La teoria dell’offerta

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La teoria dell’offerta La decisione dell’impresa circa il quanto produrre dipende sia dai costi di produzione sia dai ricavi che si possono ottenere dalla vendita dei prodotti Costi di produzione Ricavi L’impresa sceglie quanto produrre See the introduction to Chapter 7 in the main text, and Figure 7-1.

Alcuni concetti fondamentali Ricavi le entrate dell’impresa derivanti dalla vendita del bene o del servizio, durante un periodo (RT) Costi spese sostenute per produrre il bene o il servizio durante il periodo (CT) Profitti l’eccesso dei ricavi rispetto ai costi π=RT-CT See Section 7-2 in the main text.

La scelta del volume di produzione La teoria economica ipotizza che le decisioni delle imprese circa la produzione e l’offerta siano finalizzate all’ottenimento del massimo profitto. Il costo totale (CT) di un’impresa è il valore monetario delle spese che essa sostiene per produrre e vendere i beni e servizi in un dato periodo di tempo. Il costo marginale (MC) è la variazione del costo totale conseguente alla produzione di una unità addizionale. See Sections 7-4 and 7-5 in the main text.

La scelta del volume di produzione Il ricavo totale (RT) è il flusso di pagamenti che l’impresa ottiene dalla vendita del suo prodotto. Il ricavo marginale (MR) è la variazione del ricavo totale conseguente alla produzione e alla vendita di una unità addizionale. I profitti dipendono sia dai COSTI sia dai RICAVI ognuno dei due varia al variare dell’output. See Sections 7-4 and 7-5 in the main text.

I costi totali minimi per ogni volume di produzione Quantità Costi totali 10 1 25 2 36 3 44 4 51 5 59 6 69 7 81 8 95 9 111 129 Se un’impresa ha come obiettivo la massimizzazione del profitto deve produrre la quantità di out-put che ha deciso di offrire sul mercato al minimo costo totale. La tabella mostra il costo totale minimo al quale è possibile produrre ogni volume di produ-zione realizzabile. L’impresa deve sostenere un costo di 10 anche se non produ-ce. È il costo fisso – ossia indi-pendente dal volume di produ-zione – che l’impresa deve soste-nere per essere sul mercato.

Curva del costo totale di produzione

Ricavi, costi e profitti totali dell’impresa Quantità Prezzo Ricavo totale Costo totale Profitto totale - 10 -10 1 21 25 -4 2 20 40 36 4 3 19 57 44 13 18 72 51 5 17 85 59 26 6 16 96 69 27 7 15 105 81 24 8 14 112 95 9 117 111 12 120 129 -9

La massimizzazione del profitto

L’andamento del costo marginale L’andamento del costo marginale dipende da quello del costo totale e, quindi, dalle condizioni tecniche in cui si realizza la produzione e dai prezzi delle risorse. A bassi livelli di produzione l’impresa deve acquistare – per ogni unità addizionale di produzione – risorse variabili la cui produttività è crescente. Quando la produzione è al livello di piena e efficiente utilizzazione delle risorse fisse disponibili, ogni unità di produzione in più richiede un’acquisizione crescente di risorse variabili la cui produttività è via via minore.

Le curve di costo totale e marginale dell’impresa 4

L’andamento del ricavo marginale Il ricavo marginale e totale dell’impresa dipendono dalla funzione di domanda del prodotto che questa vende. Il ricavo marginale è sempre decrescente per due motivi: - essendo la curva di domanda dell’impresa inclinata negativamente – ogni unità addizionale può essere venduta a un prezzo più basso di quello al quale potevano essere vendute le unità precedenti; le successive riduzioni di prezzo necessarie per vende-re nuove unità di prodotto riducono sempre di più il rica-vo totale ottenibile dalle unità precedenti.

Le curve di ricavo totale e marginale dell’impresa

Costi e ricavi totali e marginali dell’impresa Quantità Costo tot. Costo marg. Ricavo tot. Ricavo marg. 10 - 1 25 15 21 2 36 11 40 19 3 44 8 57 17 4 51 7 72 5 59 85 13 6 69 96 81 12 105 9 95 14 112 111 16 117 129 18 120

Il confronto tra costi e ricavi marginali Quantità Ricavo marg. Costo marg. Differenza Variaz. produzione - 1 21 15 6 Aumenta 2 19 11 8 3 17 9 4 7 5 13 10 12 -3 Diminuisce 14 -7 16 -11 18 -15

La massimizzazione del profitto Se MR > MC, un aumento dell’output comporta un aumento dei profitti. MC, MR MC Se MR < MC, una diminuzione dell’output comporta un aumento dei profitti E See Section 7-6 in the main text, and Figure 7-8. I profitti sono allora massimi in Q1, dove MR = MC MR (se l’impresa copre i propri costi variabili) Q1 Quantità prodotta ed offerta

La massimizzazione del profitto

La massimizzazione del profitto Supponiamo che le curve del ricavo totale e del costo totale di un’impresa abbiano gli andamenti tracciati nel grafico prima considerato. Il profitto è massimo quando è massima la distanza tra le due curve… cioè quando esse hanno la stessa inclinazione… e dunque il ricavo marginale e il costo marginale sono uguali, dunque che dTR/dQ=dTC/dQ MR=MC

Effetti di un aumento della domanda Un aumento della domanda del prodotto offerto dall’impresa fa aumentare il prezzo e il ricavo marginale. MC, MR MC L’impresa reagisce al cambiamento aumentando la quantità offerta E’ E MR Quantità prodotta e offerta

Effetti di un aumento del costo marginale Un aumento del costo del lavoro o del costo di una materia prima essenziale aumenta il costo marginale di produzione da MC a MC’ MC’ MC, MR MC E’ L’impresa – che mira alla massimizzazione del profitto – riduce la produzione e la quantità offerta da Q* a Q*1 E Q*1 Q* Quantità prodotta e offerta

La funzione di produzione La quantità di output prodotta dipende dalle quantità di input impiegati nel processo produttivo Un fattore della produzione (“input”) è qualsiasi bene o servizio impiegato nel processo produttivo La funzione di produzione indica la massima quantità di output che può essere prodotta, date certe quantità degli input. Essa rappresenta quindi una tecnologia produttiva. Le combinazioni tecnicamente efficienti caratterizzate da uno stesso rapporto di utilizzo dei fattori identificano una tecnica produttiva. See Section 8-1 in the main text.

I costi e la scelta della tecnica di produzione La scelta della tecnica che minimizza i costi. La tecnica economicamente efficiente è quella che consente di produrre il volume scelto o ipotizzato di prodotto con il minimo costo totale.

I costi e la scelta della tecnica di produzione L’intensità dei fattori di produzione Una tecnica di produzione caratterizzata da un elevato rapporto tra capitale e lavoro uti-lizzato è detta “ad alta intensità di capitale”. Per contro una tecnica di produzione carat-terizzata da un elevato rapporto tra lavoro e capitale è detta “ad alta intensità di lavoro”.

I costi e la scelta della tecnica di produzione K L PK PL TCK TCL TC Tecnica A 4 320 300 1280 1200 2480 Tecnica B 2 6 640 1800 2440 340 1360 2640 2040 2680

I costi e la scelta della tecnica di produzione Prezzo relativo dei fattori e scelta della tecnica Un aumento del prezzo di un fattore di produzione tecnicamente necessario per ottenere un prodotto provoca uno spostamento verso l’alto – quindi un aumento della curva di costo totale.

Breve e lungo periodo Il breve periodo è quell’orizzonte temporale nel quale l’impresa può variare solo parzialmente l’impiego degli input esempio: l’impresa può variare la quantità di lavoro ma non i beni capitali Il lungo periodo è quell’orizzonte temporale nel quale l’impresa può variare le quantità di tutti gli inputs See Section 8-3 in the main text.

I costi di lungo periodo I costi totali di lungo periodo (LTC) sono i costi minimi di produzione corrispondenti a ogni ipotetica quantità di prodotto nell’ipotesi in cui l’impresa possa modificare tutti i fattori e scelga – per ogni volume di produzione – la tecnica e la combinazione di fattori economicamente efficienti

I costi di lungo periodo: un esempio Quantità LTC (costi totali) LMC (costi marginali) LAC (costi medi) 1 30 2 54 24 27 3 74 20 24,67 4 91 17 22,75 5 107 16 21,40 6 126 19 21,00 7 149 23 21,29 8 176 22,00 9 207 31 23,00 10 243 36 24,30

I costi di lungo periodo Il costo marginale di lungo periodo (LMC) è la variazione del costo totale di lungo periodo (LTC) conseguente a un incremento della produzione di un’unità Il costo medio di lungo periodo (LAC) di produzione è il rapporto tra il costo totale e la quantità prodotta in condizioni di lungo periodo.

Il costo medio totale di lungo periodo Si ipotizza che il costo medio di lungo periodo abbia un andamento a forma di U: LAC Costo medio Quantità prodotta See Section 8-3 in the main text.

Il breve periodo Nel breve periodo: Costi fissi costi che non variano al variare della quantità prodotta Costi variabili costi che variano al variare della quantità prodotta STC = SFC + SVC See Section 8-7 in the main text.

Curva del costi totali, fissi e variabili di breve periodo

I costi medi di breve periodo Il costo medio totale di breve periodo (SATC) è la somma del costo medio fisso (SAFC) e del costo medio variabile (SAVC). L’andamento del SAFC è sempre decrescente al crescere della quantità prodotta L’andamento del SAVC è normalmente a forma di U. Quindi, la curva del SATC è anch’essa a forma di U. La curva dei costi marginali di breve periodo (SMC) interseca nel punto di minimo sia la curva del SAVC che la curva del SATC La curva del costo marginale di breve periodo (SMC) ha la stessa tipica forma a U di quella del costo marginale di lungo periodo (LMC).

I costi medi di breve periodo SATC SAFC SAVC SMC MR P SMC SATC See Section 8-8 in the main text, and Figure 8-9. ciao SAVC SAFC Quantità

Il prodotto marginale del lavoro (fattore variabile) Il prodotto marginale del lavoro è la variazione del prodotto totale ottenuta impiegando una unità addizionale del fattore lavoro nel processo produttivo, mantenendo costante l’impiego degli altri fattori. Il lavoro viene spesso considerato un fattore variabile dato un certo stock di capitale. See Section 8-7 in the main text.

La legge dei rendimenti decrescenti dei fattori variabili La legge dei rendimenti decrescenti afferma che - mantenendo costante l’impiego di tutti gli altri fattori produttivi - oltre una certa quantità impiegata di un fattore variabile, ulteriori unità addizionali del fattore variabile comportano una produttività marginale del fattore decrescente. esempio: aumenti del lavoro non accompagnati da aumenti del capitale conducono a rendimenti decrescenti See Section 8-7 in the main text.

Prodotto totale e marginale di un fattore va-riabile utilizzato con uno o più fattori fissi Q MPL 1 0,8 2 1,8 1,0 3 3,1 1,3 4 4,3 1,2 5 5,4 1,1 6 6,3 0,9 7 7,0 0,7 8 7,5 0,5 9 7,8 0,3

Il prodotto marginale del lavoro Q Q La produzione totale aumenta al crescere della quantità utilizzata di fattore variabile (lavoro) fino alla quantità L3. La produttività marginale del fattore variabile (lavoro) aumenta fino a L1, per poi decrescere continuamente. In corrispondenza di L1 lavoratori, tutti i fattori fissi disponibili (le macchine) sono pienamente utilizzate. L L1 L2 L3 MPL APL APL MPL L

Prodotto marginale e costo marginale Dato il prezzo di una risorsa variabile, un aumento del prodotto marginale sarà accompagnato da una diminuzione del costo marginale e viceversa.

Curve della produttività e curve dei costi MPL Le curve del costo marginale (SMC) e del costo variabile medio (SAVC) sono speculari rispetto a quelle della produttività marginale (MPL) e del prodotto medio (AP). APL APL Supponendo che L sia l’unica risorsa variabile e che il salario rimanga costante, SMC si ricava dividendo il salario per MPL. MPL L SAVC SMC MC SAVC Se MPL↑→SMC↓; se MPL↓ →SMC↑ quando MP assume il valore massimo MC raggiunge il minimo Q Analoga relazione vi è tra SAVC e AP