Strumenti musicali della Preistoria ISTITUTO COMPRENSIVO «SANTORRE DI SANTAROSA» SAVIGLIANO SCUOLA PRIMARIA LAVORO DI MUSICA SVOLTO DALLE CLASSI TERZE: A – B – C – D Strumenti musicali della Preistoria
MUSICA COMPETENZE OBIETTIVI ATTIVITÀ PRODOTTO Esplora le possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali. - Utilizzare voce e strumenti in modo creativo e consapevole. Gli alunni sotto la guida delle insegnanti hanno raccolto informazioni mediante l’analisi d’immagini, fotografie, video, testi informativi, per comprendere lo sviluppo dell’espressione musicale dall’uso esclusivo del corpo alla realizzazione dei primi rudimentali strumenti. PPT
Il primo strumento fu la voce umana, in seguito l'uomo adoperò le mani ed i piedi per produrre i primi suoni. Furono poi costruiti strumenti di legno coperti con pelle di animali ed in seguito strumenti di metallo. Con il passare del tempo furono creati strumenti a corda: il primo fu la lira, costruita con gusci di tartaruga e due corna di gazzelle che servivano per tenere tese le corde. Comparirono 40.000 anni fa con l'avvento dell'Homo Sapiens Sapiens, nel Paleolitico.
Per i primitivi il suono era un'espressione concreta del mondo spirituale. Le sonorità furono impiegate nello sciamanesimo e nei culti misterici dell'antichità, usati anche per imitare suoni e rumori naturali che si credevano manifestassero degli spiriti. Il suono e la musica avevano anche scopi sociali ben precisi: il canto accompagnava il lavoro dei campi, il riposo ed il divertimento dei banchetti, le manifestazioni e le dichiarazioni d'amore, i riti funerari. Sono stati scoperti anche graffiti che rappresentano delle danze rituali di caccia all'interno delle grotte.
Conchiglie sonagliere: uomini, donne e bambini indossavano un gran numero di conchiglie, disposte come braccialetti, cavigliere, collane, cuffie, cinture e gonnellini. Fischietti: erano realizzati con pezzetti di legno, ossa di uccelli, ossa di piccoli mammiferi opportunamente forati per ottenere i suoni desiderati. Tamburi: erano realizzati con una pelle tesa sulle gambe del suonatore o su di una buca praticata nel terreno. Poi divennero veri strumenti a percussione nei quali il suono veniva prodotto da una membrana tesa su una cornice oppure su un corpo vuoto, a volte riempito di sassolini e conchiglie, Dapprima percosso con le mani nude, poi con l'uso di mazzuoli e bacchette. Erano usati in particolari cerimonie o riti religiosi per entrare in trance.
I flauti più antichi I primi tubi di osso di grandi uccelli impiegati come flauti con i buchi delle dita, comparvero circa 40.000 anni fa, come testimoniato da diversi reperti, tra cui il flauto di Isturitz (nell’immagine a lato) di 38.000 anni fa. Questo è il flauto che viene indicato come il più antico.