08/01/20141 Stage studenti ITIS Corni – Lezione 30-5-2013 Leconomia modenese: 1945-2000 Alberto Rinaldi (http://morgana.unimore.it/rinaldi_alberto)

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08/01/20141 Stage studenti ITIS Corni – Lezione Leconomia modenese: Alberto Rinaldi (

08/01/20142 La grande mutazione : –Il reddito pro-capite dellItalia aumenta di 6 volte; –Il reddito pro-capite della provincia di Modena aumenta di 10 volte; –Dal 1950 al 1980 Modena passa dal 40° al 1° posto nella graduatoria delle province italiane per reddito pro-capite; –Dal 1981 a oggi resta stabilmente tra le prime dieci; –Nel 2007 Modena è in 5 a posizione con un reddito pro capite di euro; –Nel 2007 il reddito pro-capite dellItalia è pari a euro.

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5 Lindustria manifatturiera Cinque settori trainanti: –Alimentare –Tessile-abbigliamento –Metalmeccanica –Ceramica –Biomedicale Uno sviluppo basato sulle piccole e medie imprese Una struttura produttiva basata sui distretti industriali

08/01/20146 Il ruolo centrale della meccanica La meccanica è il principale settore della provincia per numero di imprese e di addetti e per valore della produzione e delle esportazioni; La meccanica è il settore strutturante lintera economia modenese; Tutte le altre industrie hanno una fitta rete di relazioni con la meccanica: –La meccanica fornisce alle altre industrie molti dei macchinari e delle attrezzature produttive che esse utilizzano; –LInnovazione nelle altre industrie dipende in buona misura dalle loro relazioni con la meccanica; –Linnovazione spesso non è il prodotto dei laboratori di ricerca privati delle imprese, ma degli scambi di informazioni tra imprese di settori diversi

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8 I distretti industriali Un distretto industriale è unentità socio- economica caratterizzata dalla compresenza attiva, in unarea territorialmente circoscritta, naturalisticamente e storicamente determinata, di una comunità di persone e di una popolazione di imprese industriali. Comunità ed imprese tendono […] ad interpenetrarsi a vicenda (G. Becattini).

08/01/20149 Le piccole imprese dei distretti industriali Imprese finali e imprese di fase Mercato delle lavorazioni di fase fondamentalmente concorrenziale Mix di concorrenza e cooperazione Linnovazione nei distretti industriali

08/01/ Una possibile spiegazione della formazione dei distretti industriali Il ruolo della mezzadria La città e i legami con i mercati lontani Le scuole e le conoscenze tecniche diffuse Le politiche degli enti locali: –I villaggi artigiani –I centri di servizi reali alle imprese

08/01/ La crisi attuale ( ) 2009: Crollo della produzione (-21,1%) nellindustria; –Alimentare - 3% –Maglieria- 6% –Abbigliamento- 14% –Ceramica- 32% –Meccanica- 25% –Biomedicale+ 6% Crollo delle esportazioni (-25,8%); Calo delloccupazione: –Dipendenti - 3,6% –Interinali- 54,2% –Parasubordinati- 9,8%

08/01/ Bibliografia essenziale S. Brusco, Piccole imprese e distretti industriali, Rosenberg & Sellier, Torino, G. Muzzioli, Modena, Laterza, Roma-Bari, 1993 (parte III). A. Rinaldi, Distretti ma non solo. Lindustrializzazione della provincia di Modena ( ), Franco Angeli, Milano, 2000.