Il Lavoro tra valore e disvalore Psicologia del lavoro e delle organizzazioni Dott.ssa Barbara Barbieri Dott.ssa Marina Orefice 12 luglio 2006
Tempi Moderni Scritto e diretto e interpretato da Charlie Chaplin
I valori sociali fondativi del lavoro Lo dice la parola stessa Ponos (greco) Arbeit (tedesco) Labor (latino) Nelle varie lingue indica pena, sforzo, travaglio Tripalium: trabajo, travailler Le radici etimologiche
I valori sociali fondativi del lavoro La biblica pena della fatica La condanna Dalla Bibbia “mangerai il pane con il sudore della fronte” Genesi 3,19 Dai Vangeli “chi non lavora non mangia” San Paolo II° Epistola ai Tessalonicesi, 3,10 La tradizione giudaico-cristiana
Il lavoro al primo posto fra i mali “che tu avresti potuto lavorare nello spazio di giorno, e mantenerti quindi libero per un anno dal lavoro; avresti potuto senza indugio porre al fumo del focolare il timone, e fare sparire il lavoro dei buoi e dei muli pazienti alla fatica! Invece Zeus nascose tutto ciò.” Esiodo, Le opere e i giorni, vv La punizione di Zeus contro Prometeo Il vaso di Pandora Il mito
Un attività ignobile Nei classici greci e latini era cosa ignobile, riservata agli schiavi Se l’”otium” era per gli uomini liberi ogni “negotium” era da subalterni Il mondo classico
La valorizzazione del lavoro Nei conventi Oratorium Laboratorium La tradizione operosa degli ordini monastici si riverbera nella cultura religiosa Il valore dell’esempio Gli ordini monastici
La valorizzazione del lavoro Precetti religiosi e laici L’ozioso fa peccato perché spreca il tempo, il quale è …pretiosissima res et irrecuperabilis… Sant. Antonio da Firenze Rinascimento e uso del tempo Un testamento del 1409 “…quando tu perdi una ora a me sembra che tu ne perda mille, perché nulla io ritengo più prezioso del tempo, e a me non sembra che tu sappia dargli il giusto valore…” Francesco Datini, mercante in Prato
La valorizzazione del lavoro Un segno opposto La riforma protestante cambia il segno del lavoro Rinascimento e uso del tempo HOMO PIUS, HOMO FABER Essere artefice di sé stessi - per la fortuna materiale - Per la salvezza spirituale Da Condanna universale a riscatto individuale Da espiazione a pungolo interiore
La valorizzazione del lavoro 1789 Mentre il borghese lavora, l’aristocratico è inoperoso L’operatività imperativo borghese La rivoluzione francese farà cadere teste e…disvalori
La valorizzazione del lavoro Il lavoro come valore Industry, honesty and frugality Benjamin Franklin Ogni vero lavoro è una religione Samuel Smiles Il mito americano Il lavoro costituisce l’esibizione principale David Riesman L’america puritana Sete di guadagno Culto del successo Venerazione del denaro Spinta alla competizione Una morale spietata ma anche una forza propulsiva
I tempi delle macchine F.W. Taylor e H. Ford L’organizzazione scientifica del lavoro La catena di montaggio e la riduzione dell’operaio ad ingranaggio
I tempi delle macchine L’organizzazione scientifica del lavoro
I tempi delle macchine L’organizzazione scientifica del lavoro
I tempi delle macchine L’organizzazione scientifica del lavoro
Per sostenersi Per creare il mondo Per realizzare le proprie scelte lavoro opera azione Hanna Arendt
“Il fatto che l'uomo sia capace di azione significa che da lui ci si può attendere l'inatteso, che è in grado di compiere ciò che è infinitamente improbabile. E ciò è possibile solo perché ogni uomo è unico e con la nascita di ciascuno viene al mondo qualcosa di nuovo nella sua unicità.” (Hannah Arendt, Vita Activa: la condizione umana, trad. it. di S. Finzi, Bompiani, Milano, 1989, pp ) Hanna Arendt