralisi midollare Causa principale: TRAUMA - la lesione dei “cordoni posteriori” comporta perdita della sensibilità(vibrazioni, tatto, pressione);
I Traumi Pediatrici P. Catania, E. Ferri Como 19/11/2000.
Cuore Polmonare Definizione Epidemiologia Anatomia patologica
ANATOMIA E FISIOLOGIA della CIRCOLAZIONE CEREBRALE.
Emergenze ipertensive
Transcript della presentazione:

DROWING AND NEAR-DROWING

ELECTRICAL INJURIES

CENNI STORICI 1749 VASO DI LEYDEN 1849 CORRENTE ELETTRICA DIRETTA AD USO INDUSTRIALE 1879 PRIMO CASO DI ELETTROCUZIONE (Lione:dinamo a corrente alternata 250 V) 1880 SECONDO CASO DI ELETTROCUZIONE (SCOZIA) PRIMA ESECUZIONE CON SEDIA ELETTRICA (BUFFALO NY)

1881 WESTINGHOUSE (corrente industriale utilizzando un motore a corrente alternata di Tesla più il trasformatore di Stanley) 1899 PRIMO CASO documentato di FV da corrente elettrica 1977 Skoog (Svezia) documentò un aumento dal 3 al 6% di incidenti da elettrocuzione. 1999 USA 4000 vittime da corrente elettrica di cui il 20% bambini 1200 morti

LEGGE DI OHM LEGGE DI Joule I= V/R J=I2 RT I2 R=corrente

Effetti tardivi in ELECTRICAL INJURY e in LIGHTNIING INJURY SINTOMI ELECTRICAL INJURY (CASI IN %) LIGHTNING INJURY DISTURBI COMPORTAMENTALI Disturbi del sonno Deficit di memoria Deficit di attenzione Cefalea Irritabilità Impotenza Riduzione della libido Inabilità al lavoro Affaticamento cronico Vertigini Facilità a stancarsi Problemi di comunicazione Incoordinazione Confusione Dolore cronico debolezza 74 71 68 65 60 55 54 48 46 40 38 29 25 44 52 41 30 34 26 32 28 21 DISTURBI DELLA SENSIBILTA’ Intorbidimento Parestesie Ronzio Auricolare Fotofobia Perdita Dell’udito Riduzione Dell’acuità Visiva 63 31 36 33 20

Effetti tardivi in ELECTRICAL INJURY e in LIGHTNING INJURY SINTOMI ELECTRICAL INJURY (CASI IN %) LIGHTNING INJURY DISTURBI DELLA SFERA EMOZIONALE Depressione Flashback Agorafobia Problemi emozionali Cambiamenti della personalità Paura dei temporali Incubi 63 51 46 38 29 7 26 32 20 24 19 12 ALTRI Spasmi muscolari Ustioni esterne Diminuzione della forza di prensione Rigidità articolare Problemi alla schiena Inabilità a restare seduti a lungo Artriti Iperidrosi Ustioni interne Compromissioni viscerali 54 48 45 31 28 25 34 35 21 23 I sintomi sottolineati hanno probabilmente una base organica, quelli in grassetto sono i più comuni

MANIFESTAZIONI DA ELETTROCUZIONE Cardiovascolari Arresto cardiorespiratorio, fibrillazione ventricolare, infarto del miocardio, alterazioni aspecifiche elettrocardiografiche, emorragie prolungate Renali Pigmenturia, necrosi tubulare acuta. SNC Cerebrali:perdita transitoria di coscienza,confusione, cefalea,convulsioni,coma. Midollo Spinale:paralisi,transezione,Slerosi laterale amiotrofica. Muscoloscheletriche e cutanee Fratture delle ossa lunghe e vertebrali, mionecrosi, sindromi compartimentali, ustioni.

MANIFESTAZIONI DA DANNO DA FULMINE Arresto cardiorespiratorio prolungato (asistolia) seguito da un recupero completo Disaritmie ventricolari ripetute Necrosi miocardica Disfunzioni autonomiche: lieve ipertensione, broncospasmo estremità cianotiche Ustioni a forma di ragnatela Non frequenti lesioni agli organi interni.

TRATTAMENTO NEI CASI DI FOLGORAZIONE Assicurarsi che la vittima non sia più in contatto con la fonte di elettricità: a)se possibile interrompere la corrente b)se non è possibile staccare la vittima dal contatto con la sorgente di elettericità mediante un mezzo non conduttore (bastone, corda). Rianimazione cardiopolmonare prolungata Monitoraggio ECG Infusione endovenosa di cristalloidi per mantenere il flusso urinario da 50 a 100ml/hr

Valutazione neurovascolare degli arti:precoce e radicale sbrigliamento delle estremità più interessate valutazione del CK sierico o valutazione TC. Ricerca di eventuali lesioni scheletriche o vertebrali; Immobilizzazione del rachide cervicale se il paziente è incosciente.

INHALATION INJURY

paO2 = (760. x-87) paO2 O2 Satur. Hb 1 bar in aria 100 mmHg 92 mmHg (92%) Vol. 0.3\100ml 98% 1 barr ass.in O2 puro 673(760-87) 619 mmHg Vol. 1.88 (619 x 0.3) 100% 2 bar ass. in O2 puro 1433 mmHg (1520-87) 1318 mmHg Vol. 3.8 (1318 x 0.3) 3 bar ass. in O2 puro 2200 mmHg (2280-87) 2018 mmHg Vol 6.6 (20 x 0.3)

DISTURBI DELLO STATO MENTALE Università degli Studi di Perugia Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Sezione di Anestesia, Analgesia e Terapia Intensiva Dir. Prof. Vito Aldo Peduto DISTURBI DELLO STATO MENTALE Simonetta Tesoro

Stato mentale considerato normale: FUNZIONI MENTALI Stato mentale considerato normale: Consapevolezza di sé e dell’ambiente circostante COSCIENZA Percezione accurata di ciò di cui si fa esperienza (orientamento) Capacità di elaborare le informazioni raccolte dall’esterno e di sviluppare nuove idee (giudizio e ragionamento) Capacità di immagazzinare e recuperare informazioni (memoria) COGNIZIONE

COMA Assenza di coscienza (consapevolezza di sé e dell’ambiente circostante) RISVEGLIABILITA’ O VIGILANZA CONSAPEVOLEZZA LIVELLI DI COSCIENZA SVEGLIO: vigile e consapevole SONNOLENTO: facilmente risvegliabile e consapevole TORPIDO: risvegliabile con difficoltà, ridotta consapevolezza COMATOSO: non risvegliabile e non consapevole STATO VEGETATIVO: vigile, ma non consapevole

COMA: LE CAUSE TRAUMA CRANICO MACISTE M Meningoencefaliti A Alcol o Accidenti cerebro-vascolari C Crisi epilettiche I Iper- capnia, -glicemia, -tiroidismo, -termia I ipo-ssia, -tensione, -tiroidismo, -termia S Substrati deficitari: tiamina T Terapie farmacologiche: oppiacei, ipnotici, sedativi E alterazioni Elettroliti, Encefalopatie: epatica, settica, uremica

Neurologic complications of critical medicals illnesses La causa più frequente di depressione della coscienza nei pazienti ricoverati in UTI è l’ENCEFALOPATIA di origine SETTICA La causa più frequente di depressione della coscienza che determina il ricovero in UTI è l’ICTUS ISCHEMICO Crit Care Med 1993, 21: 98-103 Neurologic complications of critical medicals illnesses

VALUTAZIONE CLINICA PUPILLE Valutazione del diametro e della reattività pupillare allo stimolo luminoso Anomalia pupillare bilaterale danno cerebrale è diffuso Anomalia monolaterale lesione focale

VALUTAZIONE CLINICA RIFLESSI OCULARI: per valutare l’integrità del tronco encefalico Movimento “occhi di bambola” (occhi deviazione opposta rispetto al senso del movimento) LESIONE EMISFERICA TRONCO ENCEFALICO INTATTO Occhi seguono la direzione di rotazione della testa TRONCO ENCEFALICO DANNEGGIATO O PAZIENTE SVEGLIO

GLASGOW COMA SCALE GCS valuta 3 funzioni cerebrali (EMV) Nasce come valutazione per i pazienti con trauma cranico, e poi diffusamente utilizzata anche per la valutazione del coma di origine non traumatico. GCS valuta 3 funzioni cerebrali (EMV) Max 15 - Min 3 APERTURA OCCHI (Eye) assente 1 al dolore 2 a comando 3 spontanea 4 RISPOSTA MOTORIA (Motor) assente 1 estensione patologica 2 flessione patologica 3 evitamento al dolore 4 localizza sede dolore 5 Obbedisce comando verbale 6 RISPOSTA VERBALE (Verbal) nessuna 1 suoni incomprensibili 2 parole inappropriate 3 confusa 4 orientata 5 ESTENSIONE PATOLOGICA DECEREBRAZIONE: lesione tronco encefalico FLESSIONE PATOLOGICA DECORTICAZIONE: lesione sopra tronco encefalico (capsula interna, emisfero, nuclei della dase, talamo)

GLASGOW COMA SCALE LIMITI Se esiste un’emisindrome si considera la risposta motoria migliore Nei pazienti ricoverati in UTI la comunicazione verbale è quasi sempre impossibile (pz intubati)

Aldrete Score Scala a punti di Aldrete (1970) Scala utilizzata in Sala Operatoria per valutare recupero dopo anestesia Motricità spontanea o su comando Muove i 4 arti 2 Muove 2 arti 1 Immobile 0 Respirazione Respirare spont. e tossire 2 Dispnea, respir. superf.o limitata 1 Apnea 0 Pressione arteriosa (vs. preop) ± 20 mmHg 2 ± 20-50 mmHg 1 ± 50 mmHg o maggiore 0 Coscienza Completamente sveglio 2 Si sveglia su comando 1 Non risponde agli ordini semplici 0 Sa02 >92% 2 Necessità di 02 per Sa02>90% 1 < 90% anche con 02 0 Risveglio e dimissibilità dalla recovery Room >9

Ramsay Sedation Scale E’ una valutazione clinica del livello di sedazione del paziente; molto utilizzata in UTI anche quando il paziente è in sedazione farmacologica

VALUTAZIONE CLINICA E STRUMENTALE DEL COMA POST-TRAUMATICO Una sedazione profonda ed una appropriata analgesia sono necessarie nel trattamento del traumatizzato cranico (proteggono da stimoli algogeni e da crisi vegetative, consentono un buon adattamento alla ventilazione meccanica, consentono un non incremento della pressione endocranica). Valutazione clinica neurologica base (coscienza, risposta motoria) frequente (ogni ora) se possibile al di fuori della sedazione e della curarizzazione (finestra farmacologica: utile nel trauma cranico utilizzare farmaci a rapide cinetiche). Valutazione strumentale: TC precoce per escludere trattamento chirurgico Controllo TC nelle prime 12-24 ore Escuzione TC urgente nel caso in cui: Peggioramento quadro clinico Rialzo pressione intracranica > 25 mmHg per più di 15 minuti Rtiduzione saturazione giugulare < 50% non motivata da cause extracerebrali quali desaturazione arteriosa

PRESSIONE INTRACRANICA L’ipertensione endocranica costituisce una minaccia diretta alla sopravvivenza. PRESSIONE DI PERFUSIONE CEREBRALE 60-70 mmHg = PRESSIONE SITEMICA MEDIA – PRESSIONE INTRACRANICA PIC = 10 mmHg SOGLIA di trattamento = 20 mmHg INDICAZIONI TC con segni di compressione del III ventricolo e/o cisterne basali Variabili nei vari centri. In generale: rischi consistenti di ipertensione intracranica. Unica controindicazione: deficit della coagulazione METODICHE Posizionamento del catetere ventricolare è la metodica più affidabile e consente anche una eventuale deliquorazione COMPLICANZE Atto chirurgico legato al posizionamento del catetere (sanguinamenti legati a lesioni vascolari) Infezioni

CONTROLLO DELLA VENTILAZIONE MECCANICA Il flusso ematico cerebrale dipende (all’interno dell’autoregolazione cerebrale) da fattori locali, primo fra tutti la PaCO2. Le resistenze vascolari cerebrali sono molto sensibili a variazioni di pressione parziale arteriosa di CO2; un abbassamento eccessivo della CO2 può indurre riduzione del CBF ed un innalzamento può provocare incremento della pressione intracranica. Impostare VENTILAZIONE MECCANICA per ottenere NORMOCAPNIA

MORTE CEREBRALE Condizione caratterizzata dalla cessazione irreversibile delle funzioni del sistema nervoso centrale che consentono la vita

REGOLAMENTO RECANTE LE MODALITA’ PER L’ACCERTAMENTO E LA CERTIFICAZIONE DI MORTE ACCERTAMENTO DI MORTE PER ARRESTO CARDIACO Può essere effettuato da un medico con il rilievo grafico continuo dell’elettrocardiogramma protratto per non meno di 20 minuti primi CONDIZIONI CHE INDUCONO ALL’ACCERTAMENTO DELLA MORTE NEI SOGGETTI AFFETTI DA LESIONI ENCEFALICHE E SOTTOPOSTI A MISURE RIANIMATORIE Il medico della struttura sanitaria che crede che sussistano i criteri per la morte cerebrale ne deve dare immediata comunicazione alla direzione sanitaria che riunirà una commissione costituita da: Medico specialista in anestesista rianimatore Neurofisiopatologo oNeurologo o Neurochirurgo esperto in elettroencefalografia Medico legale o in mancanza da un Medico della Direzione Sanitaria o da un anatomopatologo

MORTE CEREBRALE: DIAGNOSI Criteri che devono essere soddisfatti contemporaneamente in due occasioni a distanza di almeno 2 ore. Sono assenti i seguenti movimenti: Atteggiamento da decorticazione Atteggiamento da decerebrazione Tremori Movimenti spontanei Sono assenti bilateralmente i seguenti riflessi: Pupillare alla luce Corneale Oculovestibolare Oculocefalico Il pz NON risponde a stimoli dolorosi (localizzato all’area dei nervi cranici, per non correre il rischio di evocare riflessi spinali) Temperatura corporea > 34°C I livelli plasmatici di Etanolo o Farmaci depressori del SNC sono trascurabili o subterapeutici EEG isoelettrico alla massima amplificazione (eseguito per 30 minuti consecutivi) non esclude attivita’ tronco cerebrale NO DIAGNOSI DA SOLO TEST DI APNEA Stato di apnea persistente nonostante la presenza dello stimolo ipercapnico alla ventilazione. Il pz viene deconnesso dal ventilatore: il test è significativo se non si evidenziano sforzi respiratori spontanei per almeno 3 minuti e la PaCO2 è superiore a 60 mmHg alla fine del test

MORTE CEREBRALE: PERIODO DI OSSERVAZIONE Il periodo di osservazione dura 6 ore (con 3 controlli, in genere inizio, a 2 ore ed alla fine) per pazienti ADULTI e BAMBINI > 5 ANNI. 12 ore per BAMBINI di età compresa tra 1 e 5 anni. 24 ore per bambini di età inferiore ad 1 anno (con obbligatorietà di valutazione di assenza del flusso ematico cerebrale). Dopodichè il paziente viene definitivamente staccato dal ventilatore e dai monitor ed accompagnato in obitorio o in Sala Operatoria se deputato all’espianto di organi.