Johannesburg - Lembo R.1 Dopo Johannesburg Quale valutazione del vertice Le motivazioni del fallimento La mistificazione dei risultati Che cosa è stato sancito Alcune piste di azione
Johannesburg - Lembo R.2 Quale valutazione sul vertice E stato il vertice della irresponsabilità dei Governi verso lumanità, i popoli, la storia, future generazioni E stato il vertice in cui non ha trionfato la missione del bene comune,la globalità della missione umana E stato il vertice dellegoismo, in cui ognuno ha difeso i propri interessi: gli Usa, il Canada, lUnione europea, senza portare proposte E stato il vertice dove alcune ONG ambientaliste e di cooperazione hanno accettato la parteneship con le imprese E stato il vertice in parte snobbato dalle ONGs del Nord mentre ONGs-movimenti presenti si sono presentate in ordine sparso E stato il vertice della non ricerca del dibattito e confronto con le ONG che non accettavano la partneship con le imprese, della non volontà politica delle Istituzione di affrontare i problemi globali anche in termini riformistici E stato il vertice della grande sagra mondiale delle imprese multinazionali,la saga senza fine dello sviluppo sostenibile
Johannesburg - Lembo R.3 Le motivazioni del fallimento Assenza della volontà politica di riaffermare e difendere i fondamentali diritti della Dichiarazione Universale dei Diritti umani: diritto al cibo,acqua,terra… Affermazione e legittimazione del mercato,tecnologia, tecnocrazia, che attraverso i servizi, i prodotti possono soddisfare i bisogni ma nessun riconoscimento di diritti Mistificazione degli obiettivi e dei programmi raggiunti dal vertice e sanciti nel documento finale La maggior parte dei 152 impegni del Piano di azione altro non sono che rilancio di impegni presi a Rio+10, nei successivi vertici internazionali e mai mantenuti
Johannesburg - Lembo R.4 La mistificazione dei risultati I risultati del Piano di azione presentate come successi sono in realtà delle mistificazioni; vediamo il perché : a) dimezzare il numero dei poveri entro il Migliorare le condizioni di 650 milioni di persone ma fra 20 anni i poveri saranno 3,2 miliardi (con meno di 2$/g)oltre ai 2,4 miliardi già oggi dichiarati poveri dalla Banca Mondiale (meno di 2$/gg) b) dimezzare il numero delle persone senzacqua Significa portare lacqua a 650 milioni (1,3 miliardi, oggi) Nella 1°conferenza NU(1977) a Mar della Plata, assunto impegno a garantire accesso allacqua a tutti. Con la ricchezza mondiale raddoppiata ci si impegna solo per 650 milioni accettando, nel 2015, i 4 miliardi di persone senza acqua e che il 60% della popolazione (nei 3 continenti), vivrà quindi in regioni ad altro stress idrico.
Johannesburg - Lembo R.5 La mistificazione dei risultati c) Nessun impegno quantificato sui restanti temi: Nessun impegno a ridurre sussidi allagricoltura Nessun impegno per ridurre livelli di inquinamento Nessun impegno ad aumentare la % di energia alternativa Nessun impegno a ridurre luso dei prodotti chimici Nessun impegno ad aumentare il volume APS o aiuti,lancio Fondo di solidarietà alimentato da contributi privati/imprese d) Nessun impegno politico –nessuna responsabilità umana- nessun governance globale Non disponibilità firma di Convenzioni- diTrattati Non disponibilità ad accettare nuove regole mondiali, internazionali Disponibilità ad accettare solo accordi specifici su interessi comuni
Johannesburg - Lembo R.6 Le Mistificazioni rispetto al diritto allacqua Le Nazioni Unite si impegnano a garantire a tutti entro il 2020 laccesso allacqua per tutti 2002 – Sessione Commissione per i Diritti umani delle NU, 52 Stati su 53 hanno votato risoluzione che riconosce laccesso alla acqua ed ai servizi igienici per tutti, come diritti umani LUnesco (Johannesburg) ha dichiarato che è sufficiente uno stanziamento di 9 miliardi $/anno, per 10 anni per garantire lacqua potabile a tutti e con 2,5 miliardi si garantiscono i servizi igienici. Sono necessari quindi solo110 miliardi ma non si trovano, mentre si erogano sussidi allagricoltura in Europa per 347 miliardi allanno.
Johannesburg - Lembo R.7 Che cosa è stato sancito a Johannesburg Ha vinto il nuovo approccio della autoregolamentazione accettata dai 189 Paesi presenti alla Conferenza, cioè ciascuno propone ed accetta le regole più vantaggiose E stata abbandonato lapproccio dellimpegno a definire regole globali,trasparente che devono essere monitorate e verificate E stato affermato il principio che è linvestimento privato il motore dello sviluppo sostenibile Ha vinto ed è stata sublimata da parte dei Governi e delle stesse Organizzazioni Internazionali la cultura della privatizzazione Kofi Haman allinizio della Conferenza ha dichiarato che i Governi sono incapaci di assicurare le risorse per lo sviluppo dei poveri. E necessario riconoscere linsostituibilità dellinvestimento privato e del ruolo dellimpresa nellassicurare lo sviluppo, nel mondo. Le imprese devono agire anche se i Governo non sono pronti e le NU hanno firmato un accordo con le imprese un accordo, il global contract, di cui fanno parte tutte le imprese che mettono a disposizione $. E stato sancito e formalizzato lo strumento del PPP ( Partenariato pubblico-privato) come modello per soddisfare i bisogni e promuovere lo sviluppo sostenibile
Johannesburg - Lembo R.8 Che cosa è stato sancito a Johannesburg Linvestimento privato è il solo motore dello sviluppo Le imprese sono il nuovo soggetto politico del mondo, Le imprese sono i nuovi soggetti che governo il processo di globalizzazione perché : > definiscono le regole del gioco, delle relazioni fra i popoli, > decidono sulle modalità di distribuzione dei benefici della tecnologia, scienza e quindi della ricchezza mondiale prodotta Perdita di soggettività-autonomia N.U come strateghi dello sviluppo Conferma dellalleanze fra 4 oligarchie mondiali che hanno il potere di definire il modello di sviluppo da imporre al mondo > fra Banca Mondiale, WTO, FMI. con le imprese private multinazionali, che hanno il compito in funzione delle liquidità messe a disposizione di definire il livello di bisogni da soddisfare > fra il mondo scientifico e dei burocrati con il mondo delle imprese per contribuire a giustificare il modello di sviluppo sostenibile per il mondo
Johannesburg - Lembo R.9 Alcune piste di azione dopo Johannesburg Radicalizzare la lotta, le azioni da parte della società civile: non è più tempo di impegnarsi solo in azioni riformiste E tempo di difendere i diritti umani E tempo di ridefinire i diritti umani globali e di contrapporli agli interessi di categorie E tempo di riaffermare il primato delle regole globali E tempo di riaffermare il primato di un sistema fiscale mondiale che garantisca laccesso ai diritti di base per tutti E tempo di riaffermare forme democratiche di rappresentatività, come i Parlamenti e di esercitare controllo su deleghe ai politici E tempo di riprendere limpegno a livello locale, a livello di città comuni,cioè delle forme di governo più vicine a ciascun cittadino E tempo dincrementare forme di coordinamento/collaborazione fra ONG associazioni,espressioni organizzate della società civile E tempo di impegnarsi,come società civile, per identificare un nuovo modello di sviluppo sostenibile basato sui diritti e regole globali, fondato su comportamenti di cittadinanza attiva, nuovi stili di vita a livello di consumi,partecipazione…
Johannesburg - Lembo R.10 Alcuni percorsi di lavoro La partecipazione ed il sostegno ai movimenti di cittadinanza attiva a difesa o per riaffermare i fondamentali diritti umani La partecipazione al controllo sulla gestione di alcune risorse fondamentali come lacqua, lambiente o valori come la pace, la giustizia, la solidarietà…. Il sostegno ai processi partecipativi a valenza globale, come il Forum sociale di Porto Alegre ed i relativi momenti preparatori La costruzione di nuove alleanze fra movimenti-ONGs- associazioni e lavvio di azioni di lobby nei confronti istituzioni La promozione di una nuova narrazione dei fatti, della storia per evitare lomologazione culturale La definizione di un nuovo modello di sviluppo fondato sui valori della solidarietà, della condivisione, della distribuzione delle risorse, della compatibilità ambientale e dellaccesso alle pari opportunità….. Sulla difesa ei beni comuni, un nuovo modello di convivenza e dl vivere insieme