ENTREPRENEURIAL ORIENTATION E PERFORMANCE D’IMPRESA. IL RUOLO DELLA LEVA FINANZIARIA MICHELA C. MASON STRUMENTI FINANZIARI A SUPPORTO DELLO SVILUPPO DELLE.

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ENTREPRENEURIAL ORIENTATION E PERFORMANCE D’IMPRESA. IL RUOLO DELLA LEVA FINANZIARIA MICHELA C. MASON STRUMENTI FINANZIARI A SUPPORTO DELLO SVILUPPO DELLE PMI Nell’ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Interreg IV Italia-Austria, finanziato con fondi FESR

L’obiettivo del presente studio è quello di esaminare il rapporto tra le diverse componenti del costrutto multidimensionale dell’Orientamento Imprenditoriale e le performance di impresa introducendo la leva finanziaria come variabile moderatrice.

La letteratura economico-aziendale si è in passato concentrata sulla figura dell’IMPRENDITORE, figura cardine attorno alla quale ruota il fenomeno dell’IMPRENDITORIALITÀ. In anni recenti il concetto di imprenditorialità si è steso da un livello individuale ad uno organizzativo individuando una serie di caratteristiche che coinvolgono l’intera impresa e che identificano l’intero comportamento della stessa.

L’orientamento imprenditoriale rappresenta il modo in cui è possibile rilevare l’imprenditorialità nella sua essenza, in quanto identifica i processi, i metodi e gli stili decisionali delle imprese che agiscono “imprenditorialmente”. Si tratta di un costrutto multidimensionale che la letteratura tradizionalmente riconduce a tre elementi: innovatività, propensione al rischio e proattività (Miller, 1983; Covin e Slevin, 1986). Una più ricca declinazione prevede ulteriori dimensioni: aggressività competitiva, energia competitiva e autonomia (Lumpkin e Dess, 1996; Felício et al., 2012).

Di notevole rilevanza appaiono gli studi relativi alla relazione esistente tra EO e le performance aziendali. Al riguardo va evidenziato che le performance, al pari dell’EO, sono un costrutto multidimensionale calcolato mettendo insieme una varietà eterogenea di indicatori. La scelta della tipologia di indicatori da includere per misurare le performance aziendali finisce dunque per influire sull’entità del sopra indicato rapporto (Lumpkin e Dess, 1997).

La letteratura empirica riporta una grande varietà di indicatori di performance (Combs et al., 2005; Venkatraman e Ramanujam, 1986) che possono essere raggruppati in due principali tipologie a seconda della natura finanziaria o non finanziaria degli indici utilizzati. Nell’ambito di questo lavoro si è fatto ricorso a indicatori di natura non finanziaria della performance delle PMI (Murphy e Callaway, 2004 Murphy et al., 1996 e Gupta e Govindarajan, 1984).

È opinione condivisa in letteratura che l’orientamento imprenditoriale sia positivamente legato alla performance aziendali (si veda ad esempio O'Shea, Allen, Chevalier e Roche, 2005). È noto che la leva finanziaria (leverage) o rapporto di indebitamento indicando il rapporto tra indebitamento e capitale proprio (in relazione alla adeguatezza dei rendimenti delle attività dell'impresa rispetto al costo del debito) influisce sulle performance d’impresa.

Essendo ormai assodato che alti livelli di EO rafforzano le capacità di impegnarsi nella pianificazione strategica, consentano di soddisfare le esigenze della clientela e di individuare nuove opportunità (Hartsfield et al., 2008) appare evidente che si dovrebbe tener conto della leva finanziaria quando si analizzano le performance. Più precisamente, l'accesso al credito può svolgere il ruolo di variabile moderatrice ovvero mediare il rapporto tra EO e la performance delle PMI.

Innovatività Attitudine al Rschio Proattività Autonomia Aggressività Performance Variabili di Controllo Età Dimensione Energia Competitiva Leverage Il modello teorico

Provincia di Udine Provincie di Klagenfut Villach MediaDev. St.MediaDev. St. Età imprenditore 54,412,846,89,7 Concentrazione proprietaria (%) 87,127,390,723,1 % partecipazione femminile al capitale 42,128,939,141,2 % donne nell’organo amministrativo 45,430,845,945,8 Numero dipendenti 15,337,948,2104,8 - di cui donne (%) 34,932,640,632,8 Esportazioni (% su fatturato) 9,422,316,128,8 I due sotto-campioni: un confronto

DipLogaritmo del numero di dipendenti EtàEtà dell’impresa (anni intercorrenti tra la costituzione ed il 2012) InnovVariabile fattoriale esprimente l’innovatività RiskVariabile fattoriale che misura il rischio (la propensione a lavorare in situazioni incerte la propensione a gestire l’incertezza) ProacVariabile fattoriale che misura la proattività ed, in modo particolare, l’attitudine al miglioramento AggresVariabile fattoriale che misura l’aggressività AutonVariabile fattoriale che misura l’autonomia En_ComVariabile fattoriale che misura l’energia competitiva LevLeva finanziaria (leverage); rapporto tra debiti finanziari e totale fonti Le variabili esplicative

PerfDipEtàInnovRiskProacAuton En_Com p Lev Perf1 Dip Età *1 Innov0.247* Risk Proac0.341* *0.202*1 Aggress0.220*0.255* * *1 Auton0.227* * En_Comp Lev-0.193* Le correlazioni tra variabili *Livello di significatività al 5%

Provincia di Udine Provincie di Klagenfut Villach Bartlett testt-Student* Media (a)Dev. St.Media (b)Dev. St.Statisticap-valueDiff. (a-b)Statisticap-valueDF Performance21,2716,24224,6596,5860,3900,532-3,3884,3950, Dip0,8940,4551,1580,70928,1690,000-0,2643,3910,000137,3 Età24,56217,14931,37238,947102,2280,000-6,8101,6920,093119,2 Innov10,4364,6048,8664,5450,0210,8831,570-2,7930, Risk9,2212,5617,5582, ,6721,663-5,4490, Proac29,7344,88731,9304,4840,9750,323-2,1953,8050, Aggres10,4934,46610,5734,4380,0050,943-0,0790,1430, Auton19,0473,64420,4613,0813,6150,057-1,4143,3560, En_Com4,4651,5214,8221,6050,4010,526-0,3561,9220, Lev0,4500,3680,3720,3281,7420,1870,077-1,8070, L’analisi della varianza e la t-student * Test a due code, con livello di significatività 5%.

Modello 1Modello 2Modello 3Modello 4Modello 5Modello 6 Variabili di controllo Dim2,305***1,2171,613**1,516*2,241*2.446 Età-0,057***-0,042***-0,044***-0,043***0,054*-0.064** Effetti principali Innov 0,1170,0720,8700,465**0.130 Risk -0,155-0,0860,0780,731** Proac 0,373***0,349***0,338**-0, Agress 0,0970,0900,077-0, Auton 0,1060,0880,037-0, * En_Comp 0,0290,088-0,104-0, * Moderator Lev -3,378***-7,149-11, * Interazioni Innov*Lev 0,085-0, Risk*Lev -0,414-1,040*0.159 Proac*Lev 0,0040, Agress*Lev 0,0770, Auton*Lev 0,1630, ** En_Com*Lev 0,5101, Costante21,6267,7409,71411,17014, F9,20***6,966,734,09***3,302.45*** R-sq0,0590,1790,1990,2040,2400,364 Adjusted R-sq0,0530,1530,1690,1540,1670,215 – I risultati della regressione ***Significatività all’1%; ** Significatività al 5%; *Significatività al 10%

IPOTESIDESCRIZIONERISULTATO Ipotesi 1 Al crescere dell’innovatività crescono le performance soggettive. Parzialmente confermata Ipotesi 2 Maggiore è la propensione al rischio, migliori sono le performance delle imprese. Parzialmente confermata Ipotesi 3 Maggiore è la proattività, migliori sono le performance delle imprese. Confermata Ipotesi 4 Maggiore è l’autonomia, migliori sono le performance delle imprese. Non confermata Ipotesi 5 Maggiore è l’aggressività, migliori sono le performance delle imprese. Non confermata Ipotesi 6 Maggiore è l’energia competitiva, migliori sono le performance delle imprese. Parzialmente confermata Ipotesi 7 La leva finanziaria esercita un effetto moderatore tra l’energia competitiva ed uno o più attributi dell’EO e le performance soggettive. Confermata - Sintesi delle ipotesi

Più nello specifico, la leva finanziaria esercita un effetto moderatore negativo sulla relazione tra propensione al rischio e performance soggettive. In sintesi, l’incrocio tra effetti principali ed effetti moderati suggerisce le seguenti considerazioni in relazione alle imprese udinesi. La propensione al rischio ed a gestire l’incertezza ha un effetto positivo sulle performance soggettive (effetto principale); Peraltro, al crescere del peso del debito sul totale delle fonti, l’attitudine ad assumere rischio presenta profili di criticità (effetto interattivo).

Com’è noto, elevati livelli di indebitamento che, com’è noto, espongono l’azienda ad una maggiore volatilità della redditività, presuppongono una crescente capacità di lavorare in condizioni di incertezza. Le imprese della provincia di Udine presentano, mediamente, una maggiore propensione ad intraprendere progetti rischiosi ed una maggiore incidenza della leva finanziaria. I risultati del modello pongano in evidenza per le imprese del cluster udinese un ruolo significativo del rischio tanto nelle sue manifestazioni dirette quanto mediate. Nel contempo, tali risultati sembrerebbero porre in luce una latente esigenza di rafforzamento patrimoniale.

Nelle imprese carinziane, oltre all’effetto statisticamente significativo dell’età dell’impresa, si riscontra una relazione significativa dell’autonomia e dell’energia competitiva sulle performance soggettive. Pure nel caso di specie, peraltro, il ruolo della variabile moderatrice appare interessante. Essa, infatti, produce un effetto moderatore negativo sulla relazione tra autonomia e performance soggettive

Il primo risultato ottenuto in relazione alla leva finanziaria, ovvero la relazione negativa tra la medesima e le performance corrisponde alle attese. Al crescere dell’indebitamento cresce l’esposizione dell’azienda al rischio finanziario, con le relative implicazioni in termini di volatilità dei risultati netti. Com’è noto, infatti, al variare del reddito operativo, quanto maggiore è l’indebitamento tanto maggiore è la variabilità del reddito netto

In scenari di contrazione della redditività operativa, aziende maggiormente indebitate rispetto ai concorrenti sperimenterebbero, pertanto, un impoverimento relativo delle performance, in particolare in relazione alla redditività del capitale netto e della possibilità di finanziare la crescita attraverso il reinvestimento degli utili.

La leva finanziaria reca delle implicazioni in termini di: flessibilità finanziaria. Nella fattispecie, un elevato indebitamento agirebbe nel senso di porre dei vincoli stringenti al finanziamento di futuri progetti d’investimento; mobilità strategica. In tal senso, l’indebitamento porrebbe un vincolo sostanziale alla capacità dell’azienda di modificare la propria value proposition in relazione alle opportunità offerte dal mercato ed ai cambiamenti nella visione strategica dell’imprenditore

L’analisi condotta nelle pagine precedenti mostra che in un ambiente privo di debito viene esaltato il comportamento proattivo dell’imprenditore, inteso come capacità di identificare in anticipo le opportunità, realizzare le proprie idee e agire in un’ottica di miglioramento continuo; l’effetto della leva finanziaria sulle performance è negativo. Inoltre, l’introduzione della variabile in parola sottende dei rilevanti effetti interattivi con le altre variabili esplicative, sebbene l’effetto interazione sia diverso nei due gruppi presi a riferimento.

Alcune riflessioni si impongono. In primo luogo, l’indebitamento ha un effetto significativo circa l’impatto della capacità di gestire l’incertezza sulle performance soggettive nelle imprese della provincia di Udine. In particolare, si è evidenziato come la leva finanziaria abbia un effetto moderatore negativo sulla relazione rischio-performance soggettive.

Ciò ha delle evidenti implicazioni sotto il profilo dei complessivi apparati organizzativi e di governo aziendale con particolare riferimento alla comprensione dei cambiamenti di contesto ed alla capacità di cogliere le opportunità che vi sono sottese nonché di fronteggiare le minacce che un ambiente in evoluzione presenta.

In relazione alle imprese carinziane si è osservato, invece, un effetto moderatore negativo (e statisticamente significativo) della leva finanziaria sulla relazione autonomia-performance soggettive. Come si è già avuto modo di osservare, ciò è probabilmente dovuto al fatto che le imprese carinziane operano in condizioni maggiormente critiche con riferimento all’autonomia.

Per le imprese operanti su una elevata frontiera del rischio l’area della gestione finanziaria (intesa nei suoi complessivi processi di controllo dei fabbisogni finanziari, di verifica dell’adeguatezza delle modalità di finanziamento e della composizione della struttura finanziaria e di accesso ad un complesso diversificato di fonti di finanziamento) diviene assolutamente cruciale. Dal lato operativo, nel caso di specie il mantenimento della flessibilità strategica implica una sostanziale attenzione ai livelli di patrimonializzazione dell’azienda.

Parimenti, nel caso di aziende operanti in condizioni di criticità sotto il profilo dell’autonomia organizzativa (intesa come chiara definizione di ruoli e responsabilità in azienda e attitudine ad una efficiente gestione delle risorse umane) il controllo dei livelli di indebitamento diviene cruciale. In tal senso, il controllo circa l’adeguatezza degli apparati organizzativi vale come autodiagnosi circa la congruità della struttura finanziaria d’azienda

Lo studio qui proposto ha rilevanti implicazioni tanto per i manager d’azienda quanto per il ricercatore accademico. Esso, infatti, fornisce evidenza di come l’EO possa giocare un ruolo significativo quale driver delle performance. In particolare, si enfatizza il ruolo della dimensione legata all’energia competitiva. Ciò pone l’accento sull’importanza per l’impresa di preservare la propria autonomia ed investire risorse per rafforzare la propria capacità competitiva e reagire prontamente alle azioni dei competitors

GRAZIE PER L’ATTENZIONE