SITUAZIONI SINOTTICHE RESPONSABILI DI EVENTI SIGNIFICATIVI

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SITUAZIONI SINOTTICHE RESPONSABILI DI EVENTI SIGNIFICATIVI LA NEVE IN APPENNINO SITUAZIONI SINOTTICHE RESPONSABILI DI EVENTI SIGNIFICATIVI Massimiliano FAZZINI – Università di Ferrara Corso 2A Aineva-Regione Molise Campitello matese – 18-19 febbraio 2006

La catena appenninica si estende notevolmente in latitudine (tra i 38° ed i 45 ° circa di latitudine nord), pertanto è compresa in un‘ area caratterizzata da condizioni climatologiche alquanto varie: si passa infatti da climi temperati freddi del dominio emiliano e dei grandi massicci abruzzesi sino a climi prettamente mediterranei anche se influenzati dalla quota tipici dei massicci dell’Aspromonte o dei rilievi insulari…..

Ne consegue che sia la nevosità.. STAZIONE TOT OTT NOV DIC GEN FEB MAR APR MAG QUOTA R MONTE CIMONE 276 3 39 44 49 47 40 56 7 2165 BP MONTE TERMINILLO 291 2 23 70 45 1750 UI CAMPO IMPERATORE* 341 5 31 52 63 58 66 10 2138 MONTE SCURO SILA 280 17 59 50 28 4 1714 PRIZZI 55 1 14 16 6 1036 EQ FONNI 94 27 19 992

… che i regimi nivometrici siano piuttosto diversificati:

INOLTRE, A CAUSA DELLA COMPLESSITA OROGRAFICA MA SOPRATTUTTO DELL’ESPOSIZIONE AI DUE DIFFERENTI VERSANTI (ADRIATICO-JONICO E TIRRENICO-LIGURE) E ALLE MASSE D’ARIA DI DIFFERENTE ORIGINE, SI OSSERVANO APPREZZABILI DIFFERENZE NELL’INNEVAMENTO ANCHE IN AREE VICINE TRA LORO (effetto di stau orografico)

ALLA BASE DI (QUASI) TUTTE LE SITUAZIONI FORIERE DI NEVICATE ABBONDANTI C’ E’ UNA SITUAZIONE DI NAO NEGATIVA!!! Bora (Grecale) Maestrale

... Il maltempo sul Tirreno

Il respiro caldo del Mediterraneo...solo pioggia sino a quote elevate!!! B

Sul versante tirrenico dell’Appennino nevica abbondantemente solamente con questa situazione!!!

IN SOSTANZA IL VERSANTE ADRIATICO DELL’APPENNINO RISULTA M,AGGIORMENTE INTERESSATO DA FLUSSI PERTURBATI PROVENIENTI DA NORD E DA EST (CORRENTI DI TRAMONTANA E BORA) MENTRE IL VERSANTE TIRRENICO RISENTE MAGGIORMENTE DELLE PERTURBAZIONI PROVENIENTI DALL’ATLANTICO (OVEST O NORD-OVEST) O DELLE DEPRESSIONI MEDITERRANEE (SUD O SUD-OVEST)

E COMUNQUE LE AREE SOGGETTE A MAGGIORE NEVOSITA’ ,SPESSO COINCIDENTI CON LE DORSALI SPARTIACQUE RISENTONO IN MANIERA SIMILE DEI DIFFERENTI FLUSSI SOPRA MENZIONATI.. QUIVI A PARITA’ DI QUOTA NEVICA COME SULLE ALPI SE NON DI PIU’…. VEDIAMO ALCUNI ESEMPI…..

Valori medi della nevosità periodo 1951-1970 SISTEMA ALPINO Tarvisio 750 mt – 200 cm Asiago, 1000 m – 221 cm Casteldelfino,1300 mt - 301 cm Arabba, 1600 mt, 378 cm Misurina, 1760 mt – 372 cm P.so Rolle, 2000 mt – 479 cm P.so S.Gottardo, 2100 mt – 1113 cm L.go Camposecco, 2300 m – 674 cm SISTEMA APPENNINICO Camerino 664 m - 125 cm Roccacaramanico, 1050 m - 330 cm Montevergine, 1270 m – 313 cm Gambarie, 1300 m - 256 cm Abetone, 1340 m - 321 cm Capracotta, 1411 m – 413 cm Terminillo, 1750 m – 483 cm M.Cimone, 2165 m – 431 cm

L’inverno 2004-2005 è risultato essere uno dei più nevosi degli ultimi 25 anni per l’intera porzione penisulare ed insulare italiana Statisticamente è stato quello con quota neve media più bassa dallo storico inverno 1985. Inoltre è ha presentato una estrema varietà di circolazioni sinottiche cosi che sono stati interessati tutti i settori appenninici nonché i rilevi delle isole:

Nevicate abbondanti sull’ intera catena appenninica 29 gennaio 2005 – anticiclone delle Azzorre proteso sin sull’ Irlanda,che invia aria ARTICA MARITTIMA; formazione di una depressione sottovento sul Golfo Ligure in RAPIDO movimento e successivo stazionamento verso il Tirreno meridionale (Ponza Low) Precipitazioni abbondanti su tutti i settori appenninici compreso quello tirrenico dalla Toscana alla Calabria

Nevicate abbondanti sul versante adriatico e sull’Appennino meridionale 14-15 Febbraio : depressione centrata sull’ Italia meridionale, richiamo di aria polare intermedia dall’Europa settentrionale: nevicate estese ed abbondanti dalla Romagna alla Calabria jonica,neve anchesull’Etna, Madonie e Gennargentu

Nevicate abbondanti prevalentemente sul versante adriatico dell’Appennino 28 febbraio – 1 marzo - Presenza di una cellula anticiclonica sull’Europa centro-orientale che convoglia aria fredda secca verso i Balcani, qui un’ansa depressionaria preesistente “cattura” e dirige i nuclei di aria fredda e moderatamente instabile verso la nostra penisola. Episodi intensi di bora scura caratterizzano le prime fasi del maltempo, con nevicate di tipo orografico a carattere di rovescio localmente temporalesco sul versante adriatico centro-meridionale mentre l’area tirrenica risulta essere quasi totalmente sottovento

Alcuni esempi delle nevicate nell’Appennino centrale

Dalla Calabria alle Isole… Depressione sulle regioni centro meridionali (Sardegna) o sul Mare Egeo (Sicilia) collegata sempre ad un flusso teso di correnti nord-orientali a tutte le quote: situazioni dell’1 marzo 2006, del 9 gennaio ’85, del gennaio 1981 e del gennaio 1962

Situazioni sinottiche favorevoli a nevicate abbondanti sul versante Adriatico dell’Appennino 1) Anticiclone continentale sulla Russia o sui Balcani. Irruzione di aria fredda polare continentale (PC), con attivazione di “stau” appenninico. Le nevicate interessano con ogni probabilità anche le aree collinari e litoranee dalla Romagna alla Murgia barese. 2) Ciclogenesi sul Tirreno in spostamento sullo Jonio - che richiama aria fredda e instabile dall’Anticiclone continentale - con precipitazioni solitamente fino in pianura Poco significative le nevicate da scorrimento Isoterme di -1,–2° C ma > -6° C ad 850 hPa

Situazioni sinottiche favorevoli a nevicate abbondanti su versante tirrenico dell’Appennino 1) Ciclogenesi sul Mar Ligure e successivo posizionamento e/o lento movimento sul Tirreno, tra Lazio settentrionale e Golfo di Salerno con forte vorticità ciclonica a tutte le quote. 2) Correnti Balcanico - Siberiane molto tese che riescano a “sfondare” la catena appenninica con assenza di fenomeni di fohn Non significative le nevicate da scorrimento (tranne che su dominio ligure e toscano settentrionale) Isoterme di -1°, –3° C ma > -8° C ad 850 hPa

Situazioni sinottiche favorevoli a nevicate all’estremo sud e sulle isole Ciclogenesi sul Golfo ligure, in movimento verso sud-est e centrate sul Tirreno Centro-meridionale (Gennargentu e Limbara) o sul Mare Egeo (Aspromonte e Serre, Madonie, Peloritani, Etna) un forte flusso di aria polare continentale dall’anticiclone russo almeno sino al geopotenziale 700 HPa. Isoterme di -2°, -4° C ma > -8° C a 850 HPa e di almeno -30° C a 500 Hpa