Castelnuovo Berardenga

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Soggiorno didattico di educazione ambientale nella Barbagia di Seulo
Advertisements

Insegnamento della Religione Cattolica Istituto secondario di primo grado “ G.Galilei” - Cecina “Il reciproco amore fra chi apprende e chi insegna è.
IL RINASCIMENTO.
Il sistema del paesaggio
Il laboratorio e l’attività di campagna
Prof. Bertolami Salvatore
Programma di Insegnamento della Religione Cattolica nella Scuola Media
1- L’intervento di Napolitano
Bruegel e la geografia 1- Il pittore e il cartografo
Cadore or Titians country Josiach Gilbert 2- Lorigine dellispirazione 3- Le molte facce della natura.
Hortus Eden 1- L’immagine cartografica 2- Hortus Eden
La Terra come paesaggio: Brueghel
L’essenza della piantata
1- La geografia e l’età moderna
L’arte del descrivere 1- Bibliografia essenziale
Il dono di Humboldt Il Monte Somia Che cos’è il paesaggio
Le strutture territoriali e la loro produzione
La leggibilità del mondo
1- Geografia triennale e geografia magistrale
PAESAGGIO: SENSO E SIGNIFICATO
Network Siena Sostenibile Storia e futuro di una comunità al passo coi tempi….storici e biologici Cristina Capineri, Simone Bastianoni, Simone Borghesi.
Dal seminario nazionale sulle Indicazioni per il curricolo: Storia e cittadinanza Lodi 18 aprile 2008 Maria Grazia Decarolis.
Introduzione alla pedagogia dello sport Emanuele Isidori corso di laurea in Scienze Motorie Università di Roma “Foro Italico”
PIANO REGIONALE ORIENTAMENTO ° INCONTRO Salò, 8 ottobre 2010.
Quadro di riferimento INValSI Scienze I livelli di competenza
DAVANTI ALLO STUPORE DEL CREATO
Hans-Georg Gadamer Facoltà di Scienze della Formazione
Il progetto SeT nella provincia di Bari:punti di forza e punti di debolezza. A cura della dott.ssa Rosaria Ammaturo.
Architettura, Pittura e Scultura nel ‘500
Università della Calabria Corso di laurea: Scienze della Formazione Primaria anno accademico Università della Calabria Corso di laurea: Scienze.
Tenendo conto della Finalità della scuola: Offrire un contributo significativo alla formazione delluomo e del cittadino che dovrà vivere ed operare nella.
ambiente educativo di apprendimento
Il paesaggio secondo Dardel
L’effetto specchio del paesaggio
La Critica del Giudizio
La Rappresentazione cartografica
ISTITUTO COMPRENSIVO DI MONTECCHIO E BIBBIANO (REGGIO EMILIA)
Lavorare in un processo: l’insegnamento della geografia in una didattica per moduli Convegno di studi: “La geografia nella scuola dei nuovi cicli: significati,
La ricerca qualitativa. Le coordinate spazio-temporali dell’analisi
Il metodo deduttivo e la didattica per concetti
Corso di Antropologia Culturale
GEOGRAFIA Obiettivi Strumenti.
Che cos’è la geografia?.
PROGETTO classi QUARTE
Laboratori d’arte.
Il Rinascimento: secolo dell’arte
Il concetto di competenza nella scuola dell’infanzia alla luce delle Nuove Indicazioni per il Curricolo Maila Pentucci.
Ins. Maggiore Silvana – Ins. Maiorana Maria
Introduzione alla PSICOLOGIA.
Prima lezione. Note sulla caverna – I - (Allegoria = racconto dotato di senso ulteriore rispetto a quello letterale) lallegoria della caverna si può leggere.
“Guardare serve per vedere Vedere serve per capire
EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI: “I PARCHI COME LUOGHI CHE PARLANO”
ROVIGO 29 – 30 settembre 2014 Elaborazione di Simulazioni di Seconde Prove relative agli Esami di Stato a conclusione del primo quinquennio.
RETE PER LA SPERIMENTAZIONE EDUCATIVA TERRITORIALE CLASSE I SECONDARIA DI I GRADO CLASSE I SECONDARIA DI I GRADO SCRIVERE… PER APRIRSI AL MONDO PROF.SSA.
LICEO SCIENTIFICO Il liceo scientifico è indirizzato all’approfondimento della cultura scientifica (matematica, fisica, scienze naturali) in sintonia con.
Anno scolastico 2013/2014 ISTITUTO COMPRENSIVO OZZANO/VIGNALE MONFERRATO Curricolo verticale d’istituto.
Geografia mod. b Popolazione e risorse ambientali
QUALI POSSIBILI PERCORSI?. L'INQUINAMENTO ATMOSFERICO Educare ad atteggiamenti responsabili.
LA CASA E LA TERRA Corso di geopedologia.
Il mondo contadino italiano Una storia rimasta fuori dalla storia [Franco Coggiola con Genia Azzali alla cascina del “Micio” - Pontirolo ]
Il mondo contadino italiano Una storia rimasta fuori dalla storia [Franco Coggiola con Genia Azzali alla cascina del “Micio” - Pontirolo ]
Geografia dell’UE Simone Bozzato. Secondo la cultura illuminista un sapere diviene scienza quando acquisisce “un proprio statuto epistemologico” (Vallega)
Il Paesaggio intorno a noi
Hegel: Lezioni di estetica
La didattica della Storia con i Quadri di Civiltà 15 aprile 2015.
Newsletter Marzo 2011 – Speciale Giornata Internazionale dei Musei maggio 2011 GIORNATA INTERNAZIONALE DEI MUSEI Museo e Memoria – Gli oggetti.
CAPITOLO 6 La ricerca scientifica in Psicologia ‘è scientificamente dimostrato che…’. Cos’è una scienza? ‘la scienza è un modo di ottenere conoscenze in.
Progettare un curricolo dalla scuola dell’infanzia alla fine della secondaria di primo grado Antonio Brusa Seminario Miur, S.Benedetto
Bruner Psicologo statunitense che si è occupato di problemi educativi dagli anni 50 ad oggi Di indirizzo cognitivista, ha una dotazione culturale molto.
LICEO DELLE SCIENZE UMANE Il corso di studi ha preso avvio nell’anno scolastico 2010/2011 ma nel nostro istituto si innesta in una storica sperimentazione.
Transcript della presentazione:

Castelnuovo Berardenga 1- L. Febvre e L. Gambi 2- Una descrizione di descrizioni di paesaggio 3- Paesaggio , metafora euristica 4- Humboldt: dall’arte alla scienza 5- Il paesaggio terrestre (1947) 6- Il paesaggio come storia sociale 7- La casa rurale toscana 8- Nota bibliografica Francesco Micelli 2013-T 29.4

Lucien Febvre e Lucio Gambi Nel 1946 Lucien Febvre, ragionando sulle diversità della Francia, dichiara assurda la definizione della geografia come scienza del paesaggio. Proprietà, diritto, legge, consuetudini disciplinano le risorse naturali e le sottopongono ai disegni degli uomini, così che ciò che appare è riflesso di realtà profonde soprattutto di ordine storico, sociale ed economico. Febvre orienta le ricerche del giovane Gambi sulla Romagna, anticipa le sue resistenze al Paesaggio terrestre (1949) di Biasutti. I maestri della geografia italiana avvertono ambiguità e polisemia del termine, sollecitano per tempo la necessità di una riflessione critica. La prima guida del Museo del paesaggio di Castelnuovo Berardenga ( Siena 1999) accetta la critica gambiana ai concetti geografici di paesaggio umano e racconta una storia della geografia italiana come educazione dello sguardo, come attenzione ai “quadri ecologici”, come razionale progettualità.

Una descrizione di descrizioni di paesaggio . Di fatto Bruno Vecchio e Cristina Capineri esaminano i significati del paesaggio nel senso di una storia delle idee. Propongono una descrizione delle descrizioni dei paesaggi aprendosi a significative voci esterne, soffermandosi sui modi della conoscenza piuttosto che sui risultati di singole monografie I “brani scelti”: Cosgrove (1988): “un parco paesaggistico è più palpabile, ma non più reale, non meno immaginario, di un paesaggio dipinto o di una composizione poetica”, Simmel (1912) per ricorda come ogni individualità paesaggistica esordisca quale esperienza estetica. Paolo D’Angelo e Kenneth Olwig (2001, 2002) insistono sul rapporto tra rappresentazione e cosa rappresentata, sulle sollecitazioni che arte e politica esercitano su chi osserva il paesaggio. L’arco delle discipline che si avvale di questa “immagine culturale” può richiamare Paolo Mantegazza, uno dei maestri di Biasutti. Durante il viaggio in Argentina (1854 ) immagina secondo le indicazioni di Humboldt , “degnissimo pittore”, i sedici principali quadri della natura, che potrebbero riassumere l’estetica del nostro globo quali scene primarie, scheletro di ogni veduta che sia grande e bella della natura (M.p.157)

Paesaggio, metafora euristica Il paesaggio è anzitutto studiato come momento dell’arte moderna e contemporanea da Paola Bruscoli, Letizia Galli, Annalisa Ranieri, che esaminano paesaggi d’Arcadia, paesaggi leonardeschi, paesaggi ideali che correggono la natura, paesaggi olandesi, paesaggi romantici di Turner e Constable, soffermandosi sul buon governo di Ambrogio Lorenzetti, lasciando a Leonardo Scelfo il dialogo tra arte dei giorni nostri e paesaggio toscano. Il caso di Josiah Gilbert. In Cadore Terra di Tiziano ( Londra, 1869): sostiene che l’arte è guida dello sguardo, che le indicazioni del pittore, fissate in concreti dipinti, insegnano la bellezza delle Dolomiti. Tiziano, nel 1552, usa per primo il termine paesaggio, ne dimostra la natura di “ fenomeno che presuppone un’esperienza estetica”.

Humboldt: dall’arte alla scienza B.Vecchio ritrae Alexander von Humboldt: spiega il “nesso inscindibile fra la contemplazione estetica e l’osservazione scientifica” sostiene conoscenza e coscienza dell’uomo rispetto ai Quadri della Natura (1808). Le idee per una geografia delle piante diventano raccordo tra botanica e scienze ambientali, anticipazione di Darwin. Farinelli rinforza da una particolare angolatura questo argomentare: le nuove scelte della borghesia tedesca, cui Humboldt si rivolge, non negano gusto e bellezza del paesaggio; avviano tuttavia le minute analisi della scienza per rifletterle nella “complessità globale” (Zusammenhang), che ne giustifica e rinsalda i percorsi.

Il paesaggio terrestre Capineri presenta Il paesaggio terrestre (1947) di R. Biasutti in due momenti: 1- La carta della grandi forme del paesaggio diventa teatro d’azione dell’”uomo ecologico” ( cfr. la Voelkerkunde ratzeliana). 2- L’unità vivente uomo-natura è quindi ricollocata nel clima positivistico nel quale, nonostante l’anticonformismo costante, il geografo era inserito. Capineri legge nella distinzione tra “paesaggio sensibile” e “paesaggio geografico” la pretesa di una scienza induttiva che registrerebbe l’esistente escludendo ogni mediazione soggettiva. Mette alla prova come “applicazione descrittiva” le procedure biasuttiane studiando il “paesaggio senese” secondo clima, morfologia, idrografia, vegetazione, secondo la connessione di questi fattori. Il “paesaggio umanizzato” o “antropogeografico” ricompare come concetto rielaborato da Aldo Sestini, Il paesaggio, Milano 1963 nella collana Conosci l’Italia

Paesaggio come storia sociale Vecchio illustra le idee di Gambi: 1- ciò che gli occhi osservano trova senso più nello studio dei catasti, degli archivi privati, degli archivi notarili, più nelle figure dell’arte o della serie cartografiche che nelle relazioni spaziali tra oggetti. 2- ciò che non si vede, credenze religiose, fatti psicologici, costumi giuridici, libero mercato o meno, spiegano il rapporto città-campagna, l’assetto delle coltivazioni, la fisionomia dei quadri ambientali. Il paesaggio rurale in specie dipende più dalle forme di conduzione e dalle tecniche agrarie che dal clima-suolo. Il caso della mezzadria, anomalia italiana rispetto ai campi aperti e al bocage, è immediatamente sottolineato. La “coltura promiscua” è la struttura agraria che consente la lettura dei paesaggi senesi differenziando tra loro, secondo la “rete dei poderi”, Chianti, Val d’Elsa, Crete e Val d’Orcia, Monte Amiata; Val di Merse e Val di Chiana.

La casa rurale come “strumento di lavoro” La casa rurale toscana La casa rurale come “strumento di lavoro” 1- rivaluta l’elasticità di Biasutti nella classificazione delle abitazioni dei contadini in Toscana 2- giustifica quindi la ricerca, dal Medioevo ai giorni nostri, sulle case rurali di quella regione che Leonardo Rombai e Renato Stopani eseguono secondo parametri rigorosamente gambiani. In termini concreti, esaminando cioè i più significativi lavori della geografia italiana, Vecchio ha ribadito: 1- l’importanza di Gambi, della visione storicista che lo caratterizza nella definizione del paesaggio agrario 2- il valore della casa rurale nella storia delle strutture agrarie allineando Cattaneo, Arrigo Lorenzi, Gambi stesso, Emilio Sereni, Henri Desplanques. Il paesaggio come rappresentazione diventa il quadro di vita nel quale le società si specchiano. La percezione disciplina le scelte e, fin dove è possibile, riconosce e ordina gli oggetti secondo precise esigenze culturali. I paesaggi palladiani nella descrizione di Cosgrove, mentre si avvalgono dei risultati della ricostruzione storicista, colgono specifici significati della cultura veneta. Villa e campagna, congiuntura storica e visione neoplatonica, sono in questo caso elementi tra loro inseparabili.

Nota bibliografica B. Vecchio-Cristina Capineri, Castelnuovo Berardenga. Museo del paesaggio, Siena 2012 L. Febvre, La Terra e l’evoluzione umana. Introduzione geografica alla storia, Torino 1980 P. Mantegazza, Rio de la Plata e Tenerife. Viaggi e avventure di un giovane medico italiano nei paesi dell’America Latina, Milano 1990 F. Farinelli, L’arguzia del Paesaggio,”Casabella” 1991, pp.10-12 R. Biasutti, Il paesaggio terrestre, Torino 1947 J. Gilbert, Cadore Terra di Tiziano, Londra 1869 A.Sestini, Il paesaggio, Milano 1963 D. Cosgrove, Il paesaggio palladiano, Verona 2000