Avv. Enrico Amante Arezzo, 27 aprile 2015

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Innovazioni per i Programmi di riqualificazione urbana
Advertisements

Direttiva 42/2001/CE “..Concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente” Recepimento fissato originariamente entro.
La dimensione sovracomunale della pianificazione
Il Piano di Governo del Territorio del Comune di Paderno Franciacorta
Piano di Governo del Territorio
Vantaggi ed opportunità per l’Ente
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
Città Metropolitana di Venezia D.L. 95 del 6 Luglio 2012 Rodolfo Viola.
STRUMENTI PER IL GOVERNO DEL PAESAGGIO
La fase istruttoria Acquisizione dei fatti e degli interessi
Ufficio di Piano Provincia di Ferrara FERRARA.
Il sistema della programmazione
1 Il Piano Casa del Molise Legge Regionale 11 dicembre n. 30.
Sono partecipanti eventuali al procedimento amministrativo (art. 9):
L’iniziativa procedimentale comporta
PIANIFICAZIONE TERRITORIALE LO SVILUPPO SOSTENIBILE
Legge Regionale n. 20/2000 STRUTTURA
PIANO STRUTTURALE In accordo con i principi di sussidiarietà e di cooperazione: E attivato allinterno di una procedura di confronto tra Comune proponente.
Cattedra Diritto e Legislazione
Cattedra di Diritto e Legislazione
Arch. Gian Angelo Bravo – Ing
STRUMENTI Quadri ed Indirizzi metodologici e normativi Le figure pianificatorie Corso di Pianificazione Territoriale Arch. Daniele Ronsivalle Facoltà di.
Controllo di Gestione negli Enti Pubblici
Obiettivo CReO Competitività Regionale e Occupazione FESR – Fondo Europeo Sviluppo Regionale VAS - VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Avvio delle.
IL NUOVO QUADRO NORMATIVO
Legislazione nazionale Legislazione regionale
PIANO DELLA RICOSTRUZIONE
PROCEDURE DI FORMAZIONE E APPROVAZIONE DEGLI STRUMENTI URBANISTICI LEGGE REGIONALE n. 20 del (BURP n. 128 del ; DRAG PUG Delibera.
Il Piano Urbanistico Comunale (P. U. C
L’équipe partecipazione informa
Provincia di Padova Pianificazione Territoriale - Urbanistica
Convegno Genova, Palazzo Doria Spinola, sala del Consiglio Provinciale 6 aprile 2009 LA PIANIFICAZIONE PROVINCIALE strumenti e agende strategiche per gli.
“Modifiche alla legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56
ISTRUTTORIA PROCEDIMENTALE
DAL PTCP AI PSC ASSOCIATI
Gallarate e il suo futuro verso il PGT SESSIONI TEMATICHE La Nuova Logistica.
Interreg IIIB- MEDOC ENPLAN ITALIA Regione Autonoma Valle d’Aosta
cos’è un PRG La legge 1150/’42 Gli elenchi dei comuni
L.R n. 65 “Norme per il governo del territorio” la nuova disciplina del territorio rurale Arch. Lorenzo Paoli Dirigente del.
Legge regionale n. 3/2013 della IX Legislatura “Modifiche alla legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 (Tutela ed uso del suolo)” Legge regionale n. 3/2013.
Silenzio e dia (artt. 2, 19 e 20). Nozione di silenzio Omissione di provvedimento o inerzia della p.a. Rilievo anche penalistico (art. 328 c.p.)
Università degli Studi di Perugia Modulo n. 1 – LA NUOVA LEGGE SUL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO STEFANO VILLAMENA Art. 14. a Art. 14-quinquies Conferenza.
L’esperienza attuale delle Aree Ecologicamente Attrezzate in provincia di Ferrara e ipotesi di sviluppo Ferrara, 27 Giugno 2008 Gabriele Ghetti.
Partecipazione al procedimento (artt. 7-10) e accordi (art. 11)
Università degli Studi di Perugia Modulo n. 1 – LA NUOVA LEGGE SUL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO STEFANO VILLAMENA Articolo 20 - Silenzio assenso (una breve.
Norme e procedure per la gestione del territorio
Diritto internazionale
Due leggi, due modi di concepire i piani
Formazione Nuovo regolamento Urbanistico Comune di Barga Barga Barga Sala Consiliare di Palazzo Pancrazi Giovedì 11 novembre 2010 Formazione del nuovo.
ATLA URB ATLANTE COMUNALE PER LA PIANIFICAZIONE URBANISTICA Amministrazione Provinciale di Piacenza, 5 giugno 2015.
Il regolamento sulla gestione condivisa dei beni comuni Verso un’amministrazione partecipata dai cittadini Roberta Lombardi 1.
VARIANTE GENERALE AGLI ATTI DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO VIGENTE E ALLA DOCUMENTAZIONE PIANIFICATORIA COMPLEMENTARE GLI OBIETTIVI STRATEGICI ASSUNTI.
Territorio e Urbanistica
Dal P.R.G. al P.G.T. PIANIFICAZIONE TERRITORIALE NELLA LEGISLAZIONE VIGENTE PTCR; PTCP; PGT L.R. 12/2005 PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (P.G.T.) L’11.
Città di Portogruaro La Costruzione del Piano di Assetto del Territorio Marzo 2007.
ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI DI NOLA GIOVEDI’ 29 OTTOBRE 2015 IL SISTEMA DEI CONTROLLI RELATORE: DR. GIACOMO CACCHIONE 1.
Verso il PIANO DELLA RICOSTRUZIONE … lavori in corso Comune di Carpi - Verso il Piano della Ricostruzione - Arch. Carla Ferrari.
La disciplina delle 11 ore di riposo giornaliero
PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO NELLE PP.AA - I DOCUMENTI ALLEGATI AL BILANCIO DI PREVISIONE PRIMA DEL D.LGS. 118/2011 -
LR marche 22/2011_Norme in materia di riqualificazione urbana sostenibile e assetto idrogeologico. documento INU sezione Marche montappone 24 maggio 12.
Legge regionale 28 dicembre 2012, n. 50 La nuova legge regionale in materia di commercio al dettaglio su area privata Linee guida Belluno 22 febbraio 2013.
Attrazione Investimenti: Protocollo di Intesa Regione Toscana – UPI – ANCI Avviso finalizzato alla rilevazione della aree produttive e/o direzionali.
Sabato 22 marzo 2014 – villa brandolini Il valore del governo del territorio.
Comune di Montegiorgio Assessorato all’Urbanistica PIANO CASA Venerdì 19 febbraio 2010 Sala Consiliare.
Pianificazione È prevenzione La gestione del territorio deve essere la linea guida della pianificazione.
Comune di Pavia Settore Ambiente e Territorio Servizio Urbanistica Adozione Piano Attuativo ex Istituto Santa Margherita Aprile 2007.
Legge Regionale 16 luglio 2009, n. 13 “Azioni straordinarie per lo sviluppo e la qualificazione del patrimonio edilizio ed urbanistico della Lombardia”
I sistemi di Programmazione negli Enti Locali a cura della Dott.ssa Paola Contestabile.
La procedura di VAS (valutazione ambientale strategica) e di VIA (valutazione impatto ambientale) Seminario del 26 gennaio 2010 Paolo Bagnod Assessorato.
IL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DI MANDELLO DEL LARIO.
Transcript della presentazione:

Avv. Enrico Amante Arezzo, 27 aprile 2015 La l.r. 10 novembre 2014, n. 65 Sintesi delle principali novità in tema di disciplina urbanistica Avv. Enrico Amante Arezzo, 27 aprile 2015

Premesse La legge 65/2014 è frutto di… Proposta di Giunta (pdl 282) Emendamenti di Consiglio Concertazione con AA.LL. (CAL) Arezzo 27 aprile 2015 E. Amante

Premesse La legge 65/2014 consegue a… una lunga gestazione una rapida “chiusura” contiene numerosi refusi nel drafting non è allineata al d.l. “sblocca italia” come convertito Arezzo 27 aprile 2015 E. Amante

La copianificazione La copianificazione (e la presupposta delimitazione del territorio urbanizzato) costituisce uno dei cardini concettuali della legge (parte urbanistica), insieme a: edilizia sociale (E.R.P.) - art. 63 rigenerazione urbana - artt. da 122 a 128 pianificazione strutt.intercomunale- art. 23 24 semplificazioni procedimentali - artt. da 29 a 35 – 111 e 112 Arezzo 27 aprile 2015 E. Amante

La copianificazione. Per copianificazione si intende (nella legge 65/2014): il parere obbligatorio e vincolante che la Regione deve rilasciare quale condizione per il perfezionamento di talune previsioni degli strumenti della pianificazione (territoriale e/o urbanistica) parere che deve essere reso nell’ambito di una conferenza (di natura politica) tra Ente locale, Provincia, Regione e altri comuni interessati da effetti territoriali della previsione (conferenza di copianificazione) Arezzo 27 aprile 2015 E. Amante

L’individuazione del perimetro del territorio urbanizzato Il territorio urbanizzato è costituito da i centri storici, le aree edificate con continuità dei lotti a destinazione residenziale, industriale e artigianale, commerciale, direzionale, di servizio, turistico-ricettiva, le attrezzature e i servizi, i parchi urbani, gli impianti tecnologici, i lotti e gli spazi inedificati interclusi dotati di opere di urbanizzazione primaria. Arezzo 27 aprile 2015 Firenze 25.11.2014 E. Amante E. Amante

L’individuazione del perimetro del territorio urbanizzato Quindi, il perimetro: è stabilito ex lege e solamente declinato dal piano strutturale; rappresenta una fotografia dell’esistente (salva la rigenerazione e l’ERP) non è un “progetto” Arezzo 27 aprile 2015 Firenze 25.11.2014 E. Amante E. Amante

L’individuazione del perimetro del territorio urbanizzato L'individuazione del perimetro del territorio urbanizzato tiene conto: delle strategie di riqualificazione e rigenerazione urbana, ivi inclusi [?] gli obiettivi di soddisfacimento del fabbisogno di edilizia residenziale pubblica, laddove ciò contribuisca a qualificare il disegno dei margini urbani. Arezzo 27 aprile 2015 Firenze 25.11.2014 E. Amante E. Amante

L’individuazione del perimetro del territorio urbanizzato Dunque: è possibile “smarginare” dall’esistente nella individuazione del perimetro del t.u.: per esigenze di riqualificazione; per il soddisfacimento di ERP sempre che ciò “contribuisca a qualificare il disegno dei margini urbani” (cfr. Allegato 2 - Linee guida per la riqualificazione paesaggistica dei tessuti urbanizzati della città contemporanea) Arezzo 27 aprile 2015 Firenze 25.11.2014 E. Amante E. Amante

L’individuazione del perimetro del territorio urbanizzato NON costituiscono territorio urbanizzato: a) le aree rurali intercluse, che qualificano il contesto paesaggistico degli insediamenti di valore storico e artistico, o che presentano potenziale continuità ambientale e paesaggistica con le aree rurali periurbane, così come individuate dagli strumenti della pianificazione territoriale e urbanistica dei comuni, nel rispetto delle disposizioni del PIT; b) l’edificato sparso o discontinuo e le relative aree di pertinenza. Arezzo 27 aprile 2015 Firenze 25.11.2014 E. Amante E. Amante

L’individuazione del perimetro del territorio urbanizzato Il perimetro del territorio urbanizzato è individuato dal piano strutturale “tenuto conto delle relative indicazioni del piano di indirizzo territoriale (PIT)” N.b. Nel PIT ciascuna scheda d’ambito contiene - nella parte relativa alle invarianti - la “Carta del Territorio Urbanizzato”; cfr, art. 11 della disciplina Arezzo 27 aprile 2015 Firenze 25.11.2014 E. Amante E. Amante

L’individuazione del perimetro del territorio urbanizzato Le due regole “auree” nel territorio non urbanizzato: non è consentita ex lege la previsione di nuovi insediamenti residenziali (art. 4: Non sono comunque consentite nuove edificazioni residenziali fuori del territorio urbanizzato) ogni previsione di nuova edificazione (diversa dal residenziale) è soggetta al parere obbligatorio e vincolante della Regione, da esprimersi in CdCP Arezzo 27 aprile 2015 Firenze 25.11.2014 E. Amante E. Amante

Le ipotesi di copianificazione Sono soggette alla CdCP: A) le previsioni di trasformazione che comportano impegno di suolo non edificato all’esterno del perimetro del territorio urbanizzato, come definito all’articolo 4, commi 3 e 4, comprese quelle di cui all’articolo 64, comma 6 [i.e., la previsione di aree non agricole in territorio extraurbano] Arezzo 27 aprile 2015 E. Amante

Le ipotesi di copianificazione Sono soggette alla CdCP: B) le previsioni di grandi strutture di vendita (o di aggregazioni di medie strutture aventi effetti assimilabili) a quelli delle grandi strutture, all’interno del perimetro del territorio urbanizzato, anche se si sostanziano in interventi di riutilizzo del patrimonio edilizio esistente. Arezzo 27 aprile 2015 Firenze 25.11.2014 E. Amante E. Amante

Le ipotesi di copianificazione Sono soggette alla CdCP: C) I Programmi aziendali pluriennali di miglioramento agricolo ambientale che prevedano deruralizzazioni a mio avviso, solo ove comportanti ulteriori impegni di suolo inedificato Arezzo 27 aprile 2015 E. Amante

Le ipotesi di copianificazione La legge prevede talune eccezioni (previsioni che, pur comportando impegno di suolo extraurbano, non sono soggette alla CdCP): l’individuazione ad opera del PIT di ambiti territoriali per la localizzazione di interventi sul territorio di competenza regionale e relative prescrizioni; l’individuazione ad opera del PTC di ambiti territoriali per la localizzazione di interventi di competenza provinciale e relative prescrizioni; gli interventi di adeguamento delle infrastrutture lineari esistenti; gli interventi attinenti alla sicurezza e al pronto soccorso sanitario . . . Arezzo 27 aprile 2015 E. Amante

Struttura della CdCP La conferenza di copianificazione decide a maggioranza [dei votanti] ... Il parere sfavorevole espresso dalla Regione è vincolante, salvo che in presenza di piano strutturale intercomunale, ed è espressamente motivato con riferimento ai profili di cui al comma (i.e., coerenza con il PIT, insussistenza di alternative, etc.) Arezzo 27 aprile 2015 E. Amante

Il procedimento di copianificazione La CdCP verifica che: le previsioni proposte siano conformi al PIT; non sussistano alternative sostenibili di riutilizzazione e riorganizzazione degli insediamenti e infrastrutture esistenti, e indica gli eventuali interventi compensativi degli effetti indotti sul territorio. Arezzo 27 aprile 2015 E. Amante

La perequazione territoriale I nuovi impegni di suolo comportanti effetti territoriali sovracomunali sono oggetto di perequazione territoriale ai sensi dell’articolo 102 con le modalità indicate dalla conferenza di copianificazione nel pronunciamento Arezzo 27 aprile 2015 E. Amante

La perequazione territoriale La perequazione territoriale è finalizzata a redistribuire e compensare i vantaggi e gli oneri sia di natura territoriale che ambientale derivanti dalle scelte effettuate con gli strumenti della pianificazione territoriale ed urbanistica e presuppone la formalizzazione di un accordo tra gli enti locali interessati. Arezzo 27 aprile 2015 E. Amante

La perequazione territoriale 3. L’accordo di cui al comma 2, può prevedere la costituzione di un fondo finanziato dagli enti locali nel quale confluiscono i proventi derivanti dagli oneri di urbanizzazione relativi agli interventi oggetto dell’accordo, risorse proprie degli enti stessi, imposte locali sugli immobili e altre entrate fiscali, anche di scopo, inerenti la realizzazione degli interventi. Arezzo 27 aprile 2015 E. Amante

La perequazione territoriale E se gli Enti partecipanti alla CdCP non raggiungono l’intesa sugli aspetti perequativi? La localizzazione della previsione è subordinata all’intesa sulla perequazione territoriale? Qual è il ruolo dei Comuni privi di diritto di voto ma interessati…? Arezzo 27 aprile 2015 E. Amante

Il nuovo ruolo della legge La legge assume così una funzione inedita: non si limita ad enunciare degli obiettivi, ma è permeata di contenuti pianificatori L’art. 4 sull’individuazione del territorio urbanizzato appare estratto da una disciplina di Piano strutturale comunale Il legislatore si sostituisce così al pianificatore, confondendo i due diversi livelli. Tradizionalmente: alla legge spetta la definizione dei grandi obiettivi, degli atti e dei procedimenti ai piani, nei diversi livelli istituzionali, la definizione dei contenuti Arezzo 27 aprile 2015 E. Amante

Il nuovo ruolo della Regione La minuziosa disciplina fa sì che la decisione sullo “smarginamento” assuma carattere di legittimità più che di opportunità (si tenderà a valutare le previsioni non in base al merito pianificatorio quanto alla conformità a legge) Arezzo 27 aprile 2015 Firenze 25.11.2014 E. Amante E. Amante

Profili di sostenibilità della disciplina La sostenibilità per gli Uffici regionali La sostenibilità per gli Enti locali (2 anni per adeguarsi al PPR; tre o cinque anni per rifare il PS…) NB Se non fosse per il regime transitorio, rischio collasso immediato del sistema Arezzo 27 aprile 2015 E. Amante

La pianificazione attuativa Consistenti novità della legge 65/2014 concernono la pianificazione attuativa A) la previsione generalizzata dei P.A. per gli interventi di ristrutturazione urbanistica e per la “gestione” dei crediti edilizi compensativi (art. 107, comma 4). Arezzo 27 aprile 2015 Colle val d’Elsa 9 aprile 2015 E. Amante E. Amante

La pianificazione attuativa B) la minuziosa disciplina delle modalità di coinvolgimento delle proprietà minoritarie “resistenti” (art. 108) Art. 27, comma 5, l. 166/2002 sui Programmi di riabilitazione urbana (TAR Toscana, Sez. I, 19 aprile 2012, n. 785 contra Cons. St. Sez. IV, 18 novembre 2014, n. 5661; 21 gennaio 2013, n. 323) Art. 23 legge urb. in tema di comparto (3/4) Art. 30 legge 457/78 in tema di PDR (3/4) Arezzo 27 aprile 2015 Colle val d’Elsa 9 aprile 2015 E. Amante E. Amante

La pianificazione attuativa C) La dettagliata individuazione dei contenuti del Piano attuativo (art. 109) Arezzo 27 aprile 2015 Colle val d’Elsa 9 aprile 2015 E. Amante E. Amante

La pianificazione attuativa D) La necessaria comunicazione sui tempi stimati per l’istruttoria (art. 111, comma 2: entro 60 gg dalla proposizione sono comunicati al proponente i tempi stimati per l’adozione) Il tema dell’art. 22 l. 136/1999: Arezzo 27 aprile 2015 Colle val d’Elsa 9 aprile 2015 E. Amante E. Amante

La pianificazione attuativa E) l’approvazione “per silentium” in caso di mancanza di mancata presentazione di osservazioni (art. 111, comma 5: … Qualora non siano pervenute osservazioni, il piano diventa efficace a seguito della pubblicazione sul B.U.R.T. dell'avviso che ne dà atto). Arezzo 27 aprile 2015 Colle val d’Elsa 9 aprile 2015 E. Amante E. Amante

La pianificazione attuativa F) L’introduzione di particolari ipotesi di varianti semplificate al P.A. (art. 112) Arezzo 27 aprile 2015 Colle val d’Elsa 9 aprile 2015 E. Amante E. Amante

La pianificazione attuativa Restano invarianti altri tradizionali temi, quali: La decadenza quinquennale delle previsioni di piano operativo che demandano alla pianif. attuativa (art. 95) La sorte del piano attuativo decorsi dieci anni dalla approvazione La competenza alla approvazione (giunta o consiglio?) Arezzo 27 aprile 2015 Colle val d’Elsa 9 aprile 2015 E. Amante E. Amante