L'invenzione della scrittura La scrittura non fu una vera invenzione, quanto piuttosto il risultato di una progressiva evoluzione tecnica legata, almeno nella sua fase iniziale, esclusivamente alla contabilità e all’amministrazione economica. Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini
Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini La scrittura risponde ad una esigenza ben definita: - le operazioni commerciali - le procedure amministrative nelle grandi città sumere richiedevano infatti un adeguato supporto tecnologico Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini
Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini 3200 a.C. primo codice scritto (scrittura sumerica cuneiforme) zona mesopotamica di Uruk Tale codice è il prodotto di diverse fasi, ciascuna delle quali ha al centro un riarrangiamento di metodi utilizzati in precedenza. Proviamo ora a ripercorrerle Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini
Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini (8000 a.C. -3500 a.C.) bullae, sfere concave di argilla contenenti tokens, contrassegni tridimensionali di forma varia (piramidale, cilindrica, sferica) e relativa, ciascuna, ad una merce specifica Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini
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Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini Le somme e sottrazioni venivano eseguite aggiungendo o togliendo gettoni, la moltiplicazione veniva eseguita come somma ripetuta (per esempio per moltiplicare 27 per 5 si sommava 27 cinque volte) e la divisione si effettuava tramite "spicciolature" successive e suddivisione in mucchietti Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini
Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini 2. Tavolette di argilla invece dei gettoni. Venivano disegnate le forme dei gettoni stessi, ottenendo così una delle più antiche forme di "scrittura dei numeri", con la nascita di vere e proprie "cifre" scritte, come simboli numerici. Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini
Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini 3. I Babilonesi adottarono invece una più evoluta scrittura cuneiforme, sempre su tavolette d'argilla, nella quale il valore dei simboli è posizionale, come nella nostra scrittura, ma in base 60. Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini
Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini Tavoletta babilonese (1800 - 2000 a.C.) Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini
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Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini L'altra forma di scrittura numerica più antica (primi reperti attorno al 3.000 a.C.) sono i geroglifici egizi, nei quali i simboli hanno valori fissi e la scrittura è di tipo puramente additivo (su base 10), cioè si aggiungono simboli fino ad ottenere il numero voluto. Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini
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Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini 4. 2800 a.C. separazione della scrittura dalla contabilità ritrovamento di oggetti incisi nelle tombe sumeriche ha reso noto l'uso della chirografia per le pratiche funerarie. Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini
Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini Lettera spedita dal religioso Lu'enna al re di Lagash (forse Urukagina), 2400 a.C. circa, Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini
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Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini Se si disegna un "piede" per indicare la parola "piede", il segno viene definito pittogramma. Se invece si disegna un "piede" per indicare la parola "camminare", allora il segno viene definito ideogramma dal momento che il significato è un concetto che viene definito dal codice e non dal disegno. Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini
Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini I pittogrammi sono usati anche oggi, ad esempio nella segnaletica di avvertimento. Eccone alcuni di uso comune: Veleno Radioattività Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini
…facciamo una parentesi Pittogrammi Evoluzione dei caratteri: cavallo, tartaruga, pesce, uccello Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini
Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini 5. In Mesopotamia, nel 2000 a.C. la scrittura è usata in testi storici, religiosi, legali, scolastici e letterari, inclusa la poesia Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini
Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini Iconografia le figure rappresentano il concetto da comunicare. fonografia le figure non si usano più per indicare le cose, ma i loro nomi e i suoni relativi. scrittura fonetica riduzione della fonografia ad un insieme di segni indicanti ognuno un determinato suono QUANDO ? verso il 1.000 a.C. DOVE ? sulla costa orientale del Mediterraneo, luogo d’incontro dei popoli più progrediti. Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini
Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini scrittura verticale degli ideogrammi = rappresentazione dell'immagine della cosa scrittura orizzontale dell'alfabeto = rappresentazione del suono che evoca il nome della cosa. Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini
Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini Alfabeto fenicio Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini
Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini I geroglifici sono i segni pittorici che compongono il sistema di scrittura utilizzato dagli antichi Egizi, che combina elementi ideografici, sillabici e alfabetici. Un sistema simile venne utilizzato anche dalla civiltà minoica, tra il 2000 a.C. e il 1650 a.C. circa. Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini
Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini Geroglifici su di una stele funeraria egizia Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini
Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini Stele di Rosetta La Stele di Rosetta è una lastra in granito scuro (spesso identificato come basalto) di 114 x 72 cm che riporta un'iscrizione con tre differenti grafie: geroglifico, demotico e greco (dall'alto in basso). Il demotico e il geroglifico non sono due lingue diverse ma semplicemente sono due differenti grafie dell'egizio. Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini
Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini Il ritrovamento della stele si verificò nella città portuale di Rosetta (l'odierna Rashid) nel delta del Nilo il 15 luglio del 1799 La stele fu esposta al British Museum, dove viene custodita dal 1802. Nel luglio del 2003 gli egiziani hanno chiesto la restituzione della stele. Attualmente al Museo Egizio del Cairo è presente una copia. Prof.ssa Raffaella Guarino ITC Abba-Ballini