L’APPRENDISTATO – Schema decreto attuativo JOBS ACT

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Il contratto di apprendistato
Advertisements

COSA SUCCEDE IN CLASSE ?. TUTTO INIZIA DA QUI: IL PARLAMENTO APPROVA LA LEGGE 133.
l'alternanza scuola lavoro
Lo stage Lo stage Il contratto di Il contratto di formazione e lavoro formazione e lavoro Lapprendistato Il riordino della Il riordino della formazione.
IL RAPPORTO DI LAVORO (contratti formativi di lavoro subordinato)
Obbligo formativo Misure in materia di investimenti, delega al Governo per il riordino degli incentivi all'occupazione e della normativa che disciplina.
Obbligo formativo Regolamento per lattuazione dellart. 68 della legge 17 maggio 1999 n.144 sullobbligo di frequenza di attività formative.
Decreto n.142 del Ministero del Lavoro di concerto con Ministero P.I. e MURST Le finalità: Consentire momenti di alternanza tra studio e lavoro.
Gruppo problematiche del lavoro - Ordine Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino 1 L'inquadramento dell'apprendista negli Studi Professionali.
Il nuovo contratto di lavoro intermittente La fattispecie del contratto di lavoro intermittente (o a chiamata) già disciplinata dal D.Lgs. 276/2003 è stata.
Procedura di eccedenze di personale e mobilità collettiva. Le pubbliche amministrazioni che rilevino eccedenze di personale sono tenute ad informare preventivamente.
Art. 60. D.lgs 29/93 abrogato Orario di servizio e orario di lavoro. [1. L'orario di servizio si articola di norma su sei giorni, dei quali cinque anche.
Il contratto di Apprendistato e lobbligo formativo Seminario FEDERLAZIO Roma 15 Dicembre
CONTRATTO DI LAVORO PREMESSA
Imprenditore datore di Lavoro
GLI INTERVENTI DELLA REGIONE MARCHE CONTRO LA CRISI A FAVORE DI IMPRESE E LAVORATORI 4 – CONTRATTI DI SOLIDARIETA a cura di Antonio Mastrovincenzo Martedi.
DELLA PROVINCIA DI VICENZA
APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE
IL LAVORO INTERMITTENTE
IL CONTRATTO DI INSERIMENTO Dal Libro Bianco alla Legge delega n. 30/2003 Secondo il Libro Bianco i contratti formativi devono essere riformati al fine.
La formazione professionale nella Ce Nasce in funzione di integrazione dei mercati e della libera circolazione (disciplina del riconoscimento dei titoli.
Il contratto individuale di lavoro
Il nuovo obbligo Questo lavoro è sotto una licenza
Alcune tipologie contrattuali
I contratti formativi.
LAVORO INTERMITTENTE. Che cosè: È un contratto mediante il quale un lavoratore si pone a disposizione di un datore di lavoro che ne può utilizzare la.
Apprendistato e formazione professionale in Lombardia Apprendistato e formazione professionale in Lombardia Varese Centro congressi Villa Ponti 22 febbraio.
Lavoro svolto da Sara Balestrieri, Luana Sansone e Luca Morano
LA NUOVA DISCIPLINA DEL CONTRATTO A TERMINE Decreto-legge 19 marzo 2014 n. 34 con le modifiche della legge di conversione Comunicazione al seminario GiGroup.
il contratto formativo
IL NUOVO CONTRATTO A TERMINE
L’apprendistato è uno speciale rapporto di lavoro in base al quale il datore di lavoro è obbligato ad impartire e a far impartire una formazione che consenta.
Servizio Tirocini Aggiornamento di maggio contenuti Legge Regionale n°7 del 2013 Deroghe 1471/2013 e 1472/2013 alla LR n°7 Deroga 2024/2013 Deroga.
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO art. 4 - legge 28 marzo 2003, n.53
Apprendistato Le modifiche del D.L. n. 34/2014 al D.Lgs. n. 167/2011
Corso Apprendisti extra-obbligo Doc. Gianluca Daffi.
Il contratto a tempo determinato nello schema di decreto JOBS ACT
Inas Cisl - Area Politiche sociali GESTIONE SEPARATA Tutela della maternità Art.59 comma 16 L.449/1997 estensione della tutela relativa alla maternità.
L’APPRENDISTATO DI ALTA FORMAZIONE E RICERCA ai sensi dell’art. 5 D. Lgs 167/
Legge 30 luglio 2010, n. 122 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione.
La Via Italiana al Sistema Duale
Somministrazione e lavoro accessorio nel Jobs Act
CLC Studio Legale Corso Italia, 43 – MILANO Via Carlo Zima, 1/A – BRESCIA Avv. Daniele Colombo Il.
I contratti a tempo determinato dopo il Jobs Act
LA MODIFICA DELLE MANSIONI DOPO IL JOBS ACT
Il contratto di apprendistato dopo i decreti attuativi del cd Jobs Act
Il contratto formativo 12 maggio La formazione “vecchio stampo” L’apprendistato Disciplina del 1955, modifiche nel 1968, 1987, 1997,1998 … Durata:
L’apprendistato L’apprendistato è un contratto regolato originariamente dalla legge n. 25 del Oggi la disciplina è dettata dal D. Lgs n. 167 del.
Certificazione delle competenze
LEGGE DI STABILITÀ 2015 Esonero contributivo Area Lavoro, Previdenza, Assistenza legale e Sburocratizzazione.
LA RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO Camera del Lavoro di Alessandria 1 LA RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO LA REVISIONE DELLA DISCIPLINA DELLE MANSIONI Ottobre.
1 IL QUADRO NORMATIVO. DLGS N. 276/2003 Non applicazione alle PA (art. 1 comma 2) Applicazione della somministrazione di lavoro a tempo determinato (art.
LA RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO ALTRE MISURE DEL D.LGS. N. 148/2015
Stage/ tirocinio Lo stage in azienda è un percorso di formazione individuale che mira ad agevolare i giovani lavoratori nella scelta professionale al.
attivazione dei CPIA, dove non fosse possibile l’attivazione si valuterà la possibilità di attivare i progetti assistiti (nota MIUR n.
Nel 2015 è cambiata la normativa nazionale riguardante il contratto di apprendistato Qualifica e diploma professionale Diploma di istruzione secondaria.
La disciplina delle 11 ore di riposo giornaliero
Decreto Legislativo ai sensi della Legge Biagi 14 febbraio 2003 n. 30 Il ruolo del Sindacato.
2 Il contratto di apprendistato è un contratto di lavoro a tempo indeterminato “finalizzato alla formazione e all’occupazione dei giovani” Durante il.
Apprendistato Il nuovo «Testo Unico» della Regione: standard formativi, percorsi e aspetti contrattuali.
D.Lgs. 4 marzo 2015 n. 23 in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183 Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele.
1 CGIL Dipartimento Mercato del Lavoro Le Leggi 2 e 33 del 2009 La Fata Carabina ovvero Come trasformare i tizi in fiori A cura di : Fabrizio Samorè.
I CONTRATTI DI LAVORO nel D. Lgs. 15/06/2015, n. 81, attuativo della Legge 10/12/2014, n. 183 Dott. Manuel Sartori Responsabile Area Legale Direzione Territoriale.
Contratto a tempo determinato Dlgs 368/2001 modificato da DECRETO-LEGGE 11 giugno 2002, n. 108 (in G.U. 11/06/2002, n.135) ; La LEGGE 23 dicembre 2005,
LE NUOVE OPPORTUNITÀ DELL’ APPRENDISTATO e del lavoro in provincia di Trento Trento 29 marzo 2012 dott. Luigi Pitton.
SUBORDINAZIONE E AUTONOMIA DOPO IL TU CONTRATTI DI LAVORO DLGS. 81/2015.
1 Apprendistato Regione Lombardia. 2 Apprendistato di 1° livello Dal 25/10/2011 (se interverranno le Regioni e i CCNL) Prima (tutti i contratti in essere.
1 CGIL Dipartimento Mercato del Lavoro e Formazione Decreto Legge n°112 del 25 giugno 2008 Art. 23 Modifiche alla disciplina del contratto di Apprendistato.
LA RIFORMA DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI NORMATIVA DI RIFERIMENTO: 1) L. N. 92/2012 (RIFORMA FORNERO) 2) DLGS 148/2015 (DLGS 183/2014 E DLGS 22/2015)
Transcript della presentazione:

L’APPRENDISTATO – Schema decreto attuativo JOBS ACT INDICE Definizione Norme generali La forma La durata Il recesso ed il licenziamento La disciplina del rapporto: parte economica e normativa La disciplina del rapporto: parte formativa La disciplina del rapporto: parte previdenziale e assistenziale Limiti numerici Condizioni per l’assunzione di nuovi apprendisti L’apprendistato per la qualifica, il diploma e la specializzazione professionale Età, durata … Disciplina, formazione esterna … L’apprendistato professionalizzante Apprendistato di alta formazione e ricerca Sanzioni Incentivi Lavoratori beneficiari di indennità di mobilità o di trattamento di disoccupazione

L’apprendistato Definizione: L'apprendistato è un contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato alla formazione e alla occupazione dei giovani. Tuttavia, per i datori di lavoro che svolgono la propria attività in cicli stagionali, il contratto di apprendistato può svolgersi anche a tempo determinato (art. 42, c. 5) Il contratto di apprendistato è definito secondo le seguenti tipologie: a) apprendistato per la qualifica, il diploma e la specializzazione professionale; b) apprendistato professionalizzante; c) apprendistato di alta formazione e ricerca. 3. L’apprendistato per la qualifica, il diploma e la specializzazione professionale e quello di alta formazione e ricerca integrano organicamente, in un sistema duale, formazione e lavoro per l’occupazione dei giovani con riferimento ai titoli di istruzione e formazione e alle qualificazioni professionali contenuti nel Repertorio nazionale di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13, nell’ambito del Quadro europeo delle qualificazioni.

L’apprendistato norme generali La forma: Il contratto di apprendistato è stipulato in forma scritta ai fini della prova. Il contratto dovrà contenere: il piano formativo individuale, in forma sintetica, definito anche sulla base di moduli e formulari stabiliti dalla contrattazione collettiva o dagli enti bilaterali. nell’apprendistato per la qualifica, il diploma e la specializzazione professionale e nell’apprendistato di alta formazione e ricerca il piano formativo individuale è predisposto dalla istituzione formativa di provenienza dello studente con il coinvolgimento dell’impresa.

L’apprendistato norme generali La durata: Il contratto di apprendistato ha una durata minima non inferiore a sei mesi, fatto salvo: peri datori di lavoro che svolgono la propria attività̀ in cicli stagionali i contratti collettivi di lavoro stipulati a livello nazionale da associazioni dei datori e prestatori di lavoro comparativamente più̀ rappresentative sul piano nazionale possono prevedere specifiche modalità̀ di svolgimento del contratto di apprendistato, anche a tempo determinato. Il contratto dovrà contenere: il piano formativo individuale, in forma sintetica, definito anche sulla base di moduli e formulari stabiliti dalla contrattazione collettiva o dagli enti bilaterali. nell’apprendistato per la qualifica, il diploma e la specializzazione professionale e nell’apprendistato di alta formazione e ricerca il piano formativo individuale è predisposto dalla istituzione formativa di provenienza dello studente con il coinvolgimento dell’impresa.

L’apprendistato norme generali Il recesso “Al termine dell’apprendistato” (art. 40, c.4) (contratto a tempo indeterminato!) : le parti possono recedere con preavviso decorrente dal termine del periodo di formazione ai sensi di quanto disposto dall'articolo 2118 del codice civile. Durante il periodo di preavviso continua a trovare applicazione la disciplina del contratto di apprendistato. Se nessuna delle parti recede il rapporto prosegue come ordinario rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. “Durante l’apprendistato”: Si applica la disciplina vigente prevista per il licenziamento ingiustificato. Nel contratto di apprendistato per la qualifica, il diploma e la specializzazione professionale costituisce giustificato motivo di licenziamento anche il mancato raggiungimento degli obiettivi formativi come attestato dall’istituzione formativa di provenienza.

L’apprendistato norme generali La disciplina del rapporto: parte economica E’ definita da Accordi interconfederali o da CCNL stipulati da associazioni sindacali comparativamente più̀ rappresentative sul piano nazionale nel rispetto dei seguenti principi: divieto di retribuzione a cottimo; possibilità̀ di inquadrare il lavoratore fino a due livelli inferiori rispetto a quello spettante in applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro ai lavoratori addetti a mansioni o funzioni che richiedono qualificazioni corrispondenti a quelle al conseguimento è finalizzato il contratto, ovvero, in alternativa, di stabilire la retribuzione dell'apprendista in misura percentuale e proporzionata all’anzianità di servizio; possibilità̀ di prolungare il periodo di apprendistato in caso di malattia, infortunio o altra causa di sospensione involontaria del lavoro, superiore a trenta giorni;

L’apprendistato norme generali La disciplina del rapporto: parte formativa … nel rispetto dei seguenti principi: presenza di un tutore o referente aziendale; possibilità̀ di finanziare i percorsi formativi aziendali coi dei fondi paritetici interprofessionali (l. n. 388/2000, art. 118 – Dl n. 27672003) , anche attraverso accordi con le Regioni; possibilità̀ del riconoscimento, sulla base dei risultati conseguiti all'interno del percorso di formazione, esterna e interna alla impresa, della qualificazione professionale ai fini contrattuali e delle competenze acquisite ai fini del proseguimento degli studi nonché́ nei percorsi di istruzione degli adulti; registrazione della formazione effettuata e della qualificazione professionale ai fini contrattuali eventualmente acquisita nel libretto formativo del cittadino (Dl n. 276/2003, art. 2, c. l, i). possibilità̀ di prolungare il periodo di apprendistato in caso di malattia, infortunio o altra causa di sospensione involontaria del lavoro, superiore a trenta giorni possibilità̀ di forme e modalità̀ per la conferma in servizio, senza maggiori oneri per la finanza pubblica, al termine della formazione, al fine di ulteriori assunzioni in apprendistato.

L’apprendistato norme generali La disciplina del rapporto: parte previdenziale e assistenziale Agli apprendisti si applicano le seguenti norme sulla previdenza e assistenza sociale obbligatoria: assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali; assicurazione contro le malattie; assicurazione contro l’invalidità e vecchiaia; maternità̀; assegno familiare. assicurazione sociale per l’impiego È dovuta dai datori di lavoro per gli apprendisti artigiani e non artigiani una contribuzione pari all’1,31 per cento della retribuzione imponibile ai fini previdenziali, con riferimento alla quale non operano le disposizioni di cui all’articolo 22, comma 1, della legge 12 novembre 2011, n. 183.

L’apprendistato norme generali Limiti numerici Numero complessivo degli apprendisti che un datore di lavoro può assumere (direttamente o tramite agenzie di somministrazione) : di regola: non si può̀ superare il rapporto di 3 a 2 rispetto alle maestranze specializzate e qualificate in servizio presso il medesimo datore di lavoro. i datori di lavoro che occupano meno di 10 unità: non possono superare il rapporto di 100 per 100 i datori di lavoro che non abbiano alle proprie dipendenze lavoratori qualificati o specializzati (o li abbiano in numero inferiore a tre) possono assumere sino a tre apprendisti; è vietato assumere in somministrazione apprendisti con contratto di somministrazione a tempo determinato. Alle imprese artigiane si applicano le disposizioni di cui alla l. n. 443/1985, art. 4.

L’apprendistato norme generali Condizioni per l’assunzione di nuovi apprendisti (con contratto di apprendistato professionalizzante) L'assunzione di nuovi apprendisti è subordinata alla prosecuzione del rapporto di lavoro, a tempo indeterminato, nei trentasei mesi precedenti la nuova assunzione, di almeno il 20 per cento degli apprendisti dipendenti dallo stesso datore di lavoro. Non si computano i rapporti cessati per recesso durante il periodo di prova, per dimissioni o per licenziamento per giusta causa. E’ in ogni caso consentita l’assunzione di un apprendista con contratto professionalizzante anche in mancanza di tale proporzione. Gli apprendisti assunti in violazione dei limiti di cui al presente comma sono considerati ordinari lavoratori subordinati a tempo indeterminato sin dalla data di costituzione del rapporto. Relativamente ai datori di lavoro che occupano più di 50 dipendenti, i i contratti collettivi nazionali di lavoro, stipulati da associazioni sindacali comparativamente più̀ rappresentative sul piano nazionale, possono individuare diversi limiti

L’apprendistato Apprendistato per la qualifica, il diploma e la specializzazione professionale Definizione: E’̀ strutturato in modo da coniugare la formazione sul lavoro effettuata in azienda con l’istruzione e formazione professionale svolta dalle istituzioni formative che operano nell'ambito dei sistemi regionali di istruzione e formazione sulla base dei livelli essenziali delle prestazioni di cui al dl n. 226/2005. Età: Possono essere assunti, in tutti i settori, giovani che abbiano compiuto 15 anni e fino al compimento di 25 anni; Per i lavoratori beneficiari di indennità di mobilità o trattamento di disoccupazione senza limiti di età Durata: E’ determinata in funzione della qualifica o diploma da conseguire e, per la parte formativa) non può superare i tre anni (quattro se finalizzato al conseguimento di un diploma professionale quadriennale). E’ in facoltà dei datori di lavoro di prolungare la durata del contratto di un anno: per i giovani qualificati e diplomati, che abbiano concluso positivamente il percorso per il consolidamento e l’acquisizione di ulteriori competenze tecnico-professionali e specialistiche, spendibili anche ai fini dell’acquisizione di certificati di specializzazione tecnica superiore; nel caso in cui, al termine del periodo di formazione, l’apprendista non abbia conseguito il titolo di qualifica, diploma o specializzazione professionale.

L’apprendistato Apprendistato per la qualifica, il diploma e la specializzazione professionale Modalità: Il datore di lavoro che intende stipulare il contratto di apprendistato sottoscrive un protocollo con l’istituzione formativa a cui lo studente è iscritto, secondo uno schema definito con decreto del Ministro del lavoro che stabilirà i criteri nel rispetto dell’autonomia scolastica e derlle competenze delle regioni Formazione esterna: La formazione esterna all’azienda si svolge nell’istituzione formativa cui è iscritto lo studente e non può̀ essere superiore al 60 per cento dell’orario ordinamentale per il secondo anno e del 50 per cento per il terzo e quarto anno, nonché́ per l’anno successivo finalizzato al conseguimento del certificato di specializzazione tecnica. Retribuzione: Per le ore di formazione esterna il datore di lavoro non ha obblighi retributivi. Per le ore di formazione a suo carico è riconosciuta al lavoratore una retribuzione pari al 10% di quella che gli sarebbe dovuta. In assenza di regolamentazioni regionali l’attivazione dell’apprendistato per la qualifica, il diploma e la specializzazione professionale è rimessa al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali che ne disciplina l’esercizio con propri atti.

L’apprendistato Apprendistato professionalizzante Definizione: E’̀ finalizzato al conseguimento di una qualificazione professionale ai fini contrattuali Età: Possono essere assunti, in tutti i settori, pubblici e privati, i soggetti di età compresa tra i 18 ed i 29 anni. Per chi sia già in possesso di una qualifica professionale (ai sensi del Dlgs n. 226/2005) può essere stipulato a partire dai 17 anni Durata: E’ determinata dagli accordi interconfederali e dai contratti collettivi, in ragione del tipo di qualificazione da conseguire, che possono stabilire anche la durata minima. La durata massima non può essere superiore ai tre anni o ai cinque anni per i profili caratterizzanti l’artigianato individuati dalla contrattazione collettiva di riferimento.

L’apprendistato Apprendistato professionalizzante Formazione esterna: La formazione svolta sotto la responsabilità̀ del datore di lavoro, è integrata, nei limiti delle risorse annualmente disponibili, dalla offerta formativa pubblica, interna o esterna alla azienda, finalizzata alla acquisizione di competenze di base e trasversali per un monte complessivo non superiore a centoventi ore per la durata del triennio e disciplinata dalle regioni sentite le parti sociali e tenuto conto del titolo di studio e delle competenze dell'apprendista. La regione comunica al datore di lavoro, entro quarantacinque giorni dalla comunicazione dell'instaurazione del rapporto … le modalità̀ di svolgimento dell’offerta formativa pubblica, anche con riferimento alle sedi e al calendario delle attività̀ previste, avvalendosi anche dei datori di lavoro e delle loro associazioni che si siano dichiarate disponibili … Riconoscimento della qualifica : Le regioni e le associazioni di categoria dei datori di lavoro possono definire, anche nell'ambito della bilateralità̀, le modalità̀ per il riconoscimento della qualifica di maestro artigiano o di mestiere. Apprendistato presso datori di lavoro che svolgono l’attività secondo cicli stagionali I contratti collettivi di lavoro stipulati a livello nazionale da associazioni dei datori e prestatori di lavoro comparativamente più̀ rappresentative sul piano nazionale possono prevedere specifiche modalità̀ di svolgimento del contratto di apprendistato, anche a tempo determinato.

L’apprendistato Apprendistato di alta formazione e ricerca Definizione: E’̀ finalizzato al conseguimento di titoli di studio universitari e della alta formazione, compresi i dottorati di ricerca, i diplomi relativi ai percorsi degli istituti tecnici superiori nonché́ per il praticantato per l'accesso alle professioni ordinistiche Età: Possono essere assunti, in tutti i settori, pubblici e privati, i soggetti di età compresa tra i 18 ed i 29 anni in possesso di diploma di istruzione secondaria superiore o di un diploma professionale conseguito nei percorsi di istruzione e formazione professionale integrato da un certificato di istruzione e formazione Tecnica Superiore. Regolamentazione e durata: E’ rimessa alle regioni, per i soli profili che attengono alla formazione, in accordo con le associazioni de datori di lavoro e dei prestatori di lavoro comparativamente più̀ rappresentative sul piano nazionale, le università e le altre istituzioni formative o di ricerca … In assenza delle regolamentazioni regionali l'attivazione è rimessa ad apposite convenzioni stipulate dai singoli datori di lavoro o dalle loro associazioni con le università̀, gli istituti tecnici superiori e le altre istituzioni formative o di ricerca senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

L’apprendistato Apprendistato di alta formazione e ricerca Modalità l datore di lavoro che intende stipulare un contratto di alta formazione o ricerca sottoscrive un protocollo con l’istituzione formativa a cui lo studente è iscritto, o con l’ente di ricerca di cui al comma 4, secondo uno schema definito con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali … Retribuzione Per le ore di formazione svolta nella istituzione formativa il datore di lavoro non ha obblighi retributivi. Per le ore di formazione a suo carico è riconosciuta al lavoratore una retribuzione pari al 10% di quella che gli sarebbe dovuta. (salvo diversa previsione dei contratti collettivi) Formazione esterna all’azienda Non può essere superiore al 60% dell’orario ordinamentale e dovrà essere svolta, di norma, presso l’istituzione formativa cui è iscritto lo studente Crediti formativi Il protocollo stabilisce i crediti formativi riconoscibili a ciascuno studente per la formazione a carico del datore di lavoro, con un massimo di 60 crediti, anche in deroga ai limiti stabiliti da altre normative.

L’apprendistato Sanzioni Inadempimento nell’erogazione della formazione a carico del datore di lavoro di cui egli sia esclusivamente responsabile, e tale da impedire la realizzazione delle finalità̀ di cui agli articoli 41, 42 e 43, il datore di lavoro è tenuto a versare la differenza tra la contribuzione versata e quella dovuta (per il livello previsto al termine del periodo di apprendistato, maggiorata del 100 per cento, con esclusione di qualsiasi sanzione per omessa contribuzione. Violazione del piano formativo individuale e violazione delle norme contrattuali collettive attuative dei principi di divieto di retribuzione a cottimo, inquadramento del lavoratore e presenza di tutor aziendale sanzione amministrativa pecuniaria da 100 a 600 euro. In caso di recidiva la sanzione amministrativa pecuniaria è aumentata da 300 a 1500 euro. Competenze del personale ispettivo del Ministero In caso si inadempimento della formazione prevista adotta un provvedimento di disposizione assegnando un congruo termine al datore di lavoro per adempiere

L’apprendistato Incentivi Computo dei lavoratori assunti con contratto di apprendistato Fatte salve diverse previsioni di legge o di contratto collettivo, i lavoratori assunti con contratto di apprendistato sono esclusi dal computo dei limiti numerici previsti da leggi e contratti collettivi per l'applicazione di particolari normative e istituti. Benefici contributivi in materia di previdenza e assistenza sono mantenuti per un anno dalla prosecuzione del rapporto di lavoro al termine del periodo di apprendistato con esclusione dei lavoratori assunti ai sensi del comma 4 del presente articolo. Ulteriori incentivi Saranno definiti con successivo decreto gli incentivi per i datori di lavoro che assumono con contratto di apprendistato per la qualifica la qualifica, il diploma e la specializzazione professionale e con l’apprendistato di alta formazione e ricerca.

L’apprendistato Lavoratori beneficiari di indennità di mobilità o di trattamento di disoccupazione E’ possibile assumere questi lavoratori, ai fini della loro qualificazione o riqualificazione professionale, senza limiti di età, Ad essi si applica la disciplina la disciplina del licenziamento individuale di cui alla legge n. 604/1966 in deroga all’art. 40, c. 4 (che non però non disciplina il licenziamento ma l’obbligo di assunzioni del 20% per poter procedere a nuove assunzioni). Viene mantenuto il regime contributivo agevolato di cui alla legge n. 223/1991, art. 25, c.9. (contributi assimilati a quelli dell’apprendistato, per 18 mesi, per ciascun lavoratore assunto iscritto nelle lise di mobilità) Viene mantenuto l’incentivo di cui alla legge n. 223/1991, art. 8, c. 4.

L’apprendistato Legge n. 223/1991 Art. 8, comma 4 Al datore di lavoro che, senza esservi tenuto ai sensi del comma 1, assuma a tempo pieno e indeterminato i lavoratori iscritti nella lista di mobilità e' concesso, per ogni mensilità di retribuzione corrisposta al lavoratore, un contributo mensile pari al cinquanta per cento della indennità di mobilità che sarebbe stata corrisposta al lavoratore. Il predetto contributo non può essere erogato per un numero di mesi superiore a dodici, e per i lavoratori di età superiore a cinquanta anni, per un numero superiore a ventiquattro mesi, ovvero a trentasei mesi per le aree di cui all'articolo 7, comma 6. Il presente comma non trova applicazione per i giornalisti.